Follow along with the video below to see how to install our site as a web app on your home screen.
Nota: This feature may not be available in some browsers.
Settimana di risk-off per i principali indici per via dei timori legati all’inflazione persistente e alle prospettive di tassi ancora elevati a lungo. Anche se il report di oggi sull’indice core Pce, la misura molto gradita alla Fed per valutare l’inflazione, ha mostrato un parziale raffreddamento, o quantomeno una stabilità. L’indice ha riportato una crescita su base annua del 2,8%, in linea con le previsioni degli analisti e con la rilevazione del mese precedente. Questo dovrebbe lasciare più margine di manovra alla Fed per abbassare i tassi di interesse nel corso del 2024. Passando al Vecchio Continente, il report sull’inflazione dell’Eurozona ha mostrato un indice al 2,6%, oltre il 2,5% atteso e in accelerazione rispetto al 2,4% precedente.
Per continuare a leggere visita il link
eh si immagino che in tv non ve lo dicano...
Stiamo crescendo, cominciate a prepararvi per una mega inflazione italiani! Sta piovendo oro dal cielo!
Mi dispiace tu sia emigrato, abbia svenduto i tuoi asset italiani e le cose non vadano male in Italia. Desolé.
con questi ritmi ci vorranno 30 anni o più solo per tornare ai livelli pre crisi, non mi fate ridere
al contrario sono carico di asset italiano purtroppo
hai cannato ancora
prenditi un foglietto ed una matitina e prova a vedere se questo è vero:
ROMA (WSI) – Nel migliore dei casi ci vorranno trent’anni per recuperare il Pil perso dall’inizio della crisi. È la conclusione a cui si giunge effettuando una serie di calcoli molto semplici.
“Ipotizzando una crescita media annua dell’1,5% (come quella realizzata dal 1995 al 2007), l’Italia, dal 2008, ha perso 327 miliardi di euro di Pil.
In altre parole, ad oggi, l’Italia si trova con un prodotto interno lordo inferiore del 21% rispetto a quello che avrebbe potuto avere in costanza di crescita, ipotizzata all’1.5%”, dice Paolo Cardenà sul suo blog Vincitori e Vinti.
In caso di crescita del 3,5%, l’Italia recupererà i 327 miliardi di Pil andati in fumo solo nel 2024, cioè tra dieci anni. Nel secondo caso, essendo inferiore il tasso previsto (2,5%), il recupero avverrà solo nel 2034: tra venti anni.
“Ovviamente – dice il banchiere – in tutto questo periodo si dovranno evitare, come la peste bubbonica, tutte le crisi che dovessero manifestarsi”.
Mentre la prima ipotesi è impossibile, la seconda è pure altamente improbabile, secondo il banchiere privato Cardenà. Da almeno una trentina di anni, l’Italia sta conoscendo “tassi di crescita via via sempre più bassi, e ora si ritrova in una posizione di stallo che lascia supporre che, nel prossimo prossimo futuro, l’Italia, nella migliore delle ipotesi, si troverà ad alternare periodi di recessione con altrettanti periodi di stagnazione in un percorso fortemente distruttivo”.
Il tutto, considerando anche la distruzione economica intervenuta in questo periodi di crisi e altri fattori demografici che comunque condannano l’Italia.
[ARTICLEIMAGE]
Con l’economia dell’Eurozona che zoppica, le possibilità di ripresa in Italia sono ancora più ridotte al lumicino. Il Pil è stato ancora negativo (-0,1%) rispetto al trimestre precedente e dello 0,4% sull’anno prima. Nel primo trimestre dell’anno l’economia era restata bloccata sullo zero ed era arretrata dello 0,2% nel secondo.
Fotte sega. Prima producevamo acciaio nell'Ilva (FYI parliamo di milioni di tonnellate a basso valore aggiunto), ora produciamo Renegade. Se non capisci la differenza, impiccati.
Allora vendili se sei coerente, visto che è tutto una m.erda. Per me sei il classico expat con rimorso. AHAHAH
l'aritmentica questa sconoscita eh?
l'aritmentica questa sconoscita eh?
Non ti arrabbiare con me se la realtà non ti sta bene. Impiccati tu semmai.
Quindi ora ammetti che c'è crescita?ma se non fanno altro che stampare?
ma guarda come sono bravo a stampare, va che bel deficit, mi ricorda la gente che per far finta di lavorare riempe di carta i cappelli...
è una demo, il sistema keynesiano degenera in una demo...
solo che è tutto finto, va niente, manca il back end
ma se non fanno altro che stampare?
ma guarda come sono bravo a stampare, va che bel deficit, mi ricorda la gente che per far finta di lavorare riempe di carta i cappelli...
è una demo, il sistema keynesiano degenera in una demo...
solo che è tutto finto, va niente, manca il back end
esatto e nemmeno quello funziona più
comunque i giovani italiani ormai hanno problemi evidenti anche di aritmetica semplice
non direi che hanno problemi di aritmetica semplice. Dipende sempre da chi vai a prendere. Certo se prendi dei miei compagni che nn aprono mai i libri e comunque vengono promossi con 6 allora si. Sono i prof il problema che non sanno valutare attentamente,ma chi è in gamba lo è sempre. Sia prima che ora.
Io non so nulla di economia,o almeno il minimo che posso sapere dato che non studio economia,ma musica e stavo pensando anche di studiare all'uni ingegneria informatica,ma,il ragionamento che tu hai fatto è giusto.
Se si parte da un presupposto che uno stato abbia un pil nell'anno 1997 di 500,000 euro annui e aumenti fino al 2017 del 2,5% annuo si arriva nel 2017 ad un pil di 819.308,2201(se ho contato bene,scusa ma sto studiando filosofia). Se quello stato non riesce a tenere il passo di crescita del 2,5% annuo per avere lo stesso pil prefissato e/o voluto dovrà alternare periodi con crescita pil<2,5% ad anni di crescita con pil>2,5%. E' senza dubbio normale che se uno Stato si prefissa il 2,5% annuo e poi inizia a calare,ogni % di pil perso per arrivare al target finale ci vogliono più anni.
Per volume che intendi?
Ma di certo la colpa non è dei 18enni che non sanno fare calcoli semplici,ma dai prof. che non sanno valutare e da una bella fetta di alunni mongoloidi.
Io non so nulla di economia,o almeno il minimo che posso sapere dato che non studio economia,ma musica e stavo pensando anche di studiare all'uni ingegneria informatica,ma,il ragionamento che tu hai fatto è giusto.
Se si parte da un presupposto che uno stato abbia un pil nell'anno 1997 di 500,000 euro annui e aumenti fino al 2017 del 2,5% annuo si arriva nel 2017 ad un pil di 819.308,2201(se ho contato bene,scusa ma sto studiando filosofia). Se quello stato non riesce a tenere il passo di crescita del 2,5% annuo per avere lo stesso pil prefissato e/o voluto dovrà alternare periodi con crescita pil<2,5% ad anni di crescita con pil>2,5%. E' senza dubbio normale che se uno Stato si prefissa il 2,5% annuo e poi inizia a calare,ogni % di pil perso per arrivare al target finale ci vogliono più anni.
Per volume che intendi?
Ma di certo la colpa non è dei 18enni che non sanno fare calcoli semplici,ma dai prof. che non sanno valutare e da una bella fetta di alunni mongoloidi.