Option Pricing - Ha senso per un trader usare gli strumenti dei QUANTS

  • Ecco la 70° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana di risk-off per i principali indici per via dei timori legati all’inflazione persistente e alle prospettive di tassi ancora elevati a lungo. Anche se il report di oggi sull’indice core Pce, la misura molto gradita alla Fed per valutare l’inflazione, ha mostrato un parziale raffreddamento, o quantomeno una stabilità. L’indice ha riportato una crescita su base annua del 2,8%, in linea con le previsioni degli analisti e con la rilevazione del mese precedente. Questo dovrebbe lasciare più margine di manovra alla Fed per abbassare i tassi di interesse nel corso del 2024. Passando al Vecchio Continente, il report sull’inflazione dell’Eurozona ha mostrato un indice al 2,6%, oltre il 2,5% atteso e in accelerazione rispetto al 2,4% precedente.
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frantrader ha scritto:
Pensavo che non mi cagasse nessuno ... :D :p

Consideravo uno straddle ATM perchè mi garantisce la neutralità del delta! Tuttavia mi costringe a pagare, come hai osservato, un theta più alto.

Attualmente la mia posizione è la seguente:
+1 CALL 42500 (1070) scad. giugno
+1 PUT 42500 (1370) scad. giugno
+1 CALL 43000 (178) scad. Febbraio
+3 PUT 40500 (pdc 385) scad. Marzo

Ho fatto l' heding del delta e ho incassato per ora solo circa 280 euro.
Oggi per riequilibrare la posizione ho acquistato un mini a 42570 portando il delta a 0.25 circa. Aspetto di vendere a 42780 dove il delta dovrebbe essere di 0.75.
Per ora alla precedente occorre aggiungere un MINI long scad Marzo.

Ora ogni consiglio è il benvenuto, anzi spero che questo caso pratico possa essere spunto di riflessione per me e per quanti stanno leggendo interessati il 3d.

Tuttavia indipendentemente da ciò che ho in piedi nel mio portafoglio, rimane una fondamentale domanda a cui nessuno ha saputo o voluto rispondermi.
Vorrei sapere se è corretto pensare che un esperto di opzioni non necessiti di studiare per difendere la sua posizione.

Mi spiego.
Le equazioni che regolano il meccanismo di pricing delle opzioni, sono definite dalle variabili di mercato.
Presumo pertanto che l'unica scelta sensata che rimane al trader è quella della scommessa iniziale sull'evoluzione futura del sottostante dal punto di vista di una delle variabili che lo descrivono (vega, delta, theta).
Una volta stabilita la view, ecco che la scommessa dovrebbe imporre al trader l'apertura di una posizione ben descritta nel cosidetto "vangelo delle opzioni".

A questo punto incomincia il gioco del continuo riequilibrio del portafoglio.
Le armi (o figure ) a disposizione del trader per raggiungere il predetto obiettivo, dovrebbero anch'esse matematicamente ben determinate ad ogni variazione dello scenario di mercato... si spera che alla fine la propria view venga confermata dal mercato.

Sto dicendo catzate??? :mmmm: :specchio:

FT

l'analisi grafica tridimensionale, se fatta bene, consente il controllo di infiniti livelli di greche. Quelle che noi chiamiamo greca è la sensabilità a un determinato rischio fatta oggi, all'attuale livello di sottostante e di volatilità implicita.
Appena uno di questi tre fattori cambia (passa un giorno o si muove il sottostante o la vola) la greca è un'altra.
Io cerco con l'analisi tridimensionale di costruire portafogli equilibrati, molto esposti o poco esposti su ciascuna greca a qualunque livello di quei tre fattori che fanno continuamente variare le greche. Cerco di avere quindi equilibrate sia le greche attuali sia quelle possibili appena qualcosa si muove (e almeno il tempo si muove sempre quindi se non si ha tutto equilibrato si continua sempre ad aggiustare).

Il delta di uno straddle è zero solo se il sottostante è centrato sullo strike usato. Non appena si muove il sottostante il delta non è più zero
 
pierrone ha scritto:
Il delta di uno straddle è zero solo se il sottostante è centrato sullo strike usato. Non appena si muove il sottostante il delta non è più zero


Esatto! E' per quello che avevo iniziato una posizione delta zero con uno straddle.
Il sottostante è soggetto a muoversi e allora inizia l'hedging e quindi la difesa dal tempo. Se oscilla un numero di volte abbastanza cospicuo nell'intorno dei punti a cui è stato acquistato, riparo (e forse alla fino guadagno) con l'heding.
Se prende una forte direzione guadagno uguale.
Si potrebbe pensare di non azzerare mai completamente il delta in caso di forte direzionalità.

FT
 
sottraendo gli spread e le commissioni rimane qualcosa?
 
think ha scritto:
sottraendo gli spread e le commissioni rimane qualcosa?
se la domanda è rivolta a me, allora ti dirò che non appena comincio a guadagnare qualcosa, sarai il primo a saperlo. se incasso un altro loss non c'è nulla di nuovo da dire
 
domanda per Guri (forse bastano anche i semi-Guri) :) :)


se scarico le quotazioni giornaliere di un indice (diciamo il SPMib) per un periodo di 3 anni, come faccio a calcolare il valore della volatitilità su base 30giorni dell'indice, giorno x giorno?
Mi sapreste indicare il metodo e magari anche la funzione excel da usare?? (i miei ricordi di statistica dell'università sono alquanto arrugginiti.. :D :D )

grazie
 
prima calcoli i rendimenti logaritmici dai prezzi

poi prendi gli ultimi 22 rendimenti (un mese borsirsico) e ci calcoli la deviazione standard

poi annualizzi la dev. standard (che è giornaliera) moltiplicandola per la radice di 252
 
pierrone ha scritto:
prima calcoli i rendimenti logaritmici dai prezzi

poi prendi gli ultimi 22 rendimenti (un mese borsirsico) e ci calcoli la deviazione standard

poi annualizzi la dev. standard (che è giornaliera) moltiplicandola per la radice di 252

il punto 3: l'ho capito OK!

il punto 2: per la deviazione standard c'è già una funzione in excel?? preferireri costruirmi da solo la formula per calcolara (così capisco cosa sto facendo) mi spiegheresti al formula?? :bow: :bow:

punto 1: il rendimento immagino intendi quello giornaliero cioe ((giornoT - giorno (T-1))/(giorno (T-1)). ma che è il rendimento logaritmico????

grassie :bow: :bow:
 
logaritmo naturale di (prezzo giorno T/prezzo giorno (T-1)), è un altro modo di calcolare la variazione percentuale da un giorno all'altro. Avrei dovuto dire rendimento composto continuo.

in excel c'è la formula della deviazione standard. Se non vuoi usarla, prendi i 22 rendimenti, ci calcoli la media, poi fai la somma dei quadrati delle differenze di ciascun rendimento con la media, dividi per 22, e poi ci fai la radice quadrata.

http://it.wikipedia.org/wiki/Deviazione_standard
 
Cointegrazione

kenfalco ha scritto:
Ciao...

non vorrei che il discorso scendesse troppo nel dettaglio visto la vastità della materia, il mio era un esempio per rispondere in maniera un pò più circostanziata alla tua richiesta circa l'uso di strumenti econometrici nel trading "privato". Nella fattispecie il problema che hai sottolineato non si pone per diverse ragioni (se vuoi sapere qualcosa di più sulla cointegrazione anche in rete si trova parecchio materiale almeno per avere un idea) tra le quali

1) i test vengono fatti dopo che si trovano ragioni fondamentali per cui le attività debbano essere cointegrate
2) i test sono fatti su diversi periodi storici e comunque in modo da garantirci che le coppie di strumenti siano "oggi" cointegrate
3) nella parte del controllo del rischio c'è anche l'ipotesi che questa cointegrazione venga meno

Parliamo anche dell'esempio sulla volatilità...
diciamo in generale che il rischio dovuto al cambiamento di paradigma economico è un rischio presente che va considerato.
Diciamo anche che i portafogli creati da Pierrone hanno un grosso effetto leva sulla volatilità e che a questi livelli presentano rapporti risk/reward eccezionali
e che andrebbero messi su anche solo per questo
Diciamo poi che secondo me esiste un limite teorico al di sotto del quale la volatilità non può scendere (sarebbe interessante provare a calcolarlo) e che quindi la volatilità ha un comportamento simile ad una materia prima e che non vedo ad ora elementi per presupporre l'impossibiltà strutturale di una vola al 30%.
Secondo me acquistare oggi volatilità è uno di quei vantaggi informativi di cui si parlava, poi ovviamente nel controllo del rischio si devono inserire tutti quegli espedienti che facciano in modo che il mercato per quanto cattivo non ci butti fuori e ci impedisca quindi di raccogliere in seguito il materializzarsi dei nostri vantaggi

ciao


Ciao a tutti,
potete per favore spiegare con parole povere che significa in pratica cointegrazione? io ho capito che 2 variabili sono cointegrate quando sono correlate ma non all'unisono ma bensì con timing diversi.
Sbaglio?
Grazie
 
pierrone ha scritto:
logaritmo naturale di (prezzo giorno T/prezzo giorno (T-1)), è un altro modo di calcolare la variazione percentuale da un giorno all'altro. Avrei dovuto dire rendimento composto continuo. OK! OK! OK!

in excel c'è la formula della deviazione standard. Se non vuoi usarla, prendi i 22 rendimenti, ci calcoli la media, poi fai la somma dei quadrati delle differenze di ciascun rendimento con la media, dividi per 22, e poi ci fai la radice quadrata.

http://it.wikipedia.org/wiki/Deviazione_standard


OK! OK! OK!
:bow: :bow: :bow:

dopo provo...grazie
 
f4f ha scritto:
se sei bravo, segui il consiglio di Pier
perchè si impara davvero solo facendo le cose in prima persona :)

se sei pigro :D , nel numero di IdeMagazine di agosto 2002 c'è la spiegazione di borsaitaliana sulla vola storica
e un allegato excel con la formula da copiaincollare


http://www.borsaitaliana.it/documen...e/archivioidemagazine/archivioidemagazine.htm

ho ravanato un po' anche negli altri magazine.

ne ho visto velocemente uno che mette a cfr la volatilità storica con quella implicita. nella mia ignoranza di piccolo apprendista trader credo che il confronto tra queste due deve dare buone indicazoni sulle strategie da mettere in atto.
sapete dove si può trovare questo confronto giornoxgiorno?
 
opzionman ha scritto:
vi faccio capire e vedere.
il dottor ''giannibus'' :D con index il 15 gennaio a 6680 e valutandoo 1 entrata long(senza rischiare loss pesanti oppure coperture,theta,gamma e vega,e tutto il resto
9cosa fa?
prende 10 call 7500 giugno a 42 e vende 10 put 5750 giugno a 43 :D
quindi il 9 febbraio (valutando 1 indebolimento momentaneo)CHIUDE TUTTO
call 7500 a 42 e cioe' +7 punti x10=+70 punti
e chiude le 10 put 5750 a 22
con un gain di 21x10=220 punti
totale 290 punti e cioe' 1450 euro-100 spese
1350 euro :clap:
facili facili OK!

Mica l'ho capita............. :eek:
Compra le call a 42 e le rivende a 42, dove sono i 7 punti?
 
pierrone ha scritto:
logaritmo naturale di (prezzo giorno T/prezzo giorno (T-1)), è un altro modo di calcolare la variazione percentuale da un giorno all'altro. Avrei dovuto dire rendimento composto continuo.

in excel c'è la formula della deviazione standard. Se non vuoi usarla, prendi i 22 rendimenti, ci calcoli la media, poi fai la somma dei quadrati delle differenze di ciascun rendimento con la media, dividi per 22, e poi ci fai la radice quadrata.

http://it.wikipedia.org/wiki/Deviazione_standard

son riuscito a creare questo grafico grazie a consigli di Pierrone :bow: :bow: :bow: .
che vi pare?? sembra giusto, vero?? :clap: :clap: :clap:
ho calcolato la dev.std. su 20 rilevazioni (4 settimane di borsa) della variazione giornaliera dell'indice perchè questo (1 mese) è l'orizzonte temporale delle strategie che vorrei attuare. se volessi dimuire l'orizzonte delle strategie dovrei anche dimunire l'ampiezza delle rilevazioni su cui calcolare la dev.std. è giusto il ragionamento?
 
Ultima modifica:
beppeper ha scritto:
fammi sapere se e' valido che lo prendo anch'io...buona lettura e buon week end dall'italia al mar baltico
allora , ho letto "investire con le opzioni" di Tedeschi e C.
il libro è piuttosto basic, è molto pratico (c'è poca teoria matematica delle opzioni) vengono spiegate le principali strategie (le solite straddle, strangle, etc.. ma per esempio non si parla dei calendar spread o dei "box" di cui ho letto qui sul forum ma non ho capito molto bene, immagino sia una cominazione di + strategie semplici). Insomma molto buono per chi parte quasi da zero (non propio da zero perchè da per scontate le conoscenze di base). E' tutto materiale che si potrebbe anche trovare su internet però nel libro è raggrupato in modo sistematio e spiegato con molta chiarezza.
ciao
 
Harold ha scritto:
son riuscito a creare questo grafico grazie a consigli di Pierrone :bow: :bow: :bow: .
che vi pare?? sembra giusto, vero?? :clap: :clap: :clap:
ho calcolato la dev.std. su 20 rilevazioni (4 settimane di borsa) della variazione giornaliera dell'indice perchè questo (1 mese) è l'orizzonte temporale delle strategie che vorrei attuare. se volessi dimuire l'orizzonte delle strategie dovrei anche dimunire l'ampiezza delle rilevazioni su cui calcolare la dev.std. è giusto il ragionamento?


:confused: :confused:
vola al 30% nel 2006 sullo spmib ??
 
io ho un massimo al 26,14% il 13 giugno
 
pierrone ha scritto:
io ho un massimo al 26,14% il 13 giugno


ok :)
io ho 26,11% al 13 giu ,
unico valore sopra i 26.00%
altri erano vicino .... 25,88% ecc ecc
mai a 30%, e vola impl ATM più bassa
 

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