MFE, Pan-European Group in progress...

Stato
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Il 76% degli Svod introdurrà la pubblicità nel prossimo biennio​

Crescono le offerte ibride e l’adozione di strumenti di analisi di terze parti

Il 76% degli Svod globali introdurrà la pubblicità nel prossimo biennio. Lo prevede 2023 State of Streaming Advertising and Analytics, l’ultima ricerca B2B di Npaw, società di video analytics, realizzata intervistando 250 proprietari di business video online nel mondo.

Entro il 2025, quindi, si vedranno molte più offerte con pubblicità, tanto che il 59% degli intervistati ha dichiarato che proporrà offerte ibride (Avod e Svod), così da poter abbassare i prezzi di abbonamento.

Il 76% degli Svod introdurrà la pubblicità nel prossimo biennio

Tutti stanno introducendo o introdurranno nei prossimi 2 anni, degli abbonamenti a pagamento ma con pubblicità, che permetterà di abbassare il costo dell'abbonamento per i clienti.
Ripeto, alla luce di tutto ciò, se non sia il caso anche per Infinity+ di introdurre un abbonamento con pubblicità ad un prezzo inferiore, come stanno facendo tutte le altre piattaforme.
Dovremmo farlo anche noi per stare al passo con gli altri e soprattutto per rendere ancor più conveniente il prezzo dell'abbonamento che sia mensile od annuale, altrimenti le altre piattaforme abbasseranno i prezzi grazie alle pubblicità incluse nel pacchetto mentre noi non potremmo farlo e saremo più cari come rapporto qualità/prezzo. Con le pubblicità anche se poche si può crescere anche se il numero di abbonati non aumenta più di tanto, le piattaforme americane che hanno raggiunto un certo equilibrio in America dove l'incremento dei nuovi abbonati ha un limite ormai quasi raggiunto, guardano non più all'incremento da vendita di abbonamenti, ma all'incremento degli introiti da spot visti dagli attuali abbonati per poter crescere ed ingrossare i bilanci. Quando il mercato diventa saturo, ed in alcune aree lo è già, si cercano altre vie per crescere!! Cerchiamo di introdurre il pacchetto a pagamento con spot per dare un altra offerta ad un pubblico più vasto che vuol spendere di meno o che vuol aggiungere un altro abbonamento a quello che già possiede con altre piattaforme, abbassando i prezzi grazie agli spot, le persone potranno permettersi anche di averne 2 o 3 di abbonamenti streaming per esempio... Valutare bene questa possibilità!
Ciao buyback, non so se hai notato è da qualche giorno che in chiusura mettono in vendita al meglio per poi cancellarlo, mmmm strano,no?
 

Pubblicità scommesse, Abodi: affrontare tema. Serve comunicazione su gioco legale​


Il ministro apre a una revisione sul divieto introdotto dal decreto dignità


Il tema delle pubblicità di giochi e scommesse e delle sponsorizzazioni per club ed eventi sportivi torna all’attenzione della politica, dopo che il ministro Andrea Abodi, in Commissione Cultura, ha confermato di essere al lavoro sulla questione, aprendo a una revisione del Decreto dignità del 2018, che ne aveva imposto il divieto.

Pubblicità scommesse, Abodi: affrontare tema. A gioco legale serve comunicazione

Bene modificare il decreto varato dai 5Stelle che vietava gli spot sui giochi, dato che ci sono anche quelli legali, così ci saranno altri investitori che potranno farsi pubblicità, dato che le TV vivono di introiti pubblicitari ed i capricci dei 5stelle piano piano li stanno cancellando, fare di tutta l'erba un fascio non era giusta, pubblicizzare qualcosa non vuol dire creare delle dipendenze da gioco. Altrimenti poi bisognerebbe vietare le pubblicità degli alcolici, dato che c'è chi è dipendente dall'alcol etc.... Basta col pensiero a 5 Stelle cadenti!
 

Streaming, la seconda occasione per i flop delle Tv​

Il cambiamento che la comparsa delle piattaforme ha comportato per le fiction e per le case di produzione, abituate a creare contenuti solo per la televisione in chiaro, è già un dato di fatto.

La seconda vita delle serie che non hanno trionfato in tv​

El Mundo, di Esther Muchientes, pag. 46

Il cambiamento che la comparsa delle piattaforme ha comportato per le fiction e per le case di produzione, abituate a creare contenuti solo per la televisione in chiaro, è già un dato di fatto. Il successo ottenuto via streaming da alcune fiction che sono passate in televisione senza gloria o che hanno trionfato anni fa è una vera sorpresa per i loro creatori. È quanto sta accadendo a Mediterráneo, una società di produzione Mediaset. Questa casa di produzione si è ritrovata con diverse sue serie in cima ai contenuti più visti su piattaforme come Netflix o Prime Video. In questo momento, Mediaset ha sei dei suoi prodotti nella top six delle due piattaforme.

Su Prime Video trionfano la veterana La que se avecina, ma anche Escándalo, relato de una obsesión, che nella sua messa in onda su Telecinco non ha superato il 6,5% di share e sulla piattaforma è in vetta; Desaparecidos, in vetta anche quando la seconda stagione è stata trasmessa su Telecinco; e la docuserie Influencer, che dalla sua première, quindici giorni fa, ha scalato posizioni fino a raggiungere la Top 5.

Approfittando dell’esplosione del mercato audiovisivo e del consumo on-demand, Mediaset ha preso da tempo una decisione che le sta dando grandi risultati nei contenuti in streaming. Mentre il gruppo sta vivendo una delle sue maggiori crisi di audience, le sue fiction sono diventate un fenomeno sulle piattaforme. Bustamante non sa quali siano le chiavi per cui una serie diventi un fenomeno, ma ha ben chiaro il denominatore comune: “È il passaparola. Ti siedi in un bar e un amico ti dice quale serie dovresti guardare. È questo che spinge qualcuno a cercarla e a entrare”.

Una serie può non funzionare su un canale in chiaro a causa di una cattiva programmazione o “perché c’è il sole e la gente esce”, ma con le piattaforme si può scegliere. “Più finestre ci sono, più possibilità ci sono di produrre”, conclude Bustamante. “I secondi piatti sono le portate principali di un menu e questo è ciò che sta accadendo con la nostra fiction”.

Streaming, la seconda occasione per i flop delle Tv - TvZoom


Quest'articolo ben fa notare come le cose siano cambiate e stiano cambiando, le serie tv prodotte da MES tramite Mediterráneo, quando sono state trasmesse sui canali in chiaro e dunque sulla tv lineare sembravano essere un flop, mentre in streaming stanno scalando le classifiche degli ascolti!

La gente vuol vedere una cosa quando vuole e non vuol farsi dettare i tempi che la tv lineare impone.
Oggi c'è bel tempo ed esco e la serie tv la guardo in un altro giorno quando piove o perché oggi voglio vedermi altro e dunque qualcosa che sembrava un flop e che non piacesse invece grazie allo streaming diventa un gran successo e finisce in vetta alle classifiche delle serie tv più viste!


Le abitudini son cambiate, ma soprattutto il metro per valutare il successo o meno di qualcosa non passa più dall'audience che produce una serie che va in onda sui canali lineari che prima era un indice significativo per decretarne il fallimento della stessa.. Tutto sta cambiando!
 
Oggi è "Venerdì PREMIERE" per chi è abbonato ad Infinity+ e regalano questo film.

PREMIERE INFINITY+.jpg
 
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In Germania un nuovo streamer sportivo: Dyn​

Ad agosto verrà lanciato il nuovo brand, frutto di una joint tra Dyn Media e Axel Springer

l 23 agosto si accende, in Germania, un nuovo streamer sportivo, Dyn. Il brand è frutto della joint venture tra Dyn Media e l’editore Axel Springer. Pallamano, basket, pallavolo, tennis da tavolo e hockey sono alcune tra le discipline disponibili nell’offerta. Inoltre, grazie alla partnership con Dazn, il gruppo ha acquisito i diritti della EHF Champions League maschile e femminile (il campionato di pallamano) e la EHF European League. Il servizio costerà 14,5 euro al mese (12,5 al mese se si sceglie l’abbonamento annuale)

In Germania un nuovo streamer sportivo: Dyn


Come ben si nota per far qualcosa si fanno delle Joint Venture e si creano delle piattaforme streaming, in questo caso in Germania, noi invece potremmo farla a livello europeo con Infinity, Mitele e Joyn + altri volenterosi eventualmente volessero aggregarsi..

Bisogna fare massa! Per fare massa, si può intraprendere la strada della Joint Venture, perché un conto è fare fusioni con altre società media che però sono fondamentalmente delle TV lineari tradizionali, altro conto è sfidare veramente i Big americani con una piattaforma streaming in comune a livello Pan-Europeo, lì si entra realmente nel loro campo e con risorse congiunte messe da più broadcaster europei nella piattaforma in comune, lì si fa la storia, lì dobbiamo arrivare. Si dividono le spese, e dunque anche i rischi e si risparmia sui costi avendo 1 piattaforma unica al posto di tante piccole e nazionali.

Tanti si muoveranno passando per delle Joint Venture, noi questa possibilità ce l'abbiamo praticamente sotto mano dato che MES entro 2 mesi sarà al 100% nostra e con Prosiebensat essendo primi azionisti ci si potrebbe muovere agevolmente su questo tema che non può non interessare anche i tedeschi che dalle ultime dichiarazioni fatte dall'AD sembrano voler puntare sullo streaming, ma bisogna andare su scala europea, e smetterla di pensare a livello nazionale. Uscire fuori dai propri confini!
 

Bertelsmann: stop al progetto europeo​


Il capo della più grande azienda mediatica europea ha ammesso la temporanea sconfitta del suo obiettivo di creare gruppi televisivi nazionali in grado di sfidare i servizi di streaming globali, dopo il fallimento di due proposte di accordo.

Bertelsmann: stop al progetto europeo - TvZoom

L' Antitrust francese gli ha bloccato la fusione tra M6 e Tf1, poi l’autorità olandese garante della concorrenza ha bloccato la proposta di fusione tra RTL Nederland e Talpa Network.
È chiaro che fusioni nazionali sono e saranno ostacolate dall'antitrust per troppa concentrazione, ma le vincenti sono quelle transfrontaliere che non creano concentrazione e rischi di antitrust. Se RTL volesse fare qualcosa sullo streaming c'è lo inseriremo nella joint venture che nei miei sogni vorrei che creassero.. L'unica cosa intelligente non la fa nessuno, non ne parlano neanche, assurdo, eppure sarebbe finanziariamente un progetto non dispendioso rispetto a fusioni di media con Opa cash o pagamenti di recessi agli azionisti riluttanti! Qualcuno dia il mio numero di telefono a questi amministratori delegati che li convinco io e soprattutto gli indico la strada vincente da percorrere.Grazie!
 

Serie A: due offerte per il partner del nuovo Canale Radio Ufficiale​

Quasi conclusa l’istruttoria per l’assegnazione del ruolo di partner per la nascente nuova radio ufficiale della Serie A. Secondo il Sole 24 Ore sono due le offerte in gara: quella di Rds Radio Dimensione Suono e quella del gruppo gruppo Triboo (Radio Nerazzurra).

Serie A: due offerte per il partner del nuovo Canale Radio Ufficiale

Dunque MFE non c'è tra le 2 offerte(ammesso che abbia mai partecipato nelle fasi preliminari). Capitolo chiuso, guardiamo adesso ai pacchetti della Serie A, sperando di prendere qualcosa, da soli o in partnership con qualcuno.
 
Aprile sarà il mese della riscossa di Mfe?? Mah.....tempus omnia revelat
Saluti
Al & A.p.
 
Aprile sarà il mese della riscossa di Mfe?? Mah.....tempus omnia revelat
Saluti
Al & A.p.
secondo me bisogna aspettare che si chiuda il capitolo spagnolo e che comunichino i risultati di bilancio con l'outlook dell'anno e il dividendo. se tengono un payout del 50% dell'utile e l'utile è almeno di 200milioni e non contiamo le nuove azioni che devono emettere siamo a 100 mln/2600 mln azioni = 0.038. 0.038€/0.42€ MFEA = 9% di dividendo lordo. non so voi ma io se ogni anno distribuiscono un 9% di dividendo lordo sono ben contento anche se il titolo non dovesse apprezzarsi mai. Non so voi che rendimenti avete sul vostro portafoglio ma per me un rendimento del 9% annuo è un rendimento di tutto rispetto, considerando anche il payout del 50% che è ragionevole. ovviamente SE portano a casa utili di almeno 200 milioni e SE si impegnano in una politica dei dividendi costante negli anni. sono 2 grossi SE. vedremo.
 
Non credo che un eventuale abolizione del canone sia una gran notizia per Mediaset perchè la Rai per mantenersi dovrebbe necessariamente aumentare la concorrenza sulla pubblicità. Ovvio che il Berlusca si potrebbe opporre a liberalizzare le quote di mercato ma, dato che non è immortale anche in campo politico prima o poi succederebbe e, in ogni caso, si dovrebbe pagare la differenza con debiti e altre tasse. Cioè paga sempre pantalone e in particolare con l'aria che tira immagino incombente un aumento del capital gain.
 
Non credo che un eventuale abolizione del canone sia una gran notizia per Mediaset perchè la Rai per mantenersi dovrebbe necessariamente aumentare la concorrenza sulla pubblicità. Ovvio che il Berlusca si potrebbe opporre a liberalizzare le quote di mercato ma, dato che non è immortale anche in campo politico prima o poi succederebbe e, in ogni caso, si dovrebbe pagare la differenza con debiti e altre tasse. Cioè paga sempre pantalone e in particolare con l'aria che tira immagino incombente un aumento del capital gain.
Io so soltanto di avere prezzo di carico 2.73 (A+B) e non so se potrò rivedere quel prezzo.
La fregatura è stato il fatto che Vivendi doveva vendere la propria quota al prezzo superiore
ai 3 € (vecchi prezzo). Non capisco come, l'acquisto di Mediaset Spagna abbia portato
la capitalizazzione così in basso. Solo speculazione penso. Ma vivendi cosa farà?
 
Non credo che un eventuale abolizione del canone sia una gran notizia per Mediaset perchè la Rai per mantenersi dovrebbe necessariamente aumentare la concorrenza sulla pubblicità. Ovvio che il Berlusca si potrebbe opporre a liberalizzare le quote di mercato ma, dato che non è immortale anche in campo politico prima o poi succederebbe e, in ogni caso, si dovrebbe pagare la differenza con debiti e altre tasse. Cioè paga sempre pantalone e in particolare con l'aria che tira immagino incombente un aumento del capital gain.
Il punto è questo, e cioè che se togliessero come hanno detto il canone Rai dalla bolletta elettrica, in automatico si tornerebbe ad avere un' elevata evasione del pagamento del canone, se ci aggiungi che più passano i mesi e più si farà sentire sulla pelle delle persone il peso dell'aumento delle rate del mutuo per gli interessi che stanno aumentando oltre che l'inflazione che paghiamo nel carrello della spesa, di conseguenza le persone come prima cosa non pagheranno ciò che si può evadere e che anche se evadi non pagandolo, poi non ti succede praticamente nulla, dato che il condono con saldo e stralcio ed annullamento di cartelle esattoriali sotto i 1000 o più euro, lo hanno sempre fatto che siano governi di destra o di sinistra, il condono delle cartelle ormai è una regola e non l'eccezione.

Dunque o lo abolisci gradualmente o di botto il risultato potrebbe non cambiare se cmq tutti non pagassero cmq la Rai dovrebbe essere rimpinguata dallo Stato attingendo da altre fonti di finanziamento tipo parte dell'iva come in Francia che quest'anno non si paga il canone alla tv pubblica e si stanno finanziando dall'iva(così lessi tempo fa in alcuni articoli).

Pensa alla Spagna dove non solo non c'è il canone, ma neanche le pubblicità tranne per gli eventi culturali e sportivi.. In Spagna l'abolizione del canone portò dei benefici a MES ed Atresmedia che si spartiono le pubblicità che prima andavano sulla tv pubblica, lì c'è una tassa sulle telco e una percentuale sui media..
Per questo MES fa dei bei utili in Spagna, ma cmq dubito che la cosa possa replicarsi all'Italia, anche per mancanza di volontà politica.. Se togli il canone devi trovare altre fonti di finanziamento, destinando parte degli introiti dell'iva? da altre tasse che saranno inventate? Non lo so ma in diversi stati europei si sta parlando di questo ovvero che il canone alla tv di stato è "obsoleto" così ha detto il Presidente Macron in Francia..

Potrebbero vendere dei canali, dato che non si capisce perché una tv pubblica debba avere tutti quei canali, potrebbero tagliare molti sprechi che fa la rai vedi le tante sedi regionali che possiede, ma qui ci vanno di mezzo i dipendenti rai che però spesso son parenti dei politici che ce li hanno messi lì e sono anche voti, per la sinistra per lo più.

Una cosa è certa, senza il canone in bolletta che l'Europa ci ha detto di toglierlo perché è un onere improprio, sicuro ci sarà tanta evasione, anche se abbassano il canone del 20%, chi può evaderlo lo evaderà perché è una tassa molto odiata dagli italiani.

Non mi aspetto benefici per MFE nè malefici però, la ritengo una cosa neutra perché penso che troverebbero coperture per la parte del canone da altre parti, mentre le pubblicità non possono per legge aumentare dato che già da quest'anno son diminuiti gli spazi pubblicitari per la Rai

per "la direttiva SMAV" che limita la percentuale oraria di pubblicità per la Rai mentre la aumentava per Mediaset e gli altri del digitale terrestre.
 
Godiamoci le feste di Pasqua, perché poi ci attenderà in prima battuta il 19 Aprile prima dell'apertura delle borse, il comunicato stampa con i risultati di bilancio del 2022 che il CDA approverà il giorno prima ed eventualmente anche la decisione della destinazione dell'utile netto, a dvd o a riserva, per poi procedere nei giorni successivi fino ad arrivare al 24 Aprile dove scadrà alle ore 10:00 il diritto di per esercitare il recesso per gli azionisti MES che avevano votato contro la fusione, e dunque molto probabilmente la sera stessa del 24 Aprile sapremo l'esito dei recessi, sperando che quelli che votarono contro, poi abbiano realmente proceduto col recesso.

E dunque passata Pasqua, avremo importanti novità, sapremo il bilancio 2022 di Gruppo, sapremo se ci sarà la distribuzione di un DVD e l'importo per azione, sapremo i recessi spagnoli, per poi proseguire a Maggio col "compimento" della fusione e delisting della quotazione di MES con assegnazione di nuove MFE A per i non recedenti.

Rilassiamoci a Pasqua e Pasquetta, perché poi ci sarà un "tour de force" fino a Maggio con festeggiamenti a li vello mediatico della proclamazione ed ufficializzazione della fusione di MES con MFE.. "Il Gruppo MFE"

Oggi guardiamo il futuro con speranza di una vita migliore di quella vissuta finora, consci del fatto che avremo in mano azioni MFE che rappresenteranno, con la fusione completata, 2 società che prima erano divise in diverse quotazioni borsistiche, avremo 1 azione in cambio di 2 società, più cassa e più sinergie da creare e di cui poterne beneficiare come azionisti, come clienti (per chi è abbonato a Mitele o Infinity), come proprietari di quote che si rivaluteranno nel tempo, e con un occhio in Germania dove coltiviamo l'ambizione di una futura OPA su Prosiebensat.


Facciamo parte di un progetto Pan-Europeo che nel tempo prenderà sempre più forma e consistenza, dove già con MES ne avremo un assaggio, posta la prima pietra(prima fusione), si passerà all'altra "pietra/fusione" forse...

Solidi e robusti sotto un unico "tetto", un unico azionariato, andremo avanti per questo cammino, per questo progetto con un po' più di tranquillità e solidità che la fusione conferisce al gruppo MFE per affrontare le sfide del futuro.

Stiamo facendo la storia del Gruppo, e noi azionisti, stiamo partecipando in prima linea a tutto ciò. Il cambiamento avrà ora inizio, dobbiamo solo varcare la soglia del traguardo!


Presentazione bilancio.jpg
 
Silvio Berlusconi ricoverato in terapia intensiva - fonte politica
Oggi 13:00 - RSF

ROMA, 5 aprile (Reuters) - Silvio Berlusconi è ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano in terapia intensiva, secondo quanto riferito da una fonte politica a conferma di precedenti notizie di alcuni media italiani.

Si tratta di un nuovo ricovero per l'ex premier che era stato dimesso la scorsa settimana dal San Raffaele dopo alcuni giorni per accertamenti.

Berlusconi, 86 anni, è stato primo ministro da maggio 1994 a gennaio 1995, dal 2001 al 2006 e da maggio 2008 a novembre 2011.

Ha subito un importante intervento al cuore nel 2016 e ha avuto anche un cancro alla prostata. Nell'ultimo anno è stato ripetutamente ricoverato in ospedale dopo aver contratto il Covid nel 2020.


L'ospedale San Raffaele non ha risposto nell'immediato a una richiesta di commento.
 
MediaforEurope accelera in borsa, ricovero Berlusconi spinge acquisti speculativi
Oggi 13:48 - RSF
MILANO, 5 aprile (Reuters) - Dopo una mattinata debole, i titoli Mfe-MediaforEurope cancellano le perdite e accelerano al rialzo, con un trader che lega il movimento dei titoli dell'ex Mediaset alla notizia del ricovero in ospedale di Silvio Berlusconi.

Secondo quanto riferito da una fonte politica, l'ex premier e fondatore di Mediaset è ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano in terapia intensiva.

Intorno alle 13,40 i titoli MFE A (MFEA.MI) sono in rialzo del 3,1% a 0,4350 euro, e MFE B (MFEB.MI) del 2,6% a 0,644 euro, con volumi in aumento.

** Secondo il trader la notizia sul ricovero di Berlusconi favorisce acquisti di tipo speculativo sul futuro delle società media.
 
Ne ho approfittao per ridare a 0,445 le ultime prese in area 0,4, mi pare solo speculazione, poi se l'impressione è sbagliata bene per il cassetto
 
MediaforEurope accelera in borsa, ricovero Berlusconi spinge acquisti speculativi
Oggi 13:48 - RSF
MILANO, 5 aprile (Reuters) - Dopo una mattinata debole, i titoli Mfe-MediaforEurope cancellano le perdite e accelerano al rialzo, con un trader che lega il movimento dei titoli dell'ex Mediaset alla notizia del ricovero in ospedale di Silvio Berlusconi.

Secondo quanto riferito da una fonte politica, l'ex premier e fondatore di Mediaset è ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano in terapia intensiva.

Intorno alle 13,40 i titoli MFE A (MFEA.MI) sono in rialzo del 3,1% a 0,4350 euro, e MFE B (MFEB.MI) del 2,6% a 0,644 euro, con volumi in aumento.

** Secondo il trader la notizia sul ricovero di Berlusconi favorisce acquisti di tipo speculativo sul futuro delle società media.
Che tristezza la speculazione di fronte a una situazione di salute
 
E' un classico che si rivede ogni volta. Su MFE lascia il tempo che trova, il cavaliere ha già mollato la presa da tempo, questa è davvero speculazione dei poveri di spirito
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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