ollamadonna, ma che succede a cell ??? :-)

l'importante è che si DEBBA arrivare ad un dollaro,senza raggruppamento,nei tempi stabiliti dal Nasdaq,,,e che il pix valga
saro' monotono,almeno quanto paco con le sue tesi apocalittiche
 
Buonasera.
Poi (prosegue la storia...........)accade che presentano ricorso.
A quanto pare solo 2 aziende compresa cell. lo hanno fatto .
Gli dicono che servono "nuove" analisi del pix301.
Nel frattempo in Europa gli dicono che con il pix301. ha raggiunto gli endpoint .
tutto giusto,,,ciaoOK!OK!:clap:
 
..................poi gli dicono che con il pix.306 valuteranno solamente l'os se verrà accettato il ricorso, mentre se lo bocciano gli danno la possibilità di usare anche la pfs ma fuori dal protocollo spa.
 
se parli del Giappone,purtroppo è una drammatica realtà:mad::eek:

su questo , purtroppo , non c'e' alcun dubbio

anzi , sono veramente molto , molto preoccupato

infatti ora stacco e leggo le ultime notizie che provengono da quello sfortunato paese

per quanto riguarda cell , tutti sapete come la penso

....ma adesso ci sono problemi ben piu' gravi di cell !!! :'(:'(:'(


..... a domani !!!
 
l'importante è che si DEBBA arrivare ad un dollaro,senza raggruppamento,nei tempi stabiliti dal Nasdaq,,,e che il pix valga
saro' monotono,almeno quanto paco con le sue tesi apocalittiche

Ciao.
il pix credo che guasi tutti lo danno oramai scontato almeno in Europa, a meno che Bianco non ci abbia mentito anche questa volta.
 
sulle prossime tappe attendiamo gli eventi,,ovverosia i dati,certo il pix,rispetto ad un anno fà ,ha molte piu' chances di approvazione,perchè altrimenti FDA,e questo è incontestabile,lo avrebbe già definitivamente bocciato
 
Ciao.
il pix credo che guasi tutti lo danno oramai scontato almeno in Europa, a meno che Bianco non ci abbia mentito anche questa volta.
sono d'accordo,,se Bianco ha mentito anche questa volta,non oso pronunciarmi,dato il mio pacifismo di fondo,,,,,:yes::yes::D:D:censored::censored::cool::wall:
 
in America Cell stà allegramente volando,incurante delle sventure del mondo(ahimè)

Non pensi che le due cose siano invece legate? Il farmaco che Cell produrrà servirà a curare i molti Giapponesi che si ammaleranno in questo periodo :(

Purtroppo la speculazione fa anche questo.

Preghiamo per loro.
 
....secondo il mio modesto avviso la prossima settimana si vedrà la reale direzione del titolo, i volumi di questi giorni hanno ampiamente permesso le subdole manovre dell'amato JB.

nada....ma si sa JB ha il timer per le newz, si sa solo quello che lui vuole quando lui vuole..........

Lo leggete il blog di aragingopedia ogni tanto? Oggi ho letto che l'accordo di lock-up finisce in realta il 16 aprile :eek:

Nel post #6 dice infatti:

Mi riferisco al periodo in cui non si possono fare annunci relativi ad operazioni della società. Questa clausola era inserita anche nell'ultima vendita del pacchetto Cell.
Scaduta quella di Nomura e in via di scadenza quella di Peizer adesso il cosiddetto "Lock Up Period" ultimo arrivato è in vigore fino al 16 di aprile.
 
forse arriverà al dollaro per rimanere quotati al nasdaq...ma una volta arrivati li...la parola d'ordine è vendere entro 10 giorni...

Non posso che essere d'accordo con lei, in più aggiungo che una volta arrivati autonomamente al dollaro potrebbe fare un raggruppamento 5:1
 
Non posso che essere d'accordo con lei, in più aggiungo che una volta arrivati autonomamente al dollaro potrebbe fare un raggruppamento 5:1

praticamente potrebbero raggruppare ciò che avevano diluito

quindi raggiunto il dollaro bene uscire
 
Scusate ho un comunicato personale ............................................
VORREI OSPITARE IN QUESTA EMERGENZA UNO/DUE BIMBI GIAPPONESI A CASA MIA HO GIA' DUE PICCOLI DI 4 E 5e1/2 SE QUALCUNO MI PUO' SUGGERIRE COME E A CHI PROPORMI ..........
grazie

Scusa, a proposito di ciò si occupa di quei bambini Save the Children...ma non credo che attualmente abbiano di questi problemi :rolleyes:

AGGIORNAMENTO GIAPPONE CENTOMILA BAMBINI SFOLLATI SECONDO SAVE THE CHILDREN
 
a meno che

praticamente potrebbero raggruppare ciò che avevano diluito

quindi raggiunto il dollaro bene uscire
puo' esser giusto farlo,a meno che nel frattempo non escano news davvero rilevanti sul pixantrone
appare assai evidente che il rialxo attuale serve a raggiungere la quotazione del dollaro entro un dato periodo e senza raggruppamento,non per motivazioni diverse
per raggruppare Bianco dovrebbe dismettere preferred ed altre azioni simili,cosa sulla quale dubito,anche se non del tutto improbabile
 

Si...ma....

Agenzia europea dei medicinali e la US Food and Drug Administration annunciare un programma pilota per la valutazione parallela di qualità da applicazioni Design

Pilota per avviare a partire dal 1 aprile 2011

L'Agenzia europea dei medicinali (EMA) e la US Food and Drug Administration (FDA) sta lanciando un programma pilota di tre anni che consentirà di valutare in parallelo dei componenti rilevanti dati di qualità, conosciuta come Quality by Design (QBD), di alcune applicazioni che sono presentati sia per le agenzie al tempo stesso. Il pilota sarà a partire dal 1 aprile 2011.
QBD in prodotti farmaceutici comporta un migliore approccio sistematico e scientifico per lo sviluppo e la produzione, per garantire una migliore qualità del prodotto. Diverse linee guida e documenti di domande e risposte sono state sviluppate dalla Conferenza internazionale sull'armonizzazione (ICH), al fine di agevolare l'attuazione del QBD. Tenendo conto della prospettiva globale della produzione farmaceutica, e di facilitare l'attuazione armonizzata dei concetti ICH, l'EMA e la FDA hanno convenuto che esperti di entrambe le agenzie dovrebbero scambiarsi le loro opinioni con applicazioni reali.
Nell'ambito di questo programma, le due agenzie valutare le parti le applicazioni relative al QBD, come lo sviluppo, lo spazio di progettazione e rilascio in tempo reale test. La valutazione sarà effettuata separatamente da ciascuna agenzia, con regolare comunicazione e la consultazione in tutta la rassegna, con l'obiettivo di creare una lista comune di domande ai candidati e una valutazione armonizzata delle loro risposte.
In Europa questo progetto pilota si applica alle nuove domande di autorizzazione all'immissione in commercio e di qualità legati richieste di pareri scientifici. Variazioni di tipo II possono essere inserite su una base caso per caso. Negli Stati Uniti il ​​programma coprirà le nuove applicazioni di marketing farmaco (NDA), integratori prima dell'omologazione (sNDA) e la chimica di produzione richieste di riunione di controllo. Il programma pilota includerà soltanto entità chimiche. Tuttavia, studi in corso verrà dato ad altre aree di collaborazione.
La partecipazione al pilota è volontaria, e candidati interessati / sponsor si chiede di informare sia le agenzie di tre mesi prima della presentazione della domanda. La notifica deve includere una breve descrizione degli elementi QBD nella domanda e date di presentazione previsto. Questo progetto pilota si concluderà il 31 marzo 2014. Entrambe le agenzie congiuntamente valutare e pubblicare l'esito di questo programma pilota.
 
Cell Therapeutics e l'arte di vivere senza ricavi - Il Sole 24 ORE

Cell Therapeutics e l'arte di vivere senza ricavi
Alberto Grassani


È un miracolo "bio-finanziario", possibile messaggio di speranza per tutti i manager alle prese con un bilancio disastrato: la società biofarmaceutica Cell Therapeutics (Cti), da sempre sull'orlo del baratro, è riuscita anche questa volta a vedere l'alba del nuovo anno. Un fenomeno che, ripetendosi da due decenni, merita di essere studiato.
L'italoamericana Cell Therapeutics è una pmi con sede a Seattle, impegnata nello sviluppo di prodotti oncologici. Dice di essere una «start up» e sicuramente il suo lavoro di ricerca scientifica merita rispetto. Tuttavia, vista dal mondo finanziario, la biofarmaceutica sembra solo una società con vent'anni di bilanci in rosso che ha trovato il segreto della longevità, la ricetta per sopravvivere in assenza di ricavi.
Grazie alle sue piccole dimensioni, alla doppia natura, biofarmaceutica e finanziaria, il gruppo di Seattle si muove senza liquidità in un deserto d'incassi che farebbe fallire qualsiasi società normale. Cell Therapeutics è sempre lì. Il suo metabolismo è basato su emissioni continue di azioni e bond convertibili, un'alimentazione artificiale che fa da surrogato al fatturato. Nella sostanza, la società promette al mercato lo sviluppo di farmaci antitumorali, che spera sempre di commercializzare a breve, ma nel frattempo vende azioni, non molecole, e i suoi clienti non sono nelle farmacie ma a Wall Street e a Piazza Affari.
Nulla è nascosto, perché Cell Therapeutics, incalzata da Consob e Sec, è prodiga di aggiornamenti finanziari. Tuttavia, fra i grandi eventi del mondo finanziario, le piccole e continue emissioni di Seattle non si notano, scompaiono in secondo piano fra il rumore di fondo. Nell'osservare il gruppo, poi, il problema principale è che i meccanismi con cui Cell Therapeutics si finanzia a getto continuo, alternando emissioni di obbligazioni convertibili con clausole "make-whole" a collocamenti azionari, sono di difficile comprensione per chi si occupa di genoma e chemioterapici, mentre le attività di ricerca sull'aza-antracenedione dicono poco o nulla a chi vive di numeri e valutazioni d'impresa. Insomma, chi si occupa di finanza non comprende bene cosa facciano in laboratorio e chi ha la lettura dei test clinici non ha sempre chiaro il dissesto finanziario del gruppo. Così, a cavallo di questa doppia complessità tecnica, e protetta dal riguardo che è dovuto a chi vive di ricerca sui tumori, la biofarmaceutica italoamericana ha continuato a diluire i propri azionisti, accumulato perdite per 1,54 miliardi di dollari e polverizzando i risparmi di chi ha investito nel titolo, caduto a Wall Street da 2.940 dollari di dieci anni fa agli attuali 36 centesimi. Fra questi risparmiatori molti sono italiani e si presume che una gran parte non abbia inteso sostenere la ricerca scientifica di Seattle con una donazione a fondo perduto ma fare un investimento.
Bisogna dunque distinguere fra i possibili meriti scientifici, che in futuro forse verranno attribuiti alla biofarmaceutica guidata da James Bianco, e i risultati economici, che sono disastrosi: anche nei primi nove mesi del 2010, il fatturato è insignificante (319 mila dollari), mentre le perdite sono importanti (113 milioni) e in aumento (erano 89 milioni al 30 settembre 2009). Le prospettive sono migliori? Impossibile avere l'opinione delle grandi case d'affari perché, nonostante le perdite da multinazionale, Cell Therapeutics sfugge ai radar dei grandi broker. Tanto che secondo la piattaforma Bloomberg, solo due società d'investimento coprono il titolo: Rodman & Renshaw, che ogni dieci giorni aggiorna un report con rating fisso «market perform», e la non più nota Eva dimensions. Interessante notare che Rodman & Renshaw, che nella primavera del 2010 premiava ancora il titolo con un target price di 2 dollari, nel mese di ottobre ha curato come agente esclusivo il piazzamento di 21 milioni di dollari di azioni privilegiate di serie 7 e warrant Cti.
Per capire lo stato di tensione finanziaria in cui si dibatte Cell Therapeutics è sufficiente dire che la società pur di non chiedere l'amministrazione controllata è stata disposta in questi anni a finanziarsi sul mercato sostenendo costi di raccolta esorbitanti, anche del 50%. Nel 2008, per esempio, Cell Therapeutics ha emesso bond convertibili per 264 milioni di dollari ottenendo un flusso di cassa netto positivo di soli 80 milioni; il grosso delle emissioni è infatti servito ad accantonare gli importi per il "make-whole", una clausola con cui è stato garantito ai sottoscrittori dei bond convertibili il pagamento di tutti gli interessi fino a scadenza (coupon compreso fra il 30% e il 45%) nel momento della conversione. Follie? Certo, ma l'alternativa, ha ammesso allora la società su richiesta della Consob, era l'amministrazione controllata, l'americano Chapter 11, opzione «più deleteria sul capitale sociale». Così, vivendo nell'ottimistica speranza di «essere sulla giusta strada per conseguire l'obiettivo del pareggio di cassa nel quarto trimestre del 2009», Cell Therapeutics è andata avanti a ricapitalizzarsi come ha potuto. Emissione dopo emissione, perdita dopo perdita, le azioni del gruppo si sono dunque moltiplicate: i 176 milioni titoli in circolazione a fine 2008, sono diventati 758 milioni a fine settembre 2010, 815 milioni a ottobre e, grazie a una modifica statutaria, potranno crescere ancora a 1,2 miliardi.
Ma quali sono le possibilità che la società si metta a vendere farmaci anziché azioni? Dopo vent'anni è ancora una questione di tempo. Nell'estate del 2009 sembrava essere arrivata la svolta: «La Fda accetta di avviare l'iter di autorizzazione al commercio di un nuovo farmaco avanzata per il Pixantrone», annunciava la società. «Una pietra miliare», spiegava il ceo James Bianco, che sperava di poter vedere «l'autorizzazione al commercio (che non significa automaticamente ricavi, ndr) nel quarto trimestre 2009». Invece, nel 2009 non è arrivata alcuna autorizzazione e nella primavera del 2010 la Food and drug administration ha respinto la domanda di Seattle per «perplessità in relazione alla sicurezza e all'efficacia del Pixantrone» e ha raccomandato alla società di condurre ulteriori studi. Dopo vent'anni è tutto da rifare? Forse no. Cell Therapeutics sta provando a commercializzare il farmaco in Europa, dove ha avviato la domanda di autorizzazione, ha presentato ricorso contro la decisione della Fda e sta portando avanti gli iter per gli altri due farmaci, Brostallicina e Opaxio. Tuttavia, è chiaro che per gli azionisti la strada è ancora in salita. E crescono gli interrogativi sulla sostenibilità nel tempo del sistema Cell Therapeutics. Perché il management, da sempre sicuro di essere sulla buona strada, è stato spesso smentito dagli eventi e nessuno può escludere che la Fda continui anche nei prossimi anni a coltivare dubbi sul Pixantrone o farne sorgere di nuovi sugli altri due farmaci che Cell Therapeutics intende lanciare. Oggi è quindi impossibile fare una previsione su quanti bilanci in rosso ha davanti a sé ma in assenza di farmaci è facile prevedere che quello appena chiuso non sarà l'ultimo. La società, peraltro, pare avere più di un problema di governance e di equilibrio fra gli stakeholder: il salasso degli azionisti e i tagli occupazionali in Italia non sembrano avere toccato minimamente il management che, forse con qualche ragione, pensa di essere seduto su una miniera d'oro. Solo il ceo James Bianco nonostante gli insuccessi, le previsioni sbagliate e il dissesto di bilancio, ha ricevuto una remunerazione nel 2009 (ultimo bilancio disponibile) di complessivi 12,5 milioni di dollari, guadagnando persino di più del ceo di Pfizer, Ian Read, che a differenza di Bianco guida un colosso da 8,6 miliardi di dollari di profitti netti.
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I NUMERI DEL FENOMENO

0,08 milioni
Il fatturato
L'ultimo bilancio disponibile di Cell Therapeutics, quello del 2009, si è chiuso con un fatturato di 80 mila dollari. Nei primi nove mesi del 2010 i ricavi del gruppo sono restati di entità trascurabile: 319 mila dollari
12,5 milioni
L'incasso del ceo James Bianco
La singolarità di Cell Therapeutics è evidente anche nelle remunerazioni del Ceo James Bianco che, nonostante il dissesto del gruppo, nel 2009 ha incassato complessivamente 12,5 milioni di dollari, circa 156 volte il fatturato
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NEW YORK - Il dollaro è sceso a un nuovo record negativo sullo yen, sull'onda della preoccupante escalation di una crisi nucleare in Giappone: la moneta nipponica è salita a 79,56 sul biglietto verde. Si tratta del record massimo dalla fine della Seconda guerra mondiale. Lo yen sui mercati è considerata una moneta difensiva e dunque è premiata dall'attuale scarsa propensione al rischio; ma una valuta più forte renderà le esportazioni giapponesi meno competitive e nuocerà all'economia nipponica.
 
credo propio che raggiunto un +700% tiro la rete eheh
 
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