maf@lda
il bello, il buono, il giusto
- Registrato
- 29/6/05
- Messaggi
- 35.716
- Punti reazioni
- 2.667
Nosso Lar è un film del 2010 diretto da Wagner de Assis.
Il soggetto è basato sull'omonima opera scritta dal medium Chico Xavier attraverso la psicografia (scrittura che sarebbe ispirata medianicamente), sotto l'influenza dello "spirito" André Luiz.
Ci racconta ciò che accade e come accade quando lasciamo il corpo fisico e passiamo a dimensioni più sottili.
L'attore che interpreta André Luiz, il personaggio principale della storia, è Renato Prieto. Il film annovera nel cast attori e attrici famosi delle serie televisive brasiliane, come Othon Bastos, Ana Rosa e Paulo Goulart, per citarne alcuni. Le riprese sono state fatte nei mesi di luglio, agosto e settembre 2009 a Rio de Janeiro e a Brasilia
La medium Heigorinha Cunha, nei suoi asseriti viaggi extracorporei effettuati grazie allo Spirito Lucius, nel marzo del 1979 realizzò disegni minuziosi della mappa della città "Nosso Lar", così come dell'architettura degli edifici: disegni poi confermati e chiariti da Chico Xavier, che assicurò trattarsi realmente di "Nosso Lar" e che più tardi servirono da ispirazione per creare la struttura architettonica della città che si vede nel film.
Il film è fedele al libro e narra l’incredibile vicenda di André Luiz , un medico brasiliano che dopo una malattia trapassa in uno spazio che non riesce inizialmente a comprendere. E che lo sorprende.
Si risveglia in un Mondo Spirituale che però è altrettanto concreto e solido di quello usuale, tanto che lui pensa di essere ancora sulla Terra.
Inizialmente si risveglia in una sorta di purgatorio fangoso e nebbioso, chiamato Umbral, in cui domina l’oscurità, il vento, la tempesta, il gelo, la folgore e il tuono insieme a figure tenebrose che lo conoscono e lo inseguono cercando di frustarlo e ricordandogli le sue cattive azioni.
Una sorta di Quarta dimensione (la Terra è la Terza dimensione).
Dopo un periodo di transizione in cui fa ammenda dei suoi “peccati” -o meglio dire imperfezioni- dovute alla non conoscenza, viene soccorso da elevate figure di luce che lo trasportano letteralmente in una città bella e luminosa, appunto Nosso Lar, la “città astrale”, facente parte di una Quinta dimensione, ma nel seguito scopriremo che esistono anche altre dimensioni superiori (sotto il controllo dell’”Unione Divina”), dove ad esempio dimora la madre del protagonista.
Si tratta di un passaggio da una valle oscura ad una collina luminosa.
Questo posto è in realtà una vera e propria città modernissima dove il connubio tra tecnologia e natura è totale.
In questo luogo tutto funziona bene.
C’è un governo e dei ministri (di cui è specificato il numero: 72) che si occupano di gestire la vita sociale tramite una costante attenzione ai cittadini che passano il loro tempo ascoltando musica classica in meravigliosi parchi assolati in una eterna luminosa primavera.
Si mangia (soprattutto zuppe, inizialmente non molto gradite), si beve e si cammina, proprio come nel mondo. La tecnologia tuttavia è avanzatissima e viene poi trasportata sulla Terra, che viene vista come una sorta di passaggio rispetto alla vera esistenza. Ci sono delle navicelle che hanno sostituito le automobili e trasportano i passeggeri in un volo soave e silenzioso. Particolarmente sviluppata è poi la medicina curativa e rigenerativa: ci sono anche lì medici, scienziati, burocrati.
I nuovi venuti alloggiano in villette e si guadagnano la vita tramite il lavoro con dei “crediti” che sono un po’ la moneta spirituale di Nosso Lar.
Particolarmente coinvolgente è l’arrivo di moltissime “anime” dovute alla mattanza della Seconda Guerra Mondiale: molti portano la stella gialla a sei punte degli ebrei.
Dopo un po’ di tempo che le persone sono lì avvertono il bisogno impellente, a volte sotto forma di struggente nostalgia, di voler rivedere i loro cari lasciati sulla Terra.
Ma la gente è tanta e la tecnologia di “trasferimento”, che poi sarebbe quella che è comunemente conosciuta come “reincarnazione”, è molto complessa e occorre mettersi in lista aspettando il proprio turno di rinascita terrestre. Il tutto è addirittura pianificato da un ministero dedicato e da un ministro, tramite l’ausilio di computer assai sofisticati.
Così fa André Luiz attendendo il proprio turno e finalmente, quando è il momento, riesce a tornare a vedere i suoi, la moglie che nel frattempo si è risposata e i figli che sono diventati grandi.
Il medico inizialmente è geloso del nuovo legame della moglie (e rivive l’Umbral) ma poi comprende che è giusto così e pacificato con sé stesso può lasciare la magione. Solo la cameriera di colore riesce a vederlo: questa è una scena particolarmente struggente del film.
Riattraversato il purgatorio oscuro torna al paradiso di Nosso Lar dove lo aspettano i suoi nuovi amici e un posto nel governo della Città Celeste.
E' un film assolutamente particolare nel suo genere perché mette insieme due mondi, la Terra e Nosso Lar separati dall’Umbral, che sono antitetici.
Ma la spiritualità della Città Celeste è dovuta alla tecnologia e non allo Spirito in sé. Questo l’aspetto nuovo e assolutamente inedito della vicenda che può farlo catalogare anche come un film di fantascienza.
Per Xavier Nosso Lar è una città che esiste veramente, insieme a migliaia di altre, in una dimensione che circonda la Terra, sulla cima più alta di montagne spirituali, con tutte le sue infrastrutture e la sua avveniristica architettura.
Francisco Cândido "Chico" Xavier è stato un famoso medium brasiliano, ma anche scrittore e filantropo, sebbene avesse a malapena terminato gli studi elementari.
Il cambiamento cruciale nella sua esistenza fu quando venne a conoscenza degli scritti dello scrittore francese Allan Kardec, che è stato uno dei più grandi spiritisti del XIX secolo il cui insegnamento è basato sostanzialmente sul vangelo cattolico.
Dopo questo contatto divenne un seguace di Kardec e scrisse più di 400 libri dichiarando di averne ricevuto il contenuto per via “psicografica”.
In Brasile è uscito l’attesissimo sequel, Nosso Lar 2: Os Mensageiros (I messaggeri), sempre per la regia di Wagner de Assise e sempre con Renato Prieto.
È la storia di un angelo, Aniceto, che scende sulla Terra per aiutare a promuovere l’evoluzione spirituale.
Ultima modifica: