Poesia Visiva

altro nome di nicchia, ma interessante.

Carlfriedrich Claus (1930-1998) per molto tempo è stato sconosciuto in Europa occidentale a causa delle limitazioni imposte alla sua arte dalle autorità della RDT (Repubblica democratica tedesca).
 

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Totino mostra alla Six Milano
 

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Riporto nel thread a lei dedicata la considerazione dell'Amico dell'Arte artepassion a mio avviso condivisibilissima:

Corretta disamina. C'è però da fare dei distinguo. Per i protagonisti dell'Arte cinetica, corrente artistica internazionale che ha abbracciato più continenti e tipicizzata come tale nelle collezioni dei musei di tutto il mondo , ancora siamo agli inizi. Tra una decina di anni alcuni dei nostri italiani saranno incomprabili , cito Alviani e Colombo in primis. Per la pittura analitica e la poesia visiva i margini sono decisamente molto più ristretti per importanza storico artistica e suo complessivo mercato globale, come pure per legittimazione museale diffusa e consolidata nel tempo. Ciò non toglie che chi ha comprato a prezzi bassi i protagonisti della pittura analitica ha già avuto ed avrà in futuro soddisfazioni valutando però attentamente quando andare a realizzo se si tratta di investimento. Stesso discorso fatto per la pittura analitica oggi vale per la poesia visiva e suoi protagonisti che costano ancora due lire.
 
Cercavo un'altra opera, ma ho trovato questa che mi par in ogni caso molto interessante.
Magari in pochi sanno che anche Jiri Kolar acesse praticato questo tipo di ricerca:
Le quatrième poème du silence, 1959-64

Screenshot_2018-06-30 58ac6c5fb3973 jpeg (immagine JPEG, 1920 × 2677 pixel).jpg
 
Segnalo.

Punti di vista e di partenza

La Fondazione Berardelli dedica il suo nuovo appuntamento espositivo all'artista belga Luc Fierens attivo dai primi anni Ottanta nei settori della Mail-Art, Fluxus e della Poesia Visiva.

La retrospettiva sull'artista e la relativa pubblicazione monografica "Luc Fierens. Punti di vista e di partenza", in linea con gli scopi della Fondazione, indagano come l'avventura della Visual Poetry si propaghi fino ad oggi e in quali forme. Di qui il titolo dell'esposizione - che è anche il titolo dell'opera in copertina del volume - che s'ispira alla volontà da parte del curatore di capire in quali modi - "punti di vista" - Fierens s'inserisce e in quali altri si distacca dalle principali Avanguardie degli anni Sessanta e Settanta - "punti di partenza".

La mostra è a cura di Margot Modonesi e organizzata in stretta collaborazione con l'artista. Per l'occasione verrà pubblicato un libro con i contributi critici di Lamberto Pignotti, Jan De Vree, François Liénard, Duccio Dogheria e Davide Galipò.

La mostra, visitabile dal 30 marzo fino al 2 giugno 2019, esplora la varietà delle pratiche in cui si è cimentato Fierens in quarant'anni di attività proponendo un percorso attraverso tutti i diversi periodi creativi del collagista.

In occasione dell'inaugurazione si terrà una performance in duo di Luc Fierens e Adriána Kóbor, scrittrice e poeta ungherese, ma naturalizzata belga, dal titolo "Rumore" e che si presenta come un'azione per riflettere sul concetto del rumore informativo massmediale e sullo storico quotidiano L'Unità fondato da Antonio Gramsci. La performance sarà una variazione delle diverse già realizzate da Fierens: a Lecce presso il Fondo Verri (2014) con Francesco Aprile; a S. Brennero Dolcè (VR) presso l'Associazione Il Bosco dei Poeti (2014); a Firenze presso il Museo Novecento (2015) con Elena Marini e a Bruxelles presso il Museo BELvue (2016) con Elishbiella Falansh.
 

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Un paio di giorni fa, trovandomi nelle Marche, ho visitato una mostra sulla Poesia Visiva alla Rocca Roveresca di Senigallia.
La mostra tra l'altro mi era stata segnalata tempo fa dal caro @dvdnavas e quindi non si poteva non cogliere questo suggerimento :)

Non sono nè un appassionato nè tantomeno un conoscitore di questo "movimento", ad ogni modo in mezzo a tante cose - anche molte edizioni - ho trovato delle cose che mi sono piaciute.
La totalità delle opere è un lascito ad un ente di Senigallia, il Musinf (se ho capito bene).

Domani scarico qualche foto e la inserisco. La mostra è aperta ancora qualche giorno, mi pare fino al 17 marzo, per chi fosse in zona.
E per gli appassionati gourmet, ci sono ben due ristoranti stellati e una gelateria con il titolo della migliore d'Italia, ed è imperdibile.
 
Un paio di giorni fa, trovandomi nelle Marche, ho visitato una mostra sulla Poesia Visiva alla Rocca Roveresca di Senigallia.
La mostra tra l'altro mi era stata segnalata tempo fa dal caro @dvdnavas e quindi non si poteva non cogliere questo suggerimento :)

Non sono nè un appassionato nè tantomeno un conoscitore di questo "movimento", ad ogni modo in mezzo a tante cose - anche molte edizioni - ho trovato delle cose che mi sono piaciute.
La totalità delle opere è un lascito ad un ente di Senigallia, il Musinf (se ho capito bene).

Domani scarico qualche foto e la inserisco. La mostra è aperta ancora qualche giorno, mi pare fino al 17 marzo, per chi fosse in zona.
E per gli appassionati gourmet, ci sono ben due ristoranti stellati e una gelateria con il titolo della migliore d'Italia, ed è imperdibile.


E' la raccolta Mirella Bentivoglio

http://www.senigallianotizie.it/132...ra-dedicata-alla-raccolta-bentivoglio-miccini

Musinf, inaugurazione della mostra dedicata alla raccoltam Mirella Bentivoglio-Miccini
Venerdì 15 febbraio alle ore 17,30 alla Rocca Roveresca


Rocca Roveresca come sede prestigiosa di mostre d’arte contemporanea, secondo la proposta di Mario Giacomelli, che vi aveva allestito una storica mostra sulla pop art. L’invito all’attuale mostra di Poesia Visiva e Librismo, allestita alla Rocca Roveresca è firmato dal sindaco Mangialardi, da PeterAufraiter, dall’assessore alla cultura Simonetta Bucari e dal prof. Bugatti, direttore del Musinf.

“L’evento” scrive l’assessore Bucari ” è dedicato all’Archivio Bentivoglio-Miccini e costituisce l’occasione per valorizzare il nostro patrimonio artistico di settore, conservato al Musinf. Si tratta di una documentazione artistica che non ha pari in Italia se non nella raccolta del Museo di Rovereto. Dunque l’itinerario espositivo proposto offrirà a tutti l’ opportunità di conoscere e confrontarsi con il grande valore poetico ed estetico di una pagina importante e finora poco conosciuta della storia dell’arte contemporanea. E’ con questa convinzione che il sindaco Maurizio Mangialardi ,non appena ha saputo che Chiara Diamantini, coordinatrice dell’Archivio ed il prof. Bugatti, direttore del Musinf avevano completato il loro pluriennale lavoro di catalogazione delle centinaia di opere dell’Archivio Bentivoglio-Miccini, conservata dal Musinf, mi ha chiesto di accompagnarlo ad Urbino per incontrare Peter Aufraiter e chiedere la calendarizzazione della mostra alla Rocca Roveresca. Richiesta “continua l’assessore Bucari ” che è stata accolta da Aufraiter, trattandosi, come ha sottolinato, di un evento espositivo che documenta, attraverso le opere di grandi artisti, il rapporto tra l’immagine e la parola, tra segno e codice, tra discipline e linguaggi. Basterà citare i nomi di Elisabetta Gut, Fernando Aguiar, Irma Blank, Jean-François Bory, Anna Boschi, Sara Campesan, Ugo Carrega, Magdalo Mussio, Luciano Caruso, Gianni Broi, Antonio Bueno, Giuseppe Chiari, Cesi Amoretti, Lamberto Pignotti, Fernando Andolcetti, Carla Bertola, Tomaso Binga, Julien Blaine, Vincezo Accame, Gisella Meo, Adriano Spatola, Chima Sunada, Shohachiro Takahashi, Guido Tatafiore, Franco Vaccari, Jiří Valoch, Nanni Varale, Franco,Verdi, Emilio Villa, Pat Grimshaw, Maria Lai, Sveva Lanza, Ketty La Rocca”.

Nella storia della nostra cultura, forse per comodità interpretativa, immagine e parola sono divenute complementari, ma, a volte anche contrapposte. Il prof Stefano Schiavoni, che, come direttore della Biblioteca di arti visive del Musinf, ha lavorato fianco a fianco con Chiara Diamantini e Alfonso Napolitano per la preparazione di una prima redazione del catalogo generale dell’Archivio Bentivoglio-Miccini ha scritto di “aver avuto la fortuna di condividere negli anni i momenti fondanti delle varie ed importanti raccolte di opere e materiali documentativi del nostro Museo d’Arte Moderna.

Aggiungendo poi che la disponibilità e la generosità di artisti e ricercatori, aggiunte all’infaticabile lavoro del direttore del Musinf, il prof. Carlo Emanuele Bugatti, hanno permesso a Senigallia di acquisire un importante patrimonio, utile a far comprendere e a comunicare l’evoluzione del linguaggio nelle opere degli artisti del ‘900″. L’originale nome del nostro Museo “dell’Informazione” non consente dubbi interpretativi. La mission del Musinf era e resta quella di studiare e documentare laboratorialmente il rapporto tra l’immagine e la parola. Vorrei aggiungere che il progetto museale del Musinf è stato sviluppato con grande successo su buone prassi sinergiche negli oltre trenta anni di attività di studio, ricerca, raccolta.

L’archivio della Poesia Visiva e Librismo nasce grazie alla diretta collaborazione di Eugenio Miccini e Mirella Bentivoglio, ma, soprattutto, si realizza grazie all’essenziale lavoro di Chiara Diamantini, importante artista senigalliese, che per la sua attività di notevole spessore ha avuto ampio riconoscimento internazionale. Oggi L’archivio Bentivoglio-Miccini raccoglie un vastissimo patrimonio di opere e di edizioni, che sono tramite essenziale per ricostruire la storia, il lavoro e le numerose esperienze innovative di una fondamentale stagione artistica. Nel settore la nostra Città ha potuto ospitare iniziative di grande qualità, promuovendo anche l’edizione di video d’artista come: “I colori della musica”, prodotto negli spazi del Palazzetto Baviera da Eugenio Miccini e presentato durante la mostra United For Peace alla Galleria Diocesana di Senigallia nell’estate del 1989.

Di seguito è memorabile la realizzazione della mostra “Volùmina” alla Rocca Roveresca nel 1990, storico appuntamento sulla ricerca del libro-oggetto d’artista al femminile, curata da Mirella Bentivoglio nell’ambito di Quando la Stato à donna”.

Negli anni successivi, ci sono state tante le iniziative organizzate e ben documentate dall’Archivio. reso ora maggiormente fruibile, attraverso la redazione del catalogo generale. per la cui cura redazione dobbiamo ringraziare Chiara Diamantini- Per la realizzazione grafica del catalogo/inventario il merito va ad Alfonso Napolitano. Il fondamentale lavoro complessivo di coordinamrnto del direttore prof. Bugatti, ha condotto ad una catalogazione tanto dettagliata e completa da rappresentare un indispensabile strumento di consultazione e studio. Nel rigoroso allestimento della mostra alla Rocca Roveresca Chiara Diamantini è stata affiancata da Roberta Gamba.
 
Bravissimo @Dvd! Così hai inquadrato perfettamente la mostra di Senigallia e la collezione Musinf con la donazione Mirella Bentivoglio-Miccini.
Ecco un po' di foto.
La location è appunto la Rocca Roveresca, un edificio del XIV-XV secolo (su fondamenta di epoca romana), in cui sono stati ricavati degli ambienti storicamente dedicati alle mostre (molte dedicate agli artisti dell'Analitica!).
Gli spazi e l'allestimento sono sicuramente potenzialmente migliorabili, ad ogni modo complessivamente la mostra era piacevole da visitare.

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Irma Blank
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Maria Lai
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Ancora qualche foto.

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Bentivoglio
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Luigi Ontani, 1971!
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Luciano Ori
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Antonio Bueno :)
(Un tocco molto carino sono le guance della damina realizzate con due impronte digitali inchiostrate:) )
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:bow:Grazie per le belle foto !:bow:
bravissimo @dvd! Così hai inquadrato perfettamente la mostra di senigallia e la collezione musinf con la donazione mirella bentivoglio-miccini.
Ecco un po' di foto.
La location è appunto la rocca roveresca, un edificio del xiv-xv secolo (su fondamenta di epoca romana), in cui sono stati ricavati degli ambienti storicamente dedicati alle mostre (molte dedicate agli artisti dell'analitica!).
Gli spazi e l'allestimento sono sicuramente potenzialmente migliorabili, ad ogni modo complessivamente la mostra era piacevole da visitare.

Vedi l'allegato 2586312Vedi l'allegato 2586314Vedi l'allegato 2586315

irma blank
Vedi l'allegato 2586321

maria lai
Vedi l'allegato 2586323
 
Molto belle grazie!
Vedo diversa grafica della Bentivoglio!
Difficile da trovare le sue opere uniche.
 
@investart sicuramente Emilio Villa era tra gli artisti in mostra, però non saprei con che opere, e non ho altre foto specifiche...
@dvdnavas si, e in ogni caso direi che un 60/70% della mostra era composta da grafica.
 
oggi Venerdì 19 luglio 2019
ore 21:00
Ex Chiesa Madonna di Loreto
Castello Malatestiano di Longiano (FC)
Inaugurazione "Fuoripagina. La collezione Roffi"
140 opere di poesia visiva collezionate da Gian Paolo Roffi a cura di Flaminio Balestra e Pasquale Fameli con il patrocinio dell’Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna
La mostra resterà aperta fino al 15 settembre 2019
Vedi l'allegato 2615987
 
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