Forse non sono stato chiaro: l'espressione «le poste» si porta in sé tutto quel bagaglio valoriale grazie al quale Poste italiane (società per azioni, femminile singolare) detiene una posizione dominante sul mercato. Se si entra nell'ottica che Poste italiane è una società che opera su un libero mercato, in concorrenza con molti altri soggetti, allora la musica cambia completamente. Ma se la si chiama «le poste» è perché la si pecepisce (erroneamente) come servizio pubblico, peraltro nella fattispecie in relazione a servizi, quelli di monetica (peraltro recentemente trasferiti a una società controllata, PostePay Spa, la stessa è proprietaria del marchio Poste mobile ®, oltre a essere un istituto di moneta elettronica), su cui non ha mai avuto il monopolio né di diritto né di fatto.