♥♠♣♦ Non TUTTO ma di TUTTO ... anche Tenaris -Vol.12 - Dic. 2017

enaris - I ricavi corrono e la redditivita' scatta
11/12/2017 07:50 MKI
La multinazionale con impianti produttivi collocati nei punti strategici del pianeta potra' cogliere i frutti degli investimenti realizzati negli anni in cui la crisi causata dal crollo del prezzo del petrolio ha messo in difficolta' molti opertori. Le proiezioni indicano quindi un netto progresso nei ricavi ed un balzo della redditivita' dopo lo scatto manifestatosi in questo 2017. Scenario apprezzato dagli analisti e dal mercato, che ha valorizzato la solidita' di un gruppo guidato con sagacia da un team focalizzato sulla capacita' di generare cassa grazie anche ad un modello di business sostenibile.
Indice:

Paolo Rocca, Ceo di Tenaris, illustra le priorita' strategiche Priorita' strategiche - BayCity, gioiello di tecnologia ed efficienzaTenarisBayCity - una location centrale per il mercato UsaTenarisBayCity - eccellenza con forti ricadute nel Rig Direct™Priorita' strategiche – il ruolo del Rig Direct™Efficienza totale: dal Just in Time al Rig Direct™ Priorita' strategiche - da Vaca Muerta in Argentina a Zohr in Egitto Lo scenario per i prossimi 12-24 mesi I dati del 3° trimestre e le attese per il quartoLe attese per il 2017 Le proiezini per il biennio 2018-2019Analisti Tenaris in Borsa Tenaris archivia il terzo trimestre con ricavi a 1,3 miliardi (+32%) e margini in crescita di 380 punti base al 17% grazie ad un Ebitda migliorato di quasi il 70% a 225. Ancora piu' forte il progresso dell'Ebit, passato da un rosso di 33 milioni ad un utile di 79 milioni.
Buone notizie anche sull'outlook per il 4° trimestre 2017 e per il prossimo anno. Il management infatti ha dichiarato: 'prevediamo che le nostre vendite nelle Americhe continueranno a crescere mentre consolidiamo ed espandiamo il nostro programma Rig Direct™ in Nord America e nel campo di scisto di Vaca Muerta in Argentina'.
E c'e' pure altro poiche', completano in Tenaris, 'ci aspettiamo maggiori vendite nel resto del mondo, incoraggiate dalle spedizioni per i gasdotti dell'East Meditarrenean, da maggiori spedizioni verso i clienti mediorientali e da maggiori vendite in Europa. In crescita anche l'Ebitda e il risultato operativo, con margini che beneficiano del maggior utilizzo degli impianti e del contenimento dei costi fissi.
Il 2017 dovrebbe cosi' chiudersinel solco delle performance dei primi nove mesi e presentare ricavi tendenti ai 4,4 miliardi con Ebitda stimato dagli analisti nell'ordine dei 775 milioni e margini balzati al 18%. Ancora piu' forti i progressi nell'Ebit, atteso a 237 milioni con margini al 5,4 per cento.
Il conto economico dovrebbe infine chiudersi con un utile di oltre 350 milioni, mentre l'indebitamento netto si dovrebbe fissare poco al di sopra dei 700 milioni e testimoniare la solidita' di un gruppo che e' stato in grado di generare cassa anche nei momenti piu' complessi della crisi.
Un trend che dovrebbe consolidarsi e rfforzarsi nei prossimi trimestri i quanto il prossimo anno, fra l'altro, Tenaris beneficera' del programmato sviluppo degli investimenti nel maxi giacimento Zohr in Egitto e dei progetti in Argentina nell'area di Vaca Muerta.
Il 2018 dovrebbe cosi' presentare una crescita di oltre il 20% a 5,4 miliardi dei ricavi, mentre ancora piu' forte dovrebbe essere lo sviluppo dell'Ebitda, atteso dagli analisti al di sopra di 1,1 miliardi (+45%). E se tutto cio' sara' confermato la redditivita' espressa dall'Ebitda margin dovrebbe migliorare ulteriormente salendo al 21 per cento.
Gli analisti prevedono poi un vero e proprio strappo in quanto l'Ebit dovrebbe avvicinarsi ai 600 milioni mettendo a segno un balzo del 150 per cento, mentre la redditivita' misurata dal Ros dovrebbe piu' che raddoppiare ad oltre l'11 per cento.
Proiezioni apprezzate dagli analisti, che risultano equamente posizionati fra positivi e neutrali, mente chi suggerisce di alleggerire le posizioni sono una netta minoranza, tre su diciassette.
Scenario apprezzato dal mercato, che nel passato ha saputo valorizzare un gruppo con grandi capacita' di generare cassa ed un modello di business sostenibile. Modello reso ancora piu' forte dai massicci investimenti realizzati anche nei periodi piu' difficili di un settore messo in crisi dal crollo dei prezzi del petrolio. Solidita' dimostrata anche con l'inaugurazione del primo impianto realizzato dal gruppo negli Usa, in Texas, con un investimento da 1,8 miliardi di dollari.
Paolo Rocca, Ceo di Tenaris, illustra le priorita' strategiche
'Portare a regime il nuovo insediamento produttivo TenarisBayCity in Usa, Texas; dare maggiore forza al progetto Rig Direct™ con il quale rafforzare uteriormente i vantaggi distintivi e competitivi che ci caratterizzano; valorizzare le opportunita' che si stanno delineando soprattutto negli insediamenti argentini di Vaca Muerta e le opportunita' derivanti dalla riforma energetica in Messico'.





Sono queste, puntualizza Paolo Rocca, Ceo di Tenaris, 'le priorita' strategiche a cui stiamo lavorando per dare forza alla ripresa di un business, la produzione di tubi senza saldatura per l'industria dell'oil&gas, che ha superato uno dei momenti piu' difficili degli ultimi decenni e sta consolidando quella ripresa emersa in questo 2017 a partire dal Nord America'.
Ed il dicembre del 2017 rappresenta un mese per noi decisamente importante in quanto proprio oggi inauguriamo il nuovo stabilimento in Usa, a Matagorda County in Texas.
Un progetto da 1,8 miliardi di dollari di investimenti che ha richiesto quattro anni di lavori per realizzare l'infrastruttura ed installarvi gli impianti per la produzione di tubi senza saldatura per l'industria dell'oil&gas americana; uno dei mercati piu' importanti per noi, ma anche quello piu' dinamico e sensibile all'andamento del prezzo del petrolio'.
Priorita' strategiche - BayCity, gioiello di tecnologia ed efficienza
Il progetto BayCity, ricorda Rocca, 'e' stato pensato ben prima dell'esplosione delle turbolenze che hanno caratterizzato il mercato delle oil company in questi ultimi anni. Anche se l'emergere di uno scenario di ‘crisi' ha dato maggiore forza alla nostra idea originale'.
Il nuovo scenario, aggiunge il capo azienda, 'ci ha poi permesso di innestare BayCity nel piu' vasto piano mirante a rafforzare il ruolo di Rig Direct™ come leva per migliorare il nostro posizionamento sul mercato e rafforzare quel carattere differenziante che ci permettera' di essere vincenti anche sui mercati piu' competitivi e reattivi come il Nord America'.





Un mercato dove ora, con l'avvio di BayCity, potremo migliorare in modo significativo il posizionamento. E' doveroso ricordare che questo stabilimento, come sottolinea il capo azienda, 'e' il nostro primo impianto di produzione di tubi senza saldatura in Usa, ove fino ad ora vendevamo questi prodotti realizzati in altri paesi'.
TenarisBayCity - una location centrale per il mercato Usa
Con BayCity, specifica Rocca, 'avremo la possibilita' di essere a stretto contatto con i clienti finali e questo semplifichera' molto il nostro lavoro permettendoci di migliorare in modo sensibile anche quell'efficienza nella fase distributiva e post vendita che ci viene richiesta dai clienti'.
Il nuovo laminatoio per la produzione di tubi senza saldatura di Matagorda County, in Texas, 'e' infatti vicino a Houston e ci offre una combinazione geografica e logistica operativa di valenza strategica'. E con tale operazione, aggiunge il capo azienda, 'abbiamo rafforzato la presenza del nostro network manifatturiero nelle Americhe'.
Altre unita' produttive sono dislocate in Europa, in Asia e nei principali mercati dell'oil&gas. L'attuale configurazione 'ci permette di soddisfare al meglio le esigenze dei clienti applicando nel contempo la massima efficienza possibile integrando con il Rig Direct™ anche le attivita' di distribuzione e servizi post vendita'.
TenarisBayCity - eccellenza con forti ricadute nel Rig Direct™
La posizione strategica di TenarisBayCity, ricorda Rocca, 'migliorera' la capacita' di fornire rapidamente i nostri clienti di prodotti di alta qualita' anche perche' il nuovo impianto avra' una capacita' produttiva di 600 mila tonnellate di OCTG', usati nell'attivita' di esplorazione e produzione dell'oil&gas.
Tenaris ricorda poi che l'insediamento dara' occupazione a 600 dipendenti con uno stipendio medio annuo di 66mila dollari e durante i primi sei anni di attivita' la struttura avra' un impatto economico nella regione prossimo ai 20 miliardi di dollari.




Ma c'e' pure altro in quanto, come sottolinea il Ceo di Tenaris, 'per minimizzare l'impatto ambientale sulla comunita' locale anche il design e la costruzione dell'impianto hanno seguito stringenti standard ambientali e di sicurezza. La struttura - conclude il Ceo di Tenaris - ha infatti richiesto la certificazione di Leadership in Energy and Environmental Design'.
Priorita' strategiche – il ruolo del Rig Direct™
La forte crisi che ha colpito le compagnie petrolifere a seguito del crollo del prezzo del petrolio si e' tradotta in una ricerca affannata di efficienza e riduzione dei costi. Un processo i cui effetti, riordano alla Tenaris, 'si sono scaricati pure sui fornitori e quindi anche sulla nostra industria, che ha dovuto ricercare a sua volta tutte le efficienze possibili, lavorando in simbiosi con i propri clienti'.
Ed ecco che, aggiungono, 'dopo aver espletato massicci interventi di razionalizzazione del ciclo produttivo, l'attenzione si e' allargata alle attivita' a monte ed a valle, ove abbiamo ricercato nuove opportunita'.




Piu' nello specifico, proseguono alla Tenaris, 'abbiamo cosi' individuato nella distribuzione uno dei punti ove noi avremmo potuto creare valore alla filiera in quanto siamo in grado di ridurne i costi ed aumentare l'efficienza e l'efficacia del processo, abbattendo nel contempo pure gli stock e quindi i costi logistici di distribuzione elemento rilevante nei momenti di tensione finanziaria'.
Efficienza totale: dal Just in Time al Rig Direct™
In questi anni abbiamo lavorato molto sul fronte dell'efficienza e questo, ricordano in Tenaris, 'ci ha permesso di migliorare ulteriormente la nostra generazione di cassa e cosi' facendo abbiamo potuto salvaguardare quel piano di investimenti che ci ha permesso di giungere alla fine della crisi con grandi potenziali ed una capacita' competitiva ancora piu' forte'.





Piu' in particolare, proseguono, 'l'esperienza decennale del Just in Time, acquisita in Messico e Argentina, ci ha permesso di estendere questo servizio da noi denominato Rig Direct™ in altre aree geografiche inclusi gli Stati Uniti'.
Il nuovo insediamento di Bay City, in Texas e vicino a Houston, 'ci permettera' di rafforzare ed estendere sempre piu' l'applicazione del Rig Direct™ in uno dei mercati fra i piu' importanti avvicinando la produzione al consumo. Un mercato piu' che competitivo proprio perche' fra i piu' dinamici, ma anche fra i piu' sensibili all'evoluzione del prezzo del petrolio. Un mercato ove il successo si gioca anche sulla capacita' di rendere totale l'efficienza e quindi anche quella attinente ai servizi di distribuzione. Un percorso che interessera' la nostra attivita' in tutto il mondo proprio per rafforzare gli elementi caratterizzanti e distintivi della nostra azienda'.
Priorita' strategiche - da Vaca Muerta in Argentina a Zohr in Egitto
La nostra industria ha superato la forte crisi del 2015-2016 ed ora sta entrando in una nuova fase espansiva, che per noi dovrebbe essere contrassegnata da due progetti di valenza assoluta: il primo in Egitto con l'Eni per il mega giacimento di Zohr e l'altro in Argentina relativo allo sviluppo dell'area di Vaca Muerta, uno dei piu' grandi giacimenti ‘non convenzionali' al mondo.
L'investimento di Eni in Egitto e' gia' entrato nel vivo e lo sviluppo del mega-giacimento registrera' una accelerazione nei prossimi mesi, per il quale Tenaris si e' aggiudicata la fornitura dei tubi per il condotto nel Mediterraneo.




I tempi potrebbero invece essere piu' diluiti in Messico, dove pero' a partire dalla seconda meta' del 2018 dovremmo iniziare a vedere i benefici derivanti dalla riforma energetica approvata nel 2013. In Argentina, sostiene Tenaris, 'si stanno creando le condizioni per avviare con il giusto passo lo sfruttamento del giacimento in quanto il governo uscito dalle recenti elezioni ha dimostrato maggiori aperture agli investimenti internazionali, mentre all'inizio del 2017 ha emanato una legge nella quale si fissa il prezzo del gas di Vaca Muerta per i prossimi 4 anni ad un prezzo piu' che doppio rispetto a quello in vigore negli Usa'.
Due elementi che dovrebbero ridare forza agli investimenti internazionali in Argentina con positive ricadute sul business di Tenaris, che in Argentina ha una presenza storica e con una quota di mercato significativa.
Lo scenario per i prossimi 12-24 mesi
Il momento piu' acuto della crisi si e' registrato nel biennio 2015-2016, mentre quest'anno sono emersi in modo chiaro e ben definito i segnali del recupero. Trend scattato negli Stati Uniti con una ripresa forte dei volumi, trainati da quella ripresa dei prezzi del petrolio che secondo le attese dovrebbe consolidarsi nei prossimi trimestri. Il mercato americano e' infatti il piu' dinamico del mondo e quello piu' sensibile ai prezzi del petrolio.Uno scenario che dovrebbe consolidarsi nel 2018, quando Tenaris dovrebbe poter beneficiare anche delle vendite al progetto Zohr in Egitto, della maggior domanda in Messico e dell'atteso avvio dello sfruttamento dei megagiacimenti argentini nell'area Vaca Muerta.
I dati del 3° trimestre e le attese per il quarto
Tenaris archivia il terzo trimestre 2017 con risultati sopra le attese a livello di Ebit e l'outlook per il quarto trimestre si conferma positivo.
I ricavi di luglio-settembre sono infatti aumentati del 32% a 1,3 miliardi e l'Ebitda e' scattato di quasi il 70% a 225 milioni portando i margini ad oltre il 17% con un progresso di 380 basis point. L'Ebit balza invece dal rosso di 33 milioni del 2016 all'utile di 79 milioni e supera con forza il consensus, fermo a 62 milioni. Buona anche la posizione finanziaria netta che resta vicina al miliardo di dollari.





Buone notizie anche sull'outlook per il 4° trimestre 2017 e per il prossimo anno. Il management infatti ha dichiarato che nel quarto trimestre e nel 2018: 'prevediamo che le nostre vendite nelle Americhe continueranno a crescere mentre consolidiamo ed espandiamo il nostro programma Rig Direct™ in Nord America e nel campo di scisto di Vaca Muerta in Argentina'.
E c'e' pure altro poiche', completano in Tenaris, 'ci aspettiamo maggiori vendite nel resto del mondo, incoraggiate dalle spedizioni per i gasdotti dell'East Meditarrenean, da maggiori spedizioni verso i clienti mediorientali e da maggiori vendite in Europa. In crescita anche l' Ebitda e il risultato operativo, con margini che beneficiano del maggior utilizzo degli impianti e del contenimento dei costi fissi.
Le attese per il 2017
L'esercizio in corso dovrebbe cosi' rappresentare per il settore quello dell'attesa inversione di un trend che dovrebbe poi consolidarsi nei trimestri successivi, salvo il sorgere di eventi ad oggi non prevedibili.
I ricavi attesi dagli operatori per fine anno dovrebbero quindi consolidare la crescita consuntivata sino ad oggi da Tenaris ed avvicinarsi ai 4,4 miliardi. Un ragionamento analogo dovrebbe presentarsi anche per l'Ebitda, stimato dagli analisti nell'ordine dei 775 milioni, con margini balzati al 18%. Ancora piu' forti i progressi nell'Ebit, atteso a 237 milioni con margini al 5,4 per cento.
Il conto economico dovrebbe infine chiudersi con un utile di oltre 350 milioni, mentre l'indebitamento netto si dovrebbe fissare poco al di sopra dei 700 milioni e testimoniare la solidita' di un gruppo che e' stato in grado di generare cassa anche nei momenti piu' complessi della crisi. Quelli nei quali Tenaris ha potuto continuare a realizzare una politica di investimenti grazie alla quale cogliere appieno le potenzialita' che si presenteranno come dimostrato con l'avvio del nuovo impiando in Usa dopo investimenti per 1,8 miliardi negli ultimi quattro anni.
Le proiezini per il biennio 2018-2019
I prossimi trimestri dovrebbero essere caratterizzati dal consolidamento del trend in atto anche perche' il prossimo anno, fra l'altro, Tenaris dovrebbe beneficiare del citato sviluppo degli investimenti nel maxi giacimento Zohr in Egitto e dei progetti in Argentina nell'area di Vaca Muerta.




Il 2018 dovrebbe cosi' presentare una crescita di oltre il 20% a 5,4 miliardi dei ricavi, mentre ancora piu' forte dovrebbe essere lo sviluppo dell'Ebitda, appeso dagli analisti al di sopra di 1,1 miliardi (+45%). E se tutto cio' sara' confermato la redditivita' espressa dall'Ebitda margin dovrebbe migliorare ulteriormente salendo al 21 per cento.
Gli analisti prevedono poi un vero e proprio strappo in quanto l'Ebit dovrebbe avvicinarsi ai 600 milioni mettendo a segno un balzo del 150 per cento, mentr la redditivita' misurata dal Ros dovrebbe piu' che raddoppiare ad oltre l'11 per cento. Il conto economico dovrebbe infine chiudersi con un utile di oltre 500 milioni (+43%) confermando la capacita' dell'azienda di generare reddito e grandi flussi di cassa.
Analisti
Goldman Sachs rilancia il neutral e alza leggermente il target price da 12,3 a 12,7 euro in scia al marginale miglioramento delle stime. 'Abbiamo aggiornato il nostro prezzo obiettivo sulla base della revisione al rialzo delle previsioni sull'Ebitda del 3% e dell'1% rispettivamente del 2018 e del 2019. Continuiamo ad attenderci un miglioramento del livello di saturazione degli impianti dal 2018 in avanti, con conseguenti effetti positivi sulla marginalita'.
Bernstein conferma il giudizio outperform con target price a 19 euro, dopo i buoni risultati del terzo trimestre grazie soprattutto alla crescita a doppia cifra nelle Americhe. Il gruppo ha inoltre presentato una guidance 2018 positiva, con il management che si attende per il quarto trimestre 2017 e per il prossimo anno vendite in aumento sia nelle Americhe che nel Resto del Mondo. 'Anche i margini operativi sono previsti in crescita, grazie soprattutto a una maggiore utilizzazione degli impianti e alla gestione dei costi fissi'.




Kepler Cheuvreux mantiene l'hold e alza il target price da 11,5 a 12 euro, dopo che il management si e' mostrato piu' fiducioso sull'oulook, con una buona visibilita' per i prossimi due trimestri. 'Nonostante rimangano dei dubbi su alcune questioni e vediamo ancora potenziali rischi, abbiamo migliorato le nostre stime sull'Ebitda margin 2018-2019, dopo che il terzo trimestre ha mostrato un incremento della marginalita' superiore alle attese grazie alla buona gestione dei costi. Con minori Capex e un aumento del circolante, stimiamo un dividendo appena sufficiente a coprire il dividendo e una liquidita' netta stabile nel 2018, salvo poi aumentare nel 2019'.
Scotia Howard Weil conferma il rating sector outperform e il target price a 36 dollari, ritenendo che Tenaris sia 'ben posizionata per sfruttare l'ulteriore crescita della domanda in nord America nel settore degli OCTG (oil country tubular goods) onshore. Il gruppo ha un'alta visibilita' sui volumi nel medio-lungo periodo e nel 2018 assisteremo a un miglioramento della profittabilita' grazie alla sua diversificazione globale'.
Intermonte rivede il giudizio da neutral a outperform e il target price da 13 a 15 euro dato che 'con l'aumento dei prezzi del petrolio, ci attendiamo che il comparto dell'energia possa nuovamente attrarre il focus degli investitori e beneficiare di una rotazione settoriale dopo la debole performance da inizio anno. Una stabilizzazione delle quotazioni del greggio in area 55-60 dollari potrebbe portare a un graduale aumento dei Capex nel settore, dopo i tagli degli ultimi anni, sostenendo la domanda degli OCTG'.
Credit Suisse giudica il titolo underperform con target price a 13 euro. 'Nonostante il miglioramento del pricing e del mix emerso nel terzo trimestre dovrebbe continuare anche nei prossimi mesi insieme a una ripresa dei volumi fuori dagli Usa, lo stallo dei rig negli Stati Uniti e il calo dei prezzi nel settore OCTG potrebbe limitare gli utili nella seconda parte del 2018. Mentre i volumi in area Emea e in sud America sono visti in aumento, dovrebbe comunque esserci un ritardo nel miglioramento dei prezzi a causa della struttura delle consegne e dei contratti'.
Mediobanca rilancia l'outperform con prezzo obiettivo a 17,5 euro nonostante l'abbassamento delle stime. 'Crediamo che l'indebolimento dell'attivita' estrattiva degli ultimi mesi sia temporaneo e che la crescita piu' bassa delle attese della produzione Usa dovrebbe continuare a sostenere i prezzi del petrolio e, dunque, un ulteriore recupero del numero di impianti di trivellazione. Riteniamo inoltre che un altro catalyst per il titolo nel breve periodo sia la significativa diminuzione delle importazioni sudcoreane di OCTG in Usa, che potrebbe avere un impatto positivo sui prezzi per i player domestici'.
Cowen reitera il rating Market Perform e il target price a 28 dollari in quanto 'Tenaris offre una posizione di leader negli OCTG e presenta una solida generazione di cassa che dovrebbe migliorare nel 2018 con la frenata della crescita dei Caoex. In base alle nostre stime aggiornate, la societa' e' in grado di pagare gli attuali dividendi e aumentare la propria liquidita' netta al 2020. L'andamento del business in Usa dovrebbe rallentare, ma la crescita nel 2018 dovrebbe essere supportata dall'avvio di progetti al di fuori degli Stati Uniti'.
Tenaris in Borsa

Nell'ultima settimana borsistica il titolo Tenaris ha guadagnato l’1,7% portandosi a quota 12,67 euro e sottoperformando l'indice principale di Piazza Affari che ha chiuso a +3 per cento trainato dalle banche. Ampliando il periodo di analisi a inizio anno emerge che le quotazioni di Tenaris hanno perso il 25%, sottoperformando di circa 44 punti il Ftse Mib e di circa 14 punti il Ftse Italia Oil&Gas.





Evidentemente i prezzi hanno beneficiato degli acquisti soprattutto nella seconda meta' dello scorso anno ed ora gli investitori stanno alleggerendo le posizioni. Inoltre la debole valutazione delle quotazioni del greggio ha penalizzando i titoli del settore soprattutto nella seconda parte di quest'anno.

Nel dettaglio, le azioni Tenaris sono passate dai massimi di inizio anno in area 17 euro ai minimi di fine agosto intorno agli 11 euro, per poi rinvigorirsi raggiungendo i livelli attuali. A dare man forte al titolo l'annuncio dei conti del terzo trimestre 2017 che hanno evidenziato un netto progresso dei principali aggregati economico-finanziari, un outlook migliorato sugli ultimi tre mesi dell'anno e buone aspettative per l'esercizio 2018.


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MARKET TALK: Tenaris, prosegue fase recupero (gestore)
11/12/2017 11:28 MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Tenaris guadagna l'1,5% a 12,86 euro. Un gestore interpellato da MF-Dowjones spiega che "nell'ultima parte dell'anno gli investitori cercano i temi che sono rimasti un po' indietro, come Tenaris (-27% circa da inizio anno, ndr). Si aggiunge a questo il prezzo del petrolio che si mantiene su buoni livelli". Tenaris e' passata dai 17,25 euro del 2 gennaio a 11,07 euro del 25 ottobre, per poi iniziare la fase di recupero che prosegue ancora oggi. sda susanna.scotto@mfdowjones.it
 
fidatevi un po di piu..se dico ci sono notizie ci sono..come ci sono anche su mediaset..ha parlavo piersilvio junior in tv anche stamattina.altro titolo buy long term oltre vivendi elezioni al centro destra
 
enaris - I ricavi corrono e la redditivita' scatta
11/12/2017 07:50 MKI
La multinazionale con impianti produttivi collocati nei punti strategici del pianeta potra' cogliere i frutti degli investimenti realizzati negli anni in cui la crisi causata dal crollo del prezzo del petrolio ha messo in difficolta' molti opertori. Le proiezioni indicano quindi un netto progresso nei ricavi ed un balzo della redditivita' dopo lo scatto manifestatosi in questo 2017. ... ecccc.... ecccc...........

... questo è un poema !!!! OK!
... per le orecchie della Cavalla questa è musica :clap: :clap:
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fidatevi un po di piu..se dico ci sono notizie ci sono..come ci sono anche su mediaset..ha parlavo piersilvio junior in tv anche stamattina.altro titolo buy long term oltre vivendi elezioni al centro destra

Amigos..ok ok..ma prossima volta posta prima la notizia e poi il tuo solito buy..avresti evitato a me ed a altri di criticare...OK!
 
Petrolio sotto pressione, dopo gli ultimi dati sulla produzione negli Stati Uniti, che hanno messo in evidenza come l'attività di trivellazione sia cresciuta per la terza settimana consecutiva.
venerdì il numero di pozzi attivo è passato da 749 a 751

Dopo aver fatto registrare 3 mesi consecutivi in deciso rialzo ( quasi +30% dai minimi di Agosto ), le quotazioni del petrolio stanno tirando un po’ il fiato, penalizzate dall’ output record statunitense e dalla perdita dell’ appeal speculativo dovuta alla fine dell’ attesa sul prolungamento dei tagli alla produzione da parte dei Paesi produttori OPEC e non.

Non essendoci stato alcun effetto sorpresa dal meeting di Vienna di una settimana fa, in cui una buona parte dei Paesi grandi produttori di petrolio ha deciso di estendere i tagli alla produzione ( 1,8 milioni di barili giornalieri) fino al 31 Dicembre 2018, poiché il sì al prolungamento era già scontato nei prezzi, le quotazioni del petrolio per adesso sono rimaste a metà strada tra i massimi ad oltre due anni e mezzo ed i minimi delle ultime 3 settimane

Non ha invece sortito gli effetti desiderati, a sostegno dei prezzi, il calo settimanale delle scorte di petrolio made in USA.
Secondo quanto reso noto dall’EIA ( Energy Information Administration , nella settimana terminata l’1 Dicembre, gli stock di greggio hanno evidenziato una flessione di 5,6 milioni di barili, migliore del calo pari a -2,86 milioni di barili ipotizzato dagli analisti.

L’ ottimo dato rilasciato dal report settimanale EIA è stato tuttavia offuscato dal drastico aumento delle scorte di benzina, schizzate di 6,78 milioni di barili, decisamente al di sopra dell’ aumento pari a +1,98 milioni di barili atteso dal mercato.

In salita anche gli stock di distillati, cresciuti di 1,67 milioni di barili contro l’ aumento di 1 milione di barili pronosticato dagli analisti.

La lettura settimanale EIA, in questa occasione, è stata convergente con le anticipazioni rilasciate dall’ API con un giorno di anticipo.

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fracking.jpg
 
64 >> +18 fa 82 >> +18 fa 13,00 ...la matematica la nè brisa una upiniò !!!
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zzzzz 18 up TEN Giornaliero.png
 
Meeting FED sotto i riflettori, possibile rialzo dei tassi

Il focus della settimana sarà il meeting della Fed del 13 dicembre, (il 13 Dic. si festeggia ancge S. Lucia protettrice della vista )che potrebbe portare in dono ai mercati un rialzo dei tassi di interesse di 25 bps all’1,5%, l’ultimo della presidenza Yellen.

Lo stesso giorno, negli Usa, sarà pubblicato il dato di inflazione di novembre, che potrebbe essere stato spinto al rialzo dai maggiori costi dell’energia. Se il dato sulla componente “core” dovesse essere molto forte, il mercato potrebbe iniziare già a focalizzarsi sulle mosse della Fed per il 2018 e ciò potrebbe sostenere l’apprezzamento del dollaro.
 
felicottera..........

campo Base pare 10

Leonardo è in netto rialzo (+2,5% stamane) in un mercato piatto, dove che oggi Goldman Sachs ha alzato il giudizio sul titolo a "buy" da "neutral" sulle aspettative di sorprese positive nel 2018. Il titolo è in calo di circa il 30% dal 9 novembre, quando il gruppo ha rivisto al ribasso le stime sull'anno a causa di difficoltà nel settore elicotteri. Secondo Goldman una parte del warning è legata a fattori "one-off" che non si ripeteranno nel 2018

ps corrono voci di accordi tra FCT e l'ex fnc ...........tutto è possibile;)


ps2 dimenticavo :quando parla G.S. toccarsi sempre i maroni:D
 
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enaris - I ricavi corrono e la redditivita' scatta
11/12/2017 07:50 MKI
La multinazionale con impianti produttivi collocati nei punti strategici del pianeta potra' cogliere i frutti degli investimenti realizzati negli anni in cui la crisi causata dal crollo del prezzo del petrolio ha messo in difficolta' molti opertori. Le proiezioni indicano quindi un netto progresso nei ricavi ed un balzo della redditivita' dopo lo scatto manifestatosi in questo 2017. Scenario apprezzato dagli analisti e dal mercato, che ha valorizzato la solidita' di un gruppo guidato con sagacia da un team focalizzato sulla capacita' di generare cassa grazie anche ad un modello di business sostenibile.
Indice:

Paolo Rocca, Ceo di Tenaris, illustra le priorita' strategiche Priorita' strategiche - BayCity, gioiello di tecnologia ed efficienzaTenarisBayCity - una location centrale per il mercato UsaTenarisBayCity - eccellenza con forti ricadute nel Rig Direct™Priorita' strategiche – il ruolo del Rig Direct™Efficienza totale: dal Just in Time al Rig Direct™ Priorita' strategiche - da Vaca Muerta in Argentina a Zohr in Egitto Lo scenario per i prossimi 12-24 mesi I dati del 3° trimestre e le attese per il quartoLe attese per il 2017 Le proiezini per il biennio 2018-2019Analisti Tenaris in Borsa Tenaris archivia il terzo trimestre con ricavi a 1,3 miliardi (+32%) e margini in crescita di 380 punti base al 17% grazie ad un Ebitda migliorato di quasi il 70% a 225. Ancora piu' forte il progresso dell'Ebit, passato da un rosso di 33 milioni ad un utile di 79 milioni.
Buone notizie anche sull'outlook per il 4° trimestre 2017 e per il prossimo anno. Il management infatti ha dichiarato: 'prevediamo che le nostre vendite nelle Americhe continueranno a crescere mentre consolidiamo ed espandiamo il nostro programma Rig Direct™ in Nord America e nel campo di scisto di Vaca Muerta in Argentina'.
E c'e' pure altro poiche', completano in Tenaris, 'ci aspettiamo maggiori vendite nel resto del mondo, incoraggiate dalle spedizioni per i gasdotti dell'East Meditarrenean, da maggiori spedizioni verso i clienti mediorientali e da maggiori vendite in Europa. In crescita anche l'Ebitda e il risultato operativo, con margini che beneficiano del maggior utilizzo degli impianti e del contenimento dei costi fissi.
Il 2017 dovrebbe cosi' chiudersinel solco delle performance dei primi nove mesi e presentare ricavi tendenti ai 4,4 miliardi con Ebitda stimato dagli analisti nell'ordine dei 775 milioni e margini balzati al 18%. Ancora piu' forti i progressi nell'Ebit, atteso a 237 milioni con margini al 5,4 per cento.
Il conto economico dovrebbe infine chiudersi con un utile di oltre 350 milioni, mentre l'indebitamento netto si dovrebbe fissare poco al di sopra dei 700 milioni e testimoniare la solidita' di un gruppo che e' stato in grado di generare cassa anche nei momenti piu' complessi della crisi.
Un trend che dovrebbe consolidarsi e rfforzarsi nei prossimi trimestri i quanto il prossimo anno, fra l'altro, Tenaris beneficera' del programmato sviluppo degli investimenti nel maxi giacimento Zohr in Egitto e dei progetti in Argentina nell'area di Vaca Muerta.
Il 2018 dovrebbe cosi' presentare una crescita di oltre il 20% a 5,4 miliardi dei ricavi, mentre ancora piu' forte dovrebbe essere lo sviluppo dell'Ebitda, atteso dagli analisti al di sopra di 1,1 miliardi (+45%). E se tutto cio' sara' confermato la redditivita' espressa dall'Ebitda margin dovrebbe migliorare ulteriormente salendo al 21 per cento.
Gli analisti prevedono poi un vero e proprio strappo in quanto l'Ebit dovrebbe avvicinarsi ai 600 milioni mettendo a segno un balzo del 150 per cento, mentre la redditivita' misurata dal Ros dovrebbe piu' che raddoppiare ad oltre l'11 per cento.
Proiezioni apprezzate dagli analisti, che risultano equamente posizionati fra positivi e neutrali, mente chi suggerisce di alleggerire le posizioni sono una netta minoranza, tre su diciassette.
Scenario apprezzato dal mercato, che nel passato ha saputo valorizzare un gruppo con grandi capacita' di generare cassa ed un modello di business sostenibile. Modello reso ancora piu' forte dai massicci investimenti realizzati anche nei periodi piu' difficili di un settore messo in crisi dal crollo dei prezzi del petrolio. Solidita' dimostrata anche con l'inaugurazione del primo impianto realizzato dal gruppo negli Usa, in Texas, con un investimento da 1,8 miliardi di dollari.
Paolo Rocca, Ceo di Tenaris, illustra le priorita' strategiche
'Portare a regime il nuovo insediamento produttivo TenarisBayCity in Usa, Texas; dare maggiore forza al progetto Rig Direct™ con il quale rafforzare uteriormente i vantaggi distintivi e competitivi che ci caratterizzano; valorizzare le opportunita' che si stanno delineando soprattutto negli insediamenti argentini di Vaca Muerta e le opportunita' derivanti dalla riforma energetica in Messico'.





Sono queste, puntualizza Paolo Rocca, Ceo di Tenaris, 'le priorita' strategiche a cui stiamo lavorando per dare forza alla ripresa di un business, la produzione di tubi senza saldatura per l'industria dell'oil&gas, che ha superato uno dei momenti piu' difficili degli ultimi decenni e sta consolidando quella ripresa emersa in questo 2017 a partire dal Nord America'.
Ed il dicembre del 2017 rappresenta un mese per noi decisamente importante in quanto proprio oggi inauguriamo il nuovo stabilimento in Usa, a Matagorda County in Texas.
Un progetto da 1,8 miliardi di dollari di investimenti che ha richiesto quattro anni di lavori per realizzare l'infrastruttura ed installarvi gli impianti per la produzione di tubi senza saldatura per l'industria dell'oil&gas americana; uno dei mercati piu' importanti per noi, ma anche quello piu' dinamico e sensibile all'andamento del prezzo del petrolio'.
Priorita' strategiche - BayCity, gioiello di tecnologia ed efficienza
Il progetto BayCity, ricorda Rocca, 'e' stato pensato ben prima dell'esplosione delle turbolenze che hanno caratterizzato il mercato delle oil company in questi ultimi anni. Anche se l'emergere di uno scenario di ‘crisi' ha dato maggiore forza alla nostra idea originale'.
Il nuovo scenario, aggiunge il capo azienda, 'ci ha poi permesso di innestare BayCity nel piu' vasto piano mirante a rafforzare il ruolo di Rig Direct™ come leva per migliorare il nostro posizionamento sul mercato e rafforzare quel carattere differenziante che ci permettera' di essere vincenti anche sui mercati piu' competitivi e reattivi come il Nord America'.





Un mercato dove ora, con l'avvio di BayCity, potremo migliorare in modo significativo il posizionamento. E' doveroso ricordare che questo stabilimento, come sottolinea il capo azienda, 'e' il nostro primo impianto di produzione di tubi senza saldatura in Usa, ove fino ad ora vendevamo questi prodotti realizzati in altri paesi'.
TenarisBayCity - una location centrale per il mercato Usa
Con BayCity, specifica Rocca, 'avremo la possibilita' di essere a stretto contatto con i clienti finali e questo semplifichera' molto il nostro lavoro permettendoci di migliorare in modo sensibile anche quell'efficienza nella fase distributiva e post vendita che ci viene richiesta dai clienti'.
Il nuovo laminatoio per la produzione di tubi senza saldatura di Matagorda County, in Texas, 'e' infatti vicino a Houston e ci offre una combinazione geografica e logistica operativa di valenza strategica'. E con tale operazione, aggiunge il capo azienda, 'abbiamo rafforzato la presenza del nostro network manifatturiero nelle Americhe'.
Altre unita' produttive sono dislocate in Europa, in Asia e nei principali mercati dell'oil&gas. L'attuale configurazione 'ci permette di soddisfare al meglio le esigenze dei clienti applicando nel contempo la massima efficienza possibile integrando con il Rig Direct™ anche le attivita' di distribuzione e servizi post vendita'.
TenarisBayCity - eccellenza con forti ricadute nel Rig Direct™
La posizione strategica di TenarisBayCity, ricorda Rocca, 'migliorera' la capacita' di fornire rapidamente i nostri clienti di prodotti di alta qualita' anche perche' il nuovo impianto avra' una capacita' produttiva di 600 mila tonnellate di OCTG', usati nell'attivita' di esplorazione e produzione dell'oil&gas.
Tenaris ricorda poi che l'insediamento dara' occupazione a 600 dipendenti con uno stipendio medio annuo di 66mila dollari e durante i primi sei anni di attivita' la struttura avra' un impatto economico nella regione prossimo ai 20 miliardi di dollari.




Ma c'e' pure altro in quanto, come sottolinea il Ceo di Tenaris, 'per minimizzare l'impatto ambientale sulla comunita' locale anche il design e la costruzione dell'impianto hanno seguito stringenti standard ambientali e di sicurezza. La struttura - conclude il Ceo di Tenaris - ha infatti richiesto la certificazione di Leadership in Energy and Environmental Design'.
Priorita' strategiche – il ruolo del Rig Direct™
La forte crisi che ha colpito le compagnie petrolifere a seguito del crollo del prezzo del petrolio si e' tradotta in una ricerca affannata di efficienza e riduzione dei costi. Un processo i cui effetti, riordano alla Tenaris, 'si sono scaricati pure sui fornitori e quindi anche sulla nostra industria, che ha dovuto ricercare a sua volta tutte le efficienze possibili, lavorando in simbiosi con i propri clienti'.
Ed ecco che, aggiungono, 'dopo aver espletato massicci interventi di razionalizzazione del ciclo produttivo, l'attenzione si e' allargata alle attivita' a monte ed a valle, ove abbiamo ricercato nuove opportunita'.




Piu' nello specifico, proseguono alla Tenaris, 'abbiamo cosi' individuato nella distribuzione uno dei punti ove noi avremmo potuto creare valore alla filiera in quanto siamo in grado di ridurne i costi ed aumentare l'efficienza e l'efficacia del processo, abbattendo nel contempo pure gli stock e quindi i costi logistici di distribuzione elemento rilevante nei momenti di tensione finanziaria'.
Efficienza totale: dal Just in Time al Rig Direct™
In questi anni abbiamo lavorato molto sul fronte dell'efficienza e questo, ricordano in Tenaris, 'ci ha permesso di migliorare ulteriormente la nostra generazione di cassa e cosi' facendo abbiamo potuto salvaguardare quel piano di investimenti che ci ha permesso di giungere alla fine della crisi con grandi potenziali ed una capacita' competitiva ancora piu' forte'.





Piu' in particolare, proseguono, 'l'esperienza decennale del Just in Time, acquisita in Messico e Argentina, ci ha permesso di estendere questo servizio da noi denominato Rig Direct™ in altre aree geografiche inclusi gli Stati Uniti'.
Il nuovo insediamento di Bay City, in Texas e vicino a Houston, 'ci permettera' di rafforzare ed estendere sempre piu' l'applicazione del Rig Direct™ in uno dei mercati fra i piu' importanti avvicinando la produzione al consumo. Un mercato piu' che competitivo proprio perche' fra i piu' dinamici, ma anche fra i piu' sensibili all'evoluzione del prezzo del petrolio. Un mercato ove il successo si gioca anche sulla capacita' di rendere totale l'efficienza e quindi anche quella attinente ai servizi di distribuzione. Un percorso che interessera' la nostra attivita' in tutto il mondo proprio per rafforzare gli elementi caratterizzanti e distintivi della nostra azienda'.
Priorita' strategiche - da Vaca Muerta in Argentina a Zohr in Egitto
La nostra industria ha superato la forte crisi del 2015-2016 ed ora sta entrando in una nuova fase espansiva, che per noi dovrebbe essere contrassegnata da due progetti di valenza assoluta: il primo in Egitto con l'Eni per il mega giacimento di Zohr e l'altro in Argentina relativo allo sviluppo dell'area di Vaca Muerta, uno dei piu' grandi giacimenti ‘non convenzionali' al mondo.
L'investimento di Eni in Egitto e' gia' entrato nel vivo e lo sviluppo del mega-giacimento registrera' una accelerazione nei prossimi mesi, per il quale Tenaris si e' aggiudicata la fornitura dei tubi per il condotto nel Mediterraneo.




I tempi potrebbero invece essere piu' diluiti in Messico, dove pero' a partire dalla seconda meta' del 2018 dovremmo iniziare a vedere i benefici derivanti dalla riforma energetica approvata nel 2013. In Argentina, sostiene Tenaris, 'si stanno creando le condizioni per avviare con il giusto passo lo sfruttamento del giacimento in quanto il governo uscito dalle recenti elezioni ha dimostrato maggiori aperture agli investimenti internazionali, mentre all'inizio del 2017 ha emanato una legge nella quale si fissa il prezzo del gas di Vaca Muerta per i prossimi 4 anni ad un prezzo piu' che doppio rispetto a quello in vigore negli Usa'.
Due elementi che dovrebbero ridare forza agli investimenti internazionali in Argentina con positive ricadute sul business di Tenaris, che in Argentina ha una presenza storica e con una quota di mercato significativa.
Lo scenario per i prossimi 12-24 mesi
Il momento piu' acuto della crisi si e' registrato nel biennio 2015-2016, mentre quest'anno sono emersi in modo chiaro e ben definito i segnali del recupero. Trend scattato negli Stati Uniti con una ripresa forte dei volumi, trainati da quella ripresa dei prezzi del petrolio che secondo le attese dovrebbe consolidarsi nei prossimi trimestri. Il mercato americano e' infatti il piu' dinamico del mondo e quello piu' sensibile ai prezzi del petrolio.Uno scenario che dovrebbe consolidarsi nel 2018, quando Tenaris dovrebbe poter beneficiare anche delle vendite al progetto Zohr in Egitto, della maggior domanda in Messico e dell'atteso avvio dello sfruttamento dei megagiacimenti argentini nell'area Vaca Muerta.
I dati del 3° trimestre e le attese per il quarto
Tenaris archivia il terzo trimestre 2017 con risultati sopra le attese a livello di Ebit e l'outlook per il quarto trimestre si conferma positivo.
I ricavi di luglio-settembre sono infatti aumentati del 32% a 1,3 miliardi e l'Ebitda e' scattato di quasi il 70% a 225 milioni portando i margini ad oltre il 17% con un progresso di 380 basis point. L'Ebit balza invece dal rosso di 33 milioni del 2016 all'utile di 79 milioni e supera con forza il consensus, fermo a 62 milioni. Buona anche la posizione finanziaria netta che resta vicina al miliardo di dollari.





Buone notizie anche sull'outlook per il 4° trimestre 2017 e per il prossimo anno. Il management infatti ha dichiarato che nel quarto trimestre e nel 2018: 'prevediamo che le nostre vendite nelle Americhe continueranno a crescere mentre consolidiamo ed espandiamo il nostro programma Rig Direct™ in Nord America e nel campo di scisto di Vaca Muerta in Argentina'.
E c'e' pure altro poiche', completano in Tenaris, 'ci aspettiamo maggiori vendite nel resto del mondo, incoraggiate dalle spedizioni per i gasdotti dell'East Meditarrenean, da maggiori spedizioni verso i clienti mediorientali e da maggiori vendite in Europa. In crescita anche l' Ebitda e il risultato operativo, con margini che beneficiano del maggior utilizzo degli impianti e del contenimento dei costi fissi.
Le attese per il 2017
L'esercizio in corso dovrebbe cosi' rappresentare per il settore quello dell'attesa inversione di un trend che dovrebbe poi consolidarsi nei trimestri successivi, salvo il sorgere di eventi ad oggi non prevedibili.
I ricavi attesi dagli operatori per fine anno dovrebbero quindi consolidare la crescita consuntivata sino ad oggi da Tenaris ed avvicinarsi ai 4,4 miliardi. Un ragionamento analogo dovrebbe presentarsi anche per l'Ebitda, stimato dagli analisti nell'ordine dei 775 milioni, con margini balzati al 18%. Ancora piu' forti i progressi nell'Ebit, atteso a 237 milioni con margini al 5,4 per cento.
Il conto economico dovrebbe infine chiudersi con un utile di oltre 350 milioni, mentre l'indebitamento netto si dovrebbe fissare poco al di sopra dei 700 milioni e testimoniare la solidita' di un gruppo che e' stato in grado di generare cassa anche nei momenti piu' complessi della crisi. Quelli nei quali Tenaris ha potuto continuare a realizzare una politica di investimenti grazie alla quale cogliere appieno le potenzialita' che si presenteranno come dimostrato con l'avvio del nuovo impiando in Usa dopo investimenti per 1,8 miliardi negli ultimi quattro anni.
Le proiezini per il biennio 2018-2019
I prossimi trimestri dovrebbero essere caratterizzati dal consolidamento del trend in atto anche perche' il prossimo anno, fra l'altro, Tenaris dovrebbe beneficiare del citato sviluppo degli investimenti nel maxi giacimento Zohr in Egitto e dei progetti in Argentina nell'area di Vaca Muerta.




Il 2018 dovrebbe cosi' presentare una crescita di oltre il 20% a 5,4 miliardi dei ricavi, mentre ancora piu' forte dovrebbe essere lo sviluppo dell'Ebitda, appeso dagli analisti al di sopra di 1,1 miliardi (+45%). E se tutto cio' sara' confermato la redditivita' espressa dall'Ebitda margin dovrebbe migliorare ulteriormente salendo al 21 per cento.
Gli analisti prevedono poi un vero e proprio strappo in quanto l'Ebit dovrebbe avvicinarsi ai 600 milioni mettendo a segno un balzo del 150 per cento, mentr la redditivita' misurata dal Ros dovrebbe piu' che raddoppiare ad oltre l'11 per cento. Il conto economico dovrebbe infine chiudersi con un utile di oltre 500 milioni (+43%) confermando la capacita' dell'azienda di generare reddito e grandi flussi di cassa.
Analisti
Goldman Sachs rilancia il neutral e alza leggermente il target price da 12,3 a 12,7 euro in scia al marginale miglioramento delle stime. 'Abbiamo aggiornato il nostro prezzo obiettivo sulla base della revisione al rialzo delle previsioni sull'Ebitda del 3% e dell'1% rispettivamente del 2018 e del 2019. Continuiamo ad attenderci un miglioramento del livello di saturazione degli impianti dal 2018 in avanti, con conseguenti effetti positivi sulla marginalita'.
Bernstein conferma il giudizio outperform con target price a 19 euro, dopo i buoni risultati del terzo trimestre grazie soprattutto alla crescita a doppia cifra nelle Americhe. Il gruppo ha inoltre presentato una guidance 2018 positiva, con il management che si attende per il quarto trimestre 2017 e per il prossimo anno vendite in aumento sia nelle Americhe che nel Resto del Mondo. 'Anche i margini operativi sono previsti in crescita, grazie soprattutto a una maggiore utilizzazione degli impianti e alla gestione dei costi fissi'.




Kepler Cheuvreux mantiene l'hold e alza il target price da 11,5 a 12 euro, dopo che il management si e' mostrato piu' fiducioso sull'oulook, con una buona visibilita' per i prossimi due trimestri. 'Nonostante rimangano dei dubbi su alcune questioni e vediamo ancora potenziali rischi, abbiamo migliorato le nostre stime sull'Ebitda margin 2018-2019, dopo che il terzo trimestre ha mostrato un incremento della marginalita' superiore alle attese grazie alla buona gestione dei costi. Con minori Capex e un aumento del circolante, stimiamo un dividendo appena sufficiente a coprire il dividendo e una liquidita' netta stabile nel 2018, salvo poi aumentare nel 2019'.
Scotia Howard Weil conferma il rating sector outperform e il target price a 36 dollari, ritenendo che Tenaris sia 'ben posizionata per sfruttare l'ulteriore crescita della domanda in nord America nel settore degli OCTG (oil country tubular goods) onshore. Il gruppo ha un'alta visibilita' sui volumi nel medio-lungo periodo e nel 2018 assisteremo a un miglioramento della profittabilita' grazie alla sua diversificazione globale'.
Intermonte rivede il giudizio da neutral a outperform e il target price da 13 a 15 euro dato che 'con l'aumento dei prezzi del petrolio, ci attendiamo che il comparto dell'energia possa nuovamente attrarre il focus degli investitori e beneficiare di una rotazione settoriale dopo la debole performance da inizio anno. Una stabilizzazione delle quotazioni del greggio in area 55-60 dollari potrebbe portare a un graduale aumento dei Capex nel settore, dopo i tagli degli ultimi anni, sostenendo la domanda degli OCTG'.
Credit Suisse giudica il titolo underperform con target price a 13 euro. 'Nonostante il miglioramento del pricing e del mix emerso nel terzo trimestre dovrebbe continuare anche nei prossimi mesi insieme a una ripresa dei volumi fuori dagli Usa, lo stallo dei rig negli Stati Uniti e il calo dei prezzi nel settore OCTG potrebbe limitare gli utili nella seconda parte del 2018. Mentre i volumi in area Emea e in sud America sono visti in aumento, dovrebbe comunque esserci un ritardo nel miglioramento dei prezzi a causa della struttura delle consegne e dei contratti'.
Mediobanca rilancia l'outperform con prezzo obiettivo a 17,5 euro nonostante l'abbassamento delle stime. 'Crediamo che l'indebolimento dell'attivita' estrattiva degli ultimi mesi sia temporaneo e che la crescita piu' bassa delle attese della produzione Usa dovrebbe continuare a sostenere i prezzi del petrolio e, dunque, un ulteriore recupero del numero di impianti di trivellazione. Riteniamo inoltre che un altro catalyst per il titolo nel breve periodo sia la significativa diminuzione delle importazioni sudcoreane di OCTG in Usa, che potrebbe avere un impatto positivo sui prezzi per i player domestici'.
Cowen reitera il rating Market Perform e il target price a 28 dollari in quanto 'Tenaris offre una posizione di leader negli OCTG e presenta una solida generazione di cassa che dovrebbe migliorare nel 2018 con la frenata della crescita dei Caoex. In base alle nostre stime aggiornate, la societa' e' in grado di pagare gli attuali dividendi e aumentare la propria liquidita' netta al 2020. L'andamento del business in Usa dovrebbe rallentare, ma la crescita nel 2018 dovrebbe essere supportata dall'avvio di progetti al di fuori degli Stati Uniti'.
Tenaris in Borsa

Nell'ultima settimana borsistica il titolo Tenaris ha guadagnato l’1,7% portandosi a quota 12,67 euro e sottoperformando l'indice principale di Piazza Affari che ha chiuso a +3 per cento trainato dalle banche. Ampliando il periodo di analisi a inizio anno emerge che le quotazioni di Tenaris hanno perso il 25%, sottoperformando di circa 44 punti il Ftse Mib e di circa 14 punti il Ftse Italia Oil&Gas.





Evidentemente i prezzi hanno beneficiato degli acquisti soprattutto nella seconda meta' dello scorso anno ed ora gli investitori stanno alleggerendo le posizioni. Inoltre la debole valutazione delle quotazioni del greggio ha penalizzando i titoli del settore soprattutto nella seconda parte di quest'anno.

Nel dettaglio, le azioni Tenaris sono passate dai massimi di inizio anno in area 17 euro ai minimi di fine agosto intorno agli 11 euro, per poi rinvigorirsi raggiungendo i livelli attuali. A dare man forte al titolo l'annuncio dei conti del terzo trimestre 2017 che hanno evidenziato un netto progresso dei principali aggregati economico-finanziari, un outlook migliorato sugli ultimi tre mesi dell'anno e buone aspettative per l'esercizio 2018.


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MARKET TALK: Tenaris, prosegue fase recupero (gestore)
11/12/2017 11:28 MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Tenaris guadagna l'1,5% a 12,86 euro. Un gestore interpellato da MF-Dowjones spiega che "nell'ultima parte dell'anno gli investitori cercano i temi che sono rimasti un po' indietro, come Tenaris (-27% circa da inizio anno, ndr). Si aggiunge a questo il prezzo del petrolio che si mantiene su buoni livelli". Tenaris e' passata dai 17,25 euro del 2 gennaio a 11,07 euro del 25 ottobre, per poi iniziare la fase di recupero che prosegue ancora oggi. sda susanna.scotto@mfdowjones.it
OK!:yes: Grazie dell'info
 
Passo per un saluto veloce. Purtroppo sto incasinato e non posso gioire con voi amici stalloni

p.s. mi sono lasciato 35k cavalle a 13 per la scadenza di dicembre speriamo ci vorrebbe un ottimo strike :sperem:
 
Salve, qualcuno puo' consigliarmi se vendere 2000 tenaris comprate a 12 adesso. o è meglio lasciar correre? i vs. messaggi di analisi tecnica sono troppo criptici per le mie capacita'.
grazie se qualcuno vorra' consigliarmi.
 
BBuon giorno alla Stalla ... si fatica a sollevare il sedere dal letto !! ;)
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... mercati orientali sotto pressione in attesa della FED ... in poche parole sono in rosso ;)
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... La riunione della FED inizia oggi e si concluderà domani con l'annuncio dei tassi di interesse .
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Piazza Affari verso un avvio sulla parità.

Piazza Affari dovrebbe iniziare la seduta con gli indici intorno alla parità, potenzialmente trainati dal comparto energetico, dopo che il Brent è salito sopra i 65 dollari al barile per la prima volta dal 2015.
Tra i titoli da seguire a Milano in avvio di contrattazioni c’è Unicredit.
La BCE ha abbassato i requisiti che l’istituto dovrà perseguire per l’anno prossimo sul piano della patrimonializzazione: rispetto a un CET1 ratio del 13,94% imposto al 30 settembre scorso, dovrà tendere al 9,2% minimo; il Tier1 ratio passa dal 15,32% al 10,7% e il Total Capital ratio dal 18,19% al 12,7%.

Al contrario, la BCE ha chiesto una nuova roadmap a Ubi Banca per accelerare lo smaltimento dei crediti deteriorati, a maggior ragione dopo che l’istituto ha rilevato le good banks di Banca Etruria, Banca Marche e CariChieti.

Infine, occhio a MPS, che proprio in questi giorni cederà crediti deteriorati per 26 miliardi, l’operazione più grande in Europa. La cartolarizzazione avverrà attraverso l’emissione di tre tranche di Abs, di cui quella mezzanina da un miliardo verrà ceduta ad Atlante II.
 
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Tubi d’avanguardia senza saldatura: al via il nuovo impianto Tenaris in Texas foto
Si chiama TenarisBayCity, è il nuovo stabilimento che Tenaris ha inaugurato negli Stati Uniti, precisamente nella contea di Matagorda

di Redazione - 11 dicembre 2017 - 22:00

Si chiama TenarisBayCity, è il nuovo stabilimento che Tenaris ha inaugurato negli Stati Uniti, precisamente nella contea di Matagorda, in Texas, non lontano da Houston lunedì 11 dicembre. È uno stabilimento all’avanguardia per la produzione di tubi senza saldatura con cui la società guidata dalla famiglia Rocca rafforza la propria presenza in Nordamerica, nella contea di Matagorda, in Texas, non lontano da Houston. La posizione strategica di TenarisBayCity, che si trova vicino ai giacimenti shale, aumenterà la capacità di fornire rapidamente prodotti di alta qualità per le operazioni dei clienti Tenaris.

Con un investimento di 1,8 miliardi di dollari e 600 dipendenti a regime impiegati direttamente nella produzione, il nuovo stabilimento ha una capacità produttiva di 600.000 tonnellate di Oil Country Tubular Goods (OCTG) e in particolare tubi casing utilizzati per le perforazioni, ma anche line pipe per la produzione e il trasporto di gas e petrolio.

L’impianto è stato progettato per rispettare gli standard ambientali e di sicurezza più stringenti – anche superiori alle normative sia statali che federali – grazie all’implementazione di tecnologie di controllo in grado di ridurre significativamente l’impatto ambientale.
“TenarisBayCity mostra il nostro impegno nella produzione nazionale, per fornire in modo competitivo l’industria Oil&Gas americana”, ha dichiarato Paolo Rocca, Chairman e CEO di Tenaris, durante la cerimonia d’inaugurazione. “Questo stabilimento, che incorpora le tecnologie più avanzate oggi disponibili a livello mondiale, guiderà la nostra rete nazionale di industrie e servizi rivolta al mercato statunitense”, ha aggiunto.

Sono tanti i bergamaschi in prima fila nella guida del nuovo stabilimento, a cominciare da Luca Zanotti (già amministratore delegato di Tenaris Dalmine) nel ruolo di vice president USA (quindi amministratore delegato), che ha, tra le altre, la responsabilità del nuovo impianto.

Il direttore di fabbricazione è pure un bergamasco d’adozione, Beppe Randazzo, attualmente trasferito in Texas dopo aver lavorato in Dalmine dal 2003 al 2009, e poi in Romania. E anche il direttore delle risorse umane Tenaris, basata lei in Texas, è bergamasca: Paola Mazzoleni.

Oltre a quelli che si trovano in Italia e negli Stati Uniti, Tenaris conta impianti in Argentina, Brasile, Canada, Colombia, Giappone, Messico e Romania. Con una capacità produttiva complessiva annua di 3,7 milioni di tonnellate di tubi senza saldatura e 2,6 milioni di tonnellate di tubi saldati, Tenaris fornisce quasi un terzo del mercato globale dei prodotti OCTG senza saldatura.
 
... in attesa della FED...saranno le ultime parole della Jannina , dolore$ prova a risalire la china.
... l suo rafforzamento fa bene alla Cavalla
... per il consiglio sul da farsi ....non si danno consigli ... il buon comportamento sarebbe di portare a casa il 50% del grano e di stare alla finestra con più tranquillità e maggior margine di manovra dovuta alla vendita ..sarebbe ... poi....
...poi le parole del Rocca sembrano seminare fiducia , non ha parlato sui minimi a 11 , ha parlato a 13 dopo la svolta , perchè è ora che serve forza per salire ... lascia fare a Lui OK!
... poi ci sta dolore$ ... poi il piano fiscale del TRAMPolo , una imposta che scende dal 35 al 20 , se non sarà il 20 sarà sempre un 25 ... un 10% di risparmio sulle imposte degli utili ...è la Cavalla mica è una cozza...la Cavalla fa utili !!!!!... quindi con tutto questo popò di roba non è facile dare consigli !!!!!!
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.. figgurina.. e siamo a 4 ..cavalla in corsa , allentare le briglie :clap: :clap:
i 13,13 sono andati /// a 13,19 ci sta l'estensione del precedente rialzo , se superato ci sta forza !!! /// a 13,28 ci sta la MM200 e a 13,31 l'invertibile , il Maxxx di inizio novembre ....poi....un tucano
... poi fare attenzione 13,20/30 è una zona di forte resistenza


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... in attesa della FED...saranno le ultime parole della Jannina , dolore$ prova a risalire la china.
... l suo rafforzamento fa bene alla Cavalla
... per il consiglio sul da farsi ....non si danno consigli ... il buon comportamento sarebbe di portare a casa il 50% del grano e di stare alla finestra con più tranquillità e maggior margine di manovra dovuta alla vendita ..sarebbe ... poi....
...poi le parole del Rocca sembrano seminare fiducia , non ha parlato sui minimi a 11 , ha parlato a 13 dopo la svolta , perchè è ora che serve forza per salire ... lascia fare a Lui OK!
... poi ci sta dolore$ ... poi il piano fiscale del TRAMPolo , una imposta che scende dal 35 al 20 , se non sarà il 20 sarà sempre un 25 ... un 10% di risparmio sulle imposte degli utili ...è la Cavalla mica è una cozza...la Cavalla fa utili !!!!!... quindi con tutto questo popò di roba non è facile dare consigli !!!!!!
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.. figgurina.. e siamo a 4 ..cavalla in corsa , allentare le briglie :clap: :clap:
i 13,13 sono andati /// a 13,19 ci sta l'estensione del precedente rialzo , se superato ci sta forza !!! /// a 13,28 ci sta la MM200 e a 13,31 l'invertibile , il Maxxx di inizio novembre ....poi....un tucano

Vedi l'allegato 2460196

Hai ragione da vendere consigli non se ne danno ognuno ha la propria testolina e ditino sul compra e vendi...(ma la vecchia se porti a a casa venditi e poi pentiti vale sempre)vediamo se questa volta abbatte sto 13,31...
 
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