"Nel pudore che vieta di parlare ad alcuno dei propri stati più intimi

Qui:
LiturgiaGiovane

viene citata cosi':

Nel pudore che vieta di parlare ad alcuno dei propri stati più intimi c’è un avvertimento dell’anima: in ogni confessione, in ogni descrizione s’insinua facilmente un travisamento, e le cose più delicate e indicibili decadono in un batter d’occhio a volgarità.
Hugo von Hofmannsthal



Qui
Famiglia oggi n.4 aprile 2001 - Entrare in contatto con il mondo - L'adolescenza delicata

invece cosi:

«Nel pudore che vieta di parlare ad alcuno dei propri stati più intimi è un avvertimento dell’animo; in ogni confessione, in ogni descrizione s’insinua facilmente un travisamento, e le cose più delicate e indicibili decadono in un batter d’occhio a volgarità» (Hofmannsthal, 1980).



(qualcosa dovevo pur guglarla... :o)
 
sì, ma voi state a guardare il dito anziché la luna...la punteggiatura...si è capito poi che casso voleva dire Hoffelman?
 
nella "inconcludenza" non ci trovo neanche tante differenze...
 
sì, ma voi state a guardare il dito anziché la luna...la punteggiatura...si è capito poi che casso voleva dire Hoffelman?

Che nella descrizione di una cosa intimistica si rischia di rovinarne l'aurea.
E' come descrivere la luce o le tenebre
 
Che nella descrizione di una cosa intimistica si rischia di rovinarne l'aurea.
E' come descrivere la luce o le tenebre

sì, pure io l'avevo capita così...giù per su.
Ma se uno non l'esprime e non l'espone al giudizio altrui, non rischia di pensare di avere dentro la luce mentre in realtà potrebbe averci il buio?
 
sì, pure io l'avevo capita così...giù per su.
Ma se uno non l'esprime e non l'espone al giudizio altrui, non rischia di pensare di avere dentro la luce mentre in realtà potrebbe averci il buio?

Sono stati intimi non situazioni.
Dovresti poter esprimere le mille sfumature del tuo sentire. E' una cosa non trasferibile ad altri con le parole, se non riducendo il tutto a materia palpabile. Ma così ne rovineresti l'essenza.
 
Che nella descrizione di una cosa intimistica si rischia di rovinarne l'aura.
E' come descrivere la luce o le tenebre
nonè chiamandola con un altro nome che la rosa smette di profumare

o lo senti o no
 
Be', che gente che scrive di se' su internet trovi oscura questa citazione di Hoffmanstahl e' molto curioso... Io e' una vita che mi prendo a sberle da solo per il mio viziaccio di parlare di me stesso con sincerita' sullo schermo, per poi vedere non di rado quanto ho scritto fatto oggetto di derisione o di fraintendimenti grossolani...
 
sì, ma voi state a guardare il dito anziché la luna...la punteggiatura...si è capito poi che casso voleva dire Hoffelman?

le parole sono importantiiii...:angry:

Con "c'è" allora tutto torna, si capisce ed è chiarissima...:o

Sinceramente credo che dipenda molto da chi racconta...:yes:

Io per esempio, ho sempre descritto meglio uno stato d'animo, rispetto ad un fatto.
Il linguaggio è ricco, a saperlo usare bene, si può descrivere un'emozione senza svilirla troppo..
 
nella comunicazione tra due persone diciamo "live" circa il 7% passa attraverso le parole, il resto sono toni, pause, silenzi sguardi, sottintesi ed altro, per questo tre righe son poche e quattro son troppe, onore ai pochi che hanno la capacità di far sognare i lettori.
 
Be', che gente che scrive di se' su internet trovi oscura questa citazione di Hoffmanstahl e' molto curioso... Io e' una vita che mi prendo a sberle da solo per il mio viziaccio di parlare di me stesso con sincerita' sullo schermo, per poi vedere non di rado quanto ho scritto fatto oggetto di derisione o di fraintendimenti grossolani...

personalmente leggo sempre con piacere i tuoi interventi :yes::)
 
Indietro