Mono Ha... illustre sconosciuto?

Sekine Biennale Venezia 1970

Vedi l'allegato 2291724

Con la "Fase del Nulla", che consiste in una larga pietra naturale su una colonna a specchio in acciaio inox ha rappresentato il Giappone alla Biennale di Venezia 1970. La scultura è attualmente nella collezione permanente del Louisiana Museum of Modern Art in Humlebæk, Denmark. Sekine dopo la Biennale rimase in Europa e si esibì in italia, Svizzera e Danimarca.

Sull'aggiudicazione del bozzetto hai già scritto tu, non avevo visto l'esito e mi pare un buon risultato; alcuni suoi lavori sono passati di recente anche da Christie's.
 
Il termine Mono-Ha si può tradurre come “La scuola delle cose” in riferimento ai materiali semplici, industriali e naturali utilizzati dagli artisti appartenenti a questo movimento. Prodotti d’uso comune come legno, carbone, carta, corde, vetro, cemento, lastre di acciaio e tubi al neon vengono presentati dagli artisti senza essere alterati nella propria essenza ed utilizzati per investigare la relazione tra oggetto, uomo, ambiente circostante ed evoluzione della realtà sociale.

Il Mono-Ha si è sviluppato nello stesso momento in cui in Occidente si affermavano i movimenti Minimal arts, Anti-form e Arte povera, e come loro ha mosso un attacco verso il modernismo e la sua enfasi della produzione industriale, dimostrando quindi di guardare ben oltre le sole problematiche legate alla cultura giapponese.

Pur essendo nota già negli anni 70, non ha attecchito in Europa e negli Stati Uniti è stata addirittura del tutto ignorata. Alcuni critici hanno disapprovato questo movimento perché presentava come tratto caratterizzante l’utilizzo di materiali semplici, evitando la creazione di forme plastiche. Altri, tra cui anche molti artisti, lo hanno sminuito, considerandolo una caduta dello sviluppo storico e stilistico dell’arte, ma negli ultimi anni qualcosa sembra essere cambiato attirando l’attenzione della critica internazionale.

Lo dimostrano le recenti mostre ad essa dedicate: “Prima materia” presso Punta della Dogana a Venezia, “Other Primary Structure” al Jewish Museum di New York e “Parrallel Views : Italian and Japanes Art from the 1950s, 60s and 70s” alla Warehouse di Dallas. Inoltre alcuni artisti della Mono-Ha sono entrati a far parte di collezioni importantissime come ad esempio la Tate Modern di Londra e il MOMA di New York.

Ho visto che il 29 Settembre 2016 al Pirelli HangarBicocca si inaugura una manifestazione davvero unica, la prima retrospettiva dedicata da un’istituzione europea a Kishio Suga, figura centrale del movimento.

http://zero.eu/eventi/47529-kishio-suga-situations,milano/

I suoi lavori sono presenti nelle collezioni di numeContemporanea incluso il Museum of Contemporary Art Tokyo, ed istituzioni internazionali come Tate Modern, Dallas Museum of Art, M+, Guggenheim Abu Dhabi, Glenstone Foundation, Pinault Collection e molte altre; inoltre nel gennaio 2016 ha vinto il 57th Mainichi Art Award, uno dei più prestigiosi premi giapponesi in ambito culturale.
 
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Con la "Fase del Nulla", che consiste in una larga pietra naturale su una colonna a specchio in acciaio inox ha rappresentato il Giappone alla Biennale di Venezia 1970. La scultura è attualmente nella collezione permanente del Louisiana Museum of Modern Art in Humlebæk, Denmark. Sekine dopo la Biennale rimase in Europa e si esibì in italia, Svizzera e Danimarca.

Sull'aggiudicazione del bozzetto hai già scritto tu, non avevo visto l'esito e mi pare un buon risultato; alcuni suoi lavori sono passati di recente anche da Christie's.

Sì, avevo anche tentato di prenderlo.:wall:
 
Sì, avevo anche tentato di prenderlo.:wall:

Sarebbe stato un bel colpo, un'opera significativa e rappresentativa con un curriculum importante, oltretutto di dimensioni "gestibili" non mi stupisco del rialzo.
 
Negli spazi dell'Hangar Bicocca Yuko Hasegawa e Vicente Todolì curano "Situations", la prima retrospettiva occidentale dedicata a Kishio Suga, influente maestro della scena contemporanea ed esponente di spicco della corrente d'avanguardia Mono-Ha.

Il gruppo, attivo dalla fine degli anni Sessanta, interrogandosi sulla natura del rapporto tra uomo e arte estese l'indagine alla relazione tra spazio e materia scatenando tilt percettivi attraverso la "performance" di oggetti di legno, pietra, ferro, plastica, spugna o vetro in un ambiente. Mono-Ha è infatti la scuola delle cose dove si apprende a mettere in discussione le consuete categorie a cui facciamo appello per interpretare la realtà.

La peculiarità delle opere del Mono-Ha è dunque il legame con il luogo in cui nascono che ha reso particolarmente complicato e raro esporre fuori dai confini giapponesi.

Uno tra gli appuntamenti da non lasciarsi scappare, perchè nello spazio delle Navate si riuniranno più di venti installazioni realizzate da Suga tra il 1969 e oggi, pensate e riadattate per l'occasione dall'artista stesso in funzione dell’architettura industriale del polo Pirelli. Vale a dire che ciò che avremo la fortuna di vedere con i nostri occhi dal 30 settembre al 28 gennaio assumerà qualità, forma e durata di una mostra irripetibile e irreplicabile.

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Mostre Milano: Kishio Suga - Situations – Pirelli HangarBicocca
 
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Un'opera di Kishio Suga nella prox asta Christie's:

Asobi: Japanese & Korean Postwar Art - 11 October 2016, London, King Street


Kishio Suga (b. 1944)
, Kyokuchi
| Christie's


Altro lavoro interessante

Kishio Suga (b. 1944)
, Untitled
| Christie's


Nobuo Sekine, modello preparatorio della Biennale 1970 ;)

Nobuo Sekine (b. 1942)
, Phase of Nothingness
| Christie's


Ce ne sono diversi altri per chi vuol farsi un giretto.

Pezzi importanti ma prezzi già più impegnativi
 
Castello di Ama - Nuova opera di Lee Ufan, Topos (Excavated)

GAIOLE IN CHIANTI (SI) | Castello di Ama | dal 9 Ottobre 2016

Castello di Ama aggiunge un’opera alla sua collezione permanente che ad oggi conta 14 installazioni e rappresenta una delle più importanti collezioni site specific d’Europa. Dal 9 ottobre infatti ci sarà una nuova installazione creata ad hoc per il progetto Castello di Ama per l’Arte Contemporanea, la prima sotto la curatela del giovane Philip Larratt-Smith (Toronto, 1979), scrittore e curatore con base a New York.

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Lee Ufan con Topos (Excavated) cemento, carboncino, colori acrilici, spezzatura di marmo di Carrara (dim. 1,5/2,00 cm) ha pensato di trasformare una delle cantine del borgo di Ama, in Toscana, in un’installazione coinvolgente che apre ad una relazione tra il contesto dell’architettura del XIV secolo e il linguaggio visivo sviluppato dall’artista.

Sotto un’antica volta in pietra, Ufan mette in evidenza una scena che consiste in un disegno murale e un dipinto sul pavimento realizzato su una superficie di cemento grezzo, incorniciata dal pietrisco in marmo di Carrara. Il fondale presenta una linea in carboncino su un intonaco bianco, che evoca un’impressione di qualcosa di preesistente nascosto dal tempo. Sul pavimento emerge un unico dipinto da una superficie di cemento grezzo.

Il dipinto sembra essere “scoperto” più che creato, incarnando la poetica dell’artista “per cui l’arte è basata sull’incontro” e l’espressione artistica come attuale “ri-presentazione” di tale incontro. Il visitatore è invitato ad entrare nell’opera e ad osservare gli elementi da differenti prospettive; lo scricchiolio della ghiaia sotto i piedi è il continuo testimone della propria presenza, che suscita una complessa relazione tra l’opera d’arte, il luogo e la persona che, tramite le parole dell’artista, “producono un’emozione verso un nuovo universo”.

Lee Ufan incontra il Castello di Ama: una nuova opera in collezione – Espoarte
 
Complimenti Loryred , belli i tuoi approfondimenti su una corrente , quella Mono Ha, veramente impegnativa e poco conosciuta dalle nostre parti .
 
GAIOLE IN CHIANTI (SI) | Castello di Ama | dal 9 Ottobre 2016

Castello di Ama aggiunge un’opera alla sua collezione permanente che ad oggi conta 14 installazioni e rappresenta una delle più importanti collezioni site specific d’Europa. Dal 9 ottobre infatti ci sarà una nuova installazione creata ad hoc per il progetto Castello di Ama per l’Arte Contemporanea, la prima sotto la curatela del giovane Philip Larratt-Smith (Toronto, 1979), scrittore e curatore con base a New York.

Vedi l'allegato 2319857

Lee Ufan con Topos (Excavated) cemento, carboncino, colori acrilici, spezzatura di marmo di Carrara (dim. 1,5/2,00 cm) ha pensato di trasformare una delle cantine del borgo di Ama, in Toscana, in un’installazione coinvolgente che apre ad una relazione tra il contesto dell’architettura del XIV secolo e il linguaggio visivo sviluppato dall’artista.

Sotto un’antica volta in pietra, Ufan mette in evidenza una scena che consiste in un disegno murale e un dipinto sul pavimento realizzato su una superficie di cemento grezzo, incorniciata dal pietrisco in marmo di Carrara. Il fondale presenta una linea in carboncino su un intonaco bianco, che evoca un’impressione di qualcosa di preesistente nascosto dal tempo. Sul pavimento emerge un unico dipinto da una superficie di cemento grezzo.

Il dipinto sembra essere “scoperto” più che creato, incarnando la poetica dell’artista “per cui l’arte è basata sull’incontro” e l’espressione artistica come attuale “ri-presentazione” di tale incontro. Il visitatore è invitato ad entrare nell’opera e ad osservare gli elementi da differenti prospettive; lo scricchiolio della ghiaia sotto i piedi è il continuo testimone della propria presenza, che suscita una complessa relazione tra l’opera d’arte, il luogo e la persona che, tramite le parole dell’artista, “producono un’emozione verso un nuovo universo”.

Lee Ufan incontra il Castello di Ama: una nuova opera in collezione – Espoarte

:bow:
 
Oggi da Christie's vero "Sushi day", come antipasto servo un Lee Ufan - From Point (1979) venduto a GBP 221K nel range di stima appartenente alla selezione di Kenzo Kagami, collezionista pioniere dell’arte giapponese del dopoguerra quando iniziò nel 1970 dopo un periodo di lavoro all’estero, seguendo le orme dei collezionisti attivi di arte contemporanea europei ed americani.

Lee Ufan (b. 1936) , From Point | Christie's

Poi nell'asta Asobi: Japanese & Korean Postwar Art si continua con i seguenti risultati:

Jiro Takamatsu

Compound Painting No. 388 (1974) GBP 30,000
The Pillar of Wave (1974) GBP 5,000

Nobuo Sekine

Phase of Nothingness (1970) GBP 18,750
Phase Conception, no. G30-2, Border of Ellipse (1987) GBP 10,000

Kishio Suga

Kyokuchi GBP 6,000
Untitled (1981) GBP 13,750
View of Distant Space (1993) GBP 6,875

aggiudicazioni in linea con le basi ed un paio di invenduti di Kishio Suga e Koshimizu.

http://www.christies.com/salelanding/index.aspx?intsaleid=26602&pid=en_homepage_upcoming2&saletitle=
 
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Non so dove postare ed ho deciso di farlo in questo spazio dedicato a Mono-ha per sottoporre un artista che da lì trae le proprie radici, come allievo di due tra i più importanti esponenti del gruppo (Kishio Suga e Tatsuo Kawaguchi) e che trovo davvero interessante.

Kensuke Karasawa
(1987)

Dopo aver conseguito una laurea in Fine Art Sculpture presso il Kanazawa College of Art, inizia ad affermare la sua pratica caratterizzata dall’utilizzo originale di materiali semplici quali il legno, la cera e nastri di carta, assemblati tra loro per creare, attraverso la scultura, nuove possibilità di visione. Tra le mostre personali: Kensuke Karasawa 2012-2015, Star Gallery (Pechino, 2015), Continuous Horizon, Take Ninagawa (Tokyo, 2012 – Kanazawa, 2014), Penetrate, Plaza Gallery (Tokyo, 2012) e diverse mostre collettive in Giappone.

kensuke karasawa

Kensuke-Karasawa-To-The-Depths-No.1-A-2016-wood-and-wax-cm-h30x22x16-%C2%A9-Kensuke-Karasawa-Cou.jpg

Due Mondi 11 Ottobre - 23 Dicembre 2016 è la sua prima mostra in Italia, una doppia personale assieme alla fotografa Francesca Rivetti.

Milano. A Viasaterna "Due mondi" di Kensuke Karasawa e di Francesca Rivetti

Kensuke Karasawa dà forma alle sue opere utilizzando prevalentemente il legno di canfora e la cera traendo ispirazione dalla natura per approfodire il tema della percezione, attraverso una grammatica di forme pure, semplici, vicine al gusto minimalista, eppure istanti da qualsiasi schematismo modulare per scatenare una serie di sorprese visive.

Kensuke-Karasawa-Vessel-2016-wood-and-wax-5x115x115-%C2%A9-Kensuke-Karasawa-courtesy-Star-Galler.jpg

P.S. Un'accoppiata particolare di due artisti che traendo spunto da un comune punto di partenza offrono due interpretazioni diverse per farci riscoprire la realtà che ci circonda.
 
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OK!

credo tra l' altro che queste opere siano su tela.
 
Sotheby Milano 23 Novembre 2016

Lee Ufan - Lotto 40
With Winds - 1991
olio su tela
Stima 80,000 — 120,000
Esposto alla mostra “Enrico Castellani and Lee Ufan - surfaces et correspondences” del 2015 alla Galleria Lorenzelli, Milano

Nela serie With Winds (1987 - 91) Lee utilizza il "vento" per riscoprire ed accettare quello che è altro da lui, citando una sua frase “when I passively accept external winds, an even greater world is opened”.
Considera la pittura struttura visibile di forze invisibili ed il suo tocco attiva quello che lui stesso definisce "la composizione vivente degli spazi vuoti" su un fondo bianco che costituisce "un mondo" anche prima di applicare ad esso l'inchiostro o il pigmento. La "compressione" dei più piccoli elementi "produce un'atmosfera piena di tensione che afferra l'essenza vitale delle cose".

ufan lee with winds ||| abstract ||| sotheby's mi0331lot987hten
 
Grazie ad Ostenda che ha inserito il link ad EST-OUEST asta 28 Novembre 2016 in altro 3d diversi lavori di Lee U-fan di diversa caratura e di altri esponenti del gruppo:

Lee Ufan

Lot. 109
Title ITEM - 197a Ed. 2/5
stencil su carta giaponese
USD 4,600-7,200
Est-Ouest Auctions Co.,Ltd,art,Oriental,Jewellery,Watches,Decorative,contemporary,Vintage Wine

Lot. 162
Title FROM LINE - eseguito a Milano nel 1982
acrilico su tela
USD 39,000-59,000
Est-Ouest Auctions Co.,Ltd,art,Oriental,Jewellery,Watches,Decorative,contemporary,Vintage Wine

Lot. 163
Title FROM LINE NO.78060 - 1978
pigmenti minerali su tela
USD 250,000-380,000
Est-Ouest Auctions Co.,Ltd,art,Oriental,Jewellery,Watches,Decorative,contemporary,Vintage Wine

Lot. 164
Title FROM POINT NO.780190 - 1978
pigmenti minerali e plastici su tela
Della serie From Point (1972-1984) che costituisce un modo per rappresentare l'idea di infinito in pittura attraverso la ripetizione di elementi pittorici indipendenti ma contemporaneamente mutuamente collegati tra loro con un andamento ritmico, applicati fino a che il colore resta sul pennello.
Interessante notare che rispetto ad altre opere della serie passate in asta nel 2007 le stime sono praticamente raddoppiate.
USD 390,000-650,000
w.est-ouest.co.jp/1611lot164_e.html


Nobuo Sekine


Lot. 160
Title G120-10 NEIGNBORHOOD - 1987
pigmento minerale e foglia d'oro su carta
USD 26,000-39,000
Est-Ouest Auctions Co.,Ltd,art,Oriental,Jewellery,Watches,Decorative,contemporary,Vintage Wine

Lot. 161
Title G120-9 AN EGG OF CHAOS - 1987
pigmento minerale e foglia d'oro su carta
USD 26,000-39,000
http://www.est-ouest.co.jp/1611lot161_e.html

Suga Kishio

Lot. 157
Title KEITAI-(1) FOR EARTH - 199
legno, granito
USD 7,800-12,000
http://www.est-ouest.co.jp/1611lot157_e.html

Lot. 158
Title BUNKANSO - 1991
pittura su legno, filo
USD 6,500-10,000
http://www.est-ouest.co.jp/1611lot158_e.htm

Lot. 159
Title LIVING ELEMENTS - H - 1991
vernice su carta
USD 16,000-22,000
http://www.est-ouest.co.jp/1611lot159_e.html
 
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