Proseguiamo da qui...

PRIMO PIANO25 Marzo 2015Il Sole 24 Ore
Presidente Consob. Obiettivo: favorire lo smobilizzo

Vegas: «Per i crediti in sofferenza serve la garanzia statale»

ROMA
Per affrontare il problema delle sofferenze bancarie in Italia «è necessario individuare forme alternative rispetto a quelle sperimentate in altri Paesi europei, con un più forte coinvolgimento del settore privato». Ne è convinto il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, che ieri ha commentato l’ipotesi della “bad bank” nel corso di una audizione in commissione Finanze del Senato. Per Vegas, «la presenza di una garanzia pubblica potrebbe essere un elemento decisivo al fine di indurre investitori privati a sottoscrivere passività emesse da un veicolo societario specializzato nell’investimento in crediti deteriorati».Per limitarne gli effetti sul debito pubblico, ha aggiunto, si potrebbero valutare forme tecniche compatibili con i vincoli di finanza pubblica, prevedendo tale garanzia «solo per alcune tipologie di titoli emessi dal veicolo (ad esempio le tranche più rischiose)». Inoltre, la garanzia pubblica potrebbe rendere questi strumenti finanziari «idonei ad essere oggetto del programma di acquisto di titoli cartolarizzati da parte della Bce».
Il presidente della Consob ha rilevato che occorre comunque tener conto del fatto che «gli investitori privati potrebbero essere disposti ad acquistare crediti deteriorati solo a prezzi sensibilmente più bassi rispetto a quelli iscritti in bilancio, costringendo le banche a registrare perdite che andrebbero a comprimere i livelli di redditività già molto bassi». Attualmente, ha osservato «vi è un forte gap di prezzo fra domanda e offerta per la cessione di crediti in sofferenza». E su questo differenziale secondo Vegas pesano le debolezze del nostro sistema istituzionale,che generano tempi molto lunghi e complessità nelle procedure giudiziali per il recupero crediti. Più in generale,secondo Vegas «il sistema bancario italiano ha mostrato notevoli capacità di resistenza ed una recessione di durata e intensità senza precedenti». Non solo. Con l’entrata in vigore del meccanismo unico di supervisione bancaria (Ssm) le valutazioni sull’adeguatezza patrimoniale hanno evidenziato come il sistema bancario italiano «sia solido e capace di fronteggiare situazioni cicliche avverse», dice Vegas. I risultati assumono un valore maggiore perchè le aziende di credito italiane «hanno rafforzato il proprio patrimonio facendo ricorso quasi esclusivamente a investimenti privati», mentre i sistemi bancari di alcuni grandi paesi europei «hanno beneficiato di rilevanti ricapitalizzazioni con risorse pubbliche». Nonostante i risultati complessivamente positivi, il presidente dell’autorità per trasparenza del mercato ha rilevato che l’esame dei bilanci «ha fatto emergere con chiarezza come l’elevato peso delle sofferenze su crediti rappresenti la debolezza strutturale del nostro sistema». Una debolezza che «si è amplificata con il perdurare di una fase ciclica negativa».
Nel giorno dell’approvazione definitiva della riforma delle banche popolari, Vegas ha poi ribadito gli effetti positivi che potranno arrivare dalle nuove regole. La trasformazione in società per azioni dei maggiori istituti «oltre ad avere un impatto positivo sugli assetti di governance, permetterà un più agevole accesso al mercato dei capitali, nell’eventualità di possibili rafforzamenti patrimoniali». Poi rispondendo al termine dell’audizione sul rischio di acquisizioni dall’estero, Vegas ha aggiunto che «le popolari si possono coalizzare, non è necessario che vengano istituti esteri». E Vegas ha spiegato anche che dopo l’Opa di ChemChina e Camfin su Pirelli, che porterà al delisting della società, la nuova quotazione attraverso una società più grande potrebbe avvenire a Piazza Affari. «Dovrebbe essere sempre in Italia, poi vedremo» ha concluso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
R.Boc
 
PRIMO PIANO25 Marzo 2015Il Sole 24 Ore


La riforma del credito



Popolari, al via la trasformazione in spa

Ok alla riforma: obbligo per le banche con attivi sopra 8 miliardi - Sparisce il voto capitario

ROMA
Via libera definitivo di Palazzo Madama al Dl banche con la riforma delle popolari, nel testo approvato dalla Camera. Con 155 sì e 92 no, l’Aula del Senato ha approvato la questione di fiducia posta ieri pomeriggio dal Governo sul decreto legge. L’articolo 1 del decreto banche, quello che riforma le Popolari, è stato l’oggetto delle discussioni più accese, ed ha attraversato con una sola modifica di rilievo l’esame del Parlamento, lasciando tuttavia le opposizioni e anche la minoranza Pd insoddisfatte.
Nel corso dell’esame parlamentare è arrivata la riscrittura dell’articolo 2 sulla portabilità dei conti correnti con la possibilità di multare le banche che non trasferiscono i conti entro 12 giorni e senza costi. Il nuovo articolo 2 diventa più dettagliato sulle regole che dovranno essere rispettate dal sistema creditizio, stabilendo che il prestatore di servizi di pagamento dovrà eseguire il trasferimento entro 12 giorni lavorativi, altrimenti potranno essere inflitte delle sanzioni che vanno da 5.160 euro e arrivano fino a 64.555 euro.
Il cardine della riforma è quel limite quantitativo riferito all’attivo della banca, che rappresenta un tetto alla possibilità di applicare la normativa speciale delle banche popolari. Dunque l’attivo di una banca popolare non può superare gli 8 miliardi di euro e se la banca è capogruppo di un gruppo bancario, il limite viene determinato a livello consolidato: oltre quella soglia, c’è l’obbligo di trasformazione in Spa. I gruppi che al 30 giugno del 2014 si trovavano al disopra di questo ammontare sono 10 . Si tratta, in ordine decrescente per volume dell’attivo bancario di: Banco Popolare, Ubi, Bper, Popolare di Milano, Popolare di Vicenza, Veneto banca, Popolare di Sondrio, Credito Valtellinese, Popolare di Bari e Popolare dell’Etruria e del Lazio. A questi bisogna aggiungere un undicesimo gruppo al di sopra degli 8 miliardi, quello che deriverà dalla fusione, operativa da aprile, tra Volksbank dell’Alto Adige e Popolare di Marostica. Ora bisognerà attendere le regole operative che Bankitalia deve mettere a punto per far scattare le trasformazioni, ma molti istituti hanno annunciato l’intenzione di convocare le assemblee straordinarie già prima dell’estate. Non è servito, quindi, il forte pressing parlamentare per allungare i tempi o per limitare l’impatto della riforma.
Le norme approvate ieri stabiliscono che in caso di superamento del limite l’organo di amministrazione della banca convoca l’assemblea ; se entro un anno l’attivo non viene ridotto al di sotto della soglia e non viene deliberata la tasformazione in Spa o la liquidazione, Bankitalia può vietare di intraprendere nuove operazioni; oppure adottare provvedimenti di amministrazione straordinaria o in terzo luogo, proporre alla Banca centrale europea la revoca dell’autorizzazione. Le banche oggetto della riforma avranno un periodo di 18 mesi per trasformarsi in spa e il tempo decorre dalla data di emanazione delle disposizioni di attuazione da parte della Banca d’Italia: via Nazionale ha peraltro già fatto sapere che queste disposizioni arriveranno in tempi brevissimi.
Alla Camera, è stata introdotta nel decreto la possibilità per le Popolari che diventeranno società per azioni - per le quali sparisce il voto capitario - di inserire nello Statuto un tetto ai diritti di voto dei soci in Assemblea, in funzione anti-scalata, purché non inferiore al 5% e per un periodo massimo di 24 mesi dalla data di conversione del decreto. La durata breve di questa protezione era stata criticata dai rappresentanti delle banche popolari durante le audizioni.
Ieri, il sottosegretario al Tesoro Pier Paolo Baretta ha tenuto a precisare che il Dl banche non limita di voto del 5% per le popolari che si trasformano in Spa «a 24 mesi, bensì consente che per i primi 24 mesi venga adottato con maggioranza qualificata. Quindi, noi consentiamo un vantaggio alle popolari che si trasformano, un limite di voto con una maggioranza più facile, per cui se una banca volesse adottare il 5%, o anche meno, anche ora lo può fare ma con le maggioranza statutarie previste, non con quella facilitata».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Rossella Bocciarelli
 
Ormai siamo entrati in una nuova fase del sistema bancario.
Si prospetta un favorevole ed eccezionale allineamento dei Pianeti.
E BPEL dovrebbe presto beneficiare delle varie leggi e riforme... vogliamo che presto si concluda in modo assai positivo anche questo investimento. :cool:
 
8:13' Veneto Banca: rettifiche richieste da Bce pesano per 968 mln (MF)
8:06' Banche: la riforma delle Popolari diventa legge (MF)
 
Ormai siamo entrati in una nuova fase del sistema bancario.
Si prospetta un favorevole ed eccezionale allineamento dei Pianeti.
E BPEL dovrebbe presto beneficiare delle varie leggi e riforme... vogliamo che presto si concluda in modo assai positivo anche questo investimento. :cool:

OK!
 

Allegati

  • otelma.jpg
    otelma.jpg
    32,6 KB · Visite: 405
Per quanto attiene alla cooperativa la mia domanda era in generale sulle banche, non su pel sulla quale sono anch'io fiducioso.

Per la connessione con il sistema finanziario, a parte alcuni aspetti professionali che mi legano al mondo bancario in qualche modo, si tratta di una deformazione professionale la mia esigenza di studiare le norme per poi cercare approfondimenti in chi è maggiormente esperto della materia.

Il problema è che pongo spesso domande a cui pure gli esperti spesso non riescono a rispondere con certezza, od almeno con quella certezza che caratterizza il mio titolo e la mia professione.
Un caro saluto.

.............. :D:D:wall::wall::wall:

prova a kiedere al sapientino della multinazionale . quello conosce pure il perché della vita .............. :D :wall::wall:

..............

adopo.
 
Che abbiano delle PEL anche loro ....??

Forse un tantino ottimistica la previsione, ma se sarà così benvenga ...! :cool:

:D Effettivamente il 30 o 40 è molto ...forse più della Bad-Bank di sistema ...
Fosse vero ...!!!

Saluti.
 
Comunque... alla fine avrò avuto ragione io... e mi pagherete una cena... scommetto... tanto che praticamente vivrò con il vs. vitto...!!! :yes:
 
:D Effettivamente il 30 o 40 è molto ...forse più della Bad-Bank di sistema ...
Fosse vero ...!!!

Saluti.

indubbiamente non è basso, ma molto dipende anche dalla tipologia dei crediti ...ma anche tra il 25 ed il 30 non sarebbe affatto male....comunque da quando è commissariata c'è un gran parlare ma, di elementi concreti ne vedo ben pochi.....
 
in italia ci sono migliaia di azionisti pel

in italia ci sono migliaia di azionisti pel.......scrivete anche voi qualcosa,,,anche imprecazioni :eek::eek:

sono sempre i soliti 5 gatti che guardano pel minuto per minuto
MfzeiZy.gif
si accettano reclute da reclutare,,,,,io darò i gradi
oie_fullmetaljacket2.gif
:D:D
13766029.gif
presentarsi numerosi,,,,dichiareremo guerra a mister i e carbonaro :yes::yes::yes::yes:OK!OK!OK!OK!.......a dopo...........:clap::clap::clap:
 
in italia ci sono migliaia di azionisti pel.......scrivete anche voi qualcosa,,,anche imprecazioni :eek::eek:

sono sempre i soliti 5 gatti che guardano pel minuto per minuto
MfzeiZy.gif
si accettano reclute da reclutare,,,,,io darò i gradi
oie_fullmetaljacket2.gif
:D:D
13766029.gif
presentarsi numerosi,,,,dichiareremo guerra a mister i e carbonaro :yes::yes::yes::yes:OK!OK!OK!OK!.......a dopo...........:clap::clap::clap:


Un bacino a te.:)
Mettete dei fiori nei vostri cannoni..;):D:bye:
 
Certo i commissari di BKI confermano la linea da sempre adottata con PEL... silenzio totale e glaciale. Qui siamo di fronte ad una vera e propria setta, contraddistinta da una ostinata devozione verso l'oscurantismo più convinto, la secretazione di ogni intento e prospettiva... tutto sommato questo dimostra, se ve ne fosse bisogno (e dire che c'è ancora qualche pia anima che la pensa diversamente) la considerazione nulla per i soci, per il territorio, lo scarso rispetto in poche parole verso chi "conta poco", ovvero per loro conta nulla. Potremo portare a casa qualche cosa? Si, se conviene a chi deve convenire e certo non siamo noi.
 
Indietro