♥♠♣♦ Non TUTTO ma di TUTTO ... anche Tenaris - Vol.03 - Mar..2024 per @DANYeuro

Buon pomeriggio stalla!
Mibbone in piena trance agonistica OK!
Con la giornata di ieri ha raggiunto un'altro GPM, dopo quello dell'estate scorsa.
Se questa settimana chiude in positivo, avrebbe messo a segno nove candele settimanali verdi crescenti consegutive, mica male ....:cool:

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Buon pomeriggio stalla!
Mibbone in piena trance agonistica OK!
Con la giornata di ieri ha raggiunto un'altro GPM, dopo quello dell'estate scorsa.
Se questa settimana chiude in positivo, avrebbe messo a segno nove candele settimanali verdi crescenti consegutive, mica male ....:cool:

Vedi l'allegato 3000259
La maglia verde come ai vecchi tempi al giro.
 
Finanza e Mercati: rendimenti deboli, in USA oggi PIL domani inflazione PCE

Finanza e Mercati: buona performance per l'obbligazionario

Il rendimento del BTP decennale segna ora 3,6370%, poco sopra il minimo dal 14/3
a 3,6010% di ieri pomeriggio e distante dal massimo dal 5 marzo toccato venerdì 15/3 a 3,7320% (ricordiamo il minimo da agosto 2022 a 3,4620% toccato il 27/12 e il massimo dal 2012 a 5,04% raggiunto il 19 ottobre). Il rendimento del Bund a 10 anni si attesta a 2,3035%, sopra il minimo dal 12/3 a 2,2835% toccato ieri pomeriggio e sempre più lontano dal massimo dal 1° marzo raggiunto il 18/3 a 2,4665% (ricordiamo il minimo da dicembre 2022 del 27/12 a 1,8850% e il massimo dal 2011 il 4 ottobre a 3,02%).

Il rendimento del T-Note USA a 10 anni segna 4,2120%, sopra il minimo dal 13/3 a 2,1830% toccato ieri e a distanza dal massimo dal 23 febbraio a 4,3510% raggiunto all'inizio della scorsa settimana (ricordiamo il minimo da luglio toccato il 27/12 a 3,7820% e il massimo dal 2007 a 5,02% il 23 ottobre). Il rendimento del T-Bond a 30 anni si attesta a 4,3550%, sopra il minimo dal 3,3470% dal 14/3 toccato ieri e sotto il massimo dal 23 febbraio a 4,4750% del 20/3 (ricordiamo il minimo da fine luglio toccato il 27/12 a 3,9430% e il top dal 2007 a 5,18% il 23/10).

Finanza e Mercati: rendimenti in ulteriore flessione

Prosegue il lento calo dei rendimenti in attesa dell'inflazione PCE americana a febbraio
: il dato sull'indice dei prezzi al consumo preferito (rispetto al più conosciuto CPI) dalla Federal Reserve e su cui viene fissato l'obiettivo di lungo termine del 2% verrà comunicato domani. Le attese degli economisti sono per un leggero incremento dei dati grezzi e un lieve calo di quello core (esclude alimentari ed energia) mensile.
Dalla riunione del FOMC (il comitato operativo della Fed) di mercoledì 20/3 è emerso che la banca centrale americana resta convinta di essere sulla strada giusta per il ritorno dell'inflazione verso l'obiettivo. Ma occorrerà osservare attentamente l'evoluzione dei prossimi mesi: per questo il dato di domani riveste così grande rilevanza.

Il CME FedWatch Tool assegna ora il 61%
(stabile rispetto a ieri, 67% lunedì) di probabilità al taglio da 25 bp nella riunione del FOMC del 12 giugno. Scendono ancora quelle di -100 bp a fine 2024 (25%, 26-27% ieri, 27-28% martedì, 31% lunedì), stabili a 35% (34% lunedì) quelle di -75 bp. In ulteriore lieve rialzo le probabilità di -50 bp al 23-24% (da 22% ieri, 18% lunedì), in calo quelle di -125 bp al 7% (9% ieri, 11% lunedì).

I future sull'Euribor a 3 mesi (riferimento per stimare le mosse della BCE) segnalano un lieve recupero delle probabilità di riduzioni dei tassi ufficiali: i derivati quotano ora -26 bp circa a giugno da -25 ieri (22 mercoledì, -25/26 lunedì e -27/28 venerdì), quindi chance di taglio nella riunione del 6 giugno prevalenti e in aumento. Per fine anno -88 bp da -87/88 ieri (-84/85 martedì -89/90 lunedì, -91 circa venerdì), quindi probabilità di 3-4 tagli entro fine anno bilanciate.

L'agenda macroeconomica USA della settimana prevede oggi la rilevazione finale del PIL nel quarto trimestre 2023 e domani l'inflazione PCE.
 
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Nikkei in rosso giovedì, mentre governo e BoJ cercano di proteggere lo yen caduto ai minimi degli ultimi 34 anni.
All’indomani del meeting fra il presidente Xi Jinping e i ceo Usa, l’amministrazione Biden chiede agli alleati maggiori restrizioni sui chip inviati in Cina.


[ e se lo dice lui.......... ] Morgan Stanley scettica sulla Cina
Nonostante il ramoscello d’ulivo del presidente Xi Jinping nei confronti dei ceo stranieri che ha incontrato mercoledì a Pechino, gli investitori rimangono scettici riguardo alle prospettive della Cina. Gli analisti di Morgan Stanley hanno notato che gli hedge fund hanno venduto Adr (American depositary receipts) di azioni cinesi a marzo, liquidando gli acquisti dei mesi precedenti.
In una nota separata, la strategist di Morgan Stanley Laura Wang ha scoperto che gli utili delle società dell’indice MSCI China sono ancora al di sotto delle aspettative, anche se meno rispetto al trimestre precedente. «Rimaniamo relativamente cauti sulla ripresa degli utili per le azioni cinesi almeno fino al primo trimestre del 24, con le stime sugli utili in corso sotto pressione in un contesto di potenziale indebolimento dei dati macro», ha scritto.

Apple
L’azienda di Cupertino reagisce dopo che a febbraio le spedizioni di iPhone in Cina sono diminuite del 33%: è il secondo calo dopo quello di gennaio, che mette in luce le difficoltà della Mela in uno dei suoi principali mercati. Apple potrebbe risollevarsi a giugno, quando svelerà i nuovi prodotti all’annuale conferenza degli sviluppatori: i mercati si aspettano importanti novità sul fronte dell’AI.

Honeywell sale dell’1%. Il gruppo Usa che opera nel settore della difesa ha lanciato un’opa sull’italiana Civitanavi Systems, specializzata nelle tecnologie di navigazione. Il prezzo è di 6,3 euro in contanti per un totale di 200 milioni, con un premio del 27,1%

Ferrari. La casa di Maranello e la coreana Sk On hanno siglato un memorandum d’intesa per rinnovare la collaborazione tecnologica già in corso. Sk On fornisce celle per le batterie alle vetture sportive più potenti del Cavallino Rampante già dal 2019.

A Milano Mps sale dopo il collocamento di una quota del 12,5% da parte del Tesoro. Mentre nel caso di Poste Italiane la vendita della quota detenuta dal governo avverrà in più fasi e lo Stato potrebbe mantenere il 51% del capitale nella prima fase, come ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti

Saipem è intervenuta Barclays alzando il target price da 2,50 a 2,90 euro (overweight)

Alle 8 il pil del quarto trimestre finale del Regno Unito (preliminare: -0,3% trimestre su trimestre; consenso: -0,3% trimestre su trimestre), alla stessa ora le vendite al dettaglio a febbraio della Germania (precedente: -0,4% mese su mese, -1,4% anno su anno; consenso: +0,3% mese su mese) e alle 09:55 il tasso di disoccupazione a marzo (precedente: 5,9%; consenso: 5,9%). Alle 10 toccherà alla massa monetaria M3 a febbraio dell’Eurozona (precedente: +0,1% anno su anno; consenso: +0,3% anno su anno), all’indice sulla fiducia delle imprese manifatturiere a marzo (precedente: 87,3 punti), all’indice sulla fiducia dei consumatori a marzo (precedente: 97 punti), mentre alle 11 sarà la volta della bilancia commerciale extra Ue a febbraio (precedente: 2,9 miliardi di euro) e alle 12 dei prezzi alla produzione a febbraio (precedente: -1,7% mese su mese, -10,7% anno su anno). Invece, dagli Stati uniti alle 13:30 sono in agenda le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (precedente: -2.000 a 210.000), il pil del quarto trimestre finale (preliminare: +3,2%; consenso: +3,2%), alle 14:45 l’indice Napm Chicago a marzo (precedente: 44 punti), alle 15 l’indice sulla fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan a marzo finale (preliminare: 76,5 punti; consenso: 77 punti) e l’indice pending home sales a febbraio.

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Borse, Milano da record (+14,5%) nel I trimestre, solo Tokyo fa meglio

Ftse-Mib sopra 34mila punti ai nuovi massimi dal 2008. A marzo accelera a +6,7 %.

Da gennaio volano Iveco, Leonardo e Saipem. Euro più debole, balza il Bitcoin
Primo trimestre dell’anno brillante per le Borse europee e in particolare per Piazza Affari, che mette a segno la prestazione migliore tra i listini del Vecchio Continente e seconda solo a Tokyo a livello globale. La convinzione che il ciclo restrittivo della politica monetaria sia ormai vicino alla fine, sia in Europa che negli Stati Uniti, e il progressivo rallentamento dell’inflazione, hanno alimentato l’ottimismo degli investitori, con una performance in miglioramento mese dopo mese man mano che ci si avvicina al momento dell’atteso taglio dei tassi. Svolta che il mercato attualmente ha messo in calendario per giugno.

Il Ftse Mib di Piazza Affari ha così chiuso il periodo gennaio-marzo con un progresso del 14,5% che ha portato l’indice stabilmente sopra i 34mila punti ai nuovi massimi dal 2008. Dopo il +1,3% di gennaio e il +6% di febbraio, il listino ha ulteriormente accelerato a marzo, mettendo a segno un rialzo del 6,7%.
Tra le altre principali Borse europee, nel trimestre Francoforte ha guadagnato il 10,5%, Parigi l’8,8% e Madrid il 9,6%.
E’ rimasta indietro Londra con un +2,8%.
Nel resto del mondo, il Dow Jones è salito del 5,5%, il Nasdaq del 9,1% e l’S&P500 del 10,1%. In rialzo del 4,1% la Borsa di Mosca, mentre Shanghai si è fermata a +1,2%.
La maglia rosa, come detto, va a Tokyo che grazie anche a uno yen sceso ai minimi da 34 anni è cresciuta del 20%. Sul fronte valutario, l’euro ha perso il 2,1% nei confronti del dollaro, mentre sul mercato dell’energia il petrolio Wti è rincarato del 16,7% e il Brent del 13,4%. In decisa discesa invece il gas naturale: il prezzo sulla piattaforma Ttf di Amsterdam è calato del 43,7% da inizio anno. In forte calo anche lo spread, che da inizio anno si restringe di 27 punti base a quota a 137, mentre il Bitcoin nel trimestre ha segnato +66% ed è ormai sopra quota 70mila.

Per quanto riguarda i singoli titoli milanesi, l’andamento migliore dal primo gennaio è stato quello di Iveco, salita del 69,41% e seguita da Leonardo (+55,88%), Saipem (+53,88%), Unipol (+50,45%) e Bper (+44,75%).

In rosso invece Tim, scesa del 23,49% soprattutto in virtù del tracollo seguito alla presentazione del nuovo piano e in vista dell’assemblea per l’elezione del nuovo cda, mentre si attende la chiusura della vendita della rete. Bilancio negativo anche per Nexi (-20,69%), Erg (-19,33%), StMicroelectronics (-11,67%) e A2a (-9,98%).
 
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