sul fatto di contribuire o meno in modo volantario però qualcosa non mi torna , o meglio non vedo perchè possa convenire aspettare la pensione di vecchiaia.
parto dal presupposto che se si vuole smettere di lavorare , in base a quanti anni siamo lontani dall'etò pensionabile , serve un bel gruzzolo da parte , più o meno cospicuo (ma questo è scontato)
tra qualche anno ho 61 anni e 40 anni di contributi, mi servono circa 20.000 euro annui che corrispondono a una pensione di 1500 euro netti e che più o meno facendo 2 conti potrebbe essere la mia pensione :
ipotesi 1, contribuisco per 3 anni per arrivare a 43 , mi servono 10k annui per la contribuzione , più mi servono 20k annui per compensare la fase non lavorativa , totale 90.000 euro.
ipotesi 2 non contribuisco . ma da 61 a 67, mi servono 120.000 euro , perchè non lavoro e non prendo la pensione.
-con il rischio che : l'età di anzianità col tempo aumenterò all'adeguiamento dell apsettativa di vita , ergo mi potrebbero servire più soldi per arrivare all'anzianità
-quando andrò in pensione nel caso 2 , è vero che andrò in pensione 3-4 anni più tardi , ma avrò un calcolo del montante contributivo su 40 anni anzichè 43 , e questo probabilmente porta nel caso 2 anche a un assegno più basso.
il discorso dell 'investire i soldi è marginale , perchè comunque il capitale non viene speso tutto assieme e in entrambi i casi viene eroso nel tempo