[OT] Politiche di investimento ING ed altri argomenti

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

SCUSATE ING PEPOLE, MA UNA RISPOSTA MERITEREBBE ANCHE IL CONSULENTE LA CUI NEWSLETTER VIENE RIPORTATA ANCHE SUL BLOG DI SOLDIONLINE:

ma a Ing Direct chi glieli dà i soldi per fare le costose pubblicità, se garantendo un tasso fuori mercato ai clienti lavora in perdita??? che sia forse ING Group (salvata dallo stato olandese??)??
Oppure è vero quanto dice il consulente della newsletter?:
E' chiaro che se un titolo di stato ad un anno, "sicuro", mi da uno 0,25 % lordo annuo ed un conto corrente, di una banca nazionale od internazionale, me ne garantisce 2,50 % lordo annuo (al di là della diversa e peggiorativa nel secondo caso tassazione), vuol dire che la seconda operazione è valutata dal mercato 10, DIECI, X, TEN, ripeto, dieci volte più rischiosa.
Altrimenti tutti venderebbero i loro titoli di stato e si recherebbero, DI CORSA, a sottoscrivere i vari conti correnti proposti ad alto rendimento.
Ragazzi, DIECI VOLTE.
Ricordatevi dell'Argentina, ricordatevi di Lehman Brothers, ricordatevi di Parmalat, ricordatevi di Cirio.
Ricordatevi che le fughe in avanti nella vita non pagano e che gli stessi addetti ai lavori, che vi propongono allo sportello queste soluzioni NON sono in grado di valutarne il rischio da un punto di vista professionale e documentale.
Ricordatevi che quando vi sedete ad un tavolo da poker e non vedete il pollo, il pollo siete voi, esattamente come ci insegna la vicenda Grecia - Goldman, in cui gli investitori, acquistanto il titolo di stato greco, hanno "comperato" un rischio decisamente più alto di quello effettivamente ed attualmente corso.
 
1- Gli stati europei hanno salvato molti gruppi bancari con diverse modalità in tutta l'unione e probabilmente continueranno a farlo. ING non è l'unica, la crisi l'abbiamo vissuta tutti,banche,privati,aziende,chi meglio e chi peggio, ma c'e' stata per tutti (non so che banca usi tu, ma potrebbe essere una di quelle "salvate", prova a controllare)

2- il rischio 10, X, TEN, volte superiore non lo vedo proprio. Correlare con una proporzione diretta interesse e rischio mi sembra miope. Ci sono molti più fattori in gioco. Se fallisce una banca in Europa è quasi certo che verrà "salvata"(da un altra banca con una fusione/inglobamento, dallo stato con un prestito, etc). Se fallisce lo stato che emette i tuoi BOT, è tutto da vedere se l'unione europea farà qualcosa(la grecia sarà il nostro apripista mi sa), mentre è SICURO che uno stato non verrà salvato da una banca.

3- I soldi che tu dai ad una banca non stanno fermi a contemplare le stelle. La banca li fa fruttare(con gli strumenti finanziari che ha a disposizione: prestiti,mutui,obbligazioni,fondi,investimenti nei mercati, etc). Per se stessa. E per dare a te il tasso concordato.

4- Per quanto riguarda la vita e i polli, ti ricordo che nella vita ci sono solo tre cose sicure al 100%. Nasci, muori, e nel mentre ti imporranno delle tasse su ciò che fai. Il resto è sempre, e dico sempre, una scommessa. Ma chi non scommette non vive. E per scommessa intendo tutto quanto. Esempio: ami una ragazza, bella, alta, ricca. La probabilità che sia interessata a te e renda la tua vita un paradiso è del 2%, questo a fronte del fatto che tu non sei particolarmente avvenente, sei al verde e pure un po' strabico. Che fai? Ci provi o no? Se ci provi hai solo una minima possibilità di riuscita, ma hai una probabilità altissima di prendere un rifiuto e soffrire di brutto col cuore spezzato.
Io ci provo. Altrimenti non saprò mai se magari oltre ad essere bella alta e ricca ha anche un interesse feticista per gli strabici e questo interesse(poco probabile ma possibile) renderebbe la mia vita un paradiso. Se stai fermo a guardare il tempo che passa senza nulla fare alla fine soffrirai lo stesso: di rimpianti.(OT non sono strabico, era solo un esempio)
Il pollo sei tu se hai paura di tutto, come lo sei se non hai paura di niente.
Avere paura di un conto deposito perchè CREDUTO 10 volte più insicuro di un BOT è avere paura di tutto, e quindi essere polli.

5- Evitare il grassetto, come in ogni buona netiquette di forum. Grazie

Senza offesa e civilmente,in risposta a quell'utente, non a chi ha riportato il mex
Robbo
 
Ultima modifica:
Ciao a tutti,

rispondiamo al post di mmzz. La pubblicità è una componente essenziale del modello di business ING DIRECT, che come banca diretta pura opera per precisa scelta solo attraverso canali diretti (internet e telefono), in assenza di costosi sportelli e filiali bancarie.
Per quanto possa essere importante l’investimento pubblicitario della “banca della zucca” (attualmente tra l’altro non siamo tra i big spender del settore), si tratta comunque di costi sensibilmente inferiori a quelli di mantenere una rete di agenzie e filiali sul territorio. Vantaggio questo che si riverbera proprio sul cliente consentendogli di ottenere rendimenti interessanti, ma non fuori mercato.

Il 2,50% è infatti un tasso che oggi viene offerto come invito alla prova per i nuovi clienti ed è valido per un periodo limitato di un anno. In seguito i tassi offerti si assestano all’1,50% come tasso base e possono arrivare fino al 2,60% per soluzioni con deposito ad un anno e importi di una certa rilevanza.
Si tratta di tassi vantaggiosi – soprattutto se paragonati ai magri rendimenti dei conti correnti tradizionali - ma non eccessivi e non superiori a quelli dei principali concorrenti bancari come emerge da semplici analisi comparative.

ING DIRECT Italia non sta inoltre operando in perdita. Nel 2009 la banca ha chiuso in positivo con un utile di 25 milioni di euro, mentre a livello di Gruppo ING (di cui ING DIRECT fa parte) l’utile 2009 è stato di 748 milioni di euro, in ripresa rispetto alla perdita di -304 milioni nel 2008.
Non ci è invece molto chiaro quale sia la fonte che ha realizzato la newsletter finanziaria citata su Soldionline in cui si afferma che il conto deposito sarebbe dieci volte più rischioso rispetto ad un titolo di stato. Maggiori informazioni in merito potrebbero sicuramente essere utili.

Grazie!

ING DIRECT Italia
Media Relations
 
Ciao a tutti,

rispondiamo al post di mmzz. La pubblicità è una componente essenziale del modello di business ING DIRECT, che come banca diretta pura opera per precisa scelta solo attraverso canali diretti (internet e telefono), in assenza di costosi sportelli e filiali bancarie.
Per quanto possa essere importante l’investimento pubblicitario della “banca della zucca” (attualmente tra l’altro non siamo tra i big spender del settore), si tratta comunque di costi sensibilmente inferiori a quelli di mantenere una rete di agenzie e filiali sul territorio. Vantaggio questo che si riverbera proprio sul cliente consentendogli di ottenere rendimenti interessanti, ma non fuori mercato.

Il 2,50% è infatti un tasso che oggi viene offerto come invito alla prova per i nuovi clienti ed è valido per un periodo limitato di un anno. In seguito i tassi offerti si assestano all’1,50% come tasso base e possono arrivare fino al 2,60% per soluzioni con deposito ad un anno e importi di una certa rilevanza.
Si tratta di tassi vantaggiosi – soprattutto se paragonati ai magri rendimenti dei conti correnti tradizionali - ma non eccessivi e non superiori a quelli dei principali concorrenti bancari come emerge da semplici analisi comparative.

ING DIRECT Italia non sta inoltre operando in perdita. Nel 2009 la banca ha chiuso in positivo con un utile di 25 milioni di euro, mentre a livello di Gruppo ING (di cui ING DIRECT fa parte) l’utile 2009 è stato di 748 milioni di euro, in ripresa rispetto alla perdita di -304 milioni nel 2008.
Non ci è invece molto chiaro quale sia la fonte che ha realizzato la newsletter finanziaria citata su Soldionline in cui si afferma che il conto deposito sarebbe dieci volte più rischioso rispetto ad un titolo di stato. Maggiori informazioni in merito potrebbero sicuramente essere utili.

Grazie!

ING DIRECT Italia
Media Relations

Buongiorno,

volevo farvi una domanda in merito agli investimenti che fate. Mi pare di aver letto che qualche frequentatore del forum ha chiesto il vostro bilancio per aver informazioni in merito ... io purtroppo anche se lo inoltraste non saprei leggerlo e mi perderei fra numeri e voci.
Sarebbe però interessante sapere quale investimenti fate per garantire il 2,50 per un anno (logica dice che per fare affari, bisogna guadagnare di più).
Quindi,tolti gli ingenti costi di pubblicità, di personale (call center, informatici, ecc.) e di struttura informatica, presumo che gli investimenti che praticate vi renderanno almeno il triplo. Per cui mi domandavo in che strumenti e in quale stato (visto che siete mondiali) investite per avere l'8% o forse anche di più (?).
Tempo fa avevo letto un articolo che parlava di vostre operazioni in titoli tossici (non è lo stesso articolo, ma l'ho ritrovato anche qui: http://borsa-finanza.myblog.it/arch...llimento-conto-arancio-ing-direct-rischi.html) e la cosa è un po' preoccupante.

Ciao e grazie
 
Ultima modifica:
Buongiorno,

volevo farvi una domanda in merito agli investimenti che fate. Mi pare di aver letto che qualche frequentatore del forum ha chiesto il vostro bilancio per aver informazioni in merito ... io purtroppo anche se lo inoltraste non saprei leggerlo e mi perderei fra numeri e voci.
Sarebbe però interessante sapere quale investimenti fate per garantire il 2,50 per un anno (logica dice che per fare affari, bisogna guadagnare di più).
Quindi,tolti gli ingenti costi di pubblicità, di personale (call center, informatici, ecc.) e di struttura informatica, presumo che gli investimenti che praticate vi renderanno almeno il triplo. Per cui mi domandavo in che strumenti e in quale stato (visto che siete mondiali) investite per avere l'8% o forse anche di più (?).
Tempo fa avevo letto un articolo che parlava di vostre operazioni in titoli tossici (non è lo stesso articolo, ma l'ho ritrovato anche qui: http://borsa-finanza.myblog.it/arch...llimento-conto-arancio-ing-direct-rischi.html) e la cosa è un po' preoccupante.

Ciao e grazie


I mutui ed i prestiti finanziari alla clientela!
 
I mutui* ed i prestiti finanziari alla clientela!

* ... se vuoi ti spiego cosa vuol dire il termine "GARANTITO" ... :D
... ma forse ci arrivi da solo ...

comunque i bilanci 2009 al momento non credo siano stati ancora discussi, ma rinnoviamo, per il futuro, la richiesta
 
Come fa ING DIRECT ad offrire tassi vantaggiosi se non effettuando operazioni rischiose?
E’ questa una domanda che talvolta ci è capitato di sentirci rivolgere, non tanto dai clienti ma altri operatori del settore, principalmente qualche anno fa, quando ING DIRECT era l’unica ad offrire il conto deposito a tassi allettanti, piuttosto che in tempi recenti, in cui i tassi offerti non sono così diversi da quelli dei competitor.

Per dare una risposta è fondamentale innanzitutto che non si trascuri una delle motivazioni che sta alle radidi di questa questione: il modello di business esclusivamente diretto. In totale assenza di sportelli, ING DIRECT è in grado di girare una maggiore quota di rendimento ai propri clienti.

Ciò premesso la raccolta di ING DIRECT Italia è da sempre investita da una tesoreria a livello europeo sulla base di criteri in grado di garantire elevata liquidabilità degli stessi (non potrebbe essere altrimenti avendo a che fare con un deposito a vista) e forte contenimento dei rischi.
Questi i criteri in base ai quali vengono scelti gli investimenti:
• strategia “buy and hold”, ovvero acquisto di titoli con l’obiettivo di tenerli in portafoglio e esclusione di operazioni di speculazione sui titoli e investimenti azionari;
• i titoli acquistati devono essere per precisa policy altamente liquidi e a rischio basso: per il 90% circa sono titoli AAA e AA;
• presenza crescente in portafoglio di mutui italiani;
• investimenti sulla base del comportamento della clientela e non sulla base di un “mismatch” (disallienamento dei tassi) come è stato sostenuto da alcuni.

Ci auguriamo che questo chiarimento, unito a 9 anni di attività svolta in Italia con serietà, professionalità, trasparenza, mantenimento delle promesse, costi ridotti all’osso, nessuna coercizione verso la clientela, forte impulso alla concorrenza, recensioni positive dai principali opinion leader e studiosi del settore possa avere fugato i dubbi residui.

Saluti a tutti,
Media Relations
ING DIRECT Italia
 
grazie 1000 per le puntuali precisazioni.
 
unito a 9 anni di attività svolta in Italia con serietà, professionalità, trasparenza, mantenimento delle promesse, costi ridotti all’osso, nessuna coercizione verso la clientela, forte impulso alla concorrenza, recensioni positive dai principali opinion leader e studiosi del settore
Be', ragazzi, di questo bisogna rendergliene merito, sono frasi inconfutabili.
Almeno per me

OK!
 
Ci auguriamo che questo chiarimento, unito a 9 anni di attività svolta in Italia con serietà, professionalità, trasparenza, mantenimento delle promesse, costi ridotti all’osso, nessuna coercizione verso la clientela, forte impulso alla concorrenza, recensioni positive dai principali opinion leader e studiosi del settore possa avere fugato i dubbi residui.

Saluti a tutti,
Media Relations
ING DIRECT Italia

In effetti, bisogna dirlo, anche se ultimamente ho spesso preferito altre offerte più allettanti, negli anni ING non ha mai introdotto costi occulti o furbate varie, l'unico motivo per cui non ho semrpe tenuto i soldi lì è dovuto ai tassi spesso bassi (al di fuori di pur frequenti promozioni) e ai problemi che la banca ha avuto nel punto più acuto della crisi. Ma, in generale, mi sono semrpe sembrati affidabili.
 
Grazie anche da parte mia per la precisazione, ma vorrei conoscere l'incidenza, rispetto anche ad altre voci, dei mutui italiani nel vostro portafoglio.

E naturalmente restiamo in attesa di conoscere il vostro bilancio.
 
Buongiorno a tutti gli utenti,

vorremmo specificare che nel corso del 2009 ING DIRECT Italia (rappresentata con il simbolo della zucca e che offre Conto e Mutuo Arancio) non ha effettuato tagli al personale, in linea con quanto comunicato e contrariamente a quanto si sostiene nel blog citato.
L’autore del blog, Alessandro Broi, ha già provveduto a cambiare il titolo dell’intervento correggendo l’informazione data: l’episodio di esubero cui faceva riferimento la lettera riportata nel post, infatti, riguarda ING Bank che, pur facendo anch'essa parte del gruppo ING, opera in Italia con un business e un piano commerciale distinto e indipendente da quello della banca on line.

Grazie a tutti,

ING DIRECT Italia
Media Relations

Potremmo avere i risultati 2009 di Ing Direct Italia???
Quelli uffciali se è possibile
 
Ciao a tutti,

rispondiamo al post di mmzz. La pubblicità è una componente essenziale del modello di business ING DIRECT, che come banca diretta pura opera per precisa scelta solo attraverso canali diretti (internet e telefono), in assenza di costosi sportelli e filiali bancarie.
Per quanto possa essere importante l’investimento pubblicitario della “banca della zucca” (attualmente tra l’altro non siamo tra i big spender del settore), si tratta comunque di costi sensibilmente inferiori a quelli di mantenere una rete di agenzie e filiali sul territorio. Vantaggio questo che si riverbera proprio sul cliente consentendogli di ottenere rendimenti interessanti, ma non fuori mercato.

Il 2,50% è infatti un tasso che oggi viene offerto come invito alla prova per i nuovi clienti ed è valido per un periodo limitato di un anno. In seguito i tassi offerti si assestano all’1,50% come tasso base e possono arrivare fino al 2,60% per soluzioni con deposito ad un anno e importi di una certa rilevanza.
Si tratta di tassi vantaggiosi – soprattutto se paragonati ai magri rendimenti dei conti correnti tradizionali - ma non eccessivi e non superiori a quelli dei principali concorrenti bancari come emerge da semplici analisi comparative.

ING DIRECT Italia non sta inoltre operando in perdita. Nel 2009 la banca ha chiuso in positivo con un utile di 25 milioni di euro, mentre a livello di Gruppo ING (di cui ING DIRECT fa parte) l’utile 2009 è stato di 748 milioni di euro, in ripresa rispetto alla perdita di -304 milioni nel 2008.
Non ci è invece molto chiaro quale sia la fonte che ha realizzato la newsletter finanziaria citata su Soldionline in cui si afferma che il conto deposito sarebbe dieci volte più rischioso rispetto ad un titolo di stato. Maggiori informazioni in merito potrebbero sicuramente essere utili.

Grazie!

ING DIRECT Italia
Media Relations

Effettivamente ora non avete più i testimonial di un tempo.
 
Buongiorno a tutti i frequentatori di FOL.

Vediamo con piacere che siete interessati ad una nostra presenza più assidua sul forum! Terremo in considerazione questa richiesta e cercheremo, nei limiti del possibile, di intervenire maggiormente.
Sarebbe molto bello, questo permetterebbe ad Ing Direct di confortarsi con la clientela per poter migliorare i propri prodotti e servizi.
 
Come fa ING DIRECT ad offrire tassi vantaggiosi se non effettuando operazioni rischiose?
E’ questa una domanda che talvolta ci è capitato di sentirci rivolgere, non tanto dai clienti ma altri operatori del settore, principalmente qualche anno fa, quando ING DIRECT era l’unica ad offrire il conto deposito a tassi allettanti, piuttosto che in tempi recenti, in cui i tassi offerti non sono così diversi da quelli dei competitor.

Per dare una risposta è fondamentale innanzitutto che non si trascuri una delle motivazioni che sta alle radidi di questa questione: il modello di business esclusivamente diretto. In totale assenza di sportelli, ING DIRECT è in grado di girare una maggiore quota di rendimento ai propri clienti.

Ciò premesso la raccolta di ING DIRECT Italia è da sempre investita da una tesoreria a livello europeo sulla base di criteri in grado di garantire elevata liquidabilità degli stessi (non potrebbe essere altrimenti avendo a che fare con un deposito a vista) e forte contenimento dei rischi.
Questi i criteri in base ai quali vengono scelti gli investimenti:
• strategia “buy and hold”, ovvero acquisto di titoli con l’obiettivo di tenerli in portafoglio e esclusione di operazioni di speculazione sui titoli e investimenti azionari;
• i titoli acquistati devono essere per precisa policy altamente liquidi e a rischio basso: per il 90% circa sono titoli AAA e AA;
• presenza crescente in portafoglio di mutui italiani;
• investimenti sulla base del comportamento della clientela e non sulla base di un “mismatch” (disallienamento dei tassi) come è stato sostenuto da alcuni.

Ci auguriamo che questo chiarimento, unito a 9 anni di attività svolta in Italia con serietà, professionalità, trasparenza, mantenimento delle promesse, costi ridotti all’osso, nessuna coercizione verso la clientela, forte impulso alla concorrenza, recensioni positive dai principali opinion leader e studiosi del settore possa avere fugato i dubbi residui.

Saluti a tutti,
Media Relations
ING DIRECT Italia

Grazie mille per la risposta
 
Come fa ING DIRECT ad offrire tassi vantaggiosi se non effettuando operazioni rischiose?
E’ questa una domanda che talvolta ci è capitato di sentirci rivolgere, non tanto dai clienti ma altri operatori del settore, principalmente qualche anno fa, quando ING DIRECT era l’unica ad offrire il conto deposito a tassi allettanti, piuttosto che in tempi recenti, in cui i tassi offerti non sono così diversi da quelli dei competitor.

Per dare una risposta è fondamentale innanzitutto che non si trascuri una delle motivazioni che sta alle radidi di questa questione: il modello di business esclusivamente diretto. In totale assenza di sportelli, ING DIRECT è in grado di girare una maggiore quota di rendimento ai propri clienti.

Ciò premesso la raccolta di ING DIRECT Italia è da sempre investita da una tesoreria a livello europeo sulla base di criteri in grado di garantire elevata liquidabilità degli stessi (non potrebbe essere altrimenti avendo a che fare con un deposito a vista) e forte contenimento dei rischi.
Questi i criteri in base ai quali vengono scelti gli investimenti:
• strategia “buy and hold”, ovvero acquisto di titoli con l’obiettivo di tenerli in portafoglio e esclusione di operazioni di speculazione sui titoli e investimenti azionari;
• i titoli acquistati devono essere per precisa policy altamente liquidi e a rischio basso: per il 90% circa sono titoli AAA e AA;
• presenza crescente in portafoglio di mutui italiani;
• investimenti sulla base del comportamento della clientela e non sulla base di un “mismatch” (disallienamento dei tassi) come è stato sostenuto da alcuni.

Ci auguriamo che questo chiarimento, unito a 9 anni di attività svolta in Italia con serietà, professionalità, trasparenza, mantenimento delle promesse, costi ridotti all’osso, nessuna coercizione verso la clientela, forte impulso alla concorrenza, recensioni positive dai principali opinion leader e studiosi del settore possa avere fugato i dubbi residui.

Saluti a tutti,
Media Relations
ING DIRECT Italia

Buongiorno Ing Direct,

leggo ora dei vostri interventi "ufficiali" su questo forum e ciò è lodevole. Ma quest'ultimo commento poco mi soddisfa perchè DAVERO INCOERENTE ed IN CONTRASTO con la realtà. Se davvero i vostri investimenti sono SEMPRE ispirati al contenimento dei rischi e alla tutela dei vostri clienti, come si spiegano gli investimenti che avete compiuto negli Alt A, la cui RISCHIOSITA' è quasi comparabile ai MUTUI SUBPRIME che hanno dato origine alla crisi tuttora in atto?
Sperando che abbiate la cortesia di rispondermi, vi saluto
 
Buongiorno Ing Direct,

leggo ora dei vostri interventi "ufficiali" su questo forum e ciò è lodevole. Ma quest'ultimo commento poco mi soddisfa perchè DAVERO INCOERENTE ed IN CONTRASTO con la realtà. Se davvero i vostri investimenti sono SEMPRE ispirati al contenimento dei rischi e alla tutela dei vostri clienti, come si spiegano gli investimenti che avete compiuto negli Alt A, la cui RISCHIOSITA' è quasi comparabile ai MUTUI SUBPRIME che hanno dato origine alla crisi tuttora in atto?
Sperando che abbiate la cortesia di rispondermi, vi saluto

Toc, toc ... c'è nessuno?
Buongiorno Ing Direct, attendo speranzoso ancora cortese (e ... dovuta) risposta alle mie domande

Saluti
 
Ciao a tutti,

fa molto piacere vedere che ING risponde a questo forum,
sono un loro cliente da più di 10 anni con CA e da più di 2 con CCA.
Dalle mie esperienze la considero un'ottima banca on line rispetto ad altre. Thebigpromoter mi conosce per le diverse discussioni anche animate ;) .
Mi dispiace vedere come basti un misero commento pubblicato su qualche rivista per iniziare a sparlare senza senso.

Più volte ho fatto notere l'assoluta trasparenza che Ing mette a disposizione, al contrario di tantissime altre banche (sopratutto italiane) che fanno di tutto per non far trapelare alcuna notizia o altro.

Detto questo ringrazio Ing perchè è stata una delle prime banche a cambiare il modo di intraprendere la "banca" considerando il cliente come un cliente e non come un "pollo da spennare".

E' una banca giovane, ..ma avanti anni luce rispetto alle "tradizionali" banche italiane.
 
Condivido totalmente quanto detto da Loris :)
 
Indietro