MFE, Pan-European Group in progress... Cap.1

L'industria radiotelevisiva prevede un aumento dei ricavi pubblicitari​

29 maggio 2024 alle 13:00

BERLINO (dpa-AFX) - L'industria radiotelevisiva guarda ancora una volta con maggiore fiducia al settore pubblicitario. Nelle sue previsioni di primavera pubblicate mercoledi, l'Associazione dei Media Privati (Vaunet) prevede una crescita dei ricavi pubblicitari per l'anno in corso, sia per quanto riguarda la televisione e il video in streaming, sia per quanto riguarda il settore audio con la radio e la pubblicita in streaming. Di conseguenza, l'associazione prevede un fatturato di 6,25 miliardi di euro - un tasso di crescita di ben il 6 percento. L'anno scorso, le entrate sono diminuite del 4 percento.

Uno sguardo agli anni precedenti mostra che le entrate dal 2017 hanno oscillato tra 5,7 miliardi di euro (2020) e 6,28 miliardi di euro (2021). L'associazione ha dichiarato che il mercato pubblicitario per la pubblicita video e audio e stato molto volatile dall'inizio della crisi del coronavirus, quattro anni fa.

L'attuale previsione era gia stata preannunciata. I principali gruppi televisivi quotati in borsa, RTL e ProSiebenSat.1, avevano entrambi recentemente parlato di una leggera ripresa del mercato pubblicitario.

L'industria radiotelevisiva prevede un aumento dei ricavi pubblicitari
 
MFE B - Rai Way - Il presidente di MFE Confalonieri supporta la fusione Rai Way-Ei Towers
Oggi 11:06 - EQ
Il presidente di MFE Fedele Confalonieri ha sottolineato che la fusione fra Ei Towers e Rai Way sarebbe logica e utile per entrambe le società. Per quanto riguarda i tempi, per Confalonieri è ancora impossibile averne un’idea perché già in passato era stata bloccata dal governo un'Opas lanciata da Ei Towers su Rai Way.
L’articolo de Il Giornale sottolinea che il nuovo decreto conferma che Rai possa ridurre la propria quota in Rai Way fino al 30%, ma la vendita deve privilegiare «ove compatibili» «le operazioni funzionali ad assicurate l'aggregazione tra soggetti del medesimo settore».
Infine, perché l’operazione di integrazione Rai Way- Ei Towers si concretizzi serve un cda Rai nel pieno dei poteri, che sarà rinnovato dopo le elezioni europee.
Riteniamo che il decreto del governo avvia l’integrazione con Ei Towers, che ci attendiamo porterà ad un re-leverage di Rai Way attraverso il pagamento di un DPS straordinario di €1.3 ps. Inoltre, l’integrazione con Ei Towers porterà ad un miglioramento della governance grazie all’entrata di un socio di peso come f2i;
Per MFE riteniamo che l’operazione consenta di valorizzare la quota in Ei Towers (ca. 40%). Stimiamo che la quota di MFE nella combined entity sia ca. del 15%, ovvero corrispondente ad una valutazione di ca. 250-300mn. Una eventuale valorizzazione consentirebbe a MFE di ridurre il leverage, attualmente stimato a 1.4x ND/EBITDA a fine 2024 che scenderebbe a 0.9x
 

Attenzione all’Ad-Tention​

Eliana Corti - 30 Maggio 2024

Decifrare il coinvolgimento emotivo e cognitivo di spettatori e consumatori di fronte a contenuti media e adv è la nuova frontiera per l’industry

Neanche il tempo di vedersi concluso il processo di realizzazione di Total Audience, il nuovo sistema di rilevazione degli ascolti di Auditel che finalmente integra e valorizza i risultati ottenuti sulle diverse piattaforme, che già qualcos’altro si è preso la ribalta tra gli studi di settore, nonché degli interessi del mercato. Siamo entrati nell’era in cui l’economia dell’attenzione diventa sempre più centrale nelle strategie mediatiche e pubblicitarie. Ed emerge con forza il concetto di Ad-Tention, la nuova “metrica” che migliorerà, come minimo, o addirittura ridefinirà, il paradigma valutativo dell’impatto dei contenuti televisivi e degli annunci pubblicitari, ponendo al centro non più il mero dato quantitativo degli ascolti, ma la qualità dell’attenzione che lo spettatore dedica effettivamente al messaggio.

L’Ad-Tention emerge non solo come metrica di valutazione, ma anche come forza motrice dietro la creazione di contenuti e strategie pubblicitarie, spingendo verso un’innovazione nel modo di concepire e veicolare i messaggi pubblicitari per rispondere efficacemente alle sfide di un ambiente sempre più saturo e competitivo. L’accento posto sull’attenzione come parametro chiave aprirebbe la strada a un’era in cui la qualità dell’engagement diventerebbe la misura principale del successo, influenzando significativamente sia la pianificazione pubblicitaria sia la creazione di contenuti televisivi e digitali. Una potenziale progressiva evoluzione delle tecniche di raccolta e analisi dei dati sull’attenzione, con l’eventuale adozione di intelligenza artificiale e machine learning per interpretare in tempo reale i livelli di engagement dello spettatore, consentirebbe agli inserzionisti di ottimizzare le campagne con una precisione senza precedenti, adattando i messaggi e i contenuti alle dinamiche di attenzione individuale.

Attenzione all'Ad-Tention - Tivubiz

Sei emotivamente coinvolto? Credo di sì!
Ed allora avrà più effetto su di te la pubblicità!
 

DAZN smentisce la crisi. Ma in Germania la Lega non si fida e vuole garanzie per la Bundesliga​


DAZN smentisce il video di Corona che parla della crisi dell'azienda. Ma in Germania la Lega tedesca ha sospeso l'assegnazione dei diritti a DAZN perché non si fida delle coperture finanziarie.

DAZN smentisce la crisi in Italia.Ma in Germania la Lega non si fida

Mah, se leggete l'articolo Dazn smentisce, ma ci sono voci di cessione ad una telco, smentite, ma a volte prima si smentisce e poi si conferma quando l'affare va in porto o non si può più tener nascosta la cosa..

Intanto qui aumentano i prezzi a dismisura, mentre in Germania non si fidano delle garanzie offerte, ovvero temono che poi non paghi.. Qualcuno insinua e Dazn smentisce...

Forse quello del PD avrà avuto buone ragioni quando l'altro giorno da art. che postai chiedeva un interrogazione parlamentare sul monopolio di Dazn per i prezzi in aumento, oltre che si era spinto ad ipotizzare di rifare l'asta per la Serie A.. Ci sono notizie che girano intorno a Dazn che lasciano perplessi sia in Italia che in Germania.. In Francia non hanno ancora trovato acquirenti per i diritti del campionato che parte il 16 Agosto....

A meno di tre mesi dall'inizio della prossima stagione, la Ligue 1 non ha ancora trovato un'emittente.

Allarme maltempo sul calcio francese. La partita per i diritti TV della Ligue 1 è appena entrata ai supplementari con un esito più che incerto. Mentre la prossima stagione di Ligue 1 inizierà tra soli due mesi e mezzo, nel fine settimana del 16 agosto i club non hanno ancora trovato le emittenti.

Droits TV du football français : de la folie des grandeurs à la dure réalité

I diritti del calcio son troppo costosi o sono i bandi ad essere fatti male?
Io propendo per la seconda... Togliere l'esclusiva ed i prezzi scenderanno sia per chi acquista i diritti che per la gente che vuol comprare l'abbonamento.

Senza esclusiva anche Infinity+ potrebbe competere oltre al fatto che magari anche imporre che 1 partita debba essere in chiaro, attirerebbe l'interesse non solo di Mediaset che fece un offerta, ma forse anche della Rai od altri.


Se ne pentiranno amaramente, se poi Dazn qui da noi non onorasse le scadenze, di aver estromesso Mediaset per l'acquisto della partita in chiaro che quelli sì sarebbero stati soldi sicuri da incamerare e senza dubbi sul rispetto o meno delle scadenze.. Noi potevamo pagare, ma Dazn?

In Germania hanno dei dubbi su Dazn, e la Lega Calcio?
Siamo sereni!
 

Tv, stagione nera per Rai 3 e Rai 2​

I dati a consuntivo della stagione 2023-24. Le due reti della Tv pubblica scavalcate in prima serata nell’ordine da Italia 1 e La7. Aumenta l’uso di altri device e la Rai avvia il cantiere del 5G broadcast

A voler tirare le somme della stagione televisiva 2023-2024, che sabato prossimo chiuderà i battenti, i dati finiscono per registrare appieno lo scossone seguito ai movimenti di talent da una rete all’altra. E la Rai 3 orfana di Fabio Fazio e Bianca Berlinguer in prima serata non può che mettere agli atti il sorpasso da parte di Italia 1 diventata terza rete (con Rai 3 quarta), così come Rai 2, sempre in prime time, si vede sorpassata da La7 (diventata quinta rete con Rai 2 sesta).

È agrodolce per la Tv pubblica – che comunque si gode il primato di Rai 1 come canale più visto e il suo essere editore leader in prima serata – il retrogusto dei dati sugli ascolti della stagione televisiva che sta per chiudersi, stando ai dati Auditel elaborati per Il Sole 24 Ore dallo Studio Frasi.

Numeri dai quali, in generale, traspare, anche se meno di quanto ci si potesse aspettare, il trend di cambiamento delle abitudini di consumo del mezzo televisivo da parte degli utenti. Gli spettatori complessivi rimangono, infatti, sopra i 20 milioni medi in prima serata e sopra gli otto milioni nella media dell’intera giornata, con un calo di presenze inferiore all’uno per cento rispetto alla stagione precedente. Il consumo extra di televisione, il cosiddetto “non riconosciuto” che comprende streaming, ma anche gaming e piattaforme web (alla Youtube per intendersi) sale, dall’altra parte, meno delle attese e raggiunge il +2% in prime time e il +3% nel giorno medio.

«In sintesi – spiega Francesco Siliato, media analyst dello Studio Frasi – i pubblici televisivi sono aumentati e ringiovaniti grazie alle piattaforme. L’età media della Tv tradizionale rimane infatti a sessant’anni, ma è di 42 anni sul “non riconosciuto”». In questo quadro, ricorda sempre Siliato, «il Contratto di servizio 2023-2028 assegna al servizio pubblico il difficile compito di ringiovanirsi e di diventare una Digital media company. È un obiettivo ambizioso perché oggi le persone che seguono la Rai hanno un’età media di 64 anni, contro i 58 dei pubblici Mediaset, i 55 anni di chi segue Sky e i 53 anni di chi segue i canali di Warner Bros. Discovery».

È sempre il contratto di servizio Rai al comma 10 dell’articolo 15 a riportare che «in coerenza con l’obiettivo di facilitare l’introduzione di nuovi servizi di distribuzione televisiva rivolti all’utenza mobile e nomadica, la Rai sperimenterà lo standard 5G broadcast, con particolare riguardo alla copertura di aree metropolitane ad alto traffico IP». Insomma, segnale 5G anche per favorire la visione sui device sui quali, almeno stando alle abitudini dei più giovani, potrebbe spostarsi il consumo di Tv.

Se ne parlerà non prima del 2026. Il presente è invece fatto di dati che consegnano agli atti una stagione televisiva che vede Mediaset aggiudicarsi il primato complessivo dell’intera giornata (37,69% di share; -0,72%) davanti alla Rai (36,91% di share; -4,7%). Va detto – e l’argomento è usatissimo da Viale Mazzini – che nel primo caso i canali compresi nel novero sono 16, mentre per la Rai sono 13. Ma così era anche lo scorso anno quando il servizio pubblico prevaleva.

Prendendo i soli generalisti nel giorno medio Rai è quindi prima (30,6%) anche se in calo del 4,9% e Mediaset segue (26,5%; -1,4%). Le reti digitali del Biscione sono così all’11,17% di share (+0,84%), seguite da Warner Bros. Discovery (8,86% di share; +13,76%); Sky (7,25% di share; +2,81%); digitali Rai (6,32% di share; -4,02%) e La7 (4,15% di share; +4,5%). In prime time l’editore leader è Rai (37,62% di share; -4,8%), seguito da Mediaset (36,83%; -3,24%); Warner Bros. Discovery (8,67% di share e boom del +22,3%); Sky (7,3%; +0,94%); La7 (5,92% e +14,48%). Spostando il discorso sulle reti, in prima serata (la fascia nobile, anche per gli investimenti pubblicitari), svuotata di importanti punti di forza Rai 3 perde tra una stagione e l’altra il 19,8% del proprio pubblico e registra il peggior calo d’ascolto di tutte le reti (-277mila spettatori). Rai 2 (-84mila persone) vede il proprio pubblico scemare dell’8,7% con calo di quota secondo solo a quanto di Rai 3. Anche Canale 5 perde spettatori e Rai 1 invece ne guadagna. Alla fine (si veda anche grafico in alto) a primeggiare è Rai1 (4,44 milioni di audience media; +1,19%) seguita da Canale 5 (3,18 milioni; -6,63%); Italia 1 (1,21 milioni; +5,74%); Rai 3 (1,12 milioni; -19,84%); La7 (1,09 milioni; +14,32%); Rai 2 (877mila; -8,74%); Rete 4 (866mila; -2%); Nove (670mila; +49,04%); Tv8 (490mila; -3%) e Iris (351mila; -11,13%) del gruppo Mediaset a chiudere la top ten.

Infine sul fronte digitale le elaborazioni dello Studio Frasi assegnano a Mediaset il 37,9% del tempo speso e il 48,8% delle connessioni sui loro canali. Il servizio pubblico registra il 30,7% di tempo e il 18,5% di connessioni.

Tv, stagione nera per Rai 3 e Rai 2
 
Oggi sarà l'ultima partita della Champions che trasmetteremo, dato che non avremo i diritti in chiaro ed a pagamento per le prox 3 edizioni. Vediamo che ascolti faremo su Canale 5.

Sabato 1° giugno, tutti gli occhi saranno rivolti allo stadio Wembley di Londra, teatro della sfida “Borussia Dortmund-Real Madrid” che assegnerà la Champions League 2023-2024. Il fischio d’inizio della finale è previsto alle ore 21.00, in esclusiva in chiaro su Canale 5. La gara sarà visibile anche in diretta streaming su sportmediaset.it e su Mediaset Infinity.

Champions League, la finale Borussia Dortmund-Real Madrid su Canale 5 e in streaming sul sito.

A quanto pare Sky non vuol vendere i diritti in chiaro, avrà deciso di trasmettere quelle partite sui suoi canali del digitale terrestre per i prox 3 anni. A meno di sorprese improvvise...

Chissà, magari sta aspettando che si concluda questa edizione e da domani potrebbe decidere di cedere quelle partite in chiaro, diciamo che se deve venderle lo farà entro la fine mese di giugno..


Champions, il colpo di Sky (ma Mediaset spera ancora)​


Sky ha anche la possibilità di trasmettere una gara in chiaro su TV8 ( ma non è detto che lo farà).

Come detto Sky ora può trasmettere la Champions su tutte le piattaforme, lo consente la legge, ma potrebbe cedere alla Rai o a Mediaset, che ci tiene molto, la gara in chiaro del martedì.

Champions, il colpo di Sky (ma Mediaset spera ancora)

Sarebbe appropriata come strategia l'aver atteso la conclusione di questa edizione prima di fare un eventuale annuncio in tal senso, del resto se vuole rientrare un po' della spesa che dovrà sostenere e per tutte le coppe europee che si è aggiudicata alle aste e per le 3 partite delle Serie A che ha comprato in co-esclusiva con Dazn, non gli resta che monetizzare la vendita delle partite in chiaro della Champions..


Noi ci speriamo ancora.. Tutto è possibile!
 
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Dove si vedrà Champions League 2024 2025, l’incognita in chiaro

Al netto di satellite e internet (anche tramite la tv online NOW) è interessante il tema della partita in chiaro, che nel triennio appena concluso è stata trasmessa da Mediaset su Canale 5 (la migliore sfida del martedì). Al termine del post partita della finale tra Real Madrid e Borussia Dortmund, il direttore di Sport Mediaset Alberto Brandi ha salutato i telespettatori, dando l’appuntamento sulla tv del Biscione per le gare di Coppa Italia della prossima stagione.

Da regolamento Sky non è obbligata a mandare in onda un incontro gratuitamente e – sulla carta – potrebbe decidere di mantenere l’accesso alla Champions riservato ai soli abbonati.

Nella delibera AgCom sugli eventi di rilevanza per la società e per i quali è assicurata la copertura in chiaro, si fa riferimento solamente a «finale e semifinali della Champions League e della Europa League qualora vi siano coinvolte squadre italiane».


Si tratta chiaramente solo di un’ipotesi formulata sulla base di quanto previsto dai regolamenti, ed è verosimile immaginare che la pay-tv aprirà anche alla trasmissione di una partita in chiaro per ogni turno (o con qualche formula diversa), probabilmente su TV8, il canale del digitale terrestre già utilizzato per trasmettere i match di Europa Leaguee di Conference League.

Questo chiaramente se Sky decidesse di mantenere per sé il prodotto nella sua interezza.

La Champions 2024/25 in tv: dove si vedrà e l’incognita in chiaro

Mediaset convinca Sky con una buona offerta per le partite in chiaro che garantiscono ricavi elevati oltre all' audience corposo quando giocano le italiane.

Sono sicuro che anche la Rai sia già in contatto con Sky per soffiarci la Champions in chiaro.

Ma sarebbe davvero brutto se Sky, tenendo per sé i diritti, poi decidesse di trasmettere le partie (che Mediaset ha trasmesso in chiaro) solo a chi è abbonato.
Anche se è consentito, tranne per le semifinali e finali qualora vi siano le italiane, non sarebbe una cosa gradita!
 
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assemblea.jpg


Istruzioni di voto.jpg


Dunque, si può votare online cliccando all'interno del seguente link dove dice:
Link to vote online

MEDIAFOREUROPE | Assemblea degli azionisti

nuova registrazione.jpg


Link to vote online.jpg


Esempio votazione per il 1° punto dell'ordine del giorno..

esempio voto.jpg


E dunque si va al voto!

bilancia truccata che segna 10 al posto di 1.jpg


Schermata che comparirà nell'area riservata
dopo che si è compilato il tutto..


schermata dopo la compilazione delle istruzioni di voto.jpg


Un colpo di avvertimento, sono qui e sono vigile!
 
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Rai Way: eletti candidati proposti da Sgr e investitori istituzionali in collegio sindacale
03/06/2024 13:45 - MF-NW
MILANO (MF-NW)--Nel corso dell''assemblea dei soci di Rai Way, la lista presentata da Amber Capital Italia Sgr, Amber Capital Uk, Anima Sgr, Arca Fondi Sgr, BancoPosta Fondi Sgr, Etica Sgr, Eurizon Capital SA, Eurizon Capital Sgr, Fidelity Funds, Fideuram Asset Management (Ireland), Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management Sgr, Kairos Partners Sgr, Mediobanca Sgr, Mediolanum Gestione Fondi Sgr e Mediolanum International Funds Limited, ha ricevuto circa 47.925.855 voti ovvero circa il 21% dei voti espressi in assemblea, pari a oltre il 17% del capitale sociale. Risultano eletti nel collegio sindacale: Silvia Muzi (presidente) e Carlo Carrera (sindaco supplente), si legge in una nota.
 

MultiChoice del Sudafrica consiglia l'offerta Canal+​

A cura di Reuters
4 giugno 2024 11:55 GMT+2 Aggiornato 2 ore fa

4 giugno (Reuters) - Un'offerta della francese Canal+ per le azioni che non possiede nella multichoice sudafricana (MCGJ.J), apre una nuova schedaè "giusto e ragionevole" secondo un comitato indipendente formato da quest'ultima e esaminato da Standard Bank, hanno detto martedì le due emittenti.
MultiChoice ha incaricato la banca di esaminare l'offerta obbligatoria interamente in contanti che creerebbe un'emittente panafricana con circa 31,5 milioni di abbonati in più di 50 paesi.

Canal+, parte del gruppo mediatico francese Vivendi (VIV.PA), apre una nuova scheda, in aprile ha fatto un'offerta fissa di 125 rand in contanti per azione MultiChoice, ovvero circa 35 miliardi di rand (1,88 miliardi di dollari), che ha valutato la società a circa 55 miliardi di rand.
La chiusura dell’offerta è prevista entro aprile 2025.
Maxime Saada, presidente e amministratore delegato di CANAL+, ha dichiarato in una conferenza stampa che la società francese ha già investito quasi 1,2 miliardi di euro acquistando una quota del 45,2% in MultiChoice.

Le due parti stanno valutando e finalizzando una struttura adeguata per le attività autorizzate di MultiChoice Group.
L’emittente francese dovrà affrontare i requisiti di proprietà economica dei neri del Sud Africa e le restrizioni sulla proprietà dei media stranieri, che limitano i diritti di voto al 20%.
"Non vedo l'empowerment economico dei neri come un ostacolo", ha detto Saada, aggiungendo che "la proprietà straniera è un ostacolo".

Tuttavia, l'amministratore delegato ha affermato che Canal+ ha suscitato molto interesse da parte di potenziali partner in Sud Africa, anche se è troppo presto per rivelare i dettagli, poiché prima l'accordo deve essere approvato dall'autorità di regolamentazione.
"Preferirei, ovviamente, che accadesse velocemente. Non perché sono impaziente, ma perché la concorrenza non aspetta", ha detto Saada.
La società prevede inoltre di quotare la nuova entità in doppia quotazione in Europa e a Johannesburg tra la fine dell'anno e la prima metà del 2025.

https://www.reuters.com/markets/dea...offer-multichoice-fair-reasonable-2024-06-04/
 

Il Canada afferma che i servizi di streaming online devono cedere il 5% delle loro entrate nazionali​

4 giugno 2024 alle 09:25 EDT

OTTAWA, 4 giugno (Reuters) - I principali servizi di streaming online che operano in Canada saranno tenuti a contribuire con il 5% delle loro entrate canadesi per sostenere il sistema di trasmissione nazionale, ha detto martedì l'autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni del paese.

La Commissione canadese per la radiotelevisione e le telecomunicazioni (CRTC) ha affermato che il denaro verrà utilizzato per aumentare i finanziamenti per le trasmissioni locali e aborigene. La misura consentirebbe di raccogliere circa 200 milioni di dollari canadesi (146 milioni di dollari) all’anno, hanno affermato.

"La decisione di oggi contribuirà a garantire che i servizi di streaming online diano un contributo significativo ai contenuti canadesi e indigeni", ha affermato in una nota l'amministratore delegato della CRTC Vicky Eatrides.

La misura è stata introdotta sotto gli auspici di una legge approvata lo scorso anno progettata per garantire che aziende come Netflix e YouTube di proprietà di Alphabet Inc diano un contributo maggiore alla cultura canadese.

Il governo afferma che la legislazione garantirà che i servizi di streaming online promuovano la musica e le storie canadesi e sostengano i posti di lavoro canadesi.

La CRTC ha affermato che il finanziamento sarà indirizzato ad aree di ciò che definisce necessità immediate nel sistema di trasmissione, come le notizie locali su radio e televisione, i contenuti in lingua francese e i contenuti indigeni.

La decisione è definitiva ed entrerà in vigore a settembre. Si applicherà solo ai servizi che non sono già affiliati alle emittenti canadesi.

Canada says online streaming services must hand over 5% of their domestic revenues

E se quanto approvato dal Canada fosse applicato anche altrove?
Spesso i governi guardano quello che fanno altri ed iniziano ad introdurre analoghe leggi..
Potrebbe essere che, seppur con percentuali diverse, tale legge sia fatta propria da altri governi, soprattutto qui in Europa!

Se uno pensa che: Nonostante l'ottima performance il fisco italiano incassa poco: nel 2022 Netflix ha versato al fisco italiano 2,9 milioni di euro, rispetto agli 1,1 milioni del 2021.


Italia Oggi spiega che per Netflix, “I 617 milioni di ricavi corrispondono 538,68 milioni di euro di costi di distribuzione del servizio, ovvero di oneri versati a Netflix internazionale, cui sommare 43,4 milioni di spese di marketing e pubblicità per la promozione di Netflix in Italia (40 milioni nel 2021) e i 12,11 milioni di euro di spese per il personale (11,6 milioni nel 2021)”.

L’emersione dei ricavi realizzati in Italia, comunque, come già avvenuto per altri over the top, non comporta una esplosione delle tasse pagate: infatti nel 2022 l’azienda americana ha versato al fisco italiano 2,9 milioni di euro, rispetto agli 1,1 milioni del 2021.

Netflix, in Italia 617 milioni di ricavi nel 2022. Al fisco solo 2,9 milioni

Insomma, la tentazione potrebbe essere forte alla luce di quanto fatto dal Canada...
 
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Mfe vede ricavi pubblicitari in crescita del 6% nei primi sei mesi dell'anno
Oggi 12:56 - RSF
MILANO, 5 giugno (Reuters) - Mfe-MediaforEurope (MFEB.MI) vede i ricavi pubblicitari in crescita del 6% nei primi sei mesi dell'anno, ha detto l'AD Pier Silvio Berlusconi durante un incontro con la stampa.

"Il mercato che stiamo affrontando nei primi sei mesi del 2024 è un mercato tonico, abbiamo chiuso i primi tre mesi dell'anno molto bene, con una crescita del 6% rispetto all'anno prima", ha detto Berlusconi.

"Anche i primi sei mesi del 2024 ci vedranno registrare una crescita dei ricavi pubblicitari del 6% circa, teniamo il passo", ha aggiunto l'AD.
 
Mfe: Pier Silvio Berlusconi (ad), in 6 mesi raccolta pubblicitaria tiene il passo con 1* trim
Oggi 12:56 - MF-NW
COLOGNO MONZESE (MF-NW)--"Il mercato che stiamo affrontando nei primi sei mesi del 2024 è un mercato tonico. Abbiamo chiuso i primi tre mesi con una crescita intorno al 6% tra Italia e Spagna e, parlando di stime, con tutta la prudenza del caso, anche i primi sei mesi del 2024 ci vedranno registrare una crescita di ricavi pubblicitari del 6% circa". In altre parole, "teniamo il passo". Lo ha dichiarato Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mfe - MediaForEurope, aprendo la conferenza stampa in cui commenta con il resto del management la stagione settembre 2023-maggio 2024. "Una piccola notizia bella, per noi e per il mondo dell''editoria. Ottima notizia, visto anche che i primi sei mesi comprendo giugno" dove si giocheranno gli europei che non verranno trasmessi dalle reti dell''ex-Mediaset. "Risultato di raccolta che, se verrà confermato, e credo di si, è molto buono. Stiamo facendo meglio del mercato in Italia e Spagna".

Mfe: P.S. Berlusconi (ad), come reach oggi in Italia battiamo anche giganti del web
Oggi 13:20 - MF-NW
COLOGNO MONZESE (MF-NW)--Il reach del sistema Mediaset in milioni lordi supera gli altri editori, ma anche "i giganti del web: con 95,8 milioni di persone contattate in una settimana oggi in Italia portiamo al mercato qualcosa di più grande anche rispetto ai mostri Youtube, Netflix e Amazon". Lo ha dichiarato Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mfe - MediaForEurope, aprendo la conferenza stampa in cui commenta con il resto del management la stagione settembre 2023-maggio 2024. Il dato include la televisione, il digital, la radio e il Digital out of home (Dooh). A confronto, la Rai segna 69,4 milioni, Sky 37,6 e Warner Bros. Discovery (editore del Nove) 33,4 milioni, mentre nel mondo del web Youtube registra 38 milioni di contatti, Netflix 13,5 milioni e Prime video 12 milioni.
 
MFE - Vede ricavi pubblicitari in crescita del 6% nel primo semestre
Oggi 13:35 - WS

FATTO
Mfe-MediaforEurope (MFEA.MI) accelera in rialzo del +4,6% e si porta sui massimi da due anni.
Nel 2024 il titolo è salito del +40%.

La società vede i ricavi pubblicitari in crescita del +6% nei primi sei mesi dell'anno, lo ha detto l'AD Pier Silvio Berlusconi durante un incontro con la stampa.

"Il mercato che stiamo affrontando nei primi sei mesi del 2024 è un mercato tonico, abbiamo chiuso i primi tre mesi dell'anno molto bene, con una crescita del +6% rispetto all'anno prima", ha detto Berlusconi.

"Anche i primi sei mesi del 2024 ci vedranno registrare una crescita dei ricavi pubblicitari del +6% circa, teniamo il passo", ha aggiunto l'AD.

EFFETTO
Commento positivo. Le nostre attuali stime per l’anno fiscale 2024, ipotizzando un aumento dei ricavi pubblicitari del 2% in Italia e Spagna, saranno probabilmente troppo prudenti, soprattutto per quanto riguarda la Spagna.
 
Mfe: P. S. Berlusconi (ad), in stagione 2023-24 battiamo Rai ma non è sostenibile in futuro
Oggi 13:55 - MF-NW
COLOGNO MONZESE (MF-NW)--"Nelle 24 ore, tutto compreso, tra settembre 2023 e maggio 2024 siamo davanti alla Rai", con uno share del 37,7% contro il 36,8%. Ma, lo ripeto, non è un nostro obiettivo, è un premio indiretto del lavoro fatto. E non è un dato che possiamo sostenere" nel prossimo futuro "tra gli eventi, europei di calcio e olimpiadi, e quantità di spesa. Rai investe tra i 180 e 200 milioni di euro in fiction, noi siamo su cifre molto lontane. La nostra volontà è un dare prodotto ricco, ma infondo siamo televisione commerciale. Il nostro obiettivo non è stare davanti al Servizio Pubblico". Lo ha dichiarato Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mfe - MediaForEurope, aprendo la conferenza stampa in cui commenta con il resto del management la stagione settembre 2023 - maggio 2024. "Il nostro desiderio sarebbe sicuramente investire di più nelle fiction, ma non dobbiamo essere Rai, né le piattaforme. In maniera graduale sì, noi vorremmo investire di più, ma il motivo non è la maggior competizione, ma dare prodotti di sempre maggior qualità". E riguardo alla prossima stagione, che sarà presentata tra circa un mese nei palinsesti, "vorremmo e stiamo lavorando per fare la terza stagione di Viola come il mare. L''intenzione di andare prima su web e poi alla televisione ha funzionato alla grandissima".
 
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L'amministratore delegato di MFE afferma che ProSieben deve tagliare il debito e vendere le attività non strategiche
Oggi 13:59 - RSF
5 giugno (Reuters) - L'amministratore delegato di MFE-MEDIAFOREUROPE NV, Pier Silvio Berlusconi, ha dichiarato durante un incontro con i giornalisti:

* CEO DI MFE: IL VOTO DELL'ASSEMBLEA GENERALE DI PROSIEBEN È STATA UNA VITTORIA TATTICA POICHÉ GLI AZIONISTI ORA CONTROLLANO IL CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA

* CEO DI MFE: IL MANAGEMENT DI PROSIEBEN DEVE DARE PRIORITÀ AL TAGLIO DEL DEBITO E ALLA VENDITA DI ATTIVITÀ NON STRATEGICHE

*ProsiebenSat: P.S.Berlusconi (Mfe); ultima assemblea è stata vittoria tattica
Oggi 14:05 - MF-NW

*ProsiebenSat: P.S.Berlusconi (Mfe), ora da management servono risposte concrete
Oggi 14:05 - MF-NW

*Mfe: P.S. Berlusconi (ad), con Vivendi rapporti cordiali
Oggi 14:05 - MF-NW
 
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ProsiebenSat: P.S.Berlusconi (Mfe), ora da management servono risposte concrete
Oggi 14:25 - MF-NW
COLOGNO MONZESE (MF-NW)--"Sebbene la situazione rimanga abbastanza difficile, perché Prosieben è in un momento delicato e i manager si devono dare una mossa, diciamo che degli ultimi passi siamo soddisfatti. Ciò che è avvenuto nell''ultima assemblea per noi è stata una vittoria tattica, perché oggi il supervisory board è controllato dai soci e non più dal management, come è giusto che sia in un''azienda. Pensiamo che questo debba avere un effetto e che il management debba darci delle risposte concrete". Lo dichiara Pier Silvio Berlusconi, ad di Mfe - MediaForEurope che nella media company tedesca ProsiebenSat ha una partecipazione a un soffio dal 30%. La priorità, ricorda, "è ridurre il debito e concentrarsi sul core business. E per fare questo la strada più giusta, oggi non lo chiediamo più solo noi, ma lo hanno dichiarato i manager, è vendere le attività non core". Berlusconi poi precisa che Mfe aveva chiesto "la scissione perché non è consentito chiedere di vendere un pezzo di azienda in un' assemblea dei soci. Oggi loro hanno detto ''venderemo al meglio le attività non core'', ancora meglio".



Sono caduti nella nostra trappola, come avevo detto tempo fa!:cool:
 
Mfe: P.S. Berlusconi (ad), con Vivendi rapporti cordiali
Oggi 14:35 - MF-NW
COLOGNO MONZESE (MF-NW)--Con Vivendi, socio di Mfe al 4,4%, "non abbiamo particolari rapporti se non cordiali, penso che abbiano problemi maggiori da risolvere. L'accordo siglato nel 2021 dura fino al 2026, a loro arrivano dei buoni dividendi, al momento siamo soddisfatti dell'accordo che c'è. Per il futuro si vedrà". Lo dichiara Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mfe - MediaForEurope, durante una conferenza stampa.

Questo accordo!

Ricalcolo prezzi accordo con Vivendi dopo raggruppamento.jpg
 
Europee: P.S. Berlusconi (Mfe), concorde con linea Forza Italia
Oggi 14:50 - MF-NW
COLOGNO MONZESE (MF-NW)--"Vogliamo l''Europa giusta, né più né meno Europa. E'' importante che gli italiani capiscano che non sono elezioni che li riguardano poco e che i temi futuri che riguardano la loro vita e il futuro delle aziende passano per l''Europa". Così Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mfe, commenta le elezioni europee del fine settimana. "Sono assolutamente europeista, ma non è che va bene tutto, bisogna fare le scelte giuste considerando il peso dei singoli Paesi", aggiunge. "La linea scelta da Forza Italia mi vede concorde, quindi Forza Italia per gli europei".


Dunque Pier Silvio indica la via del voto agli azionisti MFE..
Stavo già pensando di votare per lo stesso partito!

Soprattutto per il punto 10 del programma che è pubblicato sul sito ufficiale.


10. RIFORMARE I TRATTATI EUROPEI


Introduzione del voto a maggioranza qualificata.
In modo da uscire dalla logica dei veti.

Premierato europeo.
Elezione diretta di un solo “Premier/Presidente dell’Unione” che sostituisca gli attuali presidenti della Commissione e del Consiglio europeo.


Rafforzamento del potere legislativo del Parlamento europeo.

Con il Premier/Presidente dell'Unione ci si avvierebbe verso gli Stati Uniti d'Europa e noi qui stiamo creando un Gruppo Pan-Europeo, andando appunto in quella direzione...
Pertanto mi sembra una proposta in linea con gli interessi di MEDIAFOREUROPE.
Questo è il mio pensiero personale!
E dunque eserciterò il mio diritto di voto per perseguire i miei interessi.
 
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