Marcello Morandini

per chi ha stima e considerazione di morandini (ed ha visto il pezzo di ieri sera presentato da vanoni):
come vi sembra la richiesta di 22.000,00 euro?

Questa sera è stata venduta.certamente cara stasera,ma il suo prezzo fra un anno penso davvero che sarà ben superiore visto il valore dall'artista e la progressiva conoscenza della sia storia attraverso la collaborazione di Orler e come avevo letto qui alcuni giorni fa, l'apertura di un museo a lui dedicato a Varese.Cosa questa non da poco per un artista vivente.(non l'ho prenotata io!!!)
 
Questa sera è stata venduta.certamente cara stasera,ma il suo prezzo fra un anno penso davvero che sarà ben superiore visto il valore dall'artista e la progressiva conoscenza della sia storia attraverso la collaborazione di Orler e come avevo letto qui alcuni giorni fa, l'apertura di un museo a lui dedicato a Varese.Cosa questa non da poco per un artista vivente.(non l'ho prenotata io!!!)

non avevamo dubbi...
 
per chi ha stima e considerazione di morandini (ed ha visto il pezzo di ieri sera presentato da vanoni):
come vi sembra la richiesta di 22.000,00 euro?

Come dice Monica è stata prenotata, cifra non certo economica ma sappiamo che comprare da Orler è sempre costoso.
Secondo me tra qualche anno sembrerà molto economica, credo che Orler in questo momento sia il mercante più importante in Italia,
tolti quelli attivi in Italia ma con basi all'estero.
 
Questa sera è stata venduta.certamente cara stasera,ma il suo prezzo fra un anno penso davvero che sarà ben superiore visto il valore dall'artista e la progressiva conoscenza della sia storia attraverso la collaborazione di Orler e come avevo letto qui alcuni giorni fa, l'apertura di un museo a lui dedicato a Varese.Cosa questa non da poco per un artista vivente.(non l'ho prenotata io!!!)

La tua analisi mi sembra corretta.
 
O575b.jpg

Che ve ne pare? Opera del 2002 pubblicata più volte. 88x29x16. Richiesta 15.000,00. Tiratura 5 esemplari.
 
Concordo con Chiro, se ti piace Morandini, andrebbero comunque prese opere storiche, solo per tua info a Maggio in un asta da Piasa un opera simile però in bianco esterno, stima 3-5 k tirata a 3 esemplari è andata invenduta.
Io ti consiglierei di aspettare le prossime aste poichè i suoi lavori recenti sono stati battuti negli ultimi 2 anni tra i 2000 e i 5000 euro....al prezzo che ti hanno richiesto ed anche qualcosa in meno porti a casa un opera anni 70.
 
Con opere storiche a quale periodo ci riferiamo? Anni 70?
 
se sei interessato alle sue Sculture anni 60-70

Si esatto, anni 60 (meglio) e '70.
Nello scegliere i lavori di un artista che interessa la regola base é mai farsi prendere dalla fretta o dalla fregola...anche in questo caso e per questo artista i lavori storici sono meglio di quelli più moderni e recenti che sono anche inevitabilmente più seriali e comuni.
 
Orler, altro Morandini presentato e prenotato in 3 minuti. Scultura 35 cm di diametro 6 di 9 Euro 8.500.
 
MARCELLO MORANDINI nasce a Mantova il 15 maggio 1940. Si trasferisce a Varese nel 1947. Frequenta la Scuola d’Arte di Brera a Milano, città dove lavora anche come aiuto designer per un’industria e come grafico per uno studio professionale. Sono del 1962 i primi disegni legati alla sua ricerca artistica. Nel 1964 inizia le prime opere tridimensionali, esposte nella sua prima mostra personale a Genova nel 1965, curata da Germano Celant. Nel 1967 inizia le prime esposizioni più impegnative a Milano, Francoforte e Colonia. Nello stesso anno è invitato alla “IX Biennale” di San Paolo in Brasile. Nel 1968 è invitato con una sala personale nel padiglione italiano, alla “XXXIV Biennale Internazionale d’arte” di Venezia.
Nel 1969 è invitato a rappresentare l’arte italiana a Bruxelles, nell’ambito delle manifestazioni di “Europalia”. Nel 1970 inizia una collaborazione con il gallerista Carl Laszlo di Basilea; con lui nasce l’importante esposizione del 1972 alla Kestnergesellschaft di Hannover. Nel 1974 realizza il progetto di una piazza del diametro di 30 metri, per il centro commerciale INA di Varese. Nel 1977 è invitato a “documenta 6” di Kassel. Organizza presso i Musei Civici di Varese il secondo “Simposio Internazionale di studi di arte costruttiva” con H. Heinz Holz.
Nel 1978 allestisce altre sei sue esposizioni personali in musei in Italia, Austria, Svezia e Germania. Nel 1979 ha la prima delle tre esposizioni personali a lui dedicate dal Wilhelm-Hack-Museum di Ludwigshafen, le altre due seguiranno nel 1994 e nel 2005.
Nei primi anni ottanta inizia una lunga collaborazione con gli studi di architettura Mario Miraglia di Varese e Ong & Ong di Singapore, dove rimane lunghi periodi, per alcuni importanti progetti di architettura, come il Goldhill Center di 38 piani.
Nel 1982 è invitato con Attilio Marcolli a “documenta urbana” a Kassel e nello stesso anno riceve una borsa di studio dal DAAD, per un soggiorno di tre mesi a Berlino.
Nel 1984 realizza la sua prima esposizione di arte e design al Museo della Ceramica a Cerro di Laveno, Varese. Nello stesso anno è invitato in Giappone; iniziano in questo periodo contatti personali con studi di architettura, visite in alcune università ed esposizioni in diversi musei, curate dall’editore e gallerista Masaomi Unagami di Tokyo. Sempre nel 1984 progetta in Germania la facciata di 220 metri della fabbrica di porcellane Thomas a Speichersdorf.
Nel 1985 organizza tre importanti esposizioni, la prima all’Axis Gallery di Tokyo, poi una retrospettiva al Museo di Bochum e una a Verona, al Museo di Castelvecchio.
Nel 1986-1987 continua la sua attività espositiva nei musei di Darmstadt, Düsseldorf, Mannheim, Helsinki. Il 1987 è anche un periodo di grande collaborazione con la società Rosenthal di Selb per la quale studia la facciata di 64 metri del nuovo edificio amministrativo.
Nel 1988 Peter Volkwein, direttore del Museo di Ingolstadt, gli commissiona il progetto di una scultura di 40 metri, come simbolo esterno del museo.
Nel 1991 trascorre un lungo periodo a Kuala Lumpur, in Malaysia, per progettare l’architettura di un edificio commerciale di 34 piani.
Nel 1993 ha la prima importante mostra antologica abbinata di arte e design al Museo Die Neue Sammlung di Monaco che esporrà l’anno successivo a Lisbona al Palacio Galveias per “Lisbona capitale europea della cultura”.
Dal 1994 è membro della giuria del Design Center di Essen. Nello stesso anno assume l’incarico di presidente del Museo Internazionale di Design Ceramico a Cerro di Laveno, Varese, incarico che manterrà per tre anni.
Dal 1995 al 1997 è docente di arte e design all’Accademia estiva di Salisburgo.
Dal 1997 al 2001 è visiting professor all’Écal di Losanna.
Nel 1998 nasce sua figlia Maria Enza, da allora concentra maggiormente il suo lavoro a Varese, città che nel 2000 gli dedica un’importante retrospettiva nel suo museo e un catalogo edito da Charta, Milano.
Nel 2000 inizia una collaborazione con “Abitare Baleri” di Bergamo, studiando una collezione di mobili per la casa. Nel 2003 è docente all’Accademia di Brera di Milano. In Svizzera tiene lezioni alla scuola superiore orologiera HEAA di La Chaux-De-Fonds. Dirige la Sommerakademie a Plauen per il risanamento del parco Martin Lutero. A partire dallo stesso anno è presidente dell’Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese.
Nel 2004 è coordinatore del progetto “Vivere Venezia 3” all’Università IUAV di Venezia. Su commissione del Wilhelm-Hack-Museum, progetta una grande scultura di 10 metri per la piazza adiacente al museo. Viene eletto membro onorario del Royal Designer for Industry di Londra.
Nel 2005 allestisce in Germania un’importante esposizione antologica di arte e design, all’Europäisches Industriemuseum di Plößberg e al Fürstenberg Museum. Inaugura con una sua mostra personale il nuovo Ritter Museum a Waldenbuch. Nello stesso periodo inaugura il suo progetto per piazza Montegrappa a Varese.
Nel 2007 progetta l’architettura del centro culturale “Das kleine Museum” a Weissenstadt in Germania.
Nel 2008, concomitante alla Biennale di Architettura, il Museo Ca’ Pesaro di Venezia allestisce una sua importante esposizione, che sarà poi integrata ed esposta l’anno successivo al Neues Museum di Nürnberg.
Nel 2010 si inaugura una sua scultura di 11 metri, come simbolo dell’Europäisches Industriemuseum di Plößberg, in omaggio a Philip Rosenthal. Fonda a Varese “Artparty” per la cultura sul territorio. Inaugura una sua retrospettiva alla Casa del Mantegna a Mantova.
Nel 2013 partecipa alla Biennale Internazionale di Scultura di Racconigi. Nel 2014 si dedica alla progettazione di due importanti esposizioni personali, al Museo Nazionale di Bayreuth, in Germania e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

Purtroppo non è aggiornato fino ad oggi, ma credo che ci sia poco da commentare riguardo alla storia dell'artista. E' divertente vedere che, quando si tocca il gusto di alcuni utenti, la storia diventa secondaria.quando invece piace (per puro gusto estetico), pare essere l'unico vero argomento sul quale basarsi nella valutazione di un artista.
 
MARCELLO MORANDINI nasce a Mantova il 15 maggio 1940. Si trasferisce a Varese nel 1947. Frequenta la Scuola d’Arte di Brera a Milano, città dove lavora anche come aiuto designer per un’industria e come grafico per uno studio professionale. Sono del 1962 i primi disegni legati alla sua ricerca artistica. Nel 1964 inizia le prime opere tridimensionali, esposte nella sua prima mostra personale a Genova nel 1965, curata da Germano Celant. Nel 1967 inizia le prime esposizioni più impegnative a Milano, Francoforte e Colonia. Nello stesso anno è invitato alla “IX Biennale” di San Paolo in Brasile. Nel 1968 è invitato con una sala personale nel padiglione italiano, alla “XXXIV Biennale Internazionale d’arte” di Venezia.
Nel 1969 è invitato a rappresentare l’arte italiana a Bruxelles, nell’ambito delle manifestazioni di “Europalia”. Nel 1970 inizia una collaborazione con il gallerista Carl Laszlo di Basilea; con lui nasce l’importante esposizione del 1972 alla Kestnergesellschaft di Hannover. Nel 1974 realizza il progetto di una piazza del diametro di 30 metri, per il centro commerciale INA di Varese. Nel 1977 è invitato a “documenta 6” di Kassel. Organizza presso i Musei Civici di Varese il secondo “Simposio Internazionale di studi di arte costruttiva” con H. Heinz Holz.
Nel 1978 allestisce altre sei sue esposizioni personali in musei in Italia, Austria, Svezia e Germania. Nel 1979 ha la prima delle tre esposizioni personali a lui dedicate dal Wilhelm-Hack-Museum di Ludwigshafen, le altre due seguiranno nel 1994 e nel 2005.
Nei primi anni ottanta inizia una lunga collaborazione con gli studi di architettura Mario Miraglia di Varese e Ong & Ong di Singapore, dove rimane lunghi periodi, per alcuni importanti progetti di architettura, come il Goldhill Center di 38 piani.
Nel 1982 è invitato con Attilio Marcolli a “documenta urbana” a Kassel e nello stesso anno riceve una borsa di studio dal DAAD, per un soggiorno di tre mesi a Berlino.
Nel 1984 realizza la sua prima esposizione di arte e design al Museo della Ceramica a Cerro di Laveno, Varese. Nello stesso anno è invitato in Giappone; iniziano in questo periodo contatti personali con studi di architettura, visite in alcune università ed esposizioni in diversi musei, curate dall’editore e gallerista Masaomi Unagami di Tokyo. Sempre nel 1984 progetta in Germania la facciata di 220 metri della fabbrica di porcellane Thomas a Speichersdorf.
Nel 1985 organizza tre importanti esposizioni, la prima all’Axis Gallery di Tokyo, poi una retrospettiva al Museo di Bochum e una a Verona, al Museo di Castelvecchio.
Nel 1986-1987 continua la sua attività espositiva nei musei di Darmstadt, Düsseldorf, Mannheim, Helsinki. Il 1987 è anche un periodo di grande collaborazione con la società Rosenthal di Selb per la quale studia la facciata di 64 metri del nuovo edificio amministrativo.
Nel 1988 Peter Volkwein, direttore del Museo di Ingolstadt, gli commissiona il progetto di una scultura di 40 metri, come simbolo esterno del museo.
Nel 1991 trascorre un lungo periodo a Kuala Lumpur, in Malaysia, per progettare l’architettura di un edificio commerciale di 34 piani.
Nel 1993 ha la prima importante mostra antologica abbinata di arte e design al Museo Die Neue Sammlung di Monaco che esporrà l’anno successivo a Lisbona al Palacio Galveias per “Lisbona capitale europea della cultura”.
Dal 1994 è membro della giuria del Design Center di Essen. Nello stesso anno assume l’incarico di presidente del Museo Internazionale di Design Ceramico a Cerro di Laveno, Varese, incarico che manterrà per tre anni.
Dal 1995 al 1997 è docente di arte e design all’Accademia estiva di Salisburgo.
Dal 1997 al 2001 è visiting professor all’Écal di Losanna.
Nel 1998 nasce sua figlia Maria Enza, da allora concentra maggiormente il suo lavoro a Varese, città che nel 2000 gli dedica un’importante retrospettiva nel suo museo e un catalogo edito da Charta, Milano.
Nel 2000 inizia una collaborazione con “Abitare Baleri” di Bergamo, studiando una collezione di mobili per la casa. Nel 2003 è docente all’Accademia di Brera di Milano. In Svizzera tiene lezioni alla scuola superiore orologiera HEAA di La Chaux-De-Fonds. Dirige la Sommerakademie a Plauen per il risanamento del parco Martin Lutero. A partire dallo stesso anno è presidente dell’Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese.
Nel 2004 è coordinatore del progetto “Vivere Venezia 3” all’Università IUAV di Venezia. Su commissione del Wilhelm-Hack-Museum, progetta una grande scultura di 10 metri per la piazza adiacente al museo. Viene eletto membro onorario del Royal Designer for Industry di Londra.
Nel 2005 allestisce in Germania un’importante esposizione antologica di arte e design, all’Europäisches Industriemuseum di Plößberg e al Fürstenberg Museum. Inaugura con una sua mostra personale il nuovo Ritter Museum a Waldenbuch. Nello stesso periodo inaugura il suo progetto per piazza Montegrappa a Varese.
Nel 2007 progetta l’architettura del centro culturale “Das kleine Museum” a Weissenstadt in Germania.
Nel 2008, concomitante alla Biennale di Architettura, il Museo Ca’ Pesaro di Venezia allestisce una sua importante esposizione, che sarà poi integrata ed esposta l’anno successivo al Neues Museum di Nürnberg.
Nel 2010 si inaugura una sua scultura di 11 metri, come simbolo dell’Europäisches Industriemuseum di Plößberg, in omaggio a Philip Rosenthal. Fonda a Varese “Artparty” per la cultura sul territorio. Inaugura una sua retrospettiva alla Casa del Mantegna a Mantova.
Nel 2013 partecipa alla Biennale Internazionale di Scultura di Racconigi. Nel 2014 si dedica alla progettazione di due importanti esposizioni personali, al Museo Nazionale di Bayreuth, in Germania e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

Purtroppo non è aggiornato fino ad oggi, ma credo che ci sia poco da commentare riguardo alla storia dell'artista. E' divertente vedere che, quando si tocca il gusto di alcuni utenti, la storia diventa secondaria.quando invece piace (per puro gusto estetico), pare essere l'unico vero argomento sul quale basarsi nella valutazione di un artista.

Scusa ma non sono daccordo con la tua ultima affermazione, mi sembra che diversi utenti( compreso me) abbiano espresso solo il loro gusto personale dell'artista...è stato consigliato di prendere opere storiche anni 60/70...è stata data una valutazione delle opere in base alle ultime aggiudicazioni ed infine è stato consigliato di acquistare l'artista se piace.....
non capisco questa tua polemica verso cosa....mi sembra che siano stati dati dei consigli del tutto disinteressati.....
visto anche il suo back ground non penso che si possa dire qualcosa di falso se si equipara il lavoro di Morandini più ad un designer che ad un artista....senza sminuire nessuno....a me piacciono le sue opere come adoro le opere in vetro di Tony Zuccheri....artista o designer sinceramente non mi interessa.....
 
Scusa ma non sono daccordo con la tua ultima affermazione, mi sembra che diversi utenti( compreso me) abbiano espresso solo il loro gusto personale dell'artista...è stato consigliato di prendere opere storiche anni 60/70...è stata data una valutazione delle opere in base alle ultime aggiudicazioni ed infine è stato consigliato di acquistare l'artista se piace.....
non capisco questa tua polemica verso cosa....mi sembra che siano stati dati dei consigli del tutto disinteressati.....
visto anche il suo back ground non penso che si possa dire qualcosa di falso se si equipara il lavoro di Morandini più ad un designer che ad un artista....senza sminuire nessuno....a me piacciono le sue opere come adoro le opere in vetro di Tony Zuccheri....artista o designer sinceramente non mi interessa.....


sono d'accordo.

in più mi pare che i giudizi espressi siano stati complessivamente molto benevoli ;) non mi pare ci siano estremi per grandi polemiche...
 
Scusa ma non sono daccordo con la tua ultima affermazione, mi sembra che diversi utenti( compreso me) abbiano espresso solo il loro gusto personale dell'artista...è stato consigliato di prendere opere storiche anni 60/70...è stata data una valutazione delle opere in base alle ultime aggiudicazioni ed infine è stato consigliato di acquistare l'artista se piace.....
non capisco questa tua polemica verso cosa....mi sembra che siano stati dati dei consigli del tutto disinteressati.....
visto anche il suo back ground non penso che si possa dire qualcosa di falso se si equipara il lavoro di Morandini più ad un designer che ad un artista....senza sminuire nessuno....a me piacciono le sue opere come adoro le opere in vetro di Tony Zuccheri....artista o designer sinceramente non mi interessa.....

Penso che il lavoro di designer italiani in quanto a riconoscibilità internazionale e valore nelle aggiudicazioni in aste internazionali, possa serenamente essere messo a confronto con altri artisti; ad esempio Sottsass raggiunge valutazioni molto considerevoli.
In sintesi, designer non è per nulla una nota di demerito.
 
MARCELLO MORANDINI nasce a Mantova il 15 maggio 1940. Si trasferisce a Varese nel 1947. Frequenta la Scuola d’Arte di Brera a Milano, città dove lavora anche come aiuto designer per un’industria e come grafico per uno studio professionale. Sono del 1962 i primi disegni legati alla sua ricerca artistica. Nel 1964 inizia le prime opere tridimensionali, esposte nella sua prima mostra personale a Genova nel 1965, curata da Germano Celant. Nel 1967 inizia le prime esposizioni più impegnative a Milano, Francoforte e Colonia. Nello stesso anno è invitato alla “IX Biennale” di San Paolo in Brasile. Nel 1968 è invitato con una sala personale nel padiglione italiano, alla “XXXIV Biennale Internazionale d’arte” di Venezia.
Nel 1969 è invitato a rappresentare l’arte italiana a Bruxelles, nell’ambito delle manifestazioni di “Europalia”. Nel 1970 inizia una collaborazione con il gallerista Carl Laszlo di Basilea; con lui nasce l’importante esposizione del 1972 alla Kestnergesellschaft di Hannover. Nel 1974 realizza il progetto di una piazza del diametro di 30 metri, per il centro commerciale INA di Varese. Nel 1977 è invitato a “documenta 6” di Kassel. Organizza presso i Musei Civici di Varese il secondo “Simposio Internazionale di studi di arte costruttiva” con H. Heinz Holz.
Nel 1978 allestisce altre sei sue esposizioni personali in musei in Italia, Austria, Svezia e Germania. Nel 1979 ha la prima delle tre esposizioni personali a lui dedicate dal Wilhelm-Hack-Museum di Ludwigshafen, le altre due seguiranno nel 1994 e nel 2005.
Nei primi anni ottanta inizia una lunga collaborazione con gli studi di architettura Mario Miraglia di Varese e Ong & Ong di Singapore, dove rimane lunghi periodi, per alcuni importanti progetti di architettura, come il Goldhill Center di 38 piani.
Nel 1982 è invitato con Attilio Marcolli a “documenta urbana” a Kassel e nello stesso anno riceve una borsa di studio dal DAAD, per un soggiorno di tre mesi a Berlino.
Nel 1984 realizza la sua prima esposizione di arte e design al Museo della Ceramica a Cerro di Laveno, Varese. Nello stesso anno è invitato in Giappone; iniziano in questo periodo contatti personali con studi di architettura, visite in alcune università ed esposizioni in diversi musei, curate dall’editore e gallerista Masaomi Unagami di Tokyo. Sempre nel 1984 progetta in Germania la facciata di 220 metri della fabbrica di porcellane Thomas a Speichersdorf.
Nel 1985 organizza tre importanti esposizioni, la prima all’Axis Gallery di Tokyo, poi una retrospettiva al Museo di Bochum e una a Verona, al Museo di Castelvecchio.
Nel 1986-1987 continua la sua attività espositiva nei musei di Darmstadt, Düsseldorf, Mannheim, Helsinki. Il 1987 è anche un periodo di grande collaborazione con la società Rosenthal di Selb per la quale studia la facciata di 64 metri del nuovo edificio amministrativo.
Nel 1988 Peter Volkwein, direttore del Museo di Ingolstadt, gli commissiona il progetto di una scultura di 40 metri, come simbolo esterno del museo.
Nel 1991 trascorre un lungo periodo a Kuala Lumpur, in Malaysia, per progettare l’architettura di un edificio commerciale di 34 piani.
Nel 1993 ha la prima importante mostra antologica abbinata di arte e design al Museo Die Neue Sammlung di Monaco che esporrà l’anno successivo a Lisbona al Palacio Galveias per “Lisbona capitale europea della cultura”.
Dal 1994 è membro della giuria del Design Center di Essen. Nello stesso anno assume l’incarico di presidente del Museo Internazionale di Design Ceramico a Cerro di Laveno, Varese, incarico che manterrà per tre anni.
Dal 1995 al 1997 è docente di arte e design all’Accademia estiva di Salisburgo.
Dal 1997 al 2001 è visiting professor all’Écal di Losanna.
Nel 1998 nasce sua figlia Maria Enza, da allora concentra maggiormente il suo lavoro a Varese, città che nel 2000 gli dedica un’importante retrospettiva nel suo museo e un catalogo edito da Charta, Milano.
Nel 2000 inizia una collaborazione con “Abitare Baleri” di Bergamo, studiando una collezione di mobili per la casa. Nel 2003 è docente all’Accademia di Brera di Milano. In Svizzera tiene lezioni alla scuola superiore orologiera HEAA di La Chaux-De-Fonds. Dirige la Sommerakademie a Plauen per il risanamento del parco Martin Lutero. A partire dallo stesso anno è presidente dell’Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese.
Nel 2004 è coordinatore del progetto “Vivere Venezia 3” all’Università IUAV di Venezia. Su commissione del Wilhelm-Hack-Museum, progetta una grande scultura di 10 metri per la piazza adiacente al museo. Viene eletto membro onorario del Royal Designer for Industry di Londra.
Nel 2005 allestisce in Germania un’importante esposizione antologica di arte e design, all’Europäisches Industriemuseum di Plößberg e al Fürstenberg Museum. Inaugura con una sua mostra personale il nuovo Ritter Museum a Waldenbuch. Nello stesso periodo inaugura il suo progetto per piazza Montegrappa a Varese.
Nel 2007 progetta l’architettura del centro culturale “Das kleine Museum” a Weissenstadt in Germania.
Nel 2008, concomitante alla Biennale di Architettura, il Museo Ca’ Pesaro di Venezia allestisce una sua importante esposizione, che sarà poi integrata ed esposta l’anno successivo al Neues Museum di Nürnberg.
Nel 2010 si inaugura una sua scultura di 11 metri, come simbolo dell’Europäisches Industriemuseum di Plößberg, in omaggio a Philip Rosenthal. Fonda a Varese “Artparty” per la cultura sul territorio. Inaugura una sua retrospettiva alla Casa del Mantegna a Mantova.
Nel 2013 partecipa alla Biennale Internazionale di Scultura di Racconigi. Nel 2014 si dedica alla progettazione di due importanti esposizioni personali, al Museo Nazionale di Bayreuth, in Germania e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

Purtroppo non è aggiornato fino ad oggi, ma credo che ci sia poco da commentare riguardo alla storia dell'artista. E' divertente vedere che, quando si tocca il gusto di alcuni utenti, la storia diventa secondaria.quando invece piace (per puro gusto estetico), pare essere l'unico vero argomento sul quale basarsi nella valutazione di un artista.

Per me un grandissimo artista :clap:
Merita una giusta "riscoperta"
Oltre all'artista, anche una grande personaOK!
Conosciuto personalmente alla scorsa fiera di Verona :cool:
Da allora me ne sono "innamorato"
 
Penso che il lavoro di designer italiani in quanto a riconoscibilità internazionale e valore nelle aggiudicazioni in aste internazionali, possa serenamente essere messo a confronto con altri artisti; ad esempio Sottsass raggiunge valutazioni molto considerevoli.
In sintesi, designer non è per nulla una nota di demerito.

... infatti OK! forse è' questo l' equivoco che si sta creando .. designer non è' una nota di demerito ma il termine corretto per inquadrare Morandini . Non si è ' mai offeso neanche un certo Gio ' Ponti per questo .. ;)
 
Ma se non vi sentite tirati in causa perchè "difendersi" da "accuse" che non vi riguardano? io ho fatto una costatazione che, se leggete con attenzione, è comprovabile.
Il fatto di raccomndare l'acquisto di opere più datate, ha la stessa originalità del consigliare di non tenere il gelato al sole, per cui non l'ho presa manco in considerazione. In tutta onestà non ho neppure tenuto in considerazione l'ipotesi di considerarlo designer piuttosto che "artista" (ammesso che si possa scindere le cose, oppure limitare l'idea di artista solo per diverse tecniche di "composizione") come, del resto, deve essere successo ai curatori della biennale di venezia del '68.
Tuttavia, ho letto commenti mediocri nei contenuti e ne ho espresso il rammarico, tutto quà.
Non è una novità che in questo forum la storia degli artisti vien presa a schiaffi a seconda del loro gradimento da parte di alcuni, passando da un punto di ritrovo di pseudo intellettuali, alla borsa di Hong Kong fatta di mano alzate e sogni di glorie economiche.
Ma non mi prendete troppo sul serio, dico solo la verità :D:D:D
 
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