Salviati 1.3
Nuovo Utente
- Registrato
- 28/5/11
- Messaggi
- 68
- Punti reazioni
- 0
Uno statistico che indaga sugli animali come beni strumentali in India, senza conoscere l'antropologia culturale e religiosa indiana, penserà che le vacche comandano.
Follow along with the video below to see how to install our site as a web app on your home screen.
Nota: This feature may not be available in some browsers.
Uno statistico che indaga sugli animali come beni strumentali in India, senza conoscere l'antropologia culturale e religiosa indiana, penserà che le vacche comandano.
io ero a conoscenza di:
expectation maximization--to manage missing data - psychlopedia - psych-it.com.au
... Ma con così pochi dati non è applicabile.
Boh
Un OT in un 3d OT diventa non OT di sezione ma OT al quadrato di 3d?
Oppure vale la regola dei segni? O la regola di appartenenza cantoriana di insieme?
La scienza che dice?
Vale la regola che OT con segno positivo su OT positivo restituisce OT positivo Se invece OT negativo su OT positivo l'OT diventa negativo.
Resta comunque il dubbio su come Mannheimer e amici abbiano calcolato che 11000 che non avevano votato il primo turno siano andati a votare.
Con le interviste.
(ovvero hanno integrato il campione utilizzato per gli exit poll)
Volevo interrogarmi su una cosa diversa.
Visto che l'obiettivo del PDL nei 15 gg. di intervallo era portare a votare al ballottaggio coloro che se ne erano rimasti a casa, secondo i dati ne hanno portati 2000 soli, a fronte di ben 11000 dall'altra parte.
Non e' un dato molto coerente con le specificita' dei rispettivi elettorati.
Tanto per fare un esempio, nei comuni dell'Emilia Rossa del 1950 gia' alle 10 di mattina aveva votato il 90%. Quindi non credo che pescando nel bacino dei disinteressati Pisapia abbia potuto portare al voto nel secondo turno 5 volte di piu' gli elettori che ha portato a votare la Moratti.
Gli elettori di Pisapia avevano sicuramente gia' adempiuto al loro dovere nel primo turno. Non so se mi spiego adesso ...
Se hanno utilizzato il campione dell'exit poll, siamo fritti. Il primo exit poll delle 15 dava addirittura la vittoria alla Moratti.
Sempre piu' spesso, l'elettorato dichiara il voto specularmente avverso negli exit poll, perche' non riesce piu' ad individuare alcun valore aggiunto nel lavoro dei sondaggisti. Berlusconi non fa nessuna scelta economica improntata al rigore se i sondaggi non lo confortano e non vuole approvare neppure la manovra di 40 ml chiestaci dalla UE e da farsi entro questa settimana perche' i sondaggisti gliela sconsigliano.
Vedendo che la politica e' in mano ai sondaggisti, e' probabile che negli exit poll molti mentano imho per disapprovare la politica paternalistica orientata dai sondaggi.
Le statistiche ad intervista diretta hanno gradi di affidabilità diversa:
la dichiarazione di voto è molto scarsa come affidabilità, per una giusta reticenza.
Ma le domande complementari hanno un buon grado di affidabilità...(questo è proprio il campo di Mannheimer.....)
Se posso nuovamente intervenire...
Io credo che le analisi dei flussi derivino integralmente o quasi da nuovi sondaggi ad hoc (che peraltro non avranno mai alcuna controprova), ovvero da nuove interviste mirate, chiedendo per chi hai votato? Per chi avevi votato al primo turno? Hai disgiunto il voto? Etc., magari correggendo i risultati ottenuti ( e' noto che le persone anche nelle interviste in parte mentono! .
Ti posso dire che il bat-tracollo era noto da prima, da qui le controproducenti trovate dell'ultim'ora...
Sempre a proposito di tematiche OT sull'impatto informativo e l'uso delle tecniche statistiche per calcolarne il valore aggiunto, sapevate che negli USA i miglior quant sono riusciti finalmente a sviluppare un algoritmo di riconoscimento del linguaggio che quantifica in tempo reale l'impatto economico sui prezzi di borsa di ogni nuova informazione in arrivo? L'algoritmo e' adesso disponibile sicuramente da qualche mese sul provider Thomson Reuters, ma non anche su Bloomberg, che viene usato da quei poveracci delle banche
Sempre a proposito di tematiche OT sull'impatto informativo e l'uso delle tecniche statistiche per calcolarne il valore aggiunto, sapevate che negli USA i miglior quant sono riusciti finalmente a sviluppare un algoritmo di riconoscimento del linguaggio che quantifica in tempo reale l'impatto economico sui prezzi di borsa di ogni nuova informazione in arrivo? L'algoritmo e' adesso disponibile sicuramente da qualche mese sul provider Thomson Reuters, ma non anche su Bloomberg, che viene usato da quei poveracci delle banche.
Funziona ? Non funziona ? Se funziona, su cosa funziona? Con quali modalita' operative ?
Beh, sarebbe bello saperlo, ma chi mi ha informato della novita' mi ha pregato l'invito alla massima riservatezza. Casomai in privato posso essere piu' esplicito sulle strategie utilizzate. Funziona, comunque. Funziona in modo eccezionale che negli hedge fund USA nessuno vuol piu' saperne di bilanci, AT, econometria, etc.
Tuttavia vi ho segnalato questa primizia per altri scopi.
L'idea di Thomson non e' nuova, era gia' stata progettata molti anni fa da Roberto Mal_nati. Noi italiani siamo geniali come intuizioni, ma poi ci facciamo sempre soffiare le idee dagli altri. L'Olivetti aveva inventato il computer, gli americani ce l'hanno soffiato. L'inventore del FOL aveva avuto questa geniale intuizione ed ora gli americani ci stanno facendo dei soldi a palate.