MFE, Pan-European Group in progress... Cap.1

  • Ecco la 67° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link

Il capo di ProSiebenSat.1 favorevole alla cooperazione tra ARD e ZDF e le emittenti private​

08 marzo 2024 alle 17:05

MONACO (dpa-AFX) - L'amministratore delegato di ProSiebenSat.1, Bert Habets, ha auspicato una discussione sulla cooperazione a lungo termine tra emittenti pubbliche e private. "Sono favorevole alla cooperazione", ha dichiarato il manager venerdì in occasione di una cerimonia per celebrare i 40 anni dell'emittenza privata a Monaco. "Abbiamo bisogno di un nuovo modo di lavorare insieme nel sistema duale per i prossimi 40 anni".

Habets ha sottolineato di credere in un forte sistema duale con emittenti pubbliche e private. Entrambe le parti si completano molto bene. "Insieme, il nostro contributo alla democrazia tedesca sarà molto più forte", ha detto. Le emittenti pubbliche dovrebbero essere quasi obbligate a dialogare con quelle private.

40 anni fa, nel gennaio 1984, le radio private sono andate in onda per la prima volta in Germania. In Baviera, nell'aprile 1984, è stato lanciato a Monaco un progetto pilota per la TV e la radio via cavo. Fino all'avvio delle emittenti private, la radio e la TV erano state riservate per decenni alle emittenti pubbliche.

Il capo di ProSiebenSat.1 favorevole alla cooperazione tra ARD e ZDF e le emittenti private
 

DAZN VERSO UN NUOVO ACCORDO CON PUBLITALIA PER LA PUBBLICITÀ DELLA SERIE A​

L'intesa riguarderà le prossime tre stagioni con opzione per le due successive

Publitalia continuerà ad occuparsi della raccolta pubblicitaria di Dazn per le partite di Serie A anche nelle prossime stagioni.

Secondo un'indicrezione riportata su Il Sole 24 Ore, dopo il primo triennio di collaborazione e dopo l’acquisizione da parte del colosso dello streaming sportivo dei nuovi diritti della Serie A, le parti avrebbero raggiunto un accordo per proseguire la collaborazione per i prossimi tre anni, con opzione di rinnovo per i seguenti due. La firma del contratto, specifica il quotidiano di Confindustria, sarebbe imminente.

Dazn ha acquisito nuovamente i diritti per trasmettere tutti i match del campionato italiano di calcio, di cui sempre 3 in co-esclusiva con Sky, nel periodo 2024-2029.

In un incontro con la stampa a fine gennaio, Pier Silvio Berlusconi, proprio in relazione al rapporto con Dazn, aveva detto: «Siamo contenti della collaborazione, ci sono i presupposti per guardare avanti e continuare a lavorare insieme, anche con qualche novità aggiuntiva».

La concessionaria di Mediaset guidata da Stefano Sala ha raccolto sino ad oggi per la società guidata in Italia da Stefano Azzi tra i 70 e gli 80 milioni di euro all’anno grazie alla pubblicità.

Dazn verso un nuovo accordo con Publitalia per la pubblicità della Serie A

Per evidenziare l'importanza dell'accordo con Dazn che stiamo per rinnovare riporto quanto segue:
Mediaset chiude il 2023 con una raccolta pubblicitaria in crescita dell’2,1% in Italia, (+1,8% senza considerare i mezzi terzi, tra cui Dazn)...
 
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DAZN e Digitalia 08 rinnovano accordo per la raccolta pubblicitaria della Serie A​

lunedì, 11 marzo 2024 - 10:34

DAZN e Digitalia’08 (Gruppo Mediaset) annunciano di aver rinnovato l’accordo con estrema e reciproca soddisfazione per la raccolta pubblicitaria della Serie A Enilive per il triennio 2024-2027.

Prosegue dunque con successo l’accordo strategico siglato tra la piattaforma di live streaming sportivo e la concessionaria pubblicitaria del Gruppo Mediaset che ha visto, nel corso del primo ciclo di diritti 2021-2024, uno sviluppo importante della raccolta che ha prodotto un volume di ricavi superiore allo storico precedente sulla Serie A.

Un risultato che conferma quanto il calcio continui ad essere veicolo di forte attrazione e grande rilevanza per gli investitori pubblicitari, un risultato reso possibile anche grazie all’expertise unica nell’advertising del prodotto calcio maturata negli anni dalla società controllata da Publitalia.

DAZN e Digitalia 08 rinnovano accordo per la raccolta pubblicitaria della Serie A - Digital-News.it

Stefano Sala, Presidente di Digitalia’08, commenta l'accordo con queste parole: “Il rinnovo della collaborazione con Dazn è la conseguenza naturale di un modello vincente e virtuoso che abbiamo costruito insieme. Un modello che ha permesso di raggiungere importanti risultati in termini di raccolta pubblicitaria, ampliando in modo significativo il numero di aziende interessate al prodotto calcio, portando una continua innovazione nei formati pubblicitari e, fatto unico per un OTT, sviluppando una misurazione trasparente e certificata da un JIC.”
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“Siamo molto soddisfatti dei risultati che abbiamo ottenuto nel primo triennio, ora guardiamo avanti in vista dell’inizio del nuovo ciclo di diritti che continuerà a vederci impegnati nella valorizzazione del prodotto Serie A. Digitalia è il partner ideale per intercettare insieme il massimo del valore e la crescita nel mercato dell’advertising”, ha detto Stefano Azzi, CEO di Dazn Italia.

Digitalia’08 avrà quindi mandato esclusivo a raccogliere la pubblicità per la Serie A Enilive lavorando in stretta collaborazione con Dazn che continuerà ad occuparsi dell'offerta sportiva disponibile sulla piattaforma.

Ufficiale, Dazn ancora con Digitalia’08 per la raccolta pubblicitaria della Serie A

Bene, è ufficiale adesso!
 

Il Censis incorona la tv via internet​

Web e smart tv coprono il 56,1% dell’utenza italiana. Cosa dice il 19° Rapporto sulla comunicazione​


Il Censis fotografa il successo della tv via internet tra gli italiani. La crescita del mezzo è una delle evidenze contenute ne Il vero e il falso, il 19° Rapporto sulla comunicazione del Censis, promosso da Intesa Sanpaolo, Mediaset, Rai, Tv2000 e Windtre.

Nel 2023 la televisione è stata vista complessivamente dal 95,9% degli italiani (+0,8%). La percentuale dell’utenza è la somma di più componenti: la stabilità dei risultati della tv tradizionale (il digitale terrestre: +0,9% rispetto al 2022), una lieve crescita della tv satellitare (+2,1%), il continuo rialzo della tv via internet (web tv e smart tv passano al 56,1% di utenza, ovvero oltre la metà della popolazione, con un +3,3% in un anno) e il boom della mobile tv, che è passata dall’1,0% di spettatori nel 2007 al 33,6% di oggi (più di un terzo degli italiani).

Tra il 2022 e il 2023 si registra un consolidamento dell’impiego di internet da parte degli italiani (l’89,1% di utenza, +1,1%), con una sovrapposizione quasi perfetta con quanti utilizzano gli smartphone (l’88,2%) e molto prossima a quanti sono gli utilizzatori di social network (82,0%). Tra i giovani (14-29 anni) si registra un consolidamento nell’impiego delle piattaforme online. Il 93,0% utilizza WhatsApp, il 79,3% YouTube, il 72,9% Instagram, il 56,5% TikTok. I risultati qui.

Il Censis incorona la tv via internet
 
Tra poco Atresmedia torna sui massimi di Maggio 2021 che erano di 4,25€ ed ora quota circa 4€..
Ricordando che Atresmedia durante il periodo di recesso di MES quotava solo circa 10cent in più di MES e che il prezzo di recesso per MES era di 3,2687€ che equivarrebbe al prezzo convertito in MFE A di 2,3347€(post raggruppamento o 0,46696 prima) ma le A oggi quotano 2,0960€ che equivarrebbero a 2,9344€ delle vecchie MES e dunque ben al di sotto del prezzo di recesso per gli spagnoli e molto ben sotto il prezzo di Atresmedia che invece gode di una maggior attrazione degli investitori... Che dire, è scandaloso!


Atresmedia grafico.jpg


Il mercato continua e trattarci peggio di tutti i media europei che invece si stanno riprendendo in borsa e che tranne MFE e Prosiebensat, nessuno è andato a finire sotto i minimi battuti durante il lokdown pandemico del 2020...
 
Anche TF1 si sta riprendendo avendo battuto 8,81€ qualche giorno fa e dista ormai poco dai 9,50circa dei max battuti nel 2021... Ma soprattutto non è andata a finire sotto i minimi del 2020 mentre noi siamo ancora sotto i minimi pandemici A+B.

TF1 grafico.jpg


M6 invece sta ben distante dai max del 2021 ma era in vendita in quell'anno ed il titolo salì a qui livelli anche perché il proprietario ne voleva una certa cifra all'epoca, ma di certo non è mai tornata sui minimi della pandemia come si può ben vedere dal grafico di sotto...

M6 grafico.jpg
 
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Prosiebensat nonostante tutto almeno attualmente quota sopra i minimi del 2020 che è sempre meglio di noi, ma distantissima dai 19€ del 2021.. Chiaramente hanno cercato di allinearla ad MFE perché dobbiamo comprarcela e chi va con lo zoppo impara a zoppicare si dice e dunque zoppica con noi..

Prosiebensat grafico.jpg
 

Agcom: “Ci spiace, ma a breve arriveranno multe da 150 a 5000 euro a chi ha visto partite pirata”​

Massimiliano Capitanio, commissario Agcom, annuncia sui social che a breve arriveranno le sanzioni da 150 a 5000 euro per chi ha fruito di materiale pirata. Non solo IPTV, ma anche app scaricate da PlayStore, AppStore e Amazon

Arriveranno presto le prime multe per chi ha fruito di materiale pirata. Non sappiamo quante saranno ma ci saranno, e a dirlo è proprio il commissario Agcom Massimiliano Capitanio.

"Purtroppo una tappa necessaria, anche se probabilmente impopolare, sarà quella di multare gli utenti del pezzotto, gli utenti delle applicazioni facilmente scaricabili dagli store Android ed Apple ma anche dai portali Amazon, gli utenti dei tanti siti facilmente raggiungibili dai motori di ricerca (che ancora non collaborano come dovrebbero). Forse non è ancora chiaro che, a breve, arriveranno sanzioni da 150 a 5000 euro, e questo, come per tutte le multe, è un passaggio che si vorrebbe evitare ma che si è reso necessario, anche perché chi fa business illegalmente sta facendo credere agli ignari utenti che non succederà nulla (utente avvisato…)” scrive sulla sua pagina socialil padre della legge antipirateria.

Aggiungendo che la Spagna si sta muovendo nella stessa direzione, e il riferimento alla Spagna è interessante perché in Spagna è appena passata una ordinanza del Tribunale del Commercio di Barcellona che obbligherà gli operatori Internet spagnoli - Telefónica, Vodafone, Orange, MásMovil e Digi - a informare le autorità competenti e a fornire i dati e le informazioni di tutti gli utenti che si collegano ai server che trasmettono contenuti illegali.

Gli operatori, su richiesta di un giudice, saranno tenuti a fornire a seguito della consegna di una lista di indirizzi IP il nome, il cognome e il numero identificativo della persona che figura come titolare nel contratto del servizio di accesso a Internet che aveva in una determinata ora del giorno quell’indirizzo IP. Inoltre dovrà essere fornito anche l'indirizzo dell'abitazione a cui è assegnata la linea e la fatturazione. Non solo: sembra che in Spagna si stia lavorando per ottenere anche dalle piattaforme come Google i dettagli degli account che hanno scaricato alcune app usate per visualizzare contenuti IPTV illegali, cosa non semplice.

Il fatto che il commissario Agcom si esponga così lascia presagire che sono state identificate un pò di persone alle quali presto verrà notificata una sanzione. Non sarebbe la prima multa per pirateria: negli scorsi anni ne erano state distribuite circa un migliaio di lieve entità. Ora, con la nuova legge, potrebbero crescere sia il numero sia la cifra. I 5.000 euro, lo ricordiamo, sono solo per i recidivi.

Da segnalare, inoltre, l'ennesima stoccata di Capitanio a Google: i motori di ricerca ancora non collaborano come dovrebbe.

Agcom: “Ci spiace, ma a breve arriveranno multe da 150 a 5000 euro a chi ha visto partite pirata”

Bene, così la smetteranno di abbonarsi al pirata, sia in Italia che in Spagna a quanto pare.. La lotta si estende da un paese all' altro. Pagare le piattaforme legali per non danneggiare il settore!
 
MFE A - MFE B - MFE e Dazn rinnovano l’accordo sulla raccolta pubblicitaria per la Serie A 2024-27
Oggi 10:51 - EQ
MFE e Dazn hanno rinnovato l’accordo per la raccolta pubblicitaria della serie A per gli anni 2024-27, con MFE che avrà mandato esclusivo nella raccolta pubblicitaria.
Riteniamo che l’accordo da più visibilità alle stime degli “altri ricavi” mentre riteniamo che l’impatto sulle marginalità sia limitato. HOLD con Target Price 3.69

MFE - Rinnovato accordo con Dazn su raccolta pubblicitaria Serie A
Oggi 13:00 - WS

FATTO
La concessionaria pubblicitaria del gruppo Digitalia'08 ha rinnovato l'accordo con DAZN per la raccolta pubblicitaria della Serie A Enilive per il triennio 2024 -2027.
Il comunicato stampa specifica che "prosegue con successo l'accordo strategico siglato tra la piattaforma di live streaming sportivo e la concessionaria pubblicitaria del gruppo Mediaset che ha visto, nel corso del primo ciclo di diritti 2021 -2024, uno sviluppo importante del la raccolta che ha prodotto un volume di ricavi superiore allo storico precedente sulla Serie A".

EFFETTO
Il rinnovo dell’accordo è una notizia positiva per quanto in parte attesa.
Il primo accordo era stato siglato nel giugno 2021 e scade al termine del campionato in corso. MFE non ha dato indicazioni sul valore della raccolta pubblicitaria annua, ma il Sole2 4Ore cita un valore tra Eu70mn e Eu80mn.

Giudizio INTERESSANTE su MFE A, target price 3,2 euro.
 
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Giudizio INTERESSANTE su MFE A, target price 3,2 euro. 😱😱😱😱

Magariiiiii dopo i dati ci arriva
 
MFE A - MFE B - MFE e Dazn rinnovano l’accordo sulla raccolta pubblicitaria per la Serie A 2024-27
Oggi 10:51 - EQ
MFE e Dazn hanno rinnovato l’accordo per la raccolta pubblicitaria della serie A per gli anni 2024-27, con MFE che avrà mandato esclusivo nella raccolta pubblicitaria.
Riteniamo che l’accordo da più visibilità alle stime degli “altri ricavi” mentre riteniamo che l’impatto sulle marginalità sia limitato. HOLD con Target Price 3.69

MFE - Rinnovato accordo con Dazn su raccolta pubblicitaria Serie A
Oggi 13:00 - WS

FATTO
La concessionaria pubblicitaria del gruppo Digitalia'08 ha rinnovato l'accordo con DAZN per la raccolta pubblicitaria della Serie A Enilive per il triennio 2024 -2027.
Il comunicato stampa specifica che "prosegue con successo l'accordo strategico siglato tra la piattaforma di live streaming sportivo e la concessionaria pubblicitaria del gruppo Mediaset che ha visto, nel corso del primo ciclo di diritti 2021 -2024, uno sviluppo importante del la raccolta che ha prodotto un volume di ricavi superiore allo storico precedente sulla Serie A".

EFFETTO
Il rinnovo dell’accordo è una notizia positiva per quanto in parte attesa.
Il primo accordo era stato siglato nel giugno 2021 e scade al termine del campionato in corso. MFE non ha dato indicazioni sul valore della raccolta pubblicitaria annua, ma il Sole2 4Ore cita un valore tra Eu70mn e Eu80mn.

Giudizio INTERESSANTE su MFE A, target price 3,2 euro.
e su MFE B ????
 
Partendo dal valore del flottante delle A.jpg

Calcoli per eventuale OPA-OPAS su Prosiebensat.jpg


Che poi il prezzo di 9,4290€ per Prosiebensat sarebbe in linea con il Target Price di JP Morgan dell'altro giorno pari a 9,40...:D
oltre ad essere 3 volte il prezzo delle A che dovrebbero quotare necessariamente non meno di 3,1430€ per avere un flottante non inferiore a 500mln..:cool:


TP JP Morgan.jpg
 
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Goldman Sachs su Prosiebensat.jpg


PROSIEBENSAT.1: Goldman Sachs rimane pessimista

Goldman Sachs riporta 6,40€(da 6,30€ di prima) che io interpreterei basandomi sui calcoli sopra esposti come nei 2/3 del valore di 9,4290€

Tabella.jpg


Dunque i miei 6,2860 sarebbero in linea con i 6,40€(o i 6,30 di prima) di Goldman Sachs ma intendendo i 2/3 del valore di 9,4290€ per la parte in azioni o in cash da pagare.. E dunque che sia Goldman Sachs o JP Morgan con i suoi 9,40€ in sostanza per me dicono le stesse cose ma prendendo l'uno in considerazione i 2/3 e l'altro i 3/3..
Sembra essere sostanzialmente le stessa visione...

Non so a voi, ma mi sembra che tutto porti ad un multiplo di 3,1430 delle MFE A che dovrebbero valere per il flottante a 500mln.. 2 volte il prezzo o 3 volte il prezzo delle A..:cool:

Per cui mi sto convincendo sempre più dei miei calcoli, ma vedremo..............
 
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se ci va ti offro la cena
 
se ci va ti offro la cena
e se non ci va?

Vabbe, diciamo che sto cercando di intuire un po' come si potrebbero evolvere le cose, ma ovviamente sempre partendo dal flottante delle A che dovrebbe avere almeno il valore di 500mln in base alla legge tedesca e dunque ho elaborato il tutto grazie a quella legge ed abbinando il tutto al concambio medio che fin'ora ha sempre avuto di 3 a 1 con Prosiebensat, poi se sarà così o se mi sarò sbagliato alla grande, lo vedremo e nel caso pazienza e vorrà dire che ci saremo divertiti a scommettere su uno scenario del genere che però almeno ha un non so che di fondato perlomeno come ragionamento, poi la realtà potrà essere ben diversa e questo lo metto in conto già adesso.. Ma la cena farò di tutto per poterla scroccare da te, nel caso anche un panino dal paninaro col furgoncino andrebbe bene...:D
 

Mer, 13 Mar 2024

Meno serie e film italiani per Netflix: l’aiuto del governo Meloni per Mediaset​

Il governo accoglie le richieste dell’emittente del Biscione per le nuove norme da inserire nel Testo Unico sui Servizi Media Audiovisivi (Tusma).

Il governo è pronto ad accogliere le richieste delle televisioni generaliste contro le piattaforme di streaming. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, nel nuovo Testo Unico sui Servizi Media Audiovisivi (Tusma) infatti vanno verso l’approvazione alcune norme richieste in particolare da Mediaset, che vanno dallo sconto sui costi di doppiaggio e di produzione di serie e film europei ai minori obblighi di investimenti e programmazione per film e serie italiane, ma anche sull’obbligo di acquistare opere cinematografiche appena uscite.

Richieste che erano emerse da parte della tv del Biscione durante la discussione parlamentare, quando a fine gennaio era stato ascoltato il direttore delle Relazioni Istituzionali di Mediaset, Stefano Selli, che aveva consegnato ai deputati una memoria con le istanze della televisione in mano alla famiglia Berlusconi. Così, in particolare, verranno recepite le richieste in particolare legate alla maggiore flessibilità su investimenti e programmazione che riguardano film e serie italiane e di nuova uscita.

La proposta di modifica più significativa accolta riguarda le “Quote europee di programmazione e investimento”, che sono i fondi che i media devono destinare alle produzioni europee e italiane. Attualmente, questa quota è del 12,5%, ma la richiesta di Mediaset è stata di calcolarla in modo diverso, includendo anche i fondi per l’acquisto di serie e film italiani, il doppiaggio e la promozione pubblicitaria. Questa richiesta è stata completamente accolta dalla maggioranza di destra, il che significa un grande vantaggio economico per Mediaset.

In secondo luogo, la maggioranza propone una revisione degli obblighi di investimento, chiedendo al governo di rendere gli adempimenti più flessibili per gli operatori. Questa richiesta riflette quella avanzata da Mediaset, che criticava l’eccessiva rigidità del testo approvato dal Consiglio dei ministri.

La terza istanza accolta riguarda la riduzione delle quote di investimento obbligatorie per serie, film e fiction europee e italiane indipendenti, passando dal 12,5% al 10% per le televisioni private. Anche l’acquisto di opere cinematografiche italiane subirà una riduzione, passando dal 3% all’1,75%.

Tuttavia, la maggioranza non ha accolto le richieste di Mediaset riguardanti le sanzioni per il mancato rispetto degli obblighi sugli investimenti e l’esclusione del ministero della Famiglia dalle regole e dalle sanzioni sulla fascia protetta. Inoltre, la questione riguardante la sotto-quota di investimenti per i cartoni italiani è ancora in sospeso.

Il parere è stato redatto dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha imposto alle piattaforme streaming una quota del 70% per le produzioni italiane, nonostante l’opposizione della Lega, che voleva eliminare completamente tali obblighi.

Meno serie e film italiani per Netflix: l’aiuto del governo Meloni per Mediaset

Pier Silvio ordina, Giorgia esegue: sconti a Mediaset​

Meno serie e film italiani: regalo di Meloni a Mediaset. La destra accoglie le richieste del Biscione anti-Netflix: si abbassa la soglia sugli investimenti e le produzioni “nazionali”

(DI GIACOMO SALVINI – ilfattoquotidiano.it) – Uno sconto sui costi di doppiaggio e di produzione di serie e film europei. Meno obblighi di investimenti e programmazione per film e serie italiane, ma anche sull’obbligo di acquistare opere cinematografiche appena uscite. E regole che devono valere per tutti: servizi di media generalisti e piattaforme streaming. Nel nuovo Testo Unico sui Servizi Media Audiovisivi (Tusma) in discussione nelle commissioni Trasporti e Cultura della Camera, la maggioranza di destra si prepara ad accontentare le televisioni generaliste contro le nuove piattaforme streaming che stanno provocando scompensi nel duopolio Rai-Mediaset entrando nel mercato pubblicitario.

Nel parere che sarà votato oggi dalla maggioranza in commissione Cultura della Camera, che Il Fatto ha letto, vengono accolte le principali richieste di Mediaset fatte al governo durante la discussione parlamentare: a fine gennaio in commissione a Montecitorio era stato ascoltato il direttore delle Relazioni Istituzionali di Mediaset, Stefano Selli, che aveva consegnato ai deputati una memoria con le istanze del Biscione. Ora, nel parere parlamentare che sarà trasmesso al governo, in particolare vengono recepite dai partiti di maggioranza le richieste di maggiore flessibilità su investimenti e programmazione che riguardano film e serie italiane e di nuova uscita. Un piatto che vale tanti soldi per Mediaset per continuare a competere con i grandi player dello streaming come Netflix, Prime Video e Disney.

Pier Silvio ordina, Giorgia esegue: sconti a Mediaset

Bene così, molte nostre richieste sono state accolte e come dicono i due articoli: il che significa un grande vantaggio economico per Mediaset.

Un piatto che vale tanti soldi per Mediaset per continuare a competere con i grandi player dello streaming come Netflix, Prime Video e Disney.

Ne terremo conto dell'operato del governo quando eserciteremo il diritto di voto per le cose in nostro favore che sta facendo, perché un azionista valuta anche in base ai favori di cui i suoi investimenti possono beneficiare dall'azione di un governo, come anche al contrario valuta l'operato dello stesso qualora andasse in suo sfavore..
 
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