Tokyo chiude in rialzo.
Lo yen perde terreno rispetto a dollaro ed euro. In Giappone occhi puntati sulla fine dell’anno fiscale
In Cina profitti industriali a +10,2%
Dalla Cina arrivano soprattutto news congiunturali. I profitti delle grandi imprese industriali hanno segnato un rialzo annuo del 10,2%, a 914,06 miliardi di yuan (quasi 130 miliardi di dollari) nei primi due mesi del 2024, rafforzando un trend di ripresa dopo la contrazione del 2,3% registrata nell’intero 2023 grazie alle misure di sostegno all’economia volute da Pechino. Secondo i dati diffusi dall’Ufficio nazionale di statistica, le aziende pubbliche hanno segnato nel periodo un rialzo dello 0,5% (da -3,4% del 2023), mentre quelle private uno balzo del 12,7% (da +2%). I settori dei computer, delle tlc e di altri equipaggiamenti elettronici hanno avuto un rimbalzo dei profitti del 210,9%. Invece, i comparti minerari del carbone hanno avuto una frenata del 36,8%, la stessa accusata dai settori industriali non minerari.
Gli investitori stranieri hanno venduto 9 miliardi di yuan (1,25 miliardi di dollari) di azioni cinesi tramite lo Stock Connect, facendo registrare il maggior deflusso giornaliero da metà gennaio.
Lieve consensum all'interno della Bce per un taglio dei tassi a giugno. I prezzi del petrolio calano: le società petrolifere russe sono pagate con diversi mesi di ritardo per il loro greggio, segno che le sanzioni Usa funzionano:
euro/dollaro è stabile a 1,082 in attesa di alcuni dati macro. Alle 08:45 l’indice sulla fiducia dei consumatori a marzo (precedente: 89 punti), alle 9 l’inflazione armonizzata a marzo preliminare della Spagna (precedente: +3% anno su anno), alle 11 l’indice sulla fiducia dei servizi a marzo dell’Eurozona (precedente: 6 punti), l’indice sulla fiducia dell’industria a marzo (precedente: -9,5 punti), l’indice sulla fiducia economica a marzo (precedente: 95,4 punti; consenso: 95,8 punti) e l’indice sulla fiducia dei consumatori a marzo finale (preliminare: -14,9 punti; consenso: -14,9 punti). Invece, dagli Stati Uniti alle 12 arriverà l’indice settimanale richieste mutui (precedente: -1,6%) e alle 15:30 le scorte settimanali di petrolio (precedente: -1,2 milioni).
Su Milano attenzione a Mps dopo che il Tesoro ha deciso di cedere un ulteriore 12,5% del capitale della banca attraverso un accelerated book building (ABB) con l'obiettivo di raccogliere circa 650 milioni di euro.
Sempre il governo sta preparando un decreto per agevolare la fusione, lungamente attesa, tra Rai Way e la concorrente Ei Towers, che creerebbe un gruppo di torri di trasmissione per la Tv del valore di oltre 2 miliardi di euro.
Unicredit e Nexi, vicini a un accordo sul fronte dei pagamenti. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, dopo una trattativa durata quasi un anno e rimasta a lungo in bilico, nelle ultime settimane i due gruppi finanziari avrebbero smarcato gli aspetti più delicati della partita e un’intesa definitiva appare più vicina.
il fondo Christofferson, Robb & Company (Crc) si affaccia sul dossier Illimity. l’investitore Usa specializzato in distressed finance sarebbe il soggetto principale con il quale in questi giorni la banca fondata da Corrado Passera sta cercando una soluzione per il proprio portafoglio di crediti deteriorat.
Attenzione a Tim visto che Exane Bnp Paribas ha abbassato il target price a 0,20 euro (rating underperform), Leonardo, promossa da AlphaValue da sell ad add (target price rivisto da 18,5 a 25,5 euro) e Stellantis visto che sono almeno 2500 le uscite volontarie concordate dal gruppo con i sindacati. Ai 1.520 lavoratori dell'area di Torino annunciati dalla Uilm, se ne aggiungono altri mille fra Cassino e Pratola Serra che portano la cifra complessiva a 2.510 esuberi, secondo la Fiom.
Tod’s, Tabor contesta l’Opa e chiede 82 euro per azione
In una lettera, l’hedge fund, che possiede l’1,1% delle azioni, contesta la correttezza dell’operazione e giudica l’offerta sul valore dei titoli ordinari insufficiente
Enel in progresso dopo upgrade di Morgan Stanley
Migliorati il giudizio e il target price. Per gli analisti, potenziali opportunità nella nuova strategia del gruppo che potrebbe far rivalutare il titolo; l’upgrade di Morgan Stanley e procede a passo spedito a Piazza Affari. Il titolo - dopo aver raggiunto i 6,17 euro (+1,7%) - è tra i migliori del FTSE MIB +0,14% . Gli analisti hanno migliorato il giudizio da ’Equal-weight’ a ’Overweight’ alzando il target price a 7,5 euro (da 7 euro), in quanto vedono potenziali opportunità nella nuova strategia del gruppo che potrebbe far rivalutare il titolo che oggi viaggia a sconto rispetto ai concorrenti.
Morgan Stanley evidenzia in particolare tre potenziali percorsi strategici: dalla razionalizzazione delle reti con l’integrazione a livello europeo dell’attività di fornitura alla cessione di asset non strategici ed acquisizioni nei settori a crescita più elevata, fino al miglioramento dei dividendi. Il titolo - viene messo in evidenza dagli esperti - ha sottoperformato rispetto ai concorrenti con un calo del 9% circa da inizio anno contro un rialzo superiore al 14% del Ftse Mib.
Apple (-0,7%) ha annunciato che la sua conferenza annuale degli sviluppatori si svolgerà dal 10 al 14 giugno. Durante l’evento Apple presenta le ultime versioni dei suoi prodotti, dall’iPhone all’iPad fino ad arrivare al Mac. Ma la conferenza del 2024 potrebbe essere diversa dalle altre perché la big tech potrebbe lanciare la sua versione di AI generativa, che le permetterebbe di risollevare il titolo dopo aver ceduto a Microsoft lo scettro di società più capitalizzata al mondo. Gli indizi portano verso una partnership con Google.
Boeing Il produttore di aerei prova a reagire dopo il riassetto dei vertici societari. In seguito alla lunga serie di guasti, culminati nel distaccamento del portellone di un 737 Max 9, il ceo Dave Calhoun ha deciso di dimettersi a fine del 2024. L’ex ad di Qualcomm, Steve Mollenkopf, assumerà il ruolo dell’ex presidente Larry Kellner e procederà alla scelta del nuovo ceo.
Ford . La casa automobilistica americana si è alleata con Allego, la rete di ricarica rapida per veicoli elettrici. Grazie alla partnership i clienti europei di Ford potranno disporre di caricabatterie ultraveloci a uso pubblico. I primi dovrebbero essere installati dal primo trimestre del 2025.
Vince la versione cinese dell’AI: dopo Samsung anche Apple si allea con Baidu
Le vendite di iphone della società di Cupertino segnano - 24%. A Tim Cook non è rimasto che scegliere ErnieBot di Baidu (che schizza in borsa)
Alla fine, com’era prevedibile, ha vinto Pechino e la sua versione dell’Intelligenza artificiale. Ha vinto un mercato in declino, ma irrinunciabile per la società di Cupertino. Tra un tè con il premier Li Qiang e una chiacchierata con il ministro del commercio Wang Wentao, il numero uno di Apple, Tim Cook, nella capitale cinese per il China development forum e per inaugurare a Shanghai il secondo più grande flagship store al mondo, ha scelto Baidu, il motore di ricerca equivalente a Google, per gli iPhone 16 e il sistema operativo iOS 18 con l’intelligenza artificiale di ErnieBot sviluppata da Baidu.
Strada obbligata
La scelta ha fatto bene alla borsa, Baidu ha guadagnato il 6% in borsa a Hong Kong. Non c’era altro modo per mettersi in linea con il sistema legale cinese, se non sposare la tecnologia made in China. Pechino sulla scia di Chatgpt ha supportato, appena qualche mese dopo, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale dei suoi campioni high tech, almeno una quarantina, in testa Alibaba e Baidu. Apple, dal canto suo, non ha fatto altro che seguire le tracce dei coreani di Samsung che hanno integrato ErnieBot nei loro smartphone Galaxy S24 in Cina.
Com’è noto finora solo l’Unione europea si è data una regolamentazione molto stretta e coerente sull’AI, ma la Cina viaggia sui suoi binari, quasi un mondo parallelo con regole non ancora ben definite ma che rappresentano una barriera all’ingresso. Del resto le vendite di Apple sono in picchiata e la Cina è un mercato troppo strategico per commettere passi falsi
Tra Baidu e Alibaba
Si diceva tra l’altro che Tim Cook fosse in trattative con Alibaba che a sua volta ha un AI ma in realtà poi ha scelto Baidu. Il percorso vedrebbe Apple affidarsi a una delle aziende leader del segmento ad alta tecnologia in Cina per supportare le novità di intelligenza artificiale del prossimo sistema operativo iOS 18, alla base della generazione futura di iPhone 16 attesa in autunno, che poggia sull’intelligenza artificiale generativa.
Nel resto del mondo, invece, è sempre più netta l’ipotesi di collaborazione con Google e il suo modello Gemini, mentre a Pechino la mossa obbligata è una realtà locale contro i blocchi governativi ai modelli stranieri. Per la Cina la sicurezza è una priorità assoluta.
Baidu aiuterebbe Apple - rimasta indietro rispetto ai rivali nelle funzionalità di intelligenza artificiale - a placare i timori negli Usa sull’utilizzo di tecnologia cinese alla base delle polemiche tra i due blocchi.
Cook e la Cina
C’è da ricordare che Tim Cook è tra i manager americani più amati in Cina. Finito il lockdown fu tra i primi ad essere ricevuto da Xi Jinping che gli ha riservato lo stesso trattamento di Bill Gates. Cook era tra i più attesi al China Developmente Forum, apputnamento iconico che si svolge a seguire dopo la Plenaria del Parlamento cinese, in marzo. Nell’occasione Tim Cook ha detto di essere felice di trovarsi in Cina: «Penso che la Cina si stia davvero aprendo».
La società di Cupertino ha dichiarato di voler continaure a investire in Cina nonostante i dati generali parlino di un calo dell’8% degli investimenti esteri diretti, E nonostante la mossa sgradita all’Occidente delle nuove linee guida per l’eliminazione graduale dei microchip Usa di Intel e Amd da computer e server governativi, nonché di Windows di Microsoft e software di database stranieri, in favore di opzioni nazionali. Sempre in nome della sicurezza nazionale.
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