Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il Non mi è chiaro per quale motivo una contestazione che coinvolge il sistema di pagamento amazonpay (usato per acquisti su siti terzi) debba avere effetti sull'account amazon. Il timore è che amazon decida di chiuderlo? Esiste una qualche evidenza di tale comportamento?
Chiedo senza voler fare nessuna polemica.
Penso che amazonpay (così come i vari googlepay, samsungpay etc etc) abbia messo in conto la possibilità che qualcuno richieda dei chargeback, anche fatti indirettamente (ovvero sullo strumento di pagamento originale).
Non sono un esperto, ma non credo che, quando viene usato amazonpay, amazon prelevi dei soldi dalla nostra c/c, se li tenga in cassa e poi li "giri" al sito venditore. Penso che ogni transazione online si appoggia su qualche sistema di pagamento "terzo", che fa solo da tramite per il pagamento (non incassa i soldi a nome del venditore). Correggetemi se sbaglio
