Pino Pinelli

Ho provato a contattare la galleria per sapere il prezzo.
Vediamo che dicono.
Comunque quest'anno sono passate in asta ben due "rotture del quadro".
Una venduta a un prezzo molto basso e l'altra invenduta.
A volte mi chiedo dove abbiano gli occhi certi collezionisti per non riuscire a vedere la Storia davanti ai loro occhi.
su arvalue (che è aggratis :D) non c’è ne neanche una.. :confused:
...in quali aste le hai viste ?
Ciao grazie
 
Ah capito !
Si io ho fatto una ricerca un po’ pigra :D

...però ti dirò...
quella a Vienna (davvero piccolina) ha fatto un prezzo... (37,5k €) che se fossi stato il venditore avrei stappato bottiglie di champagne ! :D
cioè, se uno aveva deciso di vendere in quel momento...(io non lo farei), meglio di così non poteva sperare...

da Farsetti partiva a un prezzo (40€ +dir. :eek:) che non consentiva nessuno spazio di gara... e quindi forse non ha attirato l’attenzione seria di nessun privato (di sicuro un mercante a quella cifra non la poteva comprare)

cmq concordo con te, sul fatto che erano belle opere :yes: rappresentative e significative, che il mercato non potrà che premiare in futuro...:yes:
 
Ultima modifica:
Ripeto, avendo la possibilità, dopo aver colmato la lista di artista che voglio mettere in collezione, farei assolutamente un pensierino a questi lavori.
Sono pezzi storici di importanza assoluta.
 

Non è che quello ora in vendita su Artprice è l'invenduto da Farsetti? Stesso anno (1976), stessa mostra a Milano nel 2014. Le misure appaiono diverse ma forse l'indicazione 35x50 su Artprice è solo indicativa.
 

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Non è che quello ora in vendita su Artprice è l'invenduto da Farsetti? Stesso anno (1976), stessa mostra a Milano nel 2014. Le misure appaiono diverse ma forse l'indicazione 35x50 su Artprice è solo indicativa.

E' una possibilità.
Immagine presa comunque da palazzo Reale: Pino Pinelli. Pittura oltre il limite - Mostra - Milano - Palazzo Reale - Arte.it

Quello piccolo, passato da Dorotheum, se non erro era lo stesso di Artefiera. Credo presentato da Poleschi a 50K...
Pino Pinelli

In giro di rotture del quadro ve ne sono pochissime.
Sinceramente mi accontenterei anche di una disseminazione 3 elementi.
Qualche opera la segue da tempo. Non si sa mai...
 
E' una possibilità.
Immagine presa comunque da palazzo Reale: Pino Pinelli. Pittura oltre il limite - Mostra - Milano - Palazzo Reale - Arte.it

Quello piccolo, passato da Dorotheum, se non erro era lo stesso di Artefiera. Credo presentato da Poleschi a 50K...
Pino Pinelli

In giro di rotture del quadro ve ne sono pochissime.
Sinceramente mi accontenterei anche di una disseminazione 3 elementi.
Qualche opera la segue da tempo. Non si sa mai...

Ma se l'ha acquistata in asta a 37,5k e ad Artefiera la proponeva a 50k (immagino che un po' di trattativa sia sempre contemplata), secondo me chiedeva il giusto. Non vedo ragioni di stupore. Comunque questo tipo di opere così significative e rappresentative sono destinate a prezzi ben più elevati
 
Ma se l'ha acquistata in asta a 37,5k e ad Artefiera la proponeva a 50k (immagino che un po' di trattativa sia sempre contemplata), secondo me chiedeva il giusto. Non vedo ragioni di stupore. Comunque questo tipo di opere così significative e rappresentative sono destinate a prezzi ben più elevati

Assolutamente.
Non ho dubbi che, nel momento in cui arriverà il giusto riconoscimento internazionale dell' Arte Analitica, questi sono pezzi che vedremo toccare facilmente i 150K.
Questo non vuol dire che tutto il mercato di Pinelli salirà in modo trasversale (sinceramente, ha fatto anche cose bruttine...). Le opere su cui porre attenzione sono quelle della seconda metà degli anni '70. Punto.
Tutto il movimento mercantile che c'è sull'analitica è per ora pura speculazione. L'importanza reale di quel movimento non è stata neanche lontanamente compresa.
Io purtroppo, ad oggi, non posso permettermi di mettere così tanto su una singola opera. Sto dando priorità ad altro, per ora produzione anni '00, di "giovani" artisti molto promettenti i cui lavori costano ben altre cifre.
Poi ripeto, se arrivasse la liquidità, non ci penserei due volte.
 
monocromatico (1973-1976) Colore come destino e come profezia


DEP ART GALLERY, Milano, Via Comelico, 40
20 giugno - 21 settembre
 

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Molto luminoso direi... bella mostra, ma il maestro non mi ha mai convinto troppo, forse solo "la rottura del quadro" del bel tempo che fu, cioe' 1976.
 
Assolutamente.
Non ho dubbi che, nel momento in cui arriverà il giusto riconoscimento internazionale dell' Arte Analitica, questi sono pezzi che vedremo toccare facilmente i 150K.
Questo non vuol dire che tutto il mercato di Pinelli salirà in modo trasversale (sinceramente, ha fatto anche cose bruttine...). Le opere su cui porre attenzione sono quelle della seconda metà degli anni '70. Punto.
Tutto il movimento mercantile che c'è sull'analitica è per ora pura speculazione. L'importanza reale di quel movimento non è stata neanche lontanamente compresa.
Io purtroppo, ad oggi, non posso permettermi di mettere così tanto su una singola opera. Sto dando priorità ad altro, per ora produzione anni '00, di "giovani" artisti molto promettenti i cui lavori costano ben altre cifre.
Poi ripeto, se arrivasse la liquidità, non ci penserei due volte.

Mi associo al pensiero dell'utente Doctor83.
Credo che tutta l'attenzione che c'è stata in questi anni attorno all'analitica sia stata solo di natura mercantile.
Sicuramente c'è stata una presa di posizione da parte di galleristi e pittori analitici.
In questi anni ho avuto modo di leggere tanta critica riguardo a questa compagine di artisti che non sono mai stati, gruppo o movimento.
Non posso negare che fior fior di critica ha scritto su di loro, parte di questa critica è raccolta nell'ultimo libro di Cerrittelli "Soglie analitiche, scritti sulla pittura degli anni settanta", non ultimo l'inserimento della Pittura Analitica nei libri di testo degli istituti di istruzione.
Ma nonostante tutto, ancora le Istituzioni, fanno fatica a tenere il passo....
Non vorrei dilungarmi più di tanto, usufruendo della sezione dedicata a Pinelli.
 
Mi associo al pensiero dell'utente Doctor83.
Credo che tutta l'attenzione che c'è stata in questi anni attorno all'analitica sia stata solo di natura mercantile.
Sicuramente c'è stata una presa di posizione da parte di galleristi e pittori analitici.
In questi anni ho avuto modo di leggere tanta critica riguardo a questa compagine di artisti che non sono mai stati, gruppo o movimento.
Non posso negare che fior fior di critica ha scritto su di loro, parte di questa critica è raccolta nell'ultimo libro di Cerrittelli "Soglie analitiche, scritti sulla pittura degli anni settanta", non ultimo l'inserimento della Pittura Analitica nei libri di testo degli istituti di istruzione.
Ma nonostante tutto, ancora le Istituzioni, fanno fatica a tenere il passo....
Non vorrei dilungarmi più di tanto, usufruendo della sezione dedicata a Pinelli.

Considerazioni senz’altro giuste in linea di principio, ma c’è un ma....e cioè che il mercato ed i prezzi seguono logiche diverse dalle affermazioni e rivalutazioni storico/artistiche e nel caso di Pinelli ma anche in generale dell’arte analitica i prezzi scontano ancora uno scarso appeal ed ascendente sui collezionisti che poi sono il vero motore per ottenere rivalutazioni economiche consistenti e durature....

Ma poiché tutto passa per le mode può anche bastare poco perché questo trend si inverta, ma per intanto è così e comunque la concorrenza di altri artisti e movimenti da riscoprire è sempre maggiore.....
 
Mi associo al pensiero dell'utente Doctor83.
Credo che tutta l'attenzione che c'è stata in questi anni attorno all'analitica sia stata solo di natura mercantile.


scrivo da osservatore, non collezionando analitica, si sa:rolleyes:

Certo che è stata molto marcata in questi anni la natura "mercantile"
ma di quella che considero prêt-à-porter:o

troppi collezionisti si sono gettati nella mischia fiutando di concludere affari facili nel relativamente breve periodo,
ma hanno anche intasato le case d'asta dei loro recenti acquisti con la speranza di trarne chissà che profitti.
Ed ovviamente ciò ha danneggiato il mercato, tipico sistema già sperimentato in altre occasioni, del resto.

Poi pure i tanti mercanti e gli pseudo galleristi hanno contribuito a questa sfilata di prêt-à-porter.

Se importanti galleristi - anche stringendo una qualche seria alleanza - non si mettono in testa di trasformare questa analitica in versione alta moda
facendo pure i sacrosanti sacrifici di portarla un pò fuori dai confini nazionali
non credo si verrà fuori da questo stallo.

C'è solo da sperare che gli incauti pseudo collezionisti riescano a vuotare le loro pareti e concludano le operazioni di rito nelle tante aste nazionali
e poi si potrà mettere un punto d'accapo.

Questa mia con il beneficio d'inventario, eh? da osservatore .... appunto;)
 
scrivo da osservatore, non collezionando analitica, si sa:rolleyes:

Certo che è stata molto marcata in questi anni la natura "mercantile"
ma di quella che considero prêt-à-porter:o

troppi collezionisti si sono gettati nella mischia fiutando di concludere affari facili nel relativamente breve periodo,
ma hanno anche intasato le case d'asta dei loro recenti acquisti con la speranza di trarne chissà che profitti.
Ed ovviamente ciò ha danneggiato il mercato, tipico sistema già sperimentato in altre occasioni, del resto.

Poi pure i tanti mercanti e gli pseudo galleristi hanno contribuito a questa sfilata di prêt-à-porter.

Se importanti galleristi - anche stringendo una qualche seria alleanza - non si mettono in testa di trasformare questa analitica in versione alta moda
facendo pure i sacrosanti sacrifici di portarla un pò fuori dai confini nazionali
non credo si verrà fuori da questo stallo.

C'è solo da sperare che gli incauti pseudo collezionisti riescano a vuotare le loro pareti e concludano le operazioni di rito nelle tante aste nazionali
e poi si potrà mettere un punto d'accapo.

Questa mia con il beneficio d'inventario, eh? da osservatore .... appunto;)

Ottima disamina!!
 
scrivo da osservatore, non collezionando analitica, si sa:rolleyes:

Certo che è stata molto marcata in questi anni la natura "mercantile"
ma di quella che considero prêt-à-porter:o

troppi collezionisti si sono gettati nella mischia fiutando di concludere affari facili nel relativamente breve periodo,
ma hanno anche intasato le case d'asta dei loro recenti acquisti con la speranza di trarne chissà che profitti.
Ed ovviamente ciò ha danneggiato il mercato, tipico sistema già sperimentato in altre occasioni, del resto.

Poi pure i tanti mercanti e gli pseudo galleristi hanno contribuito a questa sfilata di prêt-à-porter.

Se importanti galleristi - anche stringendo una qualche seria alleanza - non si mettono in testa di trasformare questa analitica in versione alta moda
facendo pure i sacrosanti sacrifici di portarla un pò fuori dai confini nazionali
non credo si verrà fuori da questo stallo.

C'è solo da sperare che gli incauti pseudo collezionisti riescano a vuotare le loro pareti e concludano le operazioni di rito nelle tante aste nazionali
e poi si potrà mettere un punto d'accapo.

Questa mia con il beneficio d'inventario, eh? da osservatore .... appunto;)

Detto così sembra che la Pittura Analitica all'estero non venga proposta, mentre anche Mazzoleni, nella sua galleria di Londra, fece una mostra sull'Analitica nel 2016, mentre altri hanno fatto personali o collettive all'estero, anche a New York.
 
così che Pino Pinelli decide di avvalersi del Copyright
e non pubblica l'immagine delle opere in asta:rolleyes:

io non commento:censored:
 
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