"...non erano biechi nazisti delle SS ma una banda musicale di semi pensionati altoatesini.."

permettimi replico senza polemica
le retrovie tranquille sono fondamentali x qualsiasi esercito
non dubito e non metto in discussione questo...

dico solo che se io e te siamo in conflitto <armato>
non e' in discussione che ognuno faccia del suo per far male all'altro
trovo sciocco trovare le colpe per le botte che si danno e che si prendono

si puo' anche fare il gioco del noi e loro piu' buoni o cattivi

ma una guerra semplicemente incattivisce chiunque
e quando si degenera in una guerra scorre sangue innocente
da ogni parte

non esiste quello solo buono e quello solo cattivo...

nelle guerre di invasione ci sara' certamente una parte che si sente motivata dal difendere il suo territorio
ma questo non esenta da crudelta' e vendette...anzi ne aumenta l'intensita'
 
Quei partigiani dei quali ho notizia diretta rubavano anche le catenine del battesimo dei bambini prima di uccidere il capofamiglia solo perché iscritto al partito.
tu guarda i tuoi vicini di casa oi tuoi conoscenti di oggi...
persone piu' o meno tranquille e sorridenti o ingrugnite ognuna con i suoi problemi

catapultali in una guerra, o mettigli in mano un arma da poter usare contro altri...

scatenerai un fiume di veleno in chiunque
la parte dalla quale staranno e' ininfluente...

poi esiste anche chi mantiene umanita' persino in una guerra...
ma fa meno notizia in chi si produce in crudelta' e vendette
 
io aggiungo visto che mio poveri nonno era piacentino vicinissimo alla Repubblica di Bobbio anche i repubblichini erano come i partigiani
i più pericolosi erano i "mongoli"
Per chi non lo sapesse, i "mongoli" erano soldati inquadrati nell'esercito tedesco, provenienti di solito dal Kazakhistan
Avevano anche una certa tendenza a disertare.

Infatti spesso erano destinatari di attenzioni da parte dei partigiani che li contattavano per aiutarli nella diserzione
 
Alcune considerazioni su Via Rasella.


La Russa
Ha detto non solo cose che non condivido, ma ha soprattutto delle cose totalmente false, indegno di un presidente del Senato. Dovrebbe chiedere scusa, non per le sue opinioni, ma per le sue bugie.

L'attentato di Via Rasella era giusto?

Qui le opinioni sono sempre state diverse e lo resteranno.
Il PCI era d'accordo, ma i comunisti di Bandiera Rossa contro
I monarchici? Erano contro, ma un importante monarchico come Edgardo Sogno era favorevole.
Gli alleati apprezzarono molto, per loro era la dimostrazione che combattevano per un popolo che li aspettava e che collaborava con loro.

Sicuramente era legittimo. L'attentato era contro una colonna di altoatesini utilizzati per la repressione antipartigiana.
Non erano ne musicisti, ne civili, ma soldati

La rappresaglia era un rischio da correre?

Questo è un tema centrale. Per me si.
Chiaramente per evitare le rappresaglie l'unica soluzione è evitare di combattere.
C'era chi lo faceva, limitandosi allo spionaggio, ed al sabotaggio (quest'ultimo ogni tanto dava comunque luogo a rappresaglie, ma credo che sia stato utile anche il combattimento

L'attentato fu utile?

Su questo invece la valutazione è chiara.
La risposta è si.
Infatti dopo Via Rasella i tedeschi spostarono molte truppe fuori dal perimetro cittadino, per avere maggiore sicurezza, ma pagando in logistica più complessa e minor efficacia delle operazioni.

L'altro vantaggio, meno tangibile, dell'operazione è che a quel punto Roma smette definitivamente di essere un luogo in cui far riposare i soldati, e chi segue la guerra, anche quella attualmente in corso, sa quanto è utile per l'efficacia di un esercito poter alternare i soldati al fronte, facendo riposare gli uomini nelle retrovie.
 
non dubito e non metto in discussione questo...

dico solo che se io e te siamo in conflitto <armato>
non e' in discussione che ognuno faccia del suo per far male all'altro
trovo sciocco trovare le colpe per le botte che si danno e che si prendono

si puo' anche fare il gioco del noi e loro piu' buoni o cattivi

ma una guerra semplicemente incattivisce chiunque
e quando si degenera in una guerra scorre sangue innocente
da ogni parte

non esiste quello solo buono e quello solo cattivo...

nelle guerre di invasione ci sara' certamente una parte che si sente motivata dal difendere il suo territorio
ma questo non esenta da crudelta' e vendette...anzi ne aumenta l'intensita'
si e no
nel senso la percentuale di italiani che erano dichiaratamente fascisti e lo appoggiavano ...pochi
non molti di piu' nell'ambito partigiano.....
all'iatliano interessava che la guerra finisse presto.......ai partigiani le rappresaglie i rastrellamenti servivano per accogliere indecisi e portare piu' popolazione possibile dalla loro parte.
la stragrande maggioranza subisce la guerra e vuole che finisca.
e' vero che la guerra incattivisce gli animi e poi diventa una gara a chi e' piu' cattivo vedasi la Sichereit nella Rsi nel Nord Italia
 
Alcune considerazioni su Via Rasella.


La Russa
Ha detto non solo cose che non condivido, ma ha soprattutto delle cose totalmente false, indegno di un presidente del Senato. Dovrebbe chiedere scusa, non per le sue opinioni, ma per le sue bugie.

L'attentato di Via Rasella era giusto?

Qui le opinioni sono sempre state diverse e lo resteranno.
Il PCI era d'accordo, ma i comunisti di Bandiera Rossa contro
I monarchici? Erano contro, ma un importante monarchico come Edgardo Sogno era favorevole.
Gli alleati apprezzarono molto, per loro era la dimostrazione che combattevano per un popolo che li aspettava e che collaborava con loro.

Sicuramente era legittimo. L'attentato era contro una colonna di altoatesini utilizzati per la repressione antipartigiana.
Non erano ne musicisti, ne civili, ma soldati
era legittimo perche' i gappisti erano considerati combattenti dal Regno del Sud e dagli Alleati
permettimi cosa potevano dire gli Alleati????
 
Questo è un tema centrale. Per me si.
Chiaramente per evitare le rappresaglie l'unica soluzione è evitare di combattere.
C'era chi lo faceva, limitandosi allo spionaggio, ed al sabotaggio (quest'ultimo ogni tanto dava comunque luogo a rappresaglie, ma credo che sia stato utile anche il combattimento

L'attentato fu utile?

Su questo invece la valutazione è chiara.
La risposta è si.
Infatti dopo Via Rasella i tedeschi spostarono molte truppe fuori dal perimetro cittadino, per avere maggiore sicurezza, ma pagando in logistica più complessa e minor efficacia delle operazioni.

L'altro vantaggio, meno tangibile, dell'operazione è che a quel punto Roma smette definitivamente di essere un luogo in cui far riposare i soldati, e chi segue la guerra, anche quella attualmente in corso, sa quanto è utile per l'efficacia di un esercito poter alternare i soldati al fronte, facendo riposare gli uomini nelle retrovie.
le oprazioni di sabotaggio per danneggiare veramente i tedeschi potevano essere fatte lungo le consolari che portavano alla Gustav e ad Anzio su quello non ci piove il fronte era li'
non dimentichiamo che lo sbarco di Anzio aveva l'obiettivo di scavalcare la Gustav e giungere a Roma e chiudere i tedeschi in una sacca per non farli scappare a Nord
le divisioni di panzergrenadier non potevi farle riposare in citta' dove mettevi i carri????
 
Per chi non lo sapesse, i "mongoli" erano soldati inquadrati nell'esercito tedesco, provenienti di solito dal Kazakhistan
Avevano anche una certa tendenza a disertare.

Infatti spesso erano destinatari di attenzioni da parte dei partigiani che li contattavano per aiutarli nella diserzione
turcomanni sopratutto
 
turcomanni sopratutto


Si trattava di prigionieri russi di origine mongola, mussulmani, parte aveva accettato di combattere con i tedeschi e parte no, quest'ultimi erano prigionieri e giunsero qui in paese a piedi in condizioni pietose, mi diceva mia madre vestiti di stracci e pieni di piaghe, tutti denutriti, a fargli da guardia altri mongoli firmatari per i tedeschi, non avevano da mangiare e venivano nutriti con qualche pentola di minestra portata dalla gente del paese che altro non aveva, mentre le guardie facevano finta di non vedere. Due erano fratelli il prigioniero riconobbe sue fratello fra le guardie, il fratello non riusciva a riconoscerlo.

Furono liberati dai partigiani che li presero e portarono in montagna al sicuro, mi raccontava mio padre che erano felicissimi di essere liberati e che tutti lo abbracciavano e baciavano alla russa sulla bocca e lui la cosa piaceva per niente che gli faceva anche un po' schifo.

Probabilmente rientrati in Russia a guerra finita furono fucilati da Stalin, ho testimonianza diretta di un alpino la prigioniero che vide a fine guerra treni di soldati russi ex prigionieri dei tedeschi, fatti scendere e schierati di fronte alla mitragliatrici e li mitragliati.
 
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Si trattava di prigionieri russi di origine mongola, mussulmani, parte aveva accettato di combattere con i tedeschi e parte no, quest'ultimi erano prigionieri e giunsero qui in paese a piedi in condizioni pietose, mi diceva mia madre vestiti di stracci e pieni di piaghe, tutti denutriti, a fargli da guardia altri mongoli firmatari per i tedeschi, non avevano da mangiare e venivano nutriti con qualche pentola di minestra portata dalla gente del paese che altro non aveva, mentre le guardie facevano finta di non vedere. Due erano fratelli il prigioniero riconobbe sue fratello fra le guardie, il fratello non riusciva a riconoscerlo.

Furono liberati dai partigiani che li presero e portarono in montagna al sicuro, mi raccontava mio padre che erano felicissimi di essere liberati e che tutti lo abbracciavano e baciavano alla russa sulla bocca e lui la cosa piaceva per niente che gli faceva anche un po' schifo.

Probabilmente rientrati in Russia a guerra finita furono fucilati da Stalin, ho testimonianza diretta di un alpino la prigioniero che vide a fine guerra treni di soldati russi ex prigionieri dei tedeschi, fatti scendere e schierati di fronte alla mitragliatrici e li mitragliati.
il fenomeno dei volontari, dei coscritti nelle terre occupate dai tedeschi, e dei "volontari2 per la serie piuttosto che andare in campo di concentramento.....e' piuttosto vasto...
basti pensare che in Normandia le divisioni con la serie 7 quelle ontraddistinte da volontari ex-sovietici delle zone meridionali erano 4 se nn erro a difesa del vallo atlantico
in Italia c'erano anche i cosacchi di Von Pannitz che con la promessa di ricevere le zone del Friuli Venezia GIulia come premio per la loro fedelta' combatterono i partigiani italiani e titini

c'erano anche i russi bianchi di Vlasov ma il discorso si allarga troppo......
 
Si trattava di prigionieri russi di origine mongola, mussulmani, parte aveva accettato di combattere con i tedeschi e parte no, quest'ultimi erano prigionieri e giunsero qui in paese a piedi in condizioni pietose, mi diceva mia madre vestiti di stracci e pieni di piaghe, tutti denutriti, a fargli da guardia altri mongoli firmatari per i tedeschi, non avevano da mangiare e venivano nutriti con qualche pentola di minestra portata dalla gente del paese che altro non aveva, mentre le guardie facevano finta di non vedere. Due erano fratelli il prigioniero riconobbe sue fratello fra le guardie, il fratello non riusciva a riconoscerlo.

Furono liberati dai partigiani che li presero e portarono in montagna al sicuro, mi raccontava mio padre che erano felicissimi di essere liberati e che tutti lo abbracciavano e baciavano alla russa sulla bocca e lui la cosa piaceva per niente che gli faceva anche un po' schifo.

Probabilmente rientrati in Russia a guerra finita furono fucilati da Stalin, ho testimonianza diretta di un alpino la prigioniero che vide a fine guerra treni di soldati russi ex prigionieri dei tedeschi, fatti scendere e schierati di fronte alla mitragliatrici e li mitragliati.
comunque quelli sul piacentino dopo aver disperso nelle 2 operazioni di rastrellamento i partigiani delle montagne piacentine e pavesi nell'aprile del 1945 con l'avvicinarsi degli alleati uccisero i graduati tedeschi e sceseo in Val Trebbia con i partigiani furono poi portati a Rimini nell'apposito campo di concentramento e giunti in Austria furono poi fucilati dagli uomini di Stalin
 
il fenomeno dei volontari, dei coscritti nelle terre occupate dai tedeschi, e dei "volontari2 per la serie piuttosto che andare in campo di concentramento.....e' piuttosto vasto...
basti pensare che in Normandia le divisioni con la serie 7 quelle ontraddistinte da volontari ex-sovietici delle zone meridionali erano 4 se nn erro a difesa del vallo atlantico
in Italia c'erano anche i cosacchi di Von Pannitz che con la promessa di ricevere le zone del Friuli Venezia GIulia come premio per la loro fedelta' combatterono i partigiani italiani e titini

c'erano anche i russi bianchi di Vlasov ma il discorso si allarga troppo......
La storia dei cosacchi in Carnia è poco conosciuta e peraltro molto significativa della situazione.

Di fatto la Venezia Giulia, come Trieste, era pronta per essere passata all'Austria nel dopoguerra,
 
era legittimo perche' i gappisti erano considerati combattenti dal Regno del Sud e dagli Alleati
permettimi cosa potevano dire gli Alleati????
Ed era legittimo soprattutto, per tornare alla affermazioni di La Russa, perché erano soldati ed un obiettivo militare, diversamente da quanto affermato dal presidente del Senato

Sugli alleati, non potevano dire molto, ma sappiamo che sul morale dei soldati alleati questa azione ebbe un effetto positivo.
Ed il morale è molto in guerra.

le oprazioni di sabotaggio per danneggiare veramente i tedeschi potevano essere fatte lungo le consolari che portavano alla Gustav e ad Anzio su quello non ci piove il fronte era li'
non dimentichiamo che lo sbarco di Anzio aveva l'obiettivo di scavalcare la Gustav e giungere a Roma e chiudere i tedeschi in una sacca per non farli scappare a Nord
le divisioni di panzergrenadier non potevi farle riposare in citta' dove mettevi i carri????

Le azioni di sabotaggio erano anche e soprattutto sulle ferrovie, che nella logistica tedesca contavano tantissimo.

Sul concetto di riposare credo che non concordiamo.
Il riposo delle truppe non era solo un posto in cui dormire.
Poter riposare, ma anche uscire, avere una vita sociale, al bar ecc. era importante per i soldati.

Proprio per questo le azioni partigiane erano deleterie per i tedeschi, perché rendendo insicure le retrovie impedivano il riposo dei soldati di seconda linea o in licenza.

Oltre ad un'azione continua, come si discuteva a proposito dei "mongoli" per favorire le diserzioni, cosa che ha anche funzionato abbastanza, si parla di circa 10.000 tedeschi disertori in Italia.
Consiglio il libro qui recensito
Storia. Quei soldati della Wehrmacht che divennero partigiani
 
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