obbligazioni Islandesi

coccolo ha scritto:
solo un consiglio: non sottovalutate il rischio cambio, oggi siamo nella zona minimi dell'euro verso la corona, c'e' il rischio che il trend di svalutazione dell'euro si stia invertendo.

Ad oggi consiglieresti un entrata sul fiorino ungherese?
Perche' comincia ad interessarmi... :cool:
 
Senapone ha scritto:
Ad oggi consiglieresti un entrata sul fiorino ungherese?
Perche' comincia ad interessarmi... :cool:

ciao, sicuramente e' da valutare... oggi quotiamo 252,80 circa e' un buon rapporto di cambio per pensarci su.

Le obbligazioni sono scese un pochino come prezzo, se l'euro si apprezza ancora un po potrebbe essere molto interessante entrare sul fiorino.
Tieni conto che l'Ungheria fa gia parte dell'europa.. quindi attua una politica di contenimento dell'inflazione (leggi tassi in discesa), per cui penso che le obbligazioni si apprezzeranno.

Non sono un mega-esperto di obbligazioni quindi NON consiglio nessuno se e quando affrontare un investimento.
Ti esprimo solo le mie personalissime valutazioni, valuta con la TUA testa e la TUA propensione al rischio l'opportunita' di affrontare tale investimento.

Salutoni! OK!
 
Senapone ha scritto:
Ad oggi consiglieresti un entrata sul fiorino ungherese?
Perche' comincia ad interessarmi... :cool:
Il fiorino ungherese è la valuta estera che più utilizzo con i bonds. In genere considero un'entrata poco rischiosa (mi riferisco solo al rischio cambio, non a quello emittente of course) sopra i 252. E neanche a farlo apposta pochi minuti fa ho passato un ordine di acquisto per una General Electric 2007 9,5% OK!

Ciao. Massimo
 
Che immagino non quotino sul TLX (non le trovo...) :)

Ci sono delle BEI interessanti pero'...
 
Massimo S. ha scritto:
Il fiorino ungherese è la valuta estera che più utilizzo con i bonds. In genere considero un'entrata poco rischiosa (mi riferisco solo al rischio cambio, non a quello emittente of course) sopra i 252. E neanche a farlo apposta pochi minuti fa ho passato un ordine di acquisto per una General Electric 2007 9,5% OK!

Ciao. Massimo

E' forse questo l'isin: XS0188580533 ?
 
prince63 ha scritto:
E' forse questo l'isin: XS0188580533 ?

Scusa l'intromissione, ma credo di poterti rispondere x lui: dovrebbe essere proprio lei...ciao
 
Massimo S. ha scritto:
Il fiorino ungherese è la valuta estera che più utilizzo con i bonds. In genere considero un'entrata poco rischiosa (mi riferisco solo al rischio cambio, non a quello emittente of course) sopra i 252. E neanche a farlo apposta pochi minuti fa ho passato un ordine di acquisto per una General Electric 2007 9,5% OK!

Ciao. Massimo

Non e' una scadenza un po cosra in cui si rischia di rimanere "incastrati" nel caso ci sia una svalutazione del fiorino? Scegliendo scadenze un pochino piu' lunghe si riesce ad uscire eventualmente con piu' facilita'.
 
coccolo ha scritto:
Non e' una scadenza un po cosra in cui si rischia di rimanere "incastrati" nel caso ci sia una svalutazione del fiorino? Scegliendo scadenze un pochino piu' lunghe si riesce ad uscire eventualmente con piu' facilita'.
Immagino che "cosra" significhi corta :D :p

Non sono d'accordo per diversi motivi. Innanzitutto lo HUF è una valuta mediamente più tranquilla (leggi: meno volatile) di altre valute frequentemente utilizzate per i bond, tipo rand o zloty.

Secondo, data la premessa di sopra, entrando su valori storicamente a nostro favore (252-253 è un buon supporto per il fiorino contro euro) si dovrebbe mitigare il rischio, almeno in assenza di previsioni negative per il fiorino (ed al momento non mi sembra ce ne siano, anzi...)

Terzo, GE offre un maturity yield di quasi un paio di punti superiore alla "concorrenza", e questo concorre ulteriormente ad abbassare il rischio globale dell'investimento. E stiamo parlando di un emittente AAA.

Comunque poi ieri non me l'hanno data, perché hanno trovato una controparte intorno alle 17, ed a quell'ora terminano le contrattazioni. Ho riproposto l'ordine poco fa. Vediamo se me lo passano. Ieri la lettera che mi avrebbero offerto era 103,30. Ma il fiorino era un poco più caro di oggi.

Ciao. Massimo
 
in e off topic

Caccia al tesoro tra bond esotici
FINANZA & INVESTIMENTI tassi & obbligazioni 2 come strappare un extra rendimento
Muoversi lungo le rotte di navigatori come James Cook ed Erik il Rosso per lucrare sui differenziali di rendimento delle obbligazioni. È questa una delle possibilità che si presentano agli investitori del reddito fisso, che non si accontentano dei magri rendimenti (circa il 3% lordo per un decennale) offerti dai titoli in euro. Infatti chi osa spingersi verso i lidi poco noti delle obbligazioni australiane, neozelandesi, canadesi e islandesi riesce a conquistare un premio di interesse sulle scadenze a breve termine che va da circa un punto e mezzo percentuale per le emissioni denominate in dollari canadesi ai sei punti dei bond in corone di Reykjavik, la gelida capitale dell' Islanda. Il differenziale di rendimento può salire ancora (e di conseguenza aumentano anche i rischi) se il risparmiatore viaggiatore è pronto a puntare sulla convergenza della Turchia verso l' area euro. In questo caso sulle scadenze più brevi delle emissioni in lire turche i rendimenti toccano anche il 12 13%, dieci punti in più rispetto ai risicatissimi tassi offerti dalla Bce. Naturalmente tutto questo ha un costo, anche se nessuno corre il pericolo di venire divorato dai cannibali delle Filippine come lo sfortunato Ferdinando Magellano. Tuttavia un rischio di cannibalizzazione dei rendimenti e del capitale va comunque tenuto in seria considerazione, vista l' elevata volatilità del cambio che caratterizza le valute esotiche. Anche se l' incertezza può essere temperata dal livello di affidabilità, scegliendo emissioni classificate tripla A, come quelle dei governi canadese, neozelandese e australiano. Oppure le obbligazioni di emittenti sovrannazionali (o privati come General electric) che pur lanciando prestiti in lire turche o in dollari australiani offrono buone garanzie di rimborso. "Un aspetto importante da tenere in considerazione è che la curva dei tassi di interesse di questi Paesi è quasi sempre piatta oppure inclinata negativamente", dice Felice di Costanzo, responsabile della ricerca obbligazionaria di Jc & associati, società di consulenza. "Questo significa che le scadenze a breve termine, uno o due anni al massimo, rendono meglio o al peggio esattamente come quelle decennali. Investire su di un orizzonte temporale più ristretto perché i tassi sono più elevati presenta anche il vantaggio di ridurre il rischio di cambio". Ma vediamo nel dettaglio il parere degli esperti sulle opportunità offerte dalle valute esotiche. "A partire dalla scorsa estate molti emittenti internazionali hanno scelto di proporre obbligazioni denominate in corone islandesi", afferma in un report Amalia De Romanis, economista dell' ufficio studi di Bnl. "Questi bond attraggono gli investitori per vari motivi: si concentrano prevalentemente sulle scadenze brevi a 12, 18 e 24 mesi, godono di un rating elevato e pagano cedole tra il 7 e il 9%". Il principale rischio associato alla valuta islandese è dato dal surriscaldamento dell' economia del Paese, che cresce a tassi superiori al 5%, e dall' inflazione, che a settembre ha toccato il 4,8%. Ma, nonostante questo, il cambio per il momento si mostra stabile e anzi la corona si è rivalutata di circa il 2,5% rispetto all' euro nel solo mese di ottobre. "Un' alternativa interessante è data dalle emissioni in dollari canadesi", sostiene Brigitte Le Bris, a capo del reddito fisso in Société générale am. "Il Canada sta crescendo a livelli superiori al 3% e la valuta del Paese rappresenta una buona alternativa al dollaro Usa perché l' economia presenta squilibri di gran lunga inferiori rispetto a quelli americani", conclude il gestore. A Le Bris piacciono anche le emissioni in dollari australiani, che pagano cedole a due anni superiori al 6%, ma secondo il gestore il dollaro australiano è un po' troppo esposto alle oscillazioni dei prezzi delle materie prime, petrolio in primis. Arrivano al 7 8%, invece, i rendimenti del dollaro neozelandese, una valuta che secondo Jc & associati risente favorevolmente della sua prossimità alle aree ad alta crescita del Far East asiatico. Mentre la scommessa sulla lira turca, secondo di Costanzo, è appena agli inizi. "La Turchia si sta sviluppando a tassi superiori al 5%. L' inflazione è ancora piuttosto elevata, vicina all' 8%, ma dopo l' avvio dei negoziati per l' adesione all' Ue si può sensatamente puntare a un processo di convergenza". cinque monete Valuta Cambio per 1 euro Previsione Corona islandese 72,33 stabile/positiva Dollaro neozelandese 1,71 stabile/positiva Lira turca 1,63 positiva/volatile Dollaro australiano 1,59 stabile/positiva Dollaro canadese 1,42 stabile/positiva Cambi e previsioni per una selezione di valute. un giardinetto di titoli per diversificare Emittente Codice Isin Rating Cedola Scadenza Tasso Valuta Prezzo Rendimento lordo in % RABOBANK XS0186654330 Aaa/AAA 2,914 23/02/2007 variabile $ canadese 100,0 3,2 GENERAL ELECTRIC XS0185370953 Aaa/AAA 3,000 20/02/2007 fisso $ canadese 99,2 3,6 CANADIAN GOVERNMENT CA135087YA69 Aaa/AAA 2,750 01/12/2007 fisso $ canadese 98,4 3,5 AUSTRALIAN GOVERNMENT AU0000XCLWC6 Aaa/AAA 6,750 15/11/2006 fisso $ australiano 101,4 5,4 GENERAL ELECTRIC XS0188596885 Aaa/AAA 5,625 30/03/2007 fisso $ australiano 99,9 5,7 REPUBLIC OF ITALY AU300ITLY010 Aa2/AA 5,875 14/08/2008 fisso $ australiano 100,5 5,6 NEW ZEALAND GOVERNMENT NZGOVD1106R9 Aaa/AAA 8,000 15/11/2006 fisso $ neozelandese 101,8 6,2 RABOBANK XS0146859102 Aaa/AAA 7,250 27/12/2007 fisso $ neozelandese 100,8 6,8 RABOBANK XS0232147685 Aaa/AAA 9,125 20/10/2006 fisso corona islandese 100,2 8,9 KFW XS0231183780 Aaa/AAA 8,250 10/04/2007 fisso corona islandese 100,0 8,3 BEI XS0211938013 Aaa/AAA 14,500 21/02/2007 fisso lira turca 101,8 12,8 KFW XS0215715631 Aaa/AAA 13,375 04/04/2007 fisso lira turca 100,6 12,8 WORLD BANK XS0215653931 Aaa/AAA 13,125 25/04/2007 fisso TRY 100,3 12,7 In tabella, i titoli consigliati dagli esperti di Jc & associati per scommettere sul mercato obbligazionario di alcune valute. Rating di Moody' s/S&P Il Mondo 4 novembre us
 
Bond, anche dopo il rialzo
meglio andare oltre frontiera


tuttosoldi la stampa

ALLA fine il rialzo dei tassi,
più volte annunciato e criticato,
è diventato realtà. Non è
stata una sorpresa. Già da fine
settembre scorso, i mercati avevano
previsto la mossa, adeguandovisi.
Ma qualcosa resta ancora da
fare, per un risparmiatore accorto.
Se il portafoglio ha un obiettivo di
medio o lungo periodo, risparmi e
liquidità in eccesso sul conto corrente
andrebbero destinate, ora che
i prezzi di mercato sono scesi, alle
obbligazioni con maggiore durata.
In pratica, chi avesse in portafoglio
titoli pubblici o societari con scadenza
fissata dopo il 2012, dovrebbe
reinvestire negli stessi strumenti
finanziari. L'inserimento di emissioni
a cedola variabile, in un
portafoglio di lungo periodo, non
sarebbe consigliabile ora. Sia perché
le cedole di questi prodotti sono
molto basse, sia perché il rialzo dei
tassi in area euro potrebbe avere
vita breve.
Chi invece vuole investire a
rendimenti mediamente elevati, deve
essere consapevole di imboccare
una strada impervia che pretende
l'assunzione di rischi mediamente
elevati. L'area euro è molto avara di
offerta, in questo senso, ma, tra le
pieghe del mercato, si possono trovare
offerte solide. ThyssenKrupp,
ad esempio, propone una durata
poco meno che decennale al 4,50%
lordo, un punto in più, rispetto al
rendimento che offre un titolo di
Stato italiano con analoga durata:
si tratta di un prestito con cedola
4,375% e scadenza 18 marzo 2015.
La rischiosità dell'obbligazione tedesca
deriva soprattutto dalla durata
dell'emissione perché esposta
alla possibilità d’un aumento dei
tassi di mercato. Meno importante
il rischio debitore, BBB-, anche se è
ai limiti dell'investment grade.
Poco al di sopra, come grado
d'affidabilità, BBB+, si situa Altadis,
società impegnata nel comparto
finanziario, che con un decennale
propone un rendimento del
4,05%, grazie ad un'emissione con
cedola del 4% e scadenza 11 dicembre
2015. Alle attuali quotazioni, la
sua redditività supera quella dei
titoli pubblici di circa mezzo punto.
Unico difetto, se si può definirlo
tale, è la quota minima sottoscrivibile,
pari a 50 mila euro. Per
rimanere in ambito euro, Vodafone
offre, con durata settennale un'obbligazione
che rende il 3,65%, quaranta
centesimi al di sopra dei
rendimenti pubblici: è un titolo con
cedole 3,625% e scadenza 29 novembre
2012, cui è assegnato il rating
A+, ma che pretende acquirenti
che sborsino almeno 50 mila euro
di valore nominale.
Ma come si fa a salire sopra il
5%? Occorre spostarsi su altre valute:
Kfw, una grande banca tedesca,
classificata AAA, propone due alternative:
in dollari neozelandesi un
titolo che scadrà il 17 febbraio 2015
con cedola 6,375% e rendimento
pari al 6,50%, o in rand del Sud
Africa un'emissione con scadenza
15 aprile 2008 e cedole 7%, il cui
rendimento è del 7,50%. In ambedue
i casi, il rischio debitore non
esiste, ed è corretto sia così perché,
per contro, l'investitore s'assume il
rischio valuta, acquistando due monete
i cui rapporti di cambio sono
abbastanza vivaci e pretendono, di
conseguenza, molta attenzione da
parte del risparmiatore. Soprattutto,
a richiedere un costante monitoraggio
è la moneta del Sud Africa,
più avvezza, in passato, a oscillazioni
rilevanti.
Rimanendo in Europa, Deutsche
Bank ha collocato un'obbligazione
con durata poco meno di un anno
(la scadenza è fissata al 29 settembre),
con cedola 8% e rendimento
del 9%: la monete di riferimento è
la corona islandese, di gran moda
negli ultimi tempi. A Deutsche
Bank è assegnato un elevato grado
d'affidabilità, AA-, e anche in questo
caso il rischio maggiore è quello
valutario, mentre non esiste né
rischio emittente, né rischio tassi,
perché la durata, inferiore all'anno,
evita conseguenze brusche che potrebbero
derivare da ulteriori rialzi
dei tassi negli Usa, in area euro e
altrove.
[Bloomberg-Borsa&Finanza]
 

Allegati

  • Cartel1.xls
    24,5 KB · Visite: 82
FabioGalletti ha scritto:
Bond, anche dopo il rialzo
meglio andare oltre frontiera


tuttosoldi la stampa
......
Rimanendo in Europa, Deutsche
Bank ha collocato un'obbligazione
con durata poco meno di un anno
(la scadenza è fissata al 29 settembre),
con cedola 8% e rendimento
del 9%: la monete di riferimento è
la corona islandese, di gran moda
negli ultimi tempi. A Deutsche
Bank è assegnato un elevato grado
d'affidabilità, AA-, e anche in questo
caso il rischio maggiore è quello
valutario, mentre non esiste né
rischio emittente, né rischio tassi,
perché la durata, inferiore all'anno,
evita conseguenze brusche che potrebbero
derivare da ulteriori rialzi
dei tassi negli Usa, in area euro e
altrove.
[Bloomberg-Borsa&Finanza]

Mah, insomma... in quest'ultimo caso non sarei tanto d'accordo sul fatto che nn esiste un rischio tassi, perchè la corona, come già detto qui, ha forti oscillazioni anche nel tasso e nel breve periodo, il che si traduce in rischio valuta....

Volgarmente, se il tasso della corona scende nei prossimi mesi e quello dell'euro resta dov'è, la corona cmq si svaluta sull'euro...
 
Massimo S. ha scritto:
Immagino che "cosra" significhi corta :D :p

Non sono d'accordo per diversi motivi. Innanzitutto lo HUF è una valuta mediamente più tranquilla (leggi: meno volatile) di altre valute frequentemente utilizzate per i bond, tipo rand o zloty.

Secondo, data la premessa di sopra, entrando su valori storicamente a nostro favore (252-253 è un buon supporto per il fiorino contro euro) si dovrebbe mitigare il rischio, almeno in assenza di previsioni negative per il fiorino (ed al momento non mi sembra ce ne siano, anzi...)

Terzo, GE offre un maturity yield di quasi un paio di punti superiore alla "concorrenza", e questo concorre ulteriormente ad abbassare il rischio globale dell'investimento. E stiamo parlando di un emittente AAA.

Comunque poi ieri non me l'hanno data, perché hanno trovato una controparte intorno alle 17, ed a quell'ora terminano le contrattazioni. Ho riproposto l'ordine poco fa. Vediamo se me lo passano. Ieri la lettera che mi avrebbero offerto era 103,30. Ma il fiorino era un poco più caro di oggi.

Ciao. Massimo

La GE in questione comprata oggi a 103,05 e cambio 253,88...

Fateci un pensierino... OK! :cool:
 
Indietro