microbolle cave di vetro

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se compri una pittura con sfere cave già pronta, ho notato che tipicamente (come già detto) è del tipo superlavabile (quindi dalla parte opposta della classifica rispetto alle traspiranti). è molto densa, coprente e resistente allo sporco e tutto il resto (naturalmente entro certi limiti) . non è porosa insomma . io mi sincererei di comprare un prodotto a sfere cavea base di pittura superlavabile.

in bagno: le caratteristiche fisice impresse dal superlavabile e dalle sfere cave non cambiano. certo se non apri la finestra o comunque non hai un sistema di ricambio d'aria e produci con vasca e doccia tonnellate di vapore, avrai le gocce che si rincorreranno sui muri pittati con le sfere cave. loro non faranno una piega , tu avrai unaUR del 100%;)


consiglio: tutti , indipendentemente da ogni cosa, dovrebbero dotarsi in casa di un piccolo igrometro (10 euro) per capire e misurare l'UR

Groviglio ho letto molti dei consigli che dai insieme a tunzing, c'è anche un altro thread interessantissimo al proposito.
Su un punto ho un po' di confusione.
In mansarda ho due angoli con il vizietto della condensa. La cosa non mi ha molto infastidito perchè il problema era limitato. Però leggendo della pittura con le sfere cave mi vien voglia di tinteggiare e provare. Però fuori non posso accedere.
Ecco non ho capito bene, ma la tinteggiatura con queste pitture particolari deve interesserare l'interno mica l'esterno?
Grazie.
 
Ecco non ho capito bene, ma la tinteggiatura con queste pitture particolari deve interesserare l'interno mica l'esterno?
Grazie.
L'interno: in pratica, serve ad eliminare l'effetto dei ponti termici alzando la temperatura del muro in maniera da non far condensare l'umidità sulla parete e quindi non creando un terreno fertile per la proliferazione della muffa.
Come detto, non elimina le cause (l'umidità ambientale resta, così come l'isolamento scarso) ma gli effetti (se il muro non si bagna, la muffa non si insedia).
 
L'interno: in pratica, serve ad eliminare l'effetto dei ponti termici alzando la temperatura del muro in maniera da non far condensare l'umidità sulla parete e quindi non creando un terreno fertile per la proliferazione della muffa.
Come detto, non elimina le cause (l'umidità ambientale resta, così come l'isolamento scarso) ma gli effetti (se il muro non si bagna, la muffa non si insedia).

Grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie
 
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Ahahahahah, ci mancava giusto un altro matto nella sezione :D
 
Ci sono gli intonaci (nel senso di intonachino rivestimento, come quello delle facciate) con le microsfere RIVESTIMENTO A SPESSORE TERMOISOLANTE - ATRIATHERMIKA 2 RIVESTIMENTO PER ESTERNI - COLORIFICIO ATRIA.

Riguardo al resto, mi sa che toccherà tornare sull'argomento...però volevo dire che la nanotecnologia non c'entra, in questi casi: le sfere sono quasi palpabili, quindi si parla di micro.

Eh, si'... mi sa di si'...:D:D
Ti dovrei fare alcune domande visto che l'hai utilizzata.
L'Atriatermika e' una lavabile, superlavabile o altro? Dalle schede, da profano, non riesco a dedurlo.
Poi ho fatto un conto per fare tutte le pareti esterne e i soffitti (per intero, sopra ho un solaio coibentato con 1-2cm di polistirene) e mi e' venuto un botto...!!!:eek::eek:
Quindi stavo pensando di limitarmi a bagno e cucina (al limite le camere da letto, solo le pareti). Nelle altre stanze per ora problemi di muffe non ne ho, volevo solo avere quel piccolo (ma piccolo...) quid in piu' nell'isolamento (e' una classe F).
Se non faccio i soffitti (nelle stanze in cui non ho problemi), vado a compromettere il tutto (ovvero "condensera'" li'? Ovvio, bisognerebbe sapere chi ha fatto le solette se sono isolate...ma chi lo sa?:mmmm::mmmm:)
Se il soffitto lo faccio meta' Atria e meta' idropittura normale (per questo mi piacerebbe sapere di che tipo e', per averne una il piu' simile possibile) c'e' il rischio di vedere un antiestetico "stacco"?
L'Atria rende proprio solo 3-4mq/litro? Per fare tutto quello che avevo intenzione di fare all'inizio (tutti i soffitti e perimetrali+bagno e cucina, totale 280mq, vuoto per pieno) me ne venivano fuori 7 latte..!!!!:eek::eek::eek:
Ma se riesco ad eliminare i soffitti (o farli "parziali") ne risparmierei un bel po'.
Al limite (visto che "dicono" che si puo' ricoprire, mentre altre termopitture dicono di no) potrei fare solo una mano nelle zone non "critiche" e fare la seconda di idropittura.

:bow::bow::bow::bow::bow:
 
Allora, vediamo:
- sul grado di lavabilità, mi cogli impreparato, mai fatta una prova fisica...di certo sono permeabili al vapore, ma non mi è dato di sapere se lo sono per il tipo/quantità di legante che le compone o per un fattore di 'distanza reciproca' tra le singole microsfere...posso dirti che l'isolante/fissativo dedicato e la pittura per esterni sono a base di resine silossaniche (che funzionano come il gore-tex, tanto per intendersi);
- la condensa non si forma sulle pareti 'relativamente più fredde' ma solo nei punti dove la differenza di temperatura tra la parete e l'ambiente interno è tale da raggiungere il punto di rugiada e quindi arrivare alla condensazione dell'umidità. Per cui, se i soffitti fossero 'relativamente' freddi (o più freddi delle pareti perimetrali che andrai a trattare con la pittura), non è per nulla detto che per forza ci sarà condensazione in quelle zone;
- non puoi fare mezza parete col prodotto A e mezza col prodotto B (a prescindere dal tipo di prodotto) perchè vedrai inevitabilmente lo stacco o per differenza di aspetto/struttura o per differenza di colore (bianco compreso). In questi casi, o fai tutto con lo stesso prodotto oppure fai il trattamento anticondensa con A nelle zone che ti interessano (sfumando i contorni) e poi sovrapponi una intera mano con B;
- la resa, salvo casi di particolari assorbimenti del fondo (vecchie pitture assorbenti, intonaci nuovi, etc), è intorno ai 6mq/lt finiti (cioè con 2 mani). Ai 3-4 indicati ci si può arrivare nel caso peggiore e con 3 mani. Se elimini i soffitti, risparmi 90mq di trattamento (credo, più o meno). A questo proposito, vediamo di intenderci su cosa fanno queste pitture:
- se ci interessa eliminare ponti termici e condensazione, ovviamente possono essere ricoperte perchè l'azione è di tipo fisico (dipendente direttamente dallo spessore) ed equivale ad una piccola camera d'aria alla stessa maniera con cui funziona una vetrocamera;
- se ci interessa anche il discorso 'comfort/energetico' della ceramica per cui il calore viene diffuso uniformemente lungo le superfici e, per radiazione, viene riceduto all'ambiente, chiaramente il trattamento non dovrebbe essere ricoperto/incapsulato con altri materiali.

Detto questo, ho steso un po' di campioni test su un muro esterno di facciata (ne parlammo già ai tempi dei cool roof/tetti bianchi, dell'albedo, della riflessione/rifrazione, delle temperature a seconda dei colori, etc) di prodotti Atria tra cui la pittura e il rivestimento per esterno: purtroppo non ho sottomano nè una termocamera nè un fottutissimo termometro digitale ma vi garantisco che si rimane a bocca aperta quando, appoggiando le mani alla parete in pieno sole, si avverte come le parti trattate siano 'fresche' mentre il muro circostante scotta :yes:

Magari faccio una foto e vi mostro le minc***te che che testo :D
 
Allora, vediamo:
...

Magari faccio una foto e vi mostro le minc***te che che testo :D

Devi votare altri utenti prima di poter votare tunzig ancora.

Grazie, disponibilissimo e precisissimo come sempre!!!:bow::bow:

Bon, da quello che mi dici (e rassicuri...:D:D) mi sa che se prendo 3 latte (4 al massimo) senza spendere una follia (sono sempre quasi 600 eurozzi... se riesco a trovarla scontata...) dovrei riuscire a fare tutto quello che vorrei, magari lasciando persdere i soffitti o trattandoli solo con cio' che resta a seconda del livello delle "priorita'" ad esauimento, quindi bagni (completi, 2 mani), cucina (completa, 2 mani), camere da letto (perimetrali 2 mani), salotto (perimetrali, 2 mani), soffitti camere da letto (1 mano), soffitto salotto (1 mano) camere da letto (2a mano o idropittura se serve coprire), salotto (2a mano o idropittura se serve coprire).
Comunque daro' sotto un primer acrilico o silossanico per sicurezza (quale meglio?) visto che no so cos'abbiano usato in precedenza.

Per la lavabilita', infatti leggo anch'io che e' al tempo stesso "idrorepellente" e "traspirante"...come fa a non far passare l'acqua ma il vapore si'? E' la storia degli "imbutini" silossanici? Forse grov ci puo' illuminare...:clap:
 
Ultima modifica:
Per la lavabilita', infatti leggo anch'io che e' al tempo stesso "idrorepellente" e "traspirante"...come fa a non far passare l'acqua ma il vapore si'? E' la storia degli "imbutini" silossanici? Forse grov ci puo' illuminare...:clap:
Per lavabilità, tecnicamente, si intende che 'non si rimuove a contatto con l'acqua' e cioè che non si dilava o che, sopraverniciato, non si gonfia.
Non tecnicamente, cioè per l'uomo della strada (e, soprattutto, per la sua signora :D), significa che se si sporca prende la spugna col detersivo e lo lava.
La definizione corretta è la prima.
Il grado di lavabilità, cioè di resistenza, lo si misura(va) col numero di 'colpi spazzola necessari ad eliminare il prodotto' o con 'la quantità di vernice asportata dopo un determinato numero di passate di spugna umida'...quest'ultima -attuale- certificazione, divide i prodotti in classi (da 1 a 5, dal più resistente al più scarso).

La permeabilità, è un altro discorso...la traspirazione, un altro ancora...lavabilità, permeabilità e traspirazione non è detto che siano inconciliabili in un unico prodotto (anche se tutto farebbe pensare che lo siano): prendi una pittura a calce, ad esempio, o ai silicati, per riunire tutte e tre le caratteristiche. Una silossanica, invece, è assolutamente lavabile ed impermeabile ma è traspirante (l'imbutino in realtà è un reticolo tanto fitto da lasciar passare il vapore acqueo ma non l'acqua...problemi grandezza di molecola e di tensione superficiale).
Eccetera.

Tornando alla termica, credo che 'idrorepellenza' e 'traspirazione' si concilino per via del tipo di struttura che si viene a formare in parete: grosso modo, ci si trova in presenza di una sorta di un enorme 'grappolo' di corpuscoli legati (dal legante, cioè dalla resina, che dovrebbe essee una poliacrilica) in modo molto compatto ma, essendo sferici, anche molto 'spaziati' e quindi formando un film 'microscopicamente irregolare'.
Per cui potrebbe essere benissimo che il film sia insensibile all'acqua e che non si sciolga (perchè il legante non è solubile) e che l'acqua incorporata, magari trasmessa da una parete 'coi piedi a bagno', venga poi ri-ceduta in ambiente sotto forma di vapore.
Questa 'irregolarità' è anche fondamentale in ottica della funzione 'termoregolatrice' perchè fa sì che aumenti enormemente la superficie isolante: se, invece di sfere, fossero state scaglie o tubuli o cubetti, si sarebbero 'impacchettati' l'uno sull'altro diminuendo sia la traspirabilità che la superficie radiante.

Più o meno dovrebbe essere circa quasi così :o
 
Per lavabilità, tecnicamente, si intende che 'non si rimuove a contatto con l'acqua' e cioè che non si dilava o che, sopraverniciato, non si gonfia.
Non tecnicamente, cioè per l'uomo della strada (e, soprattutto, per la sua signora :D), significa che se si sporca prende la spugna col detersivo e lo lava.
La definizione corretta è la prima.
Il grado di lavabilità, cioè di resistenza, lo si misura(va) col numero di 'colpi spazzola necessari ad eliminare il prodotto' o con 'la quantità di vernice asportata dopo un determinato numero di passate di spugna umida'...quest'ultima -attuale- certificazione, divide i prodotti in classi (da 1 a 5, dal più resistente al più scarso).

La permeabilità, è un altro discorso...la traspirazione, un altro ancora...lavabilità, permeabilità e traspirazione non è detto che siano inconciliabili in un unico prodotto (anche se tutto farebbe pensare che lo siano): prendi una pittura a calce, ad esempio, o ai silicati, per riunire tutte e tre le caratteristiche. Una silossanica, invece, è assolutamente lavabile ed impermeabile ma è traspirante (l'imbutino in realtà è un reticolo tanto fitto da lasciar passare il vapore acqueo ma non l'acqua...problemi grandezza di molecola e di tensione superficiale).
Eccetera.

Tornando alla termica, credo che 'idrorepellenza' e 'traspirazione' si concilino per via del tipo di struttura che si viene a formare in parete: grosso modo, ci si trova in presenza di una sorta di un enorme 'grappolo' di corpuscoli legati (dal legante, cioè dalla resina, che dovrebbe essee una poliacrilica) in modo molto compatto ma, essendo sferici, anche molto 'spaziati' e quindi formando un film 'microscopicamente irregolare'.
Per cui potrebbe essere benissimo che il film sia insensibile all'acqua e che non si sciolga (perchè il legante non è solubile) e che l'acqua incorporata, magari trasmessa da una parete 'coi piedi a bagno', venga poi ri-ceduta in ambiente sotto forma di vapore.
Questa 'irregolarità' è anche fondamentale in ottica della funzione 'termoregolatrice' perchè fa sì che aumenti enormemente la superficie isolante: se, invece di sfere, fossero state scaglie o tubuli o cubetti, si sarebbero 'impacchettati' l'uno sull'altro diminuendo sia la traspirabilità che la superficie radiante.

Più o meno dovrebbe essere circa quasi così :o



:eek::bow::clap:
 
Troppo buoni...anche perchè il giorno che dovessi dire davvero qualcosa di intelligente, per quanto sia poco probabile che l'evento si verifichi, cosa mi dedichereste? Una danza tribale?

:D
 
Troppo buoni...anche perchè il giorno che dovessi dire davvero qualcosa di intelligente, per quanto sia poco probabile che l'evento si verifichi, cosa mi dedichereste? Una danza tribale?

:D

non troppo buoni, semplicemente giusti e ammirati nel valutare il valore dei tuoi illuminanti interventi:)
 
Lo immaginavo OK!
Mi accontentero' se capita di un paio di mani a rullo. Il bucciato non mi piace un granche'.
Provero' a vedere con mano se il "pelo" e' meglio lungo, corto, moro o biondo...:oink::oink::oink:

E se io invece usassi (tratto liberamete dal thread http://www.finanzaonline.com/forum/...mpianti/1431475-pennello-rullo-o-pistola.html che fortunatamente e' stato portato "su" e utilissimo!!!:bow::bow:)

WAGNER [color_p_115]

Sembra un discreto "macinino", non dovrebbe avere grossi problemi. O la densita' e la presenza di microsfere rischia di mandare in pappa la meccanica (sfere di ceramica e vetro possono essere assimilabili a sabbia??) "smerigliandomi" perbene ugelli e pistoni?
 
Ultima modifica:
Sembra un discreto "macinino", non dovrebbe avere grossi problemi. O la densita' e la presenza di microsfere rischia di mandare in pappa la meccanica (sfere di ceramica e vetro possono essere assimilabili a sabbia??) "smerigliandomi" perbene ugelli e pistoni?[/QUOTE]Il link non funzia...hai letto tutto?
Con un sistema airless si spruzzano anche le pitture al quarzo, quindi direi che non dovresti aver problemi.
Quanto alla densità, si regola con la diluizione: tenendo conto che si lavora in assenza di aria (come propellente), la copertura non è comunque un problema.
 
la pittura contenente microsfere cave può essere data anche a spruzzo e "airless", come da indicazioni delle (varie) schede tecniche capitatemi (di solito le iconcine esplicative sono presenti anche sulle latte (ovviamente seguendo le diluizioni prescritte))
 
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