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Perchè lavorare se poi bisogna morire.

cocorito ha scritto:
quando l'italia cresceva era trainata dall'industria, non dai servizi
la ricchezza di un paese deriva da primario e secondario, il terziario produce ricchezza solo se vende i suoi servizi all'estero. un notaio produce un mucchio di pil ma la sua influenza sulla ricchezza nazionale è la stessa del figlio che riceve la paghetta settimanale. un operaio è molto più redditizio per il paese
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Pienamente d'accordo eppure c'è gente che è convinta che l'Italia debba deindustrializzare e comprare tutto da fuori, tanto abbiamo il turismo e la buona cucina. :o
 
franz.old ha scritto:
sto pensando a quell'operaio di 73 anni morto a suviana....
a 73 anni,ancora lavorava?
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Non sembra il classico pensionato da "lavoretti":

Suviana, l’esplosione alla centrale | Si cercano i dispersi anche con i gommoni. Uno dei feriti rischia la vita. La Cgil: «Tra le vittime un 73enne con partita Iva»

La vittima 73enne era il datore di lavoro dei due operai morti​

Mario Pisani, 73 anni, uno dei tre morti finora accertati dell'esplosione di Suviana era il titolare della Engineering automation srl, la ditta per cui lavoravano anche le altre due vittime, il 45enne Pavel Petronel Tanase e il 36enne Vincenzo Franchina. Pisani, secondo quanto apprende LaPresse, era il titolare della ditta che fornisce «ingegneria di sistemi di controllo e supervisione per i settori della produzione di energia, dell'acciaio e dell'ambiente, compresi progetti chiavi in mano e logiche di comando, regolazione e supervisione». L'azienda ha sede a Mele, in provincia di Genova.

Poi ovviamente la Elly va a sciacallare sul posto e la CGIL specula:

Schlein diretta a Suviana​

La segretaria del Pd Elly Schlein, a quanto si apprende, si sta recando a
Suviana, luogo del disastro della centrale idroelettrica di Enel Green Power.

Cgil, non si sa per chi lavoravano vittime​

Due feriti gravi su tre del disastro della centrale elettrica di Suviana sono dipendenti diretti di Enel. Lo ha dichiarato il segretario della Cgil di Bologna, Michele Bulgarelli, giunto sul posto. «Quello che è grave è quello che non sappiamo - ha detto Bulgarelli - Non si sa quali sono le aziende di cui erano dipendenti i lavoratori esterni. Poi scopriamo che uno è un pensionato di 73 anni, una partita Iva: che mondo del lavoro è?».
 
Banalmente si lavora per campare, se stessi e/o chi ha bisogno di te e di cui sei responsabile, figli, moglie, genitori anziani, parenti stretti nel bisogno, poi si lavora per quando si sarà vecchi e/o eventualmente invalidi (capita anche da giovani) e si vuole sgravare i figli dal doverci mantenere, pensione, risparmi, poi si lavora perché il futuro non lo conosci e la necessità di una scorta come margine di sicurezza é importante anche per il benessere psicologico.

Poi si lavora perché hai preso l'abitudine al lavoro e ciò ti gratifica moralmente e ti fa star meglio economicamente.

Poi si lavora perché non vuoi che i tuoi figli siano poveri come lo eri tu e la povertà l'é una gran brutta bestia, così crei le condizioni migliori per trasmettere al meglio i tuoi geni, la tua vita che al 50% prosegue dopo di te.

Lavorate fin che la salute ve lo consente che non é brutta cosa.

Lavorate e maledite i tassatori e faiga non votateli più! Altrimenti siete lavoratori coioni che mantengono non lavoratori furbi.
 
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alex77 ha scritto:
proprio per questo spaccarsi i maroni tutta la vita non ha alcun senso
sembra una stupidata ma ad un certo punto ti rendi conto che il tempo sembra passare al doppio della velocità
è una sensazione stranissima rispetto a quando lo percepivi da adolescente o da 20 enne
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Può non avere senso ma suggerisco:

1. Costituzione Italiana Articolo 1. L'italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro (qualunque cosa significhi)

2. Se fai qualcosa che ti piace nella vita non avrai mai bisogno di lavorare (citazione da qualcuno che non ricordo)
 
Miki63 ha scritto:
Schlein diretta a Suviana

Cgil, non si sa per chi lavoravano vittime

un pensionato di 73 anni, una partita Iva: che mondo del lavoro è?».
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Ti sembrerà impossibile ma ci sono moltissimi pensionati che continuano a lavorare. E non per necessità.

Che poi il PD e la CGIL siano sempre in prima fila ogni vlta che ci sono morti eclatanti sul lavoro è una beffa che quei morti non si meritano.

Qualcuno realmente vuole farci credere che un sistema socialista brilla per efficienza e attenzione alla sicurezza?
Non fu un caso che l'unico enorme incidente nucleare avvenne nella vecchia Unione Sovietica. Colpa della voglia-di-profitto anche quello?
 
Aargh! ha scritto:
Ti sembrerà impossibile ma ci sono moltissimi pensionati che continuano a lavorare. E non per necessità.

Che poi il PD e la CGIL siano sempre in prima fila ogni vlta che ci sono morti eclatanti sul lavoro è una beffa che quei morti non si meritano.

Qualcuno realmente vuole farci credere che un sistema socialista brilla per efficienza e attenzione alla sicurezza?
Non fu un caso che l'unico enorme incidente nucleare avvenne nella vecchia Unione Sovietica. Colpa della voglia-di-profitto anche quello?
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Vero e non tanto per sete di guadagno, anche se il guadagno é lo scopo del lavoro, io post pensione ho lavorato 19 anni, avrei anche proseguito ma per il bene e la salute dei figli ho chiuso, continuare non sarebbe stato saggio.
 
carpen ha scritto:
Vero e non tanto per sete di guadagno, anche se il guadagno é lo scopo del lavoro, io post pensione ho lavorato 19 anni, avrei anche proseguito ma per il bene e la salute dei figli ho chiuso, continuare non sarebbe stato saggio.
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Proprio tu che parli di tassatori e poi ti sei fatto 20 anni di pensione retributiva :asd:
Questa assurda situazione è un unicum nella storia, non accadrà mai più.
 
Luzern2 ha scritto:
Proprio tu che parli di tassatori e poi ti sei fatto 20 anni di pensione retributiva :asd:
Questa assurda situazione è un unicum nella storia, non accadrà mai più.
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Sbagli a dare giudizi superficiali, vedi io da pensionato contro una pensione netta ricevuta ne ho restituito almeno 2, da due anni e per i prossimi tre, circa 4 volte la pensione presa e continuerò ancora ma non a questo livello, tutti redditi da lavoro ne, irpef a gogo, se i pensionati italiani fossero tutti come me lo stato potrebbe distribuire un paio di coioni d'oro anche alle femmine non solo ai maschi.

Fai il conto, se sarò ancora vivo fra 3 anni avrò preso 24 annualità di pensione e ne avrò dato 58 volte il netto preso, solo di IRPEF a parte IRAP e contributi che ho continuato a versare, sai la parte migliore? Se crepo domani i prossimi tre anni li pagheranno i miei figli.
Ah la mia pensione non ha mai avuto rivalutazioni perché superiore a boh 6 o 7 volte il minimo, però mi devono ricalcolare glli ultimi 6 anni di contributi, penso un 50 euro al mese netto o giù di li.

Questo per geni della finanza secondo i quali i pensionati non dovrebbero più lavorare o rubano un posto, o lavorano in nero, o crepino alla svelta... coionazzi!
 
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gsbontem ha scritto:
Vabbè prendersela con carpen che è ed è sempre stato un lavoratore mi sembra una forzatura.
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Io ho lavorato e tanto fino ai 52
Tanti straordinari,ferie pagate ecc
Lavoravo anche in campagna di sabato e domenica e pure durante le ferie ed anche di notte
Poi ho tirato i remi in barca
La mia collega ci era andata a 51,suo marito a 49 e mi stracciava i Maroni parlando del marito che la mattina voltava i galon e lei veniva a lavorare
 
Aargh! ha scritto:
Può non avere senso ma suggerisco:

1. Costituzione Italiana Articolo 1. L'italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro (qualunque cosa significhi)

2. Se fai qualcosa che ti piace nella vita non avrai mai bisogno di lavorare (citazione da qualcuno che non ricordo)
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A me piace fare nulla :o
 
DubStep ha scritto:
A me piace fare nulla :o
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Il che non significa nulla. Visto che pari apprezzare il frutto del lavoro di milioni di persone, che ti permettono di godere dei vantaggi e dei piaceri che ti mettono a disposizione.
 
Laramie ha scritto:
Pienamente d'accordo eppure c'è gente che è convinta che l'Italia debba deindustrializzare e comprare tutto da fuori, tanto abbiamo il turismo e la buona cucina. :o
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La deindustralizzazione è un fenomeno che deriva dal fatto che la produzione industriale ,oggi, genera poco valore aggiunto,solo un esempio la società di maggiore capitalizzazione a livello mondiale ,Apple,non produce nulla ,progetta ma lascia ad appaltatori esterni la produzione ,appaltatori che si trovano in Asia (dalla Cina a Taiwan alla Corea) ,però alla fine è lei che si pupa gli utili facendo contento gli azionisti ,in USA e in UE le maggiori imprese sono società di servizi ; l’economia di una nazione non si può pianificare ,salvo che non si pensi di tornare al comunismo,ma sono i capitalisti ,nell’accezione precisa del termine ,a decidere dove investire e oggi l’industria non è più vista come quella che può garantire un ritorno sul capitale adeguato rispetto ad altri investimenti
L’industria ,il settore secondario ,sta percorrendo la stessa strada del settore primario ,che non vuol dire che scomparirà ,come non è scomparsa l’agricoltura che in Italia fa ancora numeri importanti,ma vedrà ridursi il suo peso in percentuale sul PIL ; se consideriamo un settore Terziario come il turismo si vede che questo pesa direttamente ma anche indirettamente attraverso settori come quello edile ,impiantistico o di altri servizi (contabile,trasporti,ecc..) sul economia di molte regioni del centro Nord in misura rilevante ,chi è rimasto indietro è ancora il Sud che avrebbe molte potenzialità ma fa numeri inferiori già al solo Veneto
 
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gsbontem ha scritto:
Vabbè prendersela con carpen che è ed è sempre stato un lavoratore mi sembra una forzatura.
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In realtà è proprio questo il guaio.
Se non sbaglio è bergamasco quindi guaio comune di tanti (in realtà tutti) bergamaschi e anche il resto dei lombardi, pensare esclusivamente al lavoro mentre gli altri delle altre regioni pensavano a comandare.
Peggio dei lombardi solo i veneti, per i veneti il lavoro è tutti i giorni anche la domenica mattina nel loro capannone.
Non è un caso che lega vera (tipicamente il lombardo-veneto lo storico bacino, dove tutto è nato) ha sempre avuto al comando sempre e solo segretari lombardi che comandavano i veneti
 
Balabiott78 ha scritto:
In realtà è proprio questo il guaio.
Se non sbaglio è bergamasco quindi guaio comune di tanti (in realtà tutti) bergamaschi e anche il resto dei lombardi, pensare esclusivamente al lavoro mentre gli altri delle altre regioni pensavano a comandare.
Peggio dei lombardi solo i veneti, per i veneti il lavoro è tutti i giorni anche la domenica mattina nel loro capannone.
Non è un caso che lega vera (tipicamente il lombardo-veneto lo storico bacino, dove tutto è nato) ha sempre avuto al comando sempre e solo segretari lombardi che comandavano i veneti
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Perché non hai visto i con tadini altoatesini, i più vecchi intendo, perchè i giovani...
 
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