Ho sottoscritto un'offerta di mutuo con credite agricole con tasso fisso FINITO (NON indicizzato a IRS) a inizio aprile. L'offerta a tasso fisso poco dopo è stata eliminata dalla banca, ma è rimasta per chi l'aveva sottoscritta precedentemente.
La procedura di credite è: 1- delibera reddituale, 2- perizia e 3- richiesta consap.
Siccome la delibera è arrivata in modo "anomalo" (il direttore della filiale mi ha semplicemente mandato una mail dicendo che il mutuo è stato deliberato, ma nell'app di avanzamento vedo solo "in valutazione") mi sono ovviamente insospettito pensando che la banca stia semplicemente prendendo tempo. Al che ho chiesto al direttore se il tasso rimarrà quello o se può variare. La risposta è stata laconica: "il tasso può variare ma nel limite del tegm previsto da consap". Ma allora che senso ha aver firmato un'offerta con un tasso finito? Se la banca può fare comunque quello che vuole (cosa di cui non dubito...) c'è veramente tutela zero per i consumatori. Posso naturalmente capire quando il tasso è indicizzato all'IRS, dove chiaramente il tasso reale lo scopri al momento dell'erogazione, ma un tasso finito non dovrebbe essere così, altrimenti le "offerte" che pubblicano sono solamente carta straccia. Tra l'altro vorrei approfondire con il direttore: ok mi cambiate il tasso... Ma sulla base di cosa? E in che misura? In maniera totalmente discrezionale senza una base di informativa contrattuale?
Qualcuno ha idee in merito?
La procedura di credite è: 1- delibera reddituale, 2- perizia e 3- richiesta consap.
Siccome la delibera è arrivata in modo "anomalo" (il direttore della filiale mi ha semplicemente mandato una mail dicendo che il mutuo è stato deliberato, ma nell'app di avanzamento vedo solo "in valutazione") mi sono ovviamente insospettito pensando che la banca stia semplicemente prendendo tempo. Al che ho chiesto al direttore se il tasso rimarrà quello o se può variare. La risposta è stata laconica: "il tasso può variare ma nel limite del tegm previsto da consap". Ma allora che senso ha aver firmato un'offerta con un tasso finito? Se la banca può fare comunque quello che vuole (cosa di cui non dubito...) c'è veramente tutela zero per i consumatori. Posso naturalmente capire quando il tasso è indicizzato all'IRS, dove chiaramente il tasso reale lo scopri al momento dell'erogazione, ma un tasso finito non dovrebbe essere così, altrimenti le "offerte" che pubblicano sono solamente carta straccia. Tra l'altro vorrei approfondire con il direttore: ok mi cambiate il tasso... Ma sulla base di cosa? E in che misura? In maniera totalmente discrezionale senza una base di informativa contrattuale?
Qualcuno ha idee in merito?