Piccolo esame di economia

  • Ecco la 67° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link

Francamente non si capisce molto cosa vuoi dire.

Comunque, riepilogando, i dati dicono che la (relativamente recente) liberalizzazione degli scambi non ha portato a un incremento della crescita economica.

Il paragone con l'epoca pre-globalizzazione non ha molto senso, visto che il contesto era differente.

Detto in altre parole, se nel periodo pre-globalizzazione si cresceva di più, questo non è sufficiente per affermare che fra apertura agli scambi commerciali e crescita sussiste una relazione negativa.

Poi, ci si dimentica di un dato fondamentale, ovvero che l'aumento degli scambi era fino alla fine degli anni '80 una scelta di politica economica. Oggi non lo è più, è un semplice automatismo.

C'è una bella differenza.

mi sorprende che il professore abbia problemi di comprensione del testo. La globalizzazione è il più grande fenomeno del 20° secolo ha portato prosperità e ricchezza.

Se non vuoi legarla alla crescita non farlo, non si capisce perché tu voglia legarla alla mancata crescita.

Per farla breve: i protezionisti si impoveriscono
 
mi sorprende che il professore abbia problemi di comprensione del testo. La globalizzazione è il più grande fenomeno del 20° secolo ha portato prosperità e ricchezza.

Se non vuoi legarla alla crescita non farlo, non si capisce perché tu voglia legarla alla mancata crescita.

Per farla breve: i protezionisti si impoveriscono

I dati - noti e arcinoti - dicono l'esatto opposto, ovvero che le riforme economiche iniziate negli anni '80 prima e la globalizzazione poi hanno rallentato la crescita economica.

È una cosa molto semplice da capire.

La crescita economica sostenuta comincia con la rivoluzione industriale e ha avuto diverse fasi, alcune più veloci e altre più lente.

La globalizzazione ha indubbiamente rallentato questo processo.

Ad esempio, crescita annuale pro-capite in America Latina:

Pre-globalizzazione:

1960-70: + 2,6%
1970-80: + 3,5%

Riforme e post-riforme

1980-90: - 0,6%
1990-00: + 1,4%

Globalizzazione:

2000-16: + 1,4%

Attendiamo con ansia di sapere dove e perché questi dati sono sbagliati.
 
in effetti nel mondo di oggi non serve studiare medicina, basta chiedere a chi guida le ambulanze. Sono i più esperti di malattie e traumi

Manco i paragoni sai fare, chi guida fa l autista...... :asd:
 
Neoliberalism: Oversold? -- Finance & Development, June 2016

" Tre importanti economisti dell’FMI, un’organizzazione non certo nota per la sua imprudenza, hanno pubblicato un documento che si interroga sui benefici del neoliberalismo. Così facendo, hanno contribuito a ribaltare l’idea che la parola non sia altro che un artificio politico, o un termine senza alcun reale potere analitico. Il paper ha chiaramente individuato un’ “agenda neoliberalista” che ha spinto la deregolamentazione delle economie in tutto il mondo, forzato l’apertura dei mercati nazionali al libero commercio e alla libera circolazione dei capitali e richiesto la riduzione del settore pubblico tramite l’austerità o le privatizzazioni. Gli autori hanno dimostrato con dati statistici la diffusione delle politiche neoliberali a partire dal 1980 e la loro correlazione con la crescita anemica, i cicli di espansione e frenata e le disuguaglianze."
 
mi sorprende che il professore abbia problemi di comprensione del testo. La globalizzazione è il più grande fenomeno del 20° secolo ha portato prosperità e ricchezza.

Se non vuoi legarla alla crescita non farlo, non si capisce perché tu voglia legarla alla mancata crescita.

Per farla breve: i protezionisti si impoveriscono


Antoniano2
i protezionisti sono un cosa e altra cosa è richiedere l'applicazione di standard per evitare il dumping e interventi per evitare un non corretto sviluppo della concorrenza per facilitare una crescente produttività.
Diciamo che il protezionismo è l'esasperazione di quanto sopra,è l'affermazione che solo difendendo commercialmente i propri confini a prescindere si sta meglio,e in molti casi può diventare la naturale involuzione di una situazione economico sociale quando ci si ostina a difendere un imprevidente liberoscambismo senza limiti e freni.Questo liberoscambismo senza limiti accentua oltremisura la debolezza di alcuni a danno di altri e crea naturalmente delle situazioni conflittuali e di difesa ostinata da parte di quelli che più sofforno questa situazione.
Secondo voi perchè scoppiò la prima guerra mondiale ?

Quindi il protezionismo è un cosa negativa e che va evitata e per evitarla bisogna limitare quelle situazioni che lo creano e cioè il liberoscambismo senza limiti e freni che è una componente essenziale della globalizzazione .
 
Antoniano2
i protezionisti sono un cosa e altra cosa è richiedere l'applicazione di standard per evitare il dumping e interventi per evitare un non corretto sviluppo della concorrenza per facilitare una crescente produttività.
Diciamo che il protezionismo è l'esasperazione di quanto sopra,è l'affermazione che solo difendendo commercialmente i propri confini a prescindere si sta meglio,e in molti casi può diventare la naturale involuzione di una situazione economico sociale quando ci si ostina a difendere un imprevidente liberoscambismo senza limiti e freni.Questo liberoscambismo senza limiti accentua oltremisura la debolezza di alcuni a danno di altri e crea naturalmente delle situazioni conflittuali e di difesa ostinata da parte di quelli che più sofforno questa situazione.
Secondo voi perchè scoppiò la prima guerra mondiale ?

Quindi il protezionismo è un cosa negativa e che va evitata e per evitarla bisogna troncare quelle situazioni che lo creano e cioè il liberoscambismo senza limiti e freni che è una componente essenziale della globalizzazione .

una delle tante mistificazioni dei globalisti a tutti i costi è far finta che chi parla di moderato protezionismo e autarchia siano la stessa cosa.
 
Basterebbe contare quante fabbriche e aziende hanno chiuso in italia per essere spostate all'estero per capire quanto la globalizzazione sfrenata abbia fatto male al nostro paese... bisogna essere solo ciechi per non vederlo.
Dal canto mio visto che di struzzi è piena l'italia, io sono emigrato... almeno ora non ho preoccupazioni...
 
I dati - noti e arcinoti - dicono l'esatto opposto, ovvero che le riforme economiche iniziate negli anni '80 prima e la globalizzazione poi hanno rallentato la crescita economica.

È una cosa molto semplice da capire.

La crescita economica sostenuta comincia con la rivoluzione industriale e ha avuto diverse fasi, alcune più veloci e altre più lente.

La globalizzazione ha indubbiamente rallentato questo processo.

Ad esempio, crescita annuale pro-capite in America Latina:

Pre-globalizzazione:

1960-70: + 2,6%
1970-80: + 3,5%

Riforme e post-riforme

1980-90: - 0,6%
1990-00: + 1,4%

Globalizzazione:

2000-16: + 1,4%

Attendiamo con ansia di sapere dove e perché questi dati sono sbagliati.

La crescita è un tasso che varia a livello assoluto senza alcuna correlazione con il livello di ricchezza di un paese?
 
Basterebbe contare quante fabbriche e aziende hanno chiuso in italia per essere spostate all'estero per capire quanto la globalizzazione sfrenata abbia fatto male al nostro paese... bisogna essere solo ciechi per non vederlo.
Dal canto mio visto che di struzzi è piena l'italia, io sono emigrato... almeno ora non ho preoccupazioni...

Ah capisco nell'economia globale tutti si spostano "all'estero" (su Marte?) e l'Italia è un faro dell'agenda mondialista con le sue aggressive liberalizzazioni che fanno scuola nel mondo.
 
Neoliberalism: Oversold? -- Finance & Development, June 2016

" Tre importanti economisti dell’FMI, un’organizzazione non certo nota per la sua imprudenza, hanno pubblicato un documento che si interroga sui benefici del neoliberalismo. Così facendo, hanno contribuito a ribaltare l’idea che la parola non sia altro che un artificio politico, o un termine senza alcun reale potere analitico. Il paper ha chiaramente individuato un’ “agenda neoliberalista” che ha spinto la deregolamentazione delle economie in tutto il mondo, forzato l’apertura dei mercati nazionali al libero commercio e alla libera circolazione dei capitali e richiesto la riduzione del settore pubblico tramite l’austerità o le privatizzazioni. Gli autori hanno dimostrato con dati statistici la diffusione delle politiche neoliberali a partire dal 1980 e la loro correlazione con la crescita anemica, i cicli di espansione e frenata e le disuguaglianze."

Veramente il paper, a leggerlo descrive chiaramente una netta differenza della varianza di risultati degli investimenti pubblici e privati. E non è una posizione ufficiale IMF, per quel che può servire.
 
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Il mondo diventa sempre più uguale, ma sarà un altro grafico taroccato, senza dubbio.
 
Veramente il paper, a leggerlo descrive chiaramente una netta differenza della varianza di risultati degli investimenti pubblici e privati. E non è una posizione ufficiale IMF, per quel che può servire.

"Invece di generare crescita, alcune politiche neoliberali hanno aumentato le disuguaglianze, mettendo a rischio l'espansione duratura"
Come incipit non c'è male devo dire. Non è una posizione ufficiale IMF ma sono tre economisti dell' IMF, tanto scarsi non devono essere se del loro lavoro si è occcupato persino il Guardian.
 
Ah capisco nell'economia globale tutti si spostano "all'estero" (su Marte?) e l'Italia è un faro dell'agenda mondialista con le sue aggressive liberalizzazioni che fanno scuola nel mondo.

Un sunto per chi non comprende l'aramaico ?
 
Il mercato è falsato. Da noi per produrre devi rispettare millemila regole, in altri paesi puoi tranquillamente frustare gli operai. Un mercato unico e globale ha senso solo se tutti hanno le stesse regole. Altrimenti torniamo ai dazi e bona.
 
Il mercato è falsato. Da noi per produrre devi rispettare millemila regole, in altri paesi puoi tranquillamente frustare gli operai. Un mercato unico e globale ha senso solo se tutti hanno le stesse regole. Altrimenti torniamo ai dazi e bona.

è un concetto semplice che antoniano non vuol capire.
Però fa il figo con i grafici.
Se solo avesse avuto un ristorante per capire le norme che deve rispettare in Italia e quelle in Cina magari parlerebbe meno a vanvera...
 
Il mercato è falsato. Da noi per produrre devi rispettare millemila regole, in altri paesi puoi tranquillamente frustare gli operai. Un mercato unico e globale ha senso solo se tutti hanno le stesse regole. Altrimenti torniamo ai dazi e bona.

ma ai globalisti piace molto il mondo in cui la Nike va a produrre in Bangladesh pagando ragazzini 50$ al mese per incollare suole di scarpa 12 ore al giorno. Poi li sgamano fanno figure di letame e cascano dalle nuvole.
La concorrenza ha senso solo con chi rispetta standard come i tuoi, senno ti impoverisce e basta, perchè ovviamente viene obiettato che 50$ al mese in bangladesh sono una gran cifra e meglio 50$ che niente senza dubbio. Ma nessuno poi si preoccupa di quanto costa ai lavoratori occidentali che hanno faticosamente guadagnato il diritto a non essere trattati come schiavi questa delocalizzazione selvaggia.
 
Ultima modifica:
La crescita è un tasso che varia a livello assoluto senza alcuna correlazione con il livello di ricchezza di un paese?

Dipende da tante cose. Nel modello di Solow la crescita è concava, cioè rallenta, quindi si ha convergenza fra paesi.
Ma non è l'unico modello possibile. Comunque il caso dell'America Latina non può essere spiegato con la convergenza solowiana, visto che non si tratta di un'area particolarmente ricca.
 
ma ai globalisti piace molto il mondo in cui la Nike va a produrre in Bangladesh pagando ragazzini 50$ al mese per incollare suole di scarpa 12 ore al giorno. Poi li sgamano fanno figure di letame e cascano dalle nuvole.
La concorrenza ha senso solo con chi rispetta standard come i tuoi, senno ti impoverisce e basta, perchè ovviamente viene obiettato che 50$ al mese in bangladesh sono una gran cifra e meglio 50$ che niente senza dubbio. Ma nessuno poi si preoccupa di quanto costa ai lavoratori occidentali che hanno faticosamente guadagnato il diritto a non essere trattati come schiavi questa delocalizzazione selvaggia.

parole sante le tue :
La concorrenza ha senso solo con chi rispetta standard

Se così non fosse il lavoratore meno bravo e professionale,ma che accetta insopportabili condizioni di sfruttamento nel suo paese del terzo mondo oggetto delle delocalizzazioni, finisce con il costare di meno all'imprenditore che alla fine lo porta a effettuare la sostituzione.
Con questo che succede semplificando ?
che avremo un disoccupato bravo che guadagnava 1500 e un occupato meno bravo che guadagna 500
Che vuole dire macroeconomicamente ?
che perdiamo in produttività del lavoro e quindi a parità di ore di lavoro si produce di meno di quanto si potrebbe e dovrebbe ma non solo.
Si riduce anche la domanda globale di 1000.
Succede tutto quello che serve a preparare un "rallentamento della crescita e del progresso".
BISOGNA QUINDI ABBATTERE IL PARADIGMA DELLA GLOBALIZZAZIONE INTRODUCENDO MAN MAN"O IL CONCETTO DI "STANDARD INTERNAZIONALI",
PER ES SUL SALARIO OPPURE SULL'AMBIENTE PENA IL BLOCCO DELL'IMPORT DA QUEL PAESE
 
Tutte cose contraddittorie quelle che dici .
La verità è che la globalizzazione è figlia della rivoluzione neoliberista e la liberazione sfrenata degli scambi comm.li a livello internazionale ne è la logica conseguenza .
Sta difatto che non è la liberazione degli scambi comm.li a livello internazionale che crea problemi ma la liberazione senza freni che determina una rincorsa generale al ribasso
sul costo del lavoro che deprime la crescita della produttività e contrae la domanda globale. Inoltre determina un non corretto utilizzo e rispetto dell'ambiente riducendo i controlli pubblici sull'economia.
Se questo non ha tutti i prerequisiti per rallentare la crescita economica e creare problemi ambientali al pianeta dimmelo tu cosa possa significare ?????

veramente non ho capito le cose contraddittorie che avrei detto ... in particolare non ho parlato affatto di scambi commerciali che senza dubbio sono uno ma non l'unico componente della globalizzazione
 
Se si diffondono movimenti antivax (probabilmente la più grande scoperta della storia dell'umanità assieme agli antibiotici), possiamo pure avere un movimento no global in chiave sovranista. La Macroeconomia non ha il suo Burioni, purtroppo.

Peccato solo che Burioni sarebbe, in campo economico, del tutto assimilabile ai governanti "illuminati" che decidono tutto per tutti, centralmente.
Quello che piace a San Siro insomma: sarà il "papa" di turno a dire come si deve svolgere il commercio, chi deve vendere cosa a chi altri.

Cioè il contrario del liberoscambismo, fondato su scelte singole e conseguenze individuali date dalla prova dei fatti reali, non da teorie predeterminate ed applicate a tutti, volenti o nolenti.

Penso che dovresti evitare certi paralleli, completamente errati. ;)
 
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