Piccolo esame di economia

Non mi sembra un'analisi molto precisa.

Perché mai un'uscita dall'euro dovrebbe rappresentare un freno alla globalizzazione?

Contrastando l'effetto recessionario io dell'euro si avrebbe in ultima analisi un incremento della domanda da parte dei paesi oggi penalizzati.

Che il free trade sia comunque un ostacolo alla crescita è vero, ma la finanza gioca anch'essa un ruolo importante se si pensa alla miriade di crisi locali e alla recente crisi globale.
 
Se si vogliono peseguire politiche di pieno impiego e redistributive una certa quota di protezionismo sarebbe indispensabile. Occorre familiarizzare con l'idea che tutto ciò che può essere prodotto internamente deve essere fatto usando la propria forza lavoro. Quello che manca lo si può prendere dall'estero.
Globalizzazione e piena occupazione sono concetti ad oggi alternativi.
 
Dovete sostenere un esame di economia.
Avete due ore di tempo e un collegamento internet.
Il tema è:

dimostrate, al di là di ogni ragionevole dubbio, che la globalizzazione è una boiata pazzesca.

Non è difficile.

Buono svolgimento.

La domanda è mal posta:
"dimostrate, al di là di ogni ragionevole dubbio, che la globalizzazione è una boiata pazzesca per XXX"
perchè se si sostituisce "XXX" con "lavoratori italiani" o con "Apple" le cose cambiano leggerissimamente...
 

Il fatto che quando la globalizzazione non c'era (il commercio era regolato dai dazi, i cambi erano fissi, i movimenti di capitali proibiti o limitati, i governi avevano un forte peso nelle decisioni economiche) i tassi di crescita erano più che doppi degli attuali è per te un particolare del tutto irrilevante.

è il fatto che il Pil Mondiale è aumentato di 5 volte mentre le risorse naturali del Pianeta sono rimaste le stesse (anzi in alcuni casi sono sensibilmente diminuite a causa dello sfruttamento) per te è irrilevante ? purtroppo con il progresso e la crescita demografica dovremmo far fronte sempre di più alla scarsità delle risorse e questo mi sembra un problema ben più rilevante della globalizzazione.
 
Dovete sostenere un esame di economia.
Avete due ore di tempo e un collegamento internet.
Il tema è:

dimostrate, al di là di ogni ragionevole dubbio, che la globalizzazione è una boiata pazzesca.

Non è difficile.

Buono svolgimento.


quella che per ragioni eufemistiche e di accettabilità è stata chiamata globalizzazione è un processo di arbitraggio salariale e di imperialismo (fondamentalmente del dollaro) e perciò benefica esclusivamente alla classe dominante intanto che fabbrica schiavi e si organizza in struttura feudale su scala planetaria.
 
è il fatto che il Pil Mondiale è aumentato di 5 volte mentre le risorse naturali del Pianeta sono rimaste le stesse (anzi in alcuni casi sono sensibilmente diminuite a causa dello sfruttamento) per te è irrilevante ? purtroppo con il progresso e la crescita demografica dovremmo far fronte sempre di più alla scarsità delle risorse e questo mi sembra un problema ben più rilevante della globalizzazione.

il problema delle risorse è importante ma fa parte insieme alla crescita demografica della stessa contradditoria e antidemocratica dinamica capitalistica che deve costantemente valorizzare denaro per pochi a prescindere dalle risorse e schiavi. Processo mascherato dalla globalizzazione
Se le risorse saliranno di prezzo avverrà il crollo, ma il minore loro uso significherà maggiore e inimmaginata miseria per gli illusi schiavi.
Il capitalismo è una struttura di potere, fascista, che fa uso in un certo modo di risorse e schiavi.
 

Il fatto che quando la globalizzazione non c'era (il commercio era regolato dai dazi, i cambi erano fissi, i movimenti di capitali proibiti o limitati, i governi avevano un forte peso nelle decisioni economiche) i tassi di crescita erano più che doppi degli attuali è per te un particolare del tutto irrilevante.

condivido in pieno quello che obietti a DoctorT,purchè sia chiara per me un cosa.
Non sono l'assenza dei dazi,la presenza dei cambi fissi.la libertà di movimento dei capitali e un minor controllo del governo un qualcosa di negativo in sè.
Ma lo diventano solo se vengono applicati su aree economiche non perfettamente equilibrate ed omogenee,in questo caso:

1) l'assenza di dazi o di iniziative di controllo sui commerci e sui capitali che servono ad evitare il dumping sia a livello di costo del lavoro che per l'ambiente,accentuano in maniera sconsiderata gli effetti del mercato,e ciò aumenta gli squilibri esistenti "se presenti",se non sono presenti vanno invece bene in quanto incentivano i commerci e basta;

2)l'applicazione dei cambi fissi impedisce al mercato da fare da calmiere tramite il cambio valutario e ciò aumenta gli squilibri esistenti "se presenti",se non sono presenti va invece bene in quanto incentivano i commerci e basta

3) se non si accompagnano con organismi internazionali e "democratici" in grado di garantire quei controlli e quelle salvaguardie sui mercati che sono necessarie alle economie di mercato per permettere una sana crescita e un sano sviluppo,si peggiora anche in questo caso gli squilibri già presenti se presenti .

(nb)
ovviamente il controllo pubblico sulle economie è indispensabile sempre nelle economie di mercato seppur sempre nelle minime dosi
 
Ultima modifica:
condivido in pieno quello che obietti a DoctorT,purchè sia chiara per me un cosa.
Non sono l'assenza dei dazi,la presenza dei cambi fissi.la libertà di movimento dei capitali e un minor controllo del governo un qualcosa di negativo in sè.
Ma lo diventano solo se vengono applicati su aree economiche non perfettamente equilibrate ed omogenee,in questo caso:

1) l'assenza di dazi o di iniziative di controllo sui commerci e sui capitali che servono ad evitare il dumping sia a livello di costo del lavoro che per l'ambiente,accentuano in maniera sconsiderata gli effetti del mercato,e ciò aumenta gli squilibri esistenti "se presenti",se non sono presenti vanno invece bene in quanto incentivano i commerci e basta;

2)l'applicazione dei cambi fissi impedisce al mercato da fare da calmiere tramite il cambio valutario e ciò aumenta gli squilibri esistenti "se presenti",se non sono presenti va invece bene in quanto incentivano i commerci e basta

3) se non si accompagnano con organismi internazionali e "democratici" in grado di garantire quei controlli e quelle salvaguardie sui mercati che sono necessarie alle economie di mercato per permettere una sana crescita e un sano sviluppo,si peggiora anche in questo caso gli squilibri già presenti se presenti .

(nb)
ovviamente il controllo pubblico sulle economie è indispensabile sempre nelle economie di mercato seppur sempre nelle minime dosi

Riguardo alle aree omogenee, sì, una liberalizzazione degli scambi non crea problemi, ma un'impostazione liberista sì, di problemi ne crea eccome, basti pensare alle teorizzazioni di Minsky sulle crisi.

Poi, il fatto che storicamente il liberismo sia un'ideologia che va di pari passo con una supremazia imperial-militare (oggi chi si professa più liberista è la Cina) difficilmente può essere un caso. E infatti non lo è.

Riguardo al cambio fisso, un tempo si procedeva a periodici riallineamenti, vedi la prima fase dello SME.
 

Il fatto che quando la globalizzazione non c'era (il commercio era regolato dai dazi, i cambi erano fissi, i movimenti di capitali proibiti o limitati, i governi avevano un forte peso nelle decisioni economiche) i tassi di crescita erano più che doppi degli attuali è per te un particolare del tutto irrilevante.

Capisco prima dici che non c'è correlazione tra commercio e crescita (e guai a chi dice il contrario) e poi utilizzi i dati sulla crescita per negare i benefici del commercio mondiale aperto.

Sono i danni della globalizzazione questi, concordo. Perle simili.
 
Se si vogliono peseguire politiche di pieno impiego e redistributive una certa quota di protezionismo sarebbe indispensabile. Occorre familiarizzare con l'idea che tutto ciò che può essere prodotto internamente deve essere fatto usando la propria forza lavoro. Quello che manca lo si può prendere dall'estero.
Globalizzazione e piena occupazione sono concetti ad oggi alternativi.

Io estenderei il concetto al cortile di casa. Se ti puoi costruire il computer in casa scrivi su un forum pubblico, altrimenti diventi il filosofo del baretto di quartiere e tutti sono felici. Tu e gli altri che vivono nel 2018.
 
quella che per ragioni eufemistiche e di accettabilità è stata chiamata globalizzazione è un processo di arbitraggio salariale e di imperialismo (fondamentalmente del dollaro) e perciò benefica esclusivamente alla classe dominante intanto che fabbrica schiavi e si organizza in struttura feudale su scala planetaria.

ah è per questo che pil procapite, popolazione e speranza di vita aumentano (e diminuisce la differenza tra paesi di pil procapite ppp). Ed è per questo che la povertà è praticamente sparita dal pianeta.
 
è il fatto che il Pil Mondiale è aumentato di 5 volte mentre le risorse naturali del Pianeta sono rimaste le stesse (anzi in alcuni casi sono sensibilmente diminuite a causa dello sfruttamento) per te è irrilevante ? purtroppo con il progresso e la crescita demografica dovremmo far fronte sempre di più alla scarsità delle risorse e questo mi sembra un problema ben più rilevante della globalizzazione.

Se si diffondono movimenti antivax (probabilmente la più grande scoperta della storia dell'umanità assieme agli antibiotici), possiamo pure avere un movimento no global in chiave sovranista. La Macroeconomia non ha il suo Burioni, purtroppo.
 
Se si diffondono movimenti antivax (probabilmente la più grande scoperta della storia dell'umanità assieme agli antibiotici), possiamo pure avere un movimento no global in chiave sovranista. La Macroeconomia non ha il suo Burioni, purtroppo.

In realtà io volevo solamente evidenziare che la minor crescita economica degli ultimi decenni non è frutto solamente della globalizzazione ma di altri fenomeni che non sono ad essa direttamente collegati (è ovvio che ad esempio la diffusione dei progressi in campo medico hanno causato un aumento della popolazione ma non vedo come possa essere considerata una cosa negativa l'aumento della speranza di vita) ... e per non essere frainteso non sono in alcun modo contrario allo sviluppo economico ritengo però debba essere perseguito uno sviluppo sostenibile e compatibile con le risorse del pianeta anche se questo ci costerà nell'immediato qualche decimale di Pil in meno.
 
In realtà io volevo solamente evidenziare che la minor crescita economica degli ultimi decenni non è frutto solamente della globalizzazione ma di altri fenomeni che non sono ad essa direttamente collegati (è ovvio che ad esempio la diffusione dei progressi in campo medico hanno causato un aumento della popolazione ma non vedo come possa essere considerata una cosa negativa l'aumento della speranza di vita) ... e per non essere frainteso non sono in alcun modo contrario allo sviluppo economico ritengo però debba essere perseguito uno sviluppo sostenibile e compatibile con le risorse del pianeta anche se questo ci costerà nell'immediato qualche decimale di Pil in meno.


non e' detto che lo sviluppo sostenibile costi in termini di pil, anzi potrebbe anche accadere il contrario

nuovi standard = nuova domanda
 
Capisco prima dici che non c'è correlazione tra commercio e crescita (e guai a chi dice il contrario) e poi utilizzi i dati sulla crescita per negare i benefici del commercio mondiale aperto.

Sono i danni della globalizzazione questi, concordo. Perle simili.

Francamente non si capisce molto cosa vuoi dire.

Comunque, riepilogando, i dati dicono che la (relativamente recente) liberalizzazione degli scambi non ha portato a un incremento della crescita economica.

Il paragone con l'epoca pre-globalizzazione non ha molto senso, visto che il contesto era differente.

Detto in altre parole, se nel periodo pre-globalizzazione si cresceva di più, questo non è sufficiente per affermare che fra apertura agli scambi commerciali e crescita sussiste una relazione negativa.

Poi, ci si dimentica di un dato fondamentale, ovvero che l'aumento degli scambi era fino alla fine degli anni '80 una scelta di politica economica. Oggi non lo è più, è un semplice automatismo.

C'è una bella differenza.
 
In realtà io volevo solamente evidenziare che la minor crescita economica degli ultimi decenni non è frutto solamente della globalizzazione ma di altri fenomeni che non sono ad essa direttamente collegati (è ovvio che ad esempio la diffusione dei progressi in campo medico hanno causato un aumento della popolazione ma non vedo come possa essere considerata una cosa negativa l'aumento della speranza di vita) ... e per non essere frainteso non sono in alcun modo contrario allo sviluppo economico ritengo però debba essere perseguito uno sviluppo sostenibile e compatibile con le risorse del pianeta anche se questo ci costerà nell'immediato qualche decimale di Pil in meno.

Tutte cose contraddittorie quelle che dici .
La verità è che la globalizzazione è figlia della rivoluzione neoliberista e la liberazione sfrenata degli scambi comm.li a livello internazionale ne è la logica conseguenza .
Sta difatto che non è la liberazione degli scambi comm.li a livello internazionale che crea problemi ma la liberazione senza freni che determina una rincorsa generale al ribasso
sul costo del lavoro che deprime la crescita della produttività e contrae la domanda globale. Inoltre determina un non corretto utilizzo e rispetto dell'ambiente riducendo i controlli pubblici sull'economia.
Se questo non ha tutti i prerequisiti per rallentare la crescita economica e creare problemi ambientali al pianeta dimmelo tu cosa possa significare ?????
 
Finora sei quello che più si è avvicinato a quanto richiesto.

c'è gente che cazze-ggia con i grafici dal caldo della cameretta e chi come me ha fatto svariati lavori e conosce la vita reale.
 
insopportabile che in forum di economisti (pardon gente che legge a volte sa di economia)
si parli di ricchezza citando solo cioè è incrementato ignorando ciò che nel frattempo è decrementato.
Ma po-rca puzzola tutti i danni arrecati all'ambiente (che sono l'altra faccia della ricchezza) possibile che ve
li scordiate sempre ???????? Una per tutte. Ma quel mare di plastica in mezzo all'oceano NON HA UN VALORE (negativo ovvio) ECONOMICO ?
E allora raddoppiamolo, triplichiamolo tanto non ha valore . Capzo ci dimostrano che il cibo che mangiamo è impestato di pesticidi
e questo non ha un disvalore economico ? Lo stiamo consumando il nostro PIaneta , quindi siamo più 'poveri' ed invece
siamo tutti più ricchi perchè si guarda solo la produzione. La partita doppia non funziona così.
 
c'è gente che cazze-ggia con i grafici dal caldo della cameretta e chi come me ha fatto svariati lavori e conosce la vita reale.

in effetti nel mondo di oggi non serve studiare medicina, basta chiedere a chi guida le ambulanze. Sono i più esperti di malattie e traumi
 
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