kasparek
Frangar, non flectar
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in effetti nel mondo di oggi non serve studiare medicina, basta chiedere a chi guida le ambulanze. Sono i più esperti di malattie e traumi
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in effetti nel mondo di oggi non serve studiare medicina, basta chiedere a chi guida le ambulanze. Sono i più esperti di malattie e traumi
mi sorprende che il professore abbia problemi di comprensione del testo. La globalizzazione è il più grande fenomeno del 20° secolo ha portato prosperità e ricchezza.
Se non vuoi legarla alla crescita non farlo, non si capisce perché tu voglia legarla alla mancata crescita.
Per farla breve: i protezionisti si impoveriscono
Attendiamo con ansia di sapere dove e perché questi dati sono sbagliati.
La crescita è un tasso che varia a livello assoluto senza alcuna correlazione con il livello di ricchezza di un paese?
"Invece di generare crescita, alcune politiche neoliberali hanno aumentato le disuguaglianze, mettendo a rischio l'espansione duratura"
Come incipit non c'è male devo dire. Non è una posizione ufficiale IMF ma sono tre economisti dell' IMF, tanto scarsi non devono essere se del loro lavoro si è occcupato persino il Guardian.
C'è anche Fassina?
O ci accontentiamo degli statalisti francesi al comando?
Vedo che non avete argomenti di sorta da avanzare.
Del resto cosa si può obiettare al dato semplicissimo che quando il commercio era regolato e i movimenti di capitali limitati (alla luce di quelli che i singoli Stati ritenevano i loro interessi) la crescita economica era all'incirca doppia di quella assicurata dalla globalizzazione?
In realtà dovrebbe essere l'opposto, dagli orrori dell'economia mista caratterizzata da una crescita asfittica saremmo dovuti passare, via riforme liberali, a un'età dell'oro con tassi di crescita doppi o tripli di quelli precedenti.
Invece, tassi di crescita per i quali oggi si stappa lo champagne negli anni '80 sarebbero stati considerati miserabili.
Vedo che non avete argomenti di sorta da avanzare.
Del resto cosa si può obiettare al dato semplicissimo che quando il commercio era regolato e i movimenti di capitali limitati (alla luce di quelli che i singoli Stati ritenevano i loro interessi) la crescita economica era all'incirca doppia di quella assicurata dalla globalizzazione?
Veramente ho scritto anche degli altri post, ma temo non ti piacessero.
Potevi rispondere a quello con la faccina a questo punto.
Potresti leggere i post, ad esempio.
sistema è parola grossa dal punto di vista scientifico è puro garbage mitologia e propagandismo per emotivi.Il problema è che il sistema austriaco si autodefinisce il migliore senza però essere mai stato realizzato in nessun luogo e in nessuna epoca.
Fondato su assiomi (fra cui il perfetto funzionamento dei mercati) il sistema austriaco si distingue per la stravaganza intellettuale, come ad esempio la crisi del '29 come causata di fatto dagli interventi messi in atto per superarla...
Nel caso del 2008, ad esempio, bisognava lasciar fallire le banche.
Sarebbe stata la grande occasione, dimostrare che il '29 era stato causato dall'eccesso di regole e non il contrario.
Per chi non lo sapesse, per gli austriaci non c'è alcuna differenza fra il fallimento di una latteria e quello di una Lehman Brothers.
Il problema è che il sistema austriaco si autodefinisce il migliore senza però essere mai stato realizzato in nessun luogo e in nessuna epoca.
Cosa ho scritto di austriaco? Hai problemi di comprensione del testo?
Proprio non vuoi leggere eh?
Vedo che su questo forum quando si propone una disquisizione semplice,logica alla portata di tutti come in questa area e cioè globalizzazione sì,globalizzazione no, c'è sempre qualcuno(in genere i libbberisti stradaioli) che ingaggia a botte di copia e incolla di grafici da internet inutili guerre di quartiere sui numeri.
Signori e' assolutamente inutile parlare di numeri senza aver prima chiarito l'aspetto teorico E' ASSOLUTAMENTE INUTILE !!!!.
I numeri da soli non parlano,sono come degli scatoloni vuoti siamo noi che gli diamo rilievo e consistenza tramite le teorie,poi semmai i numeri possono servire a confortare le teorie.
La globalizzazione è cosa sbagliata per tutta una serie di motivi che ho già espresso e che vedo non c'è alcuna replica decente in grado di esser commentata, e questo peraltro non può esser dimostrato con efficacia tramite i numeri della crescita negli ultimi 20 o 30 o 50 anni, è fatica sprecata e perder tempo.
La globalizzazione è cosa sbagliata in quanto rallenta una tendenza umana,peraltro irrefrenabile che è quella verso il progresso e la crescita. Ma questa tendenza negativa non è misurabile,così come non valutabile è la misura del progresso e della crescita che spesso sono alimentate da forze improvvise e assolutamente occasionali che nulla hanno a che vedere con la globalizzazione.
Alt, un momento.
La globalizzazione è stata introdotta come alternativa a un'economia che veniva considerata ormai bollita.
Era la sferzata che ci avrebbe portato a una nuova età dell'oro, con tassi di crescita mai visti prima.
Ora, non solo il miglioramento è stato modesto, quasi impercettibile, ma i vecchi tassi dell'orrida economia del passato erano doppi degli attuali, e parlando di un arco di tempo che supera il mezzo secolo non possiamo pensare che ciò sia casuale.
È giusto quello che dici sull'importanza della teoria, ma fino a un certo punto.
Studiare la storia economica è più che sufficiente per farsi un'idea di come l'economia funziona.
Non c'è bisogno di modelli per capire che il liberismo è una sciocchezza, anche perché non si avvale di nessun modello, di nessuna teoria.
È una collezione di precetti e di generalizzazioni microeconomiche che non si capisce che cosa abbiano a che fare con il mondo reale.
Poi, tieni conto che gli economisti ci mettono una ventina d'anni a sviluppare una teoria. Dieci per essere sicuri dell'esistenza del fenomeno in questione e altri dieci per cercare di interpretarlo.
Se invece si studia la storia economica si può evitare di fare tutta questa inutile fatica e non si prenderebbero neppure in considerazione, ad esempio, stupide teorie come quella della stagnazione secolare.
Come dire, l'economia ristagna, ma non per colpa della globalizzazione, ma per una tendenza secolare, non ho capito se di ordine metafisico o che altro.
eppure basterebbe lavorare un mese in albergo per capire come funziona(male) la globalizzazione
Si potrebbe più facilmente sostenere che la crescita diminuisce all'aumentare della tassazione. Vedere ad esempio aliquota IVA negli anni '50 e '60 nei paesi occidentali e vedere le stesse aliquote negli anni 2000. Idem per la tassazione sulle imprese. La globalizzazione allevia la piaga della tessazione perchè in qualche modo permette di spostare produzione e ormai anche consumi nei paesi meno tassati.