♥♠♣♦ NON TUTTO ma di Tutto ... anche Tenaris Vol.N° 139/30

DANYeuro

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Buona giornata a tutti OK!

oggi lunedì 26 luglio 2010

partenza buona in oriente dollaro in rafforzamento su yen OK!
 

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cortile

ollio a 79 $
 

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futures de niantri

apertura in gap up OK!
 

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ITALIA
Trimestrali
- Luxottica (1° semestre 2010)
- Terna (1° semestre 2010)
- Cementir (1° semestre 2010)
- Dada (1° semestre 2010)
- Investimenti&Sviluppo (1° semestre 2010)

Incontri con la comunità finanziaria
- Terna. Conference call a commento dei risultati trimestrali (ore 12.00).
- Luxottica. Conference call a commento dei risultati semestrali (ore 18.30).

Operazioni straordinarie
- Vengono riofferti i diritti rimasti inoptati relativi all’aumento di capitale di Banca Ifis. I titoli resteranno quotati fino al 30 luglio.

Dividendi
- Piquadro (0,08 euro, ordinaria)

Trimestrali
Europa
- Pearson (Gran Bretagna, 2° trimestre 2010)

MACROECONOMIA
GIAPPONE

- Bilancia commerciale a giugno (ore 01.50). Consensus: 539,0 miliardi di yen.

STATI UNITI
- Vendite di nuove case a giugno (ore 16.00). Consensus: 320mila
 
Banche con il cerone...statale

Banche: sistema ok, ma 38 gruppi su 91 sono puntellati dallo stato

di Antonio Pollio Salimbeni (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 23 lug - E' andata nel migliore dei modi: le condizioni per la ripresa della fiducia ci sono tutte, sette banche bocciate tra cui sei di rilevanza locale e una, la tedesca Hypo Real Estate la cui bocciatura era annunciata, non sono un dramma continentale.
L'ossatura del sistema bancario europeo appare certamente robusta tutti i grandi gruppi (comprese quelli italiani) hanno una buona base di capitale, spesso molto superiore al livello minimo nel caso di una brutta caduta del prodotto sommata a una crisi del debito sovrano. C'e' pero' un fatto altrettanto chiaro non a caso ricordato dal Cebs: delle 91 banche sottoposte al test, ben 38 sono state puntellate dagli stati che da ottobre 2008 a maggio 2010 hanno iniettato nelle casse degli istituti europei 236 miliardi di euro (per non parlare degli impegni sulle garanzie). Cio' in qualche modo condiziona la valutazione del test, la raffredda un po', perche' indica la necessita' non solo di turare le falle nelle banche bocciate, ma anche che le contromisure potrebbero coinvolgere altre banche, quelle che hanno passato il test per il rotto della cuffia e quelle che devono ancora essere pesantemente riorganizzate.
Aps-y- (RADIOCOR) 23-07-10 21:01:37 (0419)news 3 NNNN
 
i tedeschi hanno fiducia

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Gli Italiani hanno ... rimesso i vestiti vecchi

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Daolio è sicuro: o si va sù, o si va giù ....ma DECISI !!!

PREVISIONI PER L'INDICE FTSE MIB

L’andamento degli indici azionari degli ultimi mesi è chiaramente rappresentativo dell’incertezza che regna tra gli investitori in questo periodo.
Nell’ambito dei mercati azionari dell’area euro il pattern che si è andato delineando nel periodo maggio-luglio è praticamente lo stesso per tutti gli indici: dopo i minimi di maggio le quotazioni hanno oscillato nervosamente all’interno di una fascia orizzontale, compresa appunto tra i minimi di maggio e i massimi del successivo rimbalzo, senza riuscire a prendere una chiara direzione di marcia. Le successive oscillazioni sono andate via via riducendosi , in termini di ampiezza, mettendo in crisi i graficisti, per i quali è difficile stabilire quale tipo di pattern si stia formando.

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L’incertezza che è evidenziata dai grafici, ma anche dall’esame delle previsioni degli analisti, che in questo periodo sono particolarmente variegate, è certamente frutto delle aspettative per importanti dati/eventi che saranno noti nelle prossime settimane, e che potrebbero condizionare l’andamento futuro delle quotazioni:
lo stress test sugli istituti bancari, i cui risultati saranno noti oggi stesso a mercati chiusi
la stagione delle trimestrali, appena iniziata
i dati macro, particolarmente seguiti in questo periodo, nel quale gli economisti sono divisi tra i sostenitori del “double dip” e sostenitori di un rallentamento modesto della
crescita a livello globale.

Il cocktail di dati/notizie è corposo, e giustifica una atteggiamento attendista, da parte degli investitori, in attesa di poter dare una valutazione più chiara dell’intero quadro macro e micro.

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Le prime indicazioni non sono negative: l’esito degli stress test non dovrebbe riservare sorprese particolarmente negative, le prime trimestrali uscite in questi giorni sono complessivamente buone, e i dati macro( oggi sono usciti gli indici ifo tedeschi) sono moderatamente positivi, soprattutto per quel che riguarda l’area euro.
Forse è per questo motivo che gli indici nelle sedute più recenti, si sono portati nella parte alta del range orizzontale che abbiamo individuato, e ora sono in prossimità di importanti livelli di resistenza.
Per il nostro ftsemib40, questo livello è rappresentato dall’area dei 21000 punti.
Va anche detto che l’incertezza espressa dai grafici è anche evidenziata dalla maggior parte degli indicatori tecnici: gli oscillatori, ad esempio, da tempo sono appiattiti, e continuano a dare falsi segnali, oscillando attorno ai rispettivi valori di equilibrio.
L’open interest totale, per citare un altro esempio, è particolarmente basso, e indica che gli investitori non prendono posizione, in questo periodo.
In questo quadro generale fare previsioni diviene ancor più difficile del solito; tuttavia possiamo affermare che solitamente il genere di pattern che si sta sviluppando sul mercato è di quelli che sfociano in un movimento abbastanza deciso dell’indice, da una parte o dall’altra, e la figura sembra ormai in fase di completamento. L’esito dello stress test, della campagna delle trimestrali, e dei dati macro, potranno imprimere una accelerazione al rialzo, con il superamento delle resistenze, oppure sospingere pericolosamente gli indici nuovamente nell’area dei minimi di maggio( e sarebbe il quarto test).

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Per quel che ci riguarda puntiamo ancora sulla possibilità che le resistenze siano superate, e che si apra uno spazio di ulteriore rivalutazione, per i mercati azionari, di circa il 10%, da qui a fine anno.
La situazione di incertezza impone tuttavia estrema prudenza, e mai come in questa situazione sarebbe opportuno coprire le posizioni, magari acquistando put otm, con scadenza dicembre, oppure put spreads.
 
Attenti, l'austerità può far male: è depressiva

di Paul Krugman


C'è un argomento su cui gli economisti keynesiani come me esitano a partire lancia in resta, per timore di subire attacchi di ogni sorta. Ma considerando l'urgenza della situazione attuale, ho deciso di non tirarmi indietro.
Questo mese la giornalista del Wall Street Journal Sara Murray ha scritto sull'edizione online che non prorogare i sussidi di disoccupazione rischia d'incrementare il disavanzo sul lungo periodo, perché spingerebbe i lavoratori più anziani, prossimi all'età della pensione, nella categoria degli invalidi. È una tesi molto interessante.

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Mentre il Senato, lunedì, ha dato il via libera alla proroga dei sussidi di disoccupazione fino a tutto novembre, mercoledì Ben Bernanke, il presidente della Federal Reserve, ha detto al Congresso che il tasso di disoccupazione probabilmente rimarrà ben al di sopra del 7% fino a tutto il 2012. Dall'audizione di Bernanke non sembrava di percepire l'urgenza della situazione: ragazzi, l'economia va maluccio, forse prima o poi si potrebbe pensare di fare qualcosa.
Tutto questo potrebbe incoraggiare ancora di più i fan del rigore? Forse sì. E ci sono buone ragioni per sostenere che tagliare la spesa pubblica in una situazione di depressione economica crea letteralmente una percezione falsata dell'economia, che in realtà finisce per aggravare leggermente i problemi di bilancio.
Guardiamola in questo modo: supponiamo di tagliare la spesa pubblica dell'1% del Pil. È un risparmio per lo stato, no? Ma se lo facciamo in un momento in cui i tassi d'interesse sono quasi a zero, e dunque la Fed non è in grado di compensare gli effetti negativi sulla domanda con un abbassamento dei tassi, l'economia subirà una contrazione. Diciamo che un taglio della spesa dell'1% porta a una contrazione dell'economia dell'1,4 per cento. Un'economia più debole significa meno introiti fiscali. Ipotizziamo che per ogni dollaro di Pil in meno si abbiano 25 centesimi di gettito in meno (ed è una stima al ribasso). Dunque, l'austerità riduce gli introiti fiscali dello 0,35% del Pil; il risparmio effettivo pertanto ammonta soltanto allo 0,65% del Pil.
Lo stato a questo punto sarebbe costretto a chiedere soldi in prestito per coprire il gettito mancante: diciamo che il tasso di interesse reale è del 3% (in realtà è molto più basso). Ipotizzando che la cifra che lo stato può usare per rimborsare i prestiti rimanga costante, questo significa che l'impatto a lungo termine dell'austerità consiste in una riduzione dei pagamenti reali sugli interessi dello 0,0195% del Pil. Un momento però: che succede se ci sono effetti negativi a lungo termine originati da un rallentamento più marcato dell'economia? Come scriveva il Wall Street Journal, alcuni lavoratori vengono estromessi in via permanente dalla forza lavoro. E poi c'è l'effetto negativo di un'economia depressa sugli investimenti delle imprese, e lo spreco di talenti perché i giovani vedono compromessa la loro carriera. E così via.

Un'economia più debole sul lungo periodo si traduce in meno entrate per lo stato, e queste minori entrate compensano qualunque risparmio offerto dalla riduzione iniziale della spesa. Quanto devono essere ingenti questi ulteriori effetti negativi per trasformare l'austerità, a conti fatti, in un'operazione in perdita per il bilancio? Non particolarmente ingenti. È vero, la spesa pubblica non sempre si ripaga da sola, e risparmiare denaro non sempre produce effetti negativi. Ma l'austerità è una cattiva idea non solo per l'impatto che produce sull'economia e sull'occupazione: rischia di non riuscire neppure a dare un po' di respiro alle finanze pubbliche.
 
BBuon GGiorno e BBBB settimana OK!

Giappone: +27,7% export in giugno

(ANSA) - TOKYO, 26 LUG - Vola l'export giapponese, aumentato del 27,7% in giugno, a quota 5.866 miliardi di yen (450 miliardi di euro circa). Nel primo semestre del 2010, le esportazioni registrano un rialzo per la prima volta in quattro anni (+37,9% a 33.096 miliardi di yen). Lo riferisce il ministero delle Finanze. A giugno, con importazioni salite del 26,1% a 5.179 miliardi di yen, il surplus commerciale complessivo si e' attestato a 687 miliardi di yen.

Grecia, nuova missione ispettori Bce-Ue-Fmi ad Atene

Con ok 'Troika' arrivera' secondo pacchetto aiuti da 9 mld
..biglietto di andata... senza ritorno :censored:

(ANSA) - ROMA, 25 LUG - Nuova missione ad Atene degli ispettori di Ue, Fmi e Bce per valutare gli effetti del programma di austerity varato dal governo greco. La 'troika', come viene chiamata in Grecia la triade di autorita', iniziera' a lavorare domani e dovra' compilare un rapporto sulla base del quale verra' poi decisa l'assegnazione della seconda tranche del pacchetto di aiuti. Verranno quindi passati al setaccio i debiti della sanita', i fondi pensionistici, le entrate fiscali e le finanze pubbliche.

da permalink...batto Banco :mmmm:

Secondo quanto riportato dalla stampa nel week-end il tribunale di Milano ha condannato Banca Italease, istituto controllato dal Banco Popolare, al pagamento di 80 milioni di euro a favore di Egeton Capital Limited. Secondo quanto rimarcato dalla sentenza Il fondo inglese avrebbe perso questa cifra investendo 136 milioni nelle azioni Banca Italease nel 2007 sulla base di bilanci risultati in seguito falsi.

copia incolla da IO ... Nuvole nere all'orrizzonte _ stati USA in Bancarotta _

Inutile tormentarsi, serve urgentemente un programma di lavoro per gli stati Usa in bancarotta. E bisogna rilanciare i consumi. Prestiti a interessi zero. La nave sta affondando, la Federal Reserve dovrebbe mandare le scialuppe di salvataggio
Andrew Roberts, a capo del credito di RBS, sta consigliando ai suoi clienti di leggere le parole di Bernanke con particolare attenzione perche' la Fed ben presto ha intenzione di spingere la leva sul "mostro" rappresentato dal quantitative easing.
Un paio di giorni fa Bernanke in discorso tenuto alla camera di commercio di Austin, in Texas, ha definitivamente gettato la maschera, ventilando in maniera esplicita la possibilità che la FED cominci a stampare denaro e lo usi per comprare direttamente buoni del tesoro a lungo termine.
"Non diremo mai abbastanza quanto siamo convinti che uno strapiombo e' dietro l'angolo per il sistema bancario (particolarmente in Europa) e per l'economia a livello globale. Pensate l'impensabile" ha scritto l'analista agli investitori.

Il ribassista per eccellenza tra gli esperti di Societe Generale, Albert Edwards, ha sostenuto che la Fed e altre banche centrali saranno costretti a stampare moneta.
 
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ndì :)

light long da giovedì...............e forse premo un po l accelleratore...........

vedim............
 

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buondì a tutti....
oggi per me è d'obbligo un religioso silenzio.....:censored:
ci sentiamo in serata:bye::bye::bye:
 
escortina KO! 20 Sett.

1a entrata -Bankuzze Short a 40
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BBona settimana ai trafficoni...OK!
 
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