ma secondo voi l'accordo Troika-Grecia si farà?

  • Ecco la 67° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link

L'accordo Troika-Grecia si farà?

  • Si

    Voti: 54 59,3%
  • No

    Voti: 22 24,2%
  • No so

    Voti: 15 16,5%

  • Votanti
    91

tom81

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Son curioso
 
La maggioranza non sempre ha ragione. Ma quando si tratta direttamente dei soldi, magari si spremeranno le meningi di più, rispetto a quando scelgono chi votare. :) anche se, dovrebbero pensare ai propri soldi soprattutto quando sono nell'urna. :)

Comunque credo che tutti abbiano da perdere da un'uscita della grecia dall'euro. Non solo noi. E questo tsipras lo sa bene, per questo lui e varoufakis sono cosi intransigenti. Penso che se tirano, è perchè hanno intuito di poter tirare. Forse si arriverà a un accordo in extremis, e forse gli indici scenderanno ancora molto, specie negli ultimi giorni, per poi risalire all'improvviso. Molti venderanno all'ultimo, bruciando molti risparmi e perdendosi la risalita, come spesso accade. Ma questa è la previsione ottimistica. L'altra è ben peggiore e devastante per tutti.
 
Da ricordare che con avallo dell'europa l'irlanda si è salvata dividendo x 1000 i bond di bk of ireland e altri, i bond greci hanno subito un air cut da pianto greco, cipro l'ha scampata ciulando i soldi ai russi , gia stanno dicendo che chi pagherà saranno i creditori privati.....e la grecia tirò avanti altri 6 mesi
 
Sarebbe interessante sapere come sta gestendo il portafoglio chi pensa che la grecia non verrà salvata.
 
L'unica vera verità assoluta è che tutto può essere e che la logica non è ancora (lo sarà mai?) capace di prevedere ciò che accadrà.

Detto ciò, la UE ha bisogno di tornare a crescere. Russia, Cina, India e ora anche Turchia (praticamente tutti i più grandi mercati su cui poter conquistare nuove quote) hanno i loro grossi problemi. E' davvero necessario crearsene di nuovi?

Io voto per la soluzione tampone per 6/12 mesi e poi si vedrà.
 
Una cosa è certa, se la Grecia continua cosi, il presidente del parlamento europeo, Martin Shultz tra un po comincia a bestemmiare di brutto. Ha già detto, col suo tono hitleriano "la grecia mi ha rotto le scatole".
 
troppe spinte per non uscire .. la grecia da buoni compagni populisti al governo cederanno notevolmente dal loro pazzo programma elettorale .... e un po cedera una delle parti della troika. SECONDO ME.
 
L'insipienza dei politici è insondabile.
 
Mi pare ci siano 120 mld del debito in carico ai principali paesi europei....va da sè che è meglio continuare a dargli un aiutino di qualche miliardo piuttosto che trovarsi un haircut o un default che costerebbe molto di più....ma la stupidità e l'avidità umane non hanno fine e magari tutto si deciderà perche qualche entita greca avrà comprato qualche proprietà alle cayman intestata a qualche burocrate/governante europeo il quale troverà il modo di far pagare ai soliti babbei il tutto...
 
secondo me hanno fatto male i conti....

fin da principio era tutto a tavolino per fare fallire la grecia...i crukki avrebbero permesso a draghi di fare il QE se come condizione ci fosse stata la grexit, tanto ci sarebbe stato il QE che avrebbe ammorbidito i mercati.....

ora pero' si rendono conto che sto QE non ammorbidisce un emerito, anzi se il mercato si rende conto che i piu' deboli usciranno dall' euro, do' ragione a tipras...le prox saranno spagna e italia o italia e spagna....

da qui il solito tentennamento at minkiam che solo gli euroburocrati sanno fare, perche' se fossero gli americani avrebbero gia' risolto.....

stando oggi cosi' le cose penso ci sara' un accordo dopo un lungo periodo in cui non si sa che pesci pigliare.....

questa e' una mia teoria ovvio, intanto pero' i mercati lateralizzano e i mouse sono vigili sul tasto sell......

come detto da tsipras...se l' europa non riesce ad avere il controllo su un paese che rappresenta il 2% dell' economia della stessa, come potra' affrontare l' attacco ad un paese che ha 2100 miliardi di debito???:cool:

come sempre la cosa non potrebbe essere gestita in modo peggiore....:cool:
 
Come va a finire difficile dire.
Invito però i forumisti di questa sezione a stare alla larga da qualsiasi prodotto finanziario emesso dalle autorità greche e/o etf e quantaltro con sottostante le attività finanziarie di quel (martoriato) Paese.
 
Come va a finire difficile dire.
Invito però i forumisti di questa sezione a stare alla larga da qualsiasi prodotto finanziario emesso dalle autorità greche e/o etf e quantaltro con sottostante le attività finanziarie di quel (martoriato) Paese.

concordo.....difatto ho una posizione aperta sul brasile, ma sulla grecia e' un' incognita.....

anche poi sapendo come sono gli euroburocrati, potrebbe risolversi il tutto nei peggior dei modi possibile, e cioe' con un tentennare infinito senza arrivare a nulla il che mi sa' sarebbe peggio di un default che logorerebbe i mercati nel tempo.....

speriamo per il meglio....
 
Penso che Tsipras voglia rimandare il più possibile l'accordo, e farlo all'ultimo minuto, dopo che intanto le borse saranno già impazzite, in modo da far vedere al suo partito e al popolo greco, che lui ce l'ha messa tutta per far vedere i denti ai brutti e sporchi burocrati europei. Penso ci sarà da soffrire molto..specie negli ultimi giorni. E forse chi terrà duro, avrà buoni guadagni. Oppure, avrà pesanti perdite se la grecia dovesse fallire. Ognuno decida se il rischio, vale la candela. Ovviamente parlo di investimenti sull'azionario europeo. Quello greco, va da sè che sarebbe un suicidio.
 
Tsipras vuole strappare il miglior accordo possibile, così come l'Ue. Sennò sarebbe già stato grexit. E siccome ad entrambe le parti questa ipotesi non conviene avviene questo tiro alla fune. Penso che alla fine entrambe le parti poco prima della scadenza troveranno un accordo (e qui bisogna vedere se è un accordo tampone oppure una soluzione più definitiva) perchè entrambe hanno più svantaggi che vantaggi da un grexit in questa fase. Direi 75% accordo e 25% grexit.
 
perchè entrambe hanno più svantaggi che vantaggi da un grexit in questa fase.

Ci potranno essere fasi migliori di questa, per accettare un default? Molti economisti sostengono che il QE in atto potrebbe mitigare gli effetti del grexit. Possibile che in futuro ci potranno essere momenti migliori per accettare un default? Penso che non sarà mai il momento buono.
 
Ci potranno essere fasi migliori di questa, per accettare un default? Molti economisti sostengono che il QE in atto potrebbe mitigare gli effetti del grexit. Possibile che in futuro ci potranno essere momenti migliori per accettare un default? Penso che non sarà mai il momento buono.

Secondo me il problema non sta tanto nei bond dei periferici che appunto verrebbero acquistati dalla Bce, ma creare un precedente che consenta agli altri stati in difficoltà di uscire dall'UE. Inoltre l'EU ha già prestato oltre 100 mld, quindi per pochi mld la mandano in default?
 
Grecia pronta a presentare contro-proposte su temi fiscali | Prima Pagina | Reuters


Grecia, l’idea default fa il suo ingresso formale sul tavolo delle trattative. Merkel: sì a euro debole - Il Sole 24 ORE


Grecia, Fmi sospende trattative: “Hanno pensioni da tedeschi e ci vanno sei anni prima” | Blitz quotidiano


di Beda Romano 11 giugno 2015

La Grecia rischia tutto ma scherza col fuoco del default, anche se, nei fatti, il fallimento non sarebbe immediato. Il limite estremo, però, sta per essere raggiunto. A meno di tre settimane dalla scadenza dei termini per il rimborso al Fmi (1,6 miliardi di euro) e dell’estensione del secondo piano di salvataggio (che prevederebbe esborsi a favore di Atene per 7,2 miliardi) il governo Tsipras prova a fare prevalere la scelta politica su quella tecnocratica dei creditori. Avanzo primario, Iva, pensioni, privatizzazioni sono fra i nodi più intricati del negoziato, che oscilla da mesi tra l’avvicinamento a un passo dall’accordo al rovesciamento del tavolo.

...

Il World Economic Forum si è esercitato nella rappresentazione di alcuni scenari possibili nel caso in cui la situazione dovesse volgere al peggio. In un articolo si ricorda che secondo Oxford Economics ci sono stati più di 70 “divorzi” da unioni monetarie a partire dal 1945. Tre sono i casi che presentano analogie con la crisi greca: Irlanda nel 1979, Slovacchia nel 1993, quando si separò consensualmente dalla Repubblica Ceca, e l'Argentina nel 2002, quando abbandonò la parità peso-dollaro.

Ritorno della dracma, dopo una forte svalutazione
L’Argentina ha svalutato inizialmente di quasi il 30%, la Slovacchia del 10%. Ma Barclays ha stimato svalutazioni al 45-85% per i Paesi in una situazione simile alla Grecia. La Banca di Grecia dovrebbe battere una nuova moneta in tempi rapidissimi e non è detto che la manovra riesca. Le banche commerciali sarebbero in una posizione di vulnerabilità estrema. I tassi di interesse salirebbero mettendo in difficoltà anche altri Paesi dell’area euro, in primis Italia e Spagna. Per le aziende greche inizierebbe una fase di seria sofferenza sul fronte del credito e come conseguenza della svalutazione, che renderebbe molto più onerose le importazioni. Non poche rischierebbero il fallimento.


La Grecia scherza col fuoco del default. Cosa insegnano i «divorzi monetari» del passato - Il Sole 24 ORE

La corsa agli sportelli
La Banca centrale europea, che fino ad ora ha sostenuto con la liquidità d’emergenza (Ela) le banche greche, non lo farebbe più. La Banca di Grecia si troverebbe alle prese con la missione impossibile di frenare la corsa agli sportelli, peraltro già in atto da mesi (si veda il grafico), visto che dai depositi bancari del Paese ellenico sono usciti circa 40 miliardi negli ultimi mesi. Scatterebbe un meccanismo di controllo dei capitali, come già è accaduto durante la crisi di Cipro del marzo 2013, quando le banche sono state chiuse per giorni. Andò analogamente per Irlanda, Slovacchia e Argentina. Buenos Aires congelò i depositi per un anno dal dicembre 2001, il famoso Corralito.

Crollo seguito da una ripresa più o meno rapida...
Dal 1945, ricorda il Wef, solo l'8% delle uscite da sistemi di valuta comune ha registrato crolli del Pil superiori al 20 per cento. Alcuni analisti vedono un parallelo tra una eventuale Grexit - l’uscita di Atene dall’euro ormai auspicata da una buona fetta della società tedesca e, cosa più importante, da una parte del partito della cancelliera Merkel, la Cdu - e la separazione di Repubblica Ceca e Slovacchia. Il Pil slovacco cadde di appena il 4% prima di riprendere a salire. Oxford Economics prevede per il Pil greco una caduta limitata, pari al 10 per cento e dice anche che in due casi su tre i Paesi usciti da un’unione monetaria sono ripartiti nell’anno stesso del default, con una crescita media del 2,7 per cento. Una delle chiavi per la rinascita è il recupero rapido di competitività grazie alla drastica svalutazione, anche se nel caso della Grecia la scarsa diversificazione dell’economia, già molto provata dalla crisi, sarebbe un serio ostacolo alla ripartenza.

Oppure una fase protratta di caos?
Slovacchia e Repubblica Ceca hanno impiegato appena cinque settimane per la transizione alle nuove valute. Per l'Argentina è stata molto più dura: c’è voluto più di un anno per superare l’impasse dello sganciamento dal dollaro, con il Pil in caduta del 14,5%. Per la zona euro, che non ha mai messo nel conto la possibilità di un’uscita (i trattati non lo prevedono espressamente e il presidente della Bce Mario Draghi ha sempre sostenuto l’irreversibilità dell’euro) un default disordinato potrebbe rendere più complicata e caotica la fase di cambiamento e il danno all’economia greca potrebbe essere ancora più profondo e duraturo.

Borsa in caduta libera?
La Grecia potrebbe seguire la strada dell’Argentina anche sul versante dell’andamento dei mercati finanziari. La Borsa di Buenos Aires perse il 70% subito dopo il default ma in capo a due anni toccò nuovi massimi. In linea puramente teorica, quindi, non è da escludere un rimbalzo anche per la Borsa di Atene.

Chi ci rimetterebbe di più
Solo una cinquantina di miliardi di euro dell’attuale debito greco su un totale di oltre 300 (circa il 3% del Pil dell’area della moneta unica) sono detenuti dal settore privato. Il resto è ormai a carico dei governi (soprattutto dell'Unione Europea, Germania su tutti) e delle istituzioni sovranazionali come il Fondo monetario internazionale, i quali rischiano di non rivedere mai più i loro soldi. Dopo la ristrutturazione da 100 miliardi di euro nel 2012 i rischi associati con il debito sovrano ellenico sono passati dal sistema bancario al settore pubblico dell'area euro. Cioè ai contribuenti. Questo potrebbe essere un argomento forte per convincere la ex Troika, oggi Brussels Group, a non abbandonare Atene al suo triste destino.

Oltretutto, se si aggiungono le imprese e le banche il totale del buco finanziario è più vicino a 500 miliardi, il maggiore della storia moderna, dopo il crack della banca d’affari Lehman Brothers nel 2008. A questa montagna di denaro si devono poi aggiungere i saldi Target 2, pari a circa 100 miliardi di euro. Il totale del default greco arriverebbe quindi a 600 miliardi. Anche se, secondo Schroders, il rischio di contagio «è stato in teoria azzerato dal lancio dello European Stability Mechanism (Esm), il fondo salva-stati. La riserva di capitale, circa 500 miliardi, dovrebbe assicurare il flusso di liquidità per gli Stati colpiti, se dovesse sorgere una minaccia a causa del default greco».

La vera incognita, il rischio politico
Naturalmente non tutto è prevedibile, nemmeno la reazione dei mercati. Non «va esclusa - sostiene sempre l’analisi di Alan Cauberghs, di Schroders - la possibilità che esistano legami finanziari per ora sconosciuti, né che ci siano implicazioni indirette e di natura politica».
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La Grecia scherza col fuoco del - La corsa agli sportelliLa Banca - Il Sole 24 ORE
 
Ultima modifica:
Secondo me il problema non sta tanto nei bond dei periferici che appunto verrebbero acquistati dalla Bce, ma creare un precedente che consenta agli altri stati in difficoltà di uscire dall'UE. Inoltre l'EU ha già prestato oltre 100 mld, quindi per pochi mld la mandano in default?

Si si, credo anch'io che sia improbabile un grexit. Dicevo solo, riguardo alla "fase" di cui parlavi, che gli svantaggi di un default, sia per la Grecia, che per i creditori, non sono legati solo a questa fase, ma ci saranno sempre anche in futuro, ed è difficile stabilire il momento migliore, che paradossalmente potrebbe essere proprio questo, dato che c'è il QE. Probabilmente il default ci sarà in futuro, per un incidente.
 
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