amartya non hai risposto alla mia domanda fatta ieri
come pensi che sia lo scenario Italiano nel caso di ritorno alla lira e di una successiva svalutazione competitiva? Può l'Italia, così di punto in bianco, uscire dall'euro? Il debito lo ripaghiamo o no? E con l'iperinflazione come la mettiamo?
Io continuo a pensare che sia un processo irreversibile e che si arriverà agli stati uniti d'europa in fretta e furia appena il clima apocalittico prenderà piede...perchè forse non tutti sanno che la situazione attuale, rispetto a quello che ci aspetta tra qualche mese, è una specie di paradiso terrestre..
Rispondo adesso alla tua domanda.
Per capire perchè io oggi sia contro l'euro, bisogna pensare alla seguente situazione: l'economia italiana si trova in una dinamica tale per cui ogni giorno che passa retrocede, si rimpicciolisce sempre di più e senza soluzione di continuità, pertanto proiettando la dinamica nel futuro l'immagine che ne viene fuori è di un condannato a morte. Un dead man walking, qualcuno che è vivo ma che è certo sarà destinato al patibolo.
E pur tuttavia al l'uomo destinato al patibolo viene prospettata la seguente ipotesi:
a) vivere gli ultimi giorni serenamente aspettando la morte;
b) aprire una porta che non si sa dove porta e fare un salto nel buio, e tentare la svolta.
Riepilogando hai da un lato la morte certa, dall'altro una concreta speranza di risollevarti correndo alcuni rischi e andando incontro a dei sacrifici iniziali.
Io penso che qualsiasi condannato a morte aprirebbe quella porta.
In realtà a differenza di quanto dicano i mass media oggi l'unica certezza che abbiamo è che se rimaniamo nell'euro siamo morti, se usciamo sarà dura e forse ci riprenderemo.
Per ottenere il consenso sull'euro i mezzi di informazioni invertono il messaggio implicito del rimanere nell'euro, dicendo che se rimangono nell'euro ci saranno sacrifici ma non si rischierà la vita, diversamente, uscendone sarà morte certa.
Tutta la propaganda del regime tecnocratico di Bruxelles e dei suoi emuli incompetenti nostrani come Giannini di Repubblica, che farebbe meglio a tacere visto che non può certo vantare significative esperienze tecniche nel settore, cozza però contro la più certa delle scienze la Matematica.
Infatti bisogna sapere che il 100% di 0 è uguale a 0, pertanto avere il 100% di euro di ZERO euro fa ancora ZERO euro.
Ogni teoria non può prescindere dalle costanti universali, qualsiasi teoria che si poggi su paradigmi deboli è destinata a fallire, la Verità è come l'acqua non importa quanto tu riesca ad imbrigliarla essa troverà la sua strada.
Nel caso la costruzione dell'Euro sta falcidiando il reddito delle persone scavando la fossa all'euro stesso. Quindi esiste un punto nel futuro in cui le persone che avranno il 100% di ZERO euro saranno maggioranza nei paesi, è sarà quel punto il punto di rottura.
Il rammarico è che dobbiamo arrivare a quel livello, prima di distruggere la costruzione bellissima quanto si vuole ma impraticabile che si chiama EURO.