Perchè il modello anglosassone vince sempre

ma poi dai dati visti tempo fa, la california non ha un gran debito, infatti non è uno stato che emette titoli di stato, mi pare che avesse alcune decine di mld di debito...poca roba, anche fallendo e rim******** al 50% non causerebbe i problemi che causerebbe un fallimento greco

Si infatti è ciò che volevo dire. Gli stati USA hanno aspetti legali che li costringono a stare in pari o fallire.
 
1) temo che le barriere all'ingresso nei settori di punta dell' high-tech siano molto meno elevate di quello che credi... l'erosione dei profitti da parte dei copycat (che piano piano migliorano la capacita' di imitazione...!!) e i limiti dei "patents" a livello globale sono rischi enormi.


Quoto in pieno. :yes:
 
Sempre in relazione al thread, stavo esaminando questo aspetto.

Se consideriamo gli ultimi 10 anni negli USA si sono avute le seguenti problematiche economiche, in primis il cosi detto problema dei deficit gemelli, cioè la combinazione di deficit pubblici e commerciali, per un'ammontare in termini reali di almeno 1 trilione di dollari l'anno che per 10 anni fanno ca. 10 trilioni di dollari, infine nell'ultimo biennio abbiamo avuto tra extra deficit e QE qual'cosa come 4-4,5 trilioni di dollari (ieri il sole riportava che la FED ha stampato qual'cosa come 3,3 trilioni di dollari), più le garanzie estese su Fannie Mae e Fraddie Mac, ed i residui dei problemi dei sub-prime.

In ogni caso arriviamo alla stratosferica cifra di 14-15 trilioni di dollari, nessun paese sino ad oggi conosciuto avrebbe potutto reggere un simile impatto sui propri conti, nessuno, ne avrebbe potuto mantenere un tasso di cambio elevato.

Pertanto se ciò è avvenuto bisogna cercare quella variabile monetaria che compensa tale squilibrio macroeconomico. Essa è da ricercare, come molti analisti sanno, nei profitti generati dalla Corporate America. Dal 1990 infatti si è assistito ad una divaricazione della capacità di generare profitti tra le compagnie localizzate in USA e quelle localizzate nel resto del mondo. Per darci un'idea della potenza della capacità di generare profitti delle corporation USA, nel 2008 se non ricordo male (e non credo visto che i conti sul P/E mi tornano) le corporation USA quotate al NYSE e al NASDAQ(non tutte ma solo quelle USA) avevano prodotto profitti netti annui superiori ai 1,2 trilioni di dollari, per darci un'idea credo che le società italiane quotate a Piazza affari siano arrivate a 30 Bln di Euro, ca 40 bln di dollari, anche considerando tutta la UE credo che non arriveremo ai 300 bln di dollari per quell'anno.
D'altra parte tali quantità economiche sono esattamente proiettate sulle capitalizzazioni dei rispettivi mercati finanziari, NASDAQ + NYSE fanno ca. 16,6 trilioni di dollari, mentre per esempio la capitalizzazione della borsa di tedescha è di appena 1,3 trilioni di dollari, la stessa della borsa di Madrid(1,2) per intenderci. Non solo il P/E dell'europa è generalmente molto più alto di quello USA, ne segue che le stesse capitalizzazioni non riflettono in maniera simmetrica il tasso di profitto delle società ivi capitalizzate.

Se così stanno le cose, significa che la produttività marginale delle aziende USA è di un fattore 10 maggiore a quelle delle omologhe aziende Europee. Non solo se analizziamo nel dettaglio i business model delle aziende USA e di quelle UE notiamo come in Europa gran parte dei profitti sia allocata presso le aziende che gestistocono monopoli naturali, per esempio le Utilities. Se consideriamo per esempio la Borsa Italiana è evidente come un peso enorme in essa lo abbiano ENEL, ENI, AUTOSTRADE, MEDIASET, TELECOM, le municipalizzate, EDISON, e se ad esse aggiungiamo le società finanziarie quali GENERALI, UNICREDIT, B. INTESA, MEDIASET ed le altre banche ed assicurazioni, praticamente esauriamo la capitalizzazione della nostra borsa, e tale modello è altresì vero anche se in proporzione minore per le altre economie del vecchio continente, Germania compresa.
Pertanto il peso delle società industriali o di servizi derivanti da un sano processo di mercato è ormai residuale nel sistema economico Europeo.
Diverso il discorso degli USA, dove se si eccettua EXXON, le prime dieci società per capitalizzazione sono società industriali e di servizi nate non in virtù di un monopolio naturale. Per esempio Apple (n°2), Microsoft(n°3), Google, IBM, HP, GE, P&G, Honeywell, Intel, Oracle, Boeing, Lockeed, United Technology, Ebay, Monsanto, Amgen, Genentech e 1000 altre
Un tale scenario, non può non far riflettere, in UE non abbiamo un vero capitalismo di mercato, le società fondate dall'intuizione di imprenditori pesano pochissimo in termini di utili sul sistema economico di riferimento. Non solo il loro peso relativo è diminuito nel tempo e cosa più devastante sono sempre quelle da 100 anni.
Praticamente il sistema economico europeo non riesce più a generare società operative nel mercato mondiale, limitandosi alle PMI. Se ciò è come dire evidente per l'Italia, vale lo stesso per la Germania e la Francia che a differenza dell'Italia si sono limitate a mantenere i loro campioni nazionali ma non ad inventarne di altri. Lasciandosi sfuggire sia i mercati del 21° secolo, che indietreggiando in quelli che le corporation americane hanno individuato essere più remunerative, per esempio nell'entertaiment (Micorsoft Vs Sony, Apple Vs Tutti)
Non solo, gli USA sono stati veramente geniali, in quanto hanno reinventato i loro business model delle società di produzione legandoli ai servizi, vedi i casi della Apple, della IBM, HP, GE, con il duplice effetto di smorzare gli effetti negativi delle dinamiche del ciclo economico e offrire un pacchetto complessivo decisamente migliore per il consumatore finale e quindi in grado di generare extra-profitti.

Alla luce di quanto sopra esposto, mi domando come si possa parlare di declino degli USA.
 
Per vedere il declino degli Usa, basti pensare che nel 2009 negli Usa si sono vendute 9 milioni di autovetture e se ne sono demolite 14 milioni.....:eek:
Il parco auto è diminuito del 2% in 1 anno:eek:
Per gli Usa le autovetture sono l'essenza stessa della loro economia, lì è nata la motorizzazione di massa e l'odierno tipo di società, ora si stanno trasformando in qualche cosa di nuovo , basti pensare all'aumento del 5% del tasso di risparmio e negli prossimi anni dovranno fare i conti con terribili tagli alle spese e terribili aumenti delle tasse per fare fronte ad un Debito Pubblico totalmente fuori controllo oggi.
Insomma tra dieci anni avremo un'America che sarà totalmente diversa da quella che abbiamo conosciuto:rolleyes:
 
Tra l'altro metà della popolazione californiana è di origine messicana e c'è una continua invasione di clandestini nello Stato dal Messico.

Ormai è andata.
 
e' evidente che il fatto che Google & C paghino le tasse altrove non aiuta minimamente la sua posizione finanziaria

Almeno i dipendenti residenti li` pagheranno le tasse alla California, no?
E non sono mica pochi.
Immagino che per le aziende ad alta tecnologia gli stipendi siano di gran lunga la piu` grande spesa visto che in genere non hanno costosi impianti produttivi da ammortizzare e non devono comprare grandi quantita` di materie prime o semilavorati. :mmmm:
A occhio questo discorso dovrebbe valere per Apple e Google, forse non troppo per Intel.
Poi vivendoci e facendo girare li` i soldi generano sempre un mucchio di tasse indirette.
 
Alla luce di quanto sopra esposto, mi domando come si possa parlare di declino degli USA.

Secondo me per ora dal punto di vista economico gli usa sono messi meglio e han prospettive migliori dell'europa, del giappone e di tanti altri paesi.

Però è innegabile che gli usa geopoliticamente stanno perdendo importanza, la loro influenza sta calando di anno in anno e l'ultima crisi ha accelerato questo processo che vede gli usa lasciar sempre più spazio e potere a cina, brasile, ma soprattutto la cina.
Siamo ben lontani dalla forza, anche militare degli usa di qualche anno fa.
Stanno (stiamo) anche perdendo una guerra in medioriente...
 
Secondo me per ora dal punto di vista economico gli usa sono messi meglio e han prospettive migliori dell'europa, del giappone e di tanti altri paesi.

Però è innegabile che gli usa geopoliticamente stanno perdendo importanza, la loro influenza sta calando di anno in anno e l'ultima crisi ha accelerato questo processo che vede gli usa lasciar sempre più spazio e potere a cina, brasile, ma soprattutto la cina.
Siamo ben lontani dalla forza, anche militare degli usa di qualche anno fa.
Stanno (stiamo) anche perdendo una guerra in medioriente...

Per capirlo bisognerà vedere cosa succederà in Cina, quando lo Yuan fluttuerà liberamente ed in India nei prossimi anni.
Ribadisco che si deciderà ormai tra Cina e India l'ultimo e definitivo rivale degli USA.
Mi colpisce della Cina, il fatto che nonostate sia arrivata a 5 trilioni di dollari di PIL non abbia ancora una società veramente grande se si escludono le varie soietà attive in monopoli naturali, per lo più statali.
L'India come ho già detto invece è molto più avanti su questo aspetto.
Per me l'India nel lungo periodo si rivelerà una sorpresa.
 
Secondo me per ora dal punto di vista economico gli usa sono messi meglio e han prospettive migliori dell'europa, del giappone e di tanti altri paesi.


L'Europa è un conto,la Germania un altro.

La Germania attualmente è messa meglio degli USA come economia.
 
Condivido la tua riflessione, però non spiega bene perchè tutti odiano che il dollaro si svaluti. La mia analisi è che se hai uno stock di tecnologia allora avere una moneta svalutata ti da talmente tanti vataggi che per gli altri è impossibile competere.
Prendiamo il caso euro, la BCE non ha stampato nulla contro gli oltre 2.400 mld di dollari, il tasso è all'1 contro lo 0 della FED, e la bilancia dei pagamenti totalmente in attivo. Appena l'euro comincia a salire per le classiche dinamiche di domanda ed offerta di moneta l'economia europea che si fonda sulle esportazioni scricchiola spaventando gli investitori che ritornano al dollaro. Questo per me significa solo una cosa, gli investitori prezzano gli intangible asset che evidentemente sono enormi(ma veramente enormi) per gli USA.
Detto in altri termini gli investitori con il loro comportamento definiscono un prezzo fiduciario al sistema paese USA che prima del QE non era evidente.

Voglio ribadire che a seguito di manovre di proporzioni semplicemente gigantesche bilancia dei pagamenti in perenne rosso profondo da 20 anni il dollaro è passato dal 1.60 per euro del periodo prima della crisi a 1.30.

Dinamiche così imponenti non possono non avere spiegazioni di sistema.

A mio avviso la dottrina dell'economia monetaria deve essere aggiornata pesantemente.

Forse sarebbe più corretto dire che l'euro è passato da 1,6 a 1,30 visto e considerato la crisi greca. Quindi più che di forza del dollaro si dovrebbe parlare di debolezza maggiore dell'euro. Infatti rispetto allo yen giapponese, al dollaro australiano, all'oro il dollaro si è svalutato e si trova a livelli estremi. Certamente voluti e graditi agli usa un po meno agli altri. Ora anche con il QE estremo l'euro si è svalutato pesantemente negli ultimi giorni a causa dei problemi enormi che ci sono in europa..Questo insegna che il prezzo di una valuta non dipedende solo dalle stampanti. Lo yen coi tassi a zero e le stampanti a palla continua a valutarsi alla grande. Il modello anglosassone funziona alla grande perchè è il modello che più si allontana dal socialismo secondo me.:bye:
 
Ultima modifica:
Dove lo vedete il sistema anglosassone che funziona???????
Gli Usa sono Falliti, così come il Regno Unito e l'Irlanda, manca poco e tocca all'Australia.....
Cosa funziona?????:mmmm::mmmm:
 
Oggi Obama si incontrerà con i CEO delle maggiori corporations USA, li vuole convincere a spendere i cash che detengono, importo: 2 trilioni di dollari, per l'esattezza 1.930 Bilions dollar. In crescita costante. E come se l'Italia avesse tra le sue maggiori aziende società che in pancia detengono 1/5 di quella cifra cioè 400 Mld di euro di liquidità, fatte le debite proporzioni. Qui dobbiamo stare attenti che non falliscano tutte.

Avranno pure deficit questi USA ma se detieni le società con i business models che assomigliano alle rotative, batterti sarà dura.
 
Oggi Obama si incontrerà con i CEO delle maggiori corporations USA, li vuole convincere a spendere i cash che detengono, importo: 2 trilioni di dollari, per l'esattezza 1.930 Bilions dollar. In crescita costante. E come se l'Italia avesse tra le sue maggiori aziende società che in pancia detengono 1/5 di quella cifra cioè 400 Mld di euro di liquidità, fatte le debite proporzioni. Qui dobbiamo stare attenti che non falliscano tutte.

Avranno pure deficit questi USA ma se detieni le società con i business models che assomigliano alle rotative, batterti sarà dura.

Attenzione... va anche considerato che una componente sostanziale di quel corporate cash e' detenuto fuori dagli US, e non e' rimpatriabile immediatamente senza costi fiscali annessi
 
:D
Attenzione... va anche considerato che una componente sostanziale di quel corporate cash e' detenuto fuori dagli US, e non e' rimpatriabile immediatamente senza costi fiscali annessi

grazie x l'assist ..
Infatti per farli rientrare fecero uno SCUDO (vi ricorda qualcosa ??)
tassando al 5% (poco più poco meno)...(anche questo vi ricorda qualcosa? ) :D
 
assolutamente d'accordo OK! quelli che parlano di declino USA mi fanno ridere :yes:

La loro mentalità e cultura è comunque vincente.
Secondo me hanno dalla loro:
1) Un sistema di governo chiaro
2) Una mentalità pragmatica
3) Una moneta forte e diffusissima
4) Una lingua conosciuta in tutto il mondo tale da allargare il mercato

La Cina ad esempio non ha nessuno di questi elementi
 
La loro mentalità e cultura è comunque vincente.
Secondo me hanno dalla loro:
1) Un sistema di governo chiaro
2) Una mentalità pragmatica
3) Una moneta forte e diffusissima
4) Una lingua conosciuta in tutto il mondo tale da allargare il mercato

La Cina ad esempio non ha nessuno di questi elementi

Beh, il punto 1) lo hanno pure in Cina, piu` chiaro del partito unico non so cosa ci sia. :)

Il 4) e il 3) sono una conseguenza della loro leadership piu` che una premessa.
Per il 2) non so come sono messi i cinesi ma noi in questo paese siamo messi davvero male.
 
La loro mentalità e cultura è comunque vincente.
Secondo me hanno dalla loro:
1) Un sistema di governo chiaro
2) Una mentalità pragmatica
3) Una moneta forte e diffusissima
4) Una lingua conosciuta in tutto il mondo tale da allargare il mercato

La Cina ad esempio non ha nessuno di questi elementi

Oltre a questi direi che gli USA hanno il vantaggio di essere sino ad oggi l'unico esperimento di Sistema Aperto. Vuoi per l'essere un paese di immigrati.
Tutto ciò ha portato alla fusione dei punti di vista il chè aumenta esponenzialmente le capacità di adattamento e rilancio.
Una espressione che indica bene tale aspetto è quella di definire gli USA Resilient. Cioè hanno quella capacità di assorbire la forza, non rompersi e rilanciarsi.
Se in un laboratorio metti persone bravissime ma che hanno vissuto nello stesso posto e sono state educate allo stesso modo, le risposte ai problemi sottoposti avranno spesso lo stesso metodo logico deduttivo, se invece nello stesso laboratorio metto persone altrettanto brave ma caratterizzati da percorsi di vita completamente diversi (un indiano ed un tedesco per esempio) le opzioni sul tavolo aumentano in modo sorprendente, ancora più sorprendente sarà l'originalità delle stesse, adducendo un vantaggio competitivo.

La Cina diventerà temibile realmente solo se saprà trasformarsi da Sistema Ultracompetitivo ma chiuso in un Sistema Aperto. Ad oggi è un formidabile follower dell'Occidente, domani chissà.
 
La Cina diventerà temibile realmente solo se saprà trasformarsi da Sistema Ultracompetitivo ma chiuso in un Sistema Aperto. .

... e chi lo dice ? Solo perchè, si dice, che un sistema aperto,
offrendo più alternative, è difatti migliore ?
Ma mica si sta parlando di occidentali. Qui si parla di 'asiatici'
i quali pensano in maniera opposta a noi.
Da noi la gerarchia è un peso. Da loro una religione...
 
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