e vabbuò, visto che già hai postato
Peppino, Totò e Trosi,
aggiungo Lello Arena ed Enzo Decaro.
La Smorfia è stato un gruppo cabarettistico attivo negli anni settanta e ottanta.
Il gruppo originario era composto da molte più persone, tra cui Massimo Troisi, Lello Arena, Nico Mucci, Valeria Pezza. Tutti i membri erano amici d'infanzia e cominciarono a esibirsi nel teatro parrocchiale della Chiesa di Sant'Anna e poi in un garage in via San Giorgio Vecchio, 31 che verrà chiamato Centro Teatro Spazio
Tutti i membri del gruppo «non riuscivamo a trovare un lavoro, come succede a tanti ragazzi a Napoli» e avevano molto a cuore sia il teatro che l'amicizia con i loro compagni di spettacolo. Troisi dovette lasciare il gruppo per sottoporsi negli Stati Uniti a intervento chirurgico al cuore e furono proprio i suoi amici del Centro Teatro Spazio a procuragli i soldi per l'operazione attraverso una colletta: «Quando mi servivano tanti milioni per farmi l'operazione al cuore, i miei amici li hanno trovati in due settimane».
Quando Troisi rientrò dagli Stati Uniti il gruppo del Centro Teatro Spazio si assottigliò e nacque quello de I Saraceni, composto soltanto dai già citati Troisi, Arena e Decaro. Il trio basava la propria comicità su sketch che, prendendo spunto dalle situazioni quotidiane della Napoli dell'epoca, puntavano l'indice su temi disparati quali la religione, l'occupazione (e disoccupazione), il folklore e le tradizioni ormai anacronistiche, ma ancora vive soprattutto nel napoletano. Dopo buone affermazioni teatrali anche fuori dell'ambito locale, il trio conobbe il suo massimo periodo di notorietà quando fu protagonista della trasmissione televisiva Non stop e della successiva La sberla.
Successivamente al loro debutto al cabaret La Chanson, il trio cambiò nome in La Smorfia. Troisi spiegò la scelta di questo nome in un'intervista dell'epoca: «Perché ci chiamiamo la Smorfia? È un riferimento, tipicamente napoletano, a un certo modo di risolvere i propri guai: giocando al Lotto, e sperando in un terno secco... la "smorfia", infatti, non è altro che l'interpretazione dei sogni e dei vari fatti quotidiani, da tradurre in numeri da giocare a lotto»
(fonte Wiki)
Teatro Bellini