mps tv SUB LT2: 30/11/2017 XS0236480322 e 15/01/2018 XS0238916620 - new edition XXIV

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Il burden sharing prevede purtroppo la possibilità che le sub vengano azzerate se il PN e' negativo .
L'unica possibilità è che : se la banca ha potuto accedere alla ricap preac significa che e' solvibile quindi il burden Sharing si può limitare alla conversione delle sub come da decreto.
Speriamo sia la seconda
 
Il burden sharing prevede purtroppo la possibilità che le sub vengano azzerate se il PN e' negativo .
L'unica possibilità è che : se la banca ha potuto accedere alla ricap preac significa che e' solvibile quindi il burden Sharing si può limitare alla conversione delle sub come da decreto.
Speriamo sia la seconda

Poi si ritorna ai soliti vecchi discorsi e cioè prima di toccare le lt2 devono azzerare le azioni, i t1, che sono di giurisdizione americana tra l'altro, i famosi ut2. quindi ci sarebbe un bel cuscinetto
Gli conviene per evitare rogne legali, Caligola sta già affilando i coltelli, convertire tutti come da decreto
Al limite ristorare con senior gli ut2 a pmc
 
Il burden sharing prevede purtroppo la possibilità che le sub vengano azzerate se il PN e' negativo .
L'unica possibilità è che : se la banca ha potuto accedere alla ricap preac significa che e' solvibile quindi il burden Sharing si può limitare alla conversione delle sub come da decreto.
Speriamo sia la seconda

Però potrebbero cambiare i parametri! Per le tier 1 ho scritto a banca Italia,ma nessuna risposta!
 
Se il PN passa negativo per gli npl siamo a mare ...
Ma con PN negativo non si potrebbe dover accedere alla ricap prec, quindi sembra il cane che si morde la coda .
 
Infatti temo che abbasseranno la conversione dei T1 degli speculatori a 50
 
Lasceranno inalterati gli altri soprattutto la UT2 per non scontentare gli elettori
 
Se il PN passa negativo per gli npl siamo a mare ...
Ma con PN negativo non si potrebbe dover accedere alla ricap prec, quindi sembra il cane che si morde la coda .

Il comunicato ufficiale della vestagher parlava appunto di precauzionale
 
Monte dei Paschi, la Ue impone meno rimborsi ai risparmiatori traditi dai bond – Business Insider Italia
Continua a tenere banco il via libera della Commissione europea, giunto il primo giugno, alla ricapitalizzazione preventiva del monte dei Paschi di Siena. Nel dare il proprio benestare, Bruxelles ha posto tutta una serie di condizioni. Tra queste, oltre il tetto agli stipendi dei vertici della banca, che penalizza soprattutto la super retribuzione dell’amministratore delegato Marco Morelli, ci sono anche quelle legate ai rimborsi destinati ai piccoli investitori. Alla questione, la Commissione Ue dedica l’ultimo paragrafo del comunicato stampa con cui annuncia l’ok alla ricapitalizzazione di Mps, operazione che implica il ricorso a risorse pubbliche dopo la conversione delle obbligazioni subordinate in azioni. E soprattutto, sugli indennizzi, l’atteggiamento di Bruxelles sembra essere decisamente rigido.
I risarcimenti pensati dal governo di Paolo Gentiloni, e in particolare dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, si pongono proprio l’obiettivo di “ristorare” i piccoli investitori che si apprestano a subire la conversione obbligatoria delle loro obbligazioni subordinate. Il meccanismo ideato, così come descritto nel comunicato stampa di Palazzo Chigi dello scorso dicembre, è piuttosto complesso: la banca propone ai risparmiatori di scambiare le azioni frutto della conversione delle obbligazioni subordinate con obbligazioni non subordinate (e quindi meno rischiose) di nuova emissione; il Tesoro acquista le azioni da Mps, pagando la banca con moneta. In questo modo, i piccoli investitori che inizialmente avevano in mano bond subordinati si ritroveranno, grazie all’intervento pubblico, obbligazioni subordinate meno rischiose.
Roma 14/12/2016, Senato, discussione e voto di fiducia sul nuovo governo. Nella foto Paolo Gentiloni, Pier Carlo Padoan – foto di Pierpaolo Scavuzzo / AGF
La Commissione Ue, tuttavia, appare determinata a delimitare al massimo questa platea di piccoli investitori, riducendo di conseguenza il denaro pubblico impiegato dal Tesoro nell’ambito dell’operazione di ristrutturazione della banca senese. Da ricordare che finora, dopo che per Mps la Bce ha individuato un fabbisogno di 8,8 miliardi, erano stati ipotizzati circa 6-7 miliardi di risorse statali. Nel comunicato della Commissione Ue non si legge alcun numero, ma l’intenzione di ridurre al massimo l’intervento pubblico è evidente, anche perché è il presupposto stesso della ricapitalizzazione preventiva, che appunto si pone come eccezione alla normativa del “bail-in”. Quest’ultima, in linea di principio, stabilisce che, in caso di salvataggio bancario, a rimetterci debbano essere azionisti, obbligazionisti e correntisti oltre i 100 mila euro, tendenzialmente senza interventi pubblici.
“Gli obbligazionisti subordinati retail“, cioè i piccoli investitori – scrive Bruxelles nella nota stampa – devono essere stati adeguatamente informati circa i potenziali rischi al momento dell’investimento negli strumenti finanziari”. Se così non è stato, e quindi se si può parlare di vendita irregolare (“misselling” in gergo), “le banche devono assicurare che non si verifichino effetti avversi sui piccoli obbligazionisti subordinati”. E ancora: “Questa forma di compensazione – scrive la Commissione Ue – rappresenta una questione separata rispetto alle regole del burden sharing (penalizzazione di azionisti e obbligazionisti subordinati, proprio come nel caso di Mps ndr) con aiuti di Stato. Mps rimborserà i piccoli investitori a cui sono stati venduti i bond in maniera irregolare convertendo questi bond in azioni e poi comprando le azioni dai piccoli investitori”. Azioni che saranno pagate in “più sicure obbligazioni tradizionali”. Nessuna menzione, dunque, nel comunicato di Bruxelles, al passaggio successivo secondo cui il Tesoro ricomprerà dalla banca le azioni che Mps ha, a sua volta, acquistato dai piccoli risparmiatori.
Leggi anche: Monte dei Paschi, la mannaia dell’Europa sul super stipendio del banchiere Morelli
Al contrario, la nota di Bruxelles è molto chiara sulla necessità di risarcire solo quei piccoli investitori che siano stati vittime di vendite irregolari. Non è affatto semplice delimitare il perimetro dei destinatari dei rimborsi tenendone conto. A febbraio, il decreto legge sulle banche che era stato varato alla vigilia di Natale ha ricevuto il via libera definitivo del Parlamento. Tra i paletti posti, oltre al limite già previsto dal testo originario che riserva l’indennizzo a coloro che non possano essere definiti grandi investitori professionali, ne è stato introdotto uno nuovo, secondo cui è necessario che gli strumenti da risarcire siano stati acquistati prima del primo gennaio 2016, ossia prima dell’entrata in vigore del regolamento sul bail-in che ha di fatto alzato il livello di rischio delle obbligazioni subordinate. Insomma, sulla questione, decisamente complessa, si preannuncia già una trattativa, l’ennesima, particolarmente calda tra Italia ed Europa. “Stiamo approfondendo la questione dei rimborsi, ma una legge c’è ed è anche già stata approvata”, osserva una fonte finanziaria vicina a Palazzo Chigi e al ministero dell’Economia, riferendosi al decreto convertito a febbraio.
 
Monte dei Paschi, la Ue impone meno rimborsi ai risparmiatori traditi dai bond – Business Insider Italia
Continua a tenere banco il via libera della Commissione europea, giunto il primo giugno, alla ricapitalizzazione preventiva del monte dei Paschi di Siena. Nel dare il proprio benestare, Bruxelles ha posto tutta una serie di condizioni. Tra queste, oltre il tetto agli stipendi dei vertici della banca, che penalizza soprattutto la super retribuzione dell’amministratore delegato Marco Morelli, ci sono anche quelle legate ai rimborsi destinati ai piccoli investitori. Alla questione, la Commissione Ue dedica l’ultimo paragrafo del comunicato stampa con cui annuncia l’ok alla ricapitalizzazione di Mps, operazione che implica il ricorso a risorse pubbliche dopo la conversione delle obbligazioni subordinate in azioni. E soprattutto, sugli indennizzi, l’atteggiamento di Bruxelles sembra essere decisamente rigido.
I risarcimenti pensati dal governo di Paolo Gentiloni, e in particolare dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, si pongono proprio l’obiettivo di “ristorare” i piccoli investitori che si apprestano a subire la conversione obbligatoria delle loro obbligazioni subordinate. Il meccanismo ideato, così come descritto nel comunicato stampa di Palazzo Chigi dello scorso dicembre, è piuttosto complesso: la banca propone ai risparmiatori di scambiare le azioni frutto della conversione delle obbligazioni subordinate con obbligazioni non subordinate (e quindi meno rischiose) di nuova emissione; il Tesoro acquista le azioni da Mps, pagando la banca con moneta. In questo modo, i piccoli investitori che inizialmente avevano in mano bond subordinati si ritroveranno, grazie all’intervento pubblico, obbligazioni subordinate meno rischiose.
Roma 14/12/2016, Senato, discussione e voto di fiducia sul nuovo governo. Nella foto Paolo Gentiloni, Pier Carlo Padoan – foto di Pierpaolo Scavuzzo / AGF
La Commissione Ue, tuttavia, appare determinata a delimitare al massimo questa platea di piccoli investitori, riducendo di conseguenza il denaro pubblico impiegato dal Tesoro nell’ambito dell’operazione di ristrutturazione della banca senese. Da ricordare che finora, dopo che per Mps la Bce ha individuato un fabbisogno di 8,8 miliardi, erano stati ipotizzati circa 6-7 miliardi di risorse statali. Nel comunicato della Commissione Ue non si legge alcun numero, ma l’intenzione di ridurre al massimo l’intervento pubblico è evidente, anche perché è il presupposto stesso della ricapitalizzazione preventiva, che appunto si pone come eccezione alla normativa del “bail-in”. Quest’ultima, in linea di principio, stabilisce che, in caso di salvataggio bancario, a rimetterci debbano essere azionisti, obbligazionisti e correntisti oltre i 100 mila euro, tendenzialmente senza interventi pubblici.
“Gli obbligazionisti subordinati retail“, cioè i piccoli investitori – scrive Bruxelles nella nota stampa – devono essere stati adeguatamente informati circa i potenziali rischi al momento dell’investimento negli strumenti finanziari”. Se così non è stato, e quindi se si può parlare di vendita irregolare (“misselling” in gergo), “le banche devono assicurare che non si verifichino effetti avversi sui piccoli obbligazionisti subordinati”. E ancora: “Questa forma di compensazione – scrive la Commissione Ue – rappresenta una questione separata rispetto alle regole del burden sharing (penalizzazione di azionisti e obbligazionisti subordinati, proprio come nel caso di Mps ndr) con aiuti di Stato. Mps rimborserà i piccoli investitori a cui sono stati venduti i bond in maniera irregolare convertendo questi bond in azioni e poi comprando le azioni dai piccoli investitori”. Azioni che saranno pagate in “più sicure obbligazioni tradizionali”. Nessuna menzione, dunque, nel comunicato di Bruxelles, al passaggio successivo secondo cui il Tesoro ricomprerà dalla banca le azioni che Mps ha, a sua volta, acquistato dai piccoli risparmiatori.
Leggi anche: Monte dei Paschi, la mannaia dell’Europa sul super stipendio del banchiere Morelli
Al contrario, la nota di Bruxelles è molto chiara sulla necessità di risarcire solo quei piccoli investitori che siano stati vittime di vendite irregolari. Non è affatto semplice delimitare il perimetro dei destinatari dei rimborsi tenendone conto. A febbraio, il decreto legge sulle banche che era stato varato alla vigilia di Natale ha ricevuto il via libera definitivo del Parlamento. Tra i paletti posti, oltre al limite già previsto dal testo originario che riserva l’indennizzo a coloro che non possano essere definiti grandi investitori professionali, ne è stato introdotto uno nuovo, secondo cui è necessario che gli strumenti da risarcire siano stati acquistati prima del primo gennaio 2016, ossia prima dell’entrata in vigore del regolamento sul bail-in che ha di fatto alzato il livello di rischio delle obbligazioni subordinate. Insomma, sulla questione, decisamente complessa, si preannuncia già una trattativa, l’ennesima, particolarmente calda tra Italia ed Europa. “Stiamo approfondendo la questione dei rimborsi, ma una legge c’è ed è anche già stata approvata”, osserva una fonte finanziaria vicina a Palazzo Chigi e al ministero dell’Economia, riferendosi al decreto convertito a febbraio.

Ma non è affatto un criterio nuovo. Questi giornalisti...
 
Personalmente ho acquistato nel 2009 sotto consiglio verbale... voglio vedere come provare un misseling intanto si divorano i miei risparmi. E questi arrivano con il sorriso che hanno salvato mps dal bail in giusto per mettere una maschera di cera davanti all opinione pubblica.....

Anch'io mi ritrovo nella tua stessa situazione....finchè abbiamo quella zocc della Vestagher che detta regole del cazz e politici burattini che scrivono decreti a cazz equivalenti a carta straccia non andremo da nessuna parte... Ora bisognerà dimostrare il miss selling!? Bene andremo tutti in Tribunale mi porterò dietro gli scagnozzi (promotori) che mi hanno rifilato le subordinate alcune piazzate al collocamneto e altre acquistate sul DDT su consiglio di quell'altro genio del promotore che mi disse tranquillo caro la banca è solida!!! :wall::wall::wall:
 
Sono un infelice detentore di IT0004352586 con qualifica professionale. Potrei trasferire il titolo presso una banca dove non lo sono?
 
Ma non è affatto un criterio nuovo. Questi giornalisti...

comunque un articolo fatto 1000 volte meglio di quelli recenti del sole 24 ore
si evince che è in discussione, come già era trapelato in questi ultimi mesi, non il
parametro di conversione, ma quello per il ristoro dei gabbati della ut2
 
Sono un infelice detentore di IT0004352586 con qualifica professionale. Potrei trasferire il titolo presso una banca dove non lo sono?

se hai paura di un diverso trattamento sì, ma non cambierà niente,
perchè non sei un istituzionale
 
Come scrivo da ieri, chi vorrà il ristoro dovrà andare all'arbitrato e dimostrare tramite errori sulla mifid, documenti non firmati ecc. di non essere consapevoli dei rischi. È solo un gioco di parole per dire che il ristoro spetterà davvero a pochi ed è quello che accade esattamente per Etruria e c.
 
E temo che questo valga per tutte le sub, anche se questo punto non è chiaro
 
comunque un articolo fatto 1000 volte meglio di quelli recenti del sole 24 ore
si evince che è in discussione, come già era trapelato in questi ultimi mesi, non il
parametro di conversione, ma quello per il ristoro dei gabbati della ut2

Con la riduzione/azzeramento del patrimonio netto sarà stabilito dalla perizia un valore dell'azione bassissimo e ciò coerentemente con il decreto del governo convertito a febbraio.
Parimenti, si potrebbero convertire le sub come già stabilito nel decreto, in linea con il burden sharing, senza l' azzeramento degli obbligazionisti di cui qualcuno (in primis la Bufacchi del Sole 24 Ore) parla in maniera terroristica.
 
Con la riduzione/azzeramento del patrimonio netto sarà stabilito dalla perizia un valore dell'azione bassissimo e ciò coerentemente con il decreto del governo convertito a febbraio.
Parimenti, si potrebbero convertire le sub come già stabilito nel decreto, in linea con il burden sharing, senza l' azzeramento degli obbligazionisti di cui qualcuno (in primis la Bufacchi del Sole 24 Ore) parla in maniera terroristica.

Il tuo nickname si riferisce a quel gruppo musicale degli anni 80?
 
Adesso sarà in discussione anche la conversione a 100 dell'UT2 !? Va a finire che quì faranno più porcate che per le Venete!!?
 
Adesso sarà in discussione anche la conversione a 100 dell'UT2 !? Va a finire che quì faranno più porcate che per le Venete!!?

La conversione a 100 avverrà in caso di misselling. Esattamente come per Etruria & c.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro