macantoni
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Alla domanda "che lavoro fai?" sarebbe ben più comodo rispondere il falegname, il medico, il calzolaio, l'ingegnere, il vigile del fuoco, l'avvocato, il saldatore o qualunque cosa che risvegli nell'interlocutore immagini famigliari e rassicuranti, ma il trader "crea soldi dal nulla" e risveglia nell'italiano medio (vessato da sempre) il soprannaturale inspiegabile e la caccia alle streghe.
Non c'entra nulla l'invidia sociale. Anche pulire i cessi è un lavoro, ma ciò non lo colloca al top dell'invidia sociale.
Allora, se per lavoro si intende "Smazzarsi per guadagnare", allora il trading è un lavoro; ma con questa definizione, lo è anche rapinare le banche.
Se, invece, per lavoro si intende "Guadagnare offrendo in cambio un servizio", allora il trading non è un lavoro, a meno che qualcuno mi spieghi quale servizio offre il trader.
Per lavoro, pulisci i cessi? Allora mi puoi offrire un servizio e ti prendo in considerazione perché mi puoi tornare utile. Mi dici che sei un trader? Bravo, buon per te, ma a che mi servi?