qual è la vostra religione?

qual è la vostra religione?

  • Cristianesimo

    Voti: 26 28,6%
  • Islam

    Voti: 0 0,0%
  • Secolari/irreligiosi/agnostici/atei

    Voti: 46 50,5%
  • Induismo

    Voti: 0 0,0%
  • Buddhismo

    Voti: 2 2,2%
  • Taoismo

    Voti: 0 0,0%
  • Culti animistici africani e non

    Voti: 0 0,0%
  • Shintoismo

    Voti: 0 0,0%
  • Falun Dafa

    Voti: 0 0,0%
  • Sikhismo

    Voti: 0 0,0%
  • Ebraismo

    Voti: 2 2,2%
  • Caodaismo

    Voti: 1 1,1%
  • Bahaismo

    Voti: 0 0,0%
  • Confucianesimo

    Voti: 0 0,0%
  • Giainismo

    Voti: 0 0,0%
  • Neopaganesimo

    Voti: 1 1,1%
  • Ceondoismo

    Voti: 0 0,0%
  • Tenrikyo

    Voti: 0 0,0%
  • Ikuantao

    Voti: 0 0,0%
  • Rastafarianesimo

    Voti: 1 1,1%
  • Scientology

    Voti: 0 0,0%
  • Zoroastrismo

    Voti: 1 1,1%
  • Tiandejiao

    Voti: 0 0,0%
  • Miledadao

    Voti: 1 1,1%
  • Berlusconismo

    Voti: 10 11,0%

  • Votanti
    91
Dopo aver visto l'ultima :D allora devo dire che meriterebbe molto di più essere inserito nell'elenco il PIDDISMO, quella sì è una religione.

Del resto basta vedere come i seguaci del berlusconismo sono diventati piddini quando hanno visto il "dio" dei piddini diventare berlusconiano; mentre i piddini nonostante ciò, anziché diventare atei (come avrebbero dovuto, traditi dal loro stesso "dio" e quindi avendolo perso), piddini erano e piddini sono rimasti :eek:
 
Hai messo Buddismo e Confucianesimo tra le religioni, ma non lo sono.


PS. ma 'U Purpismo, è una religione laggiù in Salento?

le ho prese da wikipedia, la metà non le avevo mai neppure sentite nominare.

Comunque io trovo assurdo mettere ateismo fra le religioni, ma pure quella stava lì, e qui riscuote molto successo.

PS.
Nel, non in.
 
le ho prese da wikipedia, la metà non le avevo mai neppure sentite nominare.

Comunque io trovo assurdo mettere ateismo fra le religioni, ma pure quella stava lì, e qui riscuote molto successo.

PS.
Nel, non in.

C'era anche il berlusconismo ? :D
 
Venero Bastet, prima ero pastafariano ma LEI mi ha illuminato.
 
No, scusa, non ci siamo: se tu non credi non dài importanza a quegli atti, li senti nulli
Ha senso se vuoi mandare un messaggio al Vaticano, ma politico

Piuttosto non capisco quelli che non sono veri cattolici e battezzano i figli, come fosse la trivalente

concordo sul fregarmene bellamente dello sbattezzo.

Sul battesimo dei figli, capita anche che i due genitori non siano d'accordo.

Nel caso mio ho due figli non battezzati, perché sia io che la madre concordavamo, e due battezzati perché, siccome a me non fregava nulla e la madre (diversa da quella di prima:D) invece ci teneva a me non cambiava una virgola farli battezzare.
Per lei invece cambiava.

E' come per lo sbattezzo.
Diciamo che non me ne frega nulla, in un caso e nell'altro.
 
Sondaggio pessimo.
Dovevi mettere altre 3000 opzioni, così ha discriminato il mio sentimento religioso...superfluo dirti che pagherai il fio. :angry:
 
Sondaggio pessimo.
Dovevi mettere altre 3000 opzioni, così ha discriminato il mio sentimento religioso...superfluo dirti che pagherai il fio. :angry:

impossibile.
Più di 25 opzioni non si può.

Fai le tue rimostranze in Linea Diretta.

Se mi affaccio io mi bannano al volo:D
 
Il mio paesello natio è stato fondato dagli arabi, abitato x tanto tempo da ebrei, ripopolato da lombardi.
Non so decidere.:confused::confused:
 
Non necessariamente.
Il concetto di sacro è legato al concetto dell'esistenza di azioni/spazi/tempi "sacri", ossia separati dal mondo/vita ordinari.
Ti stai sempre riferendo a sacro partendo dall'etimologia del termine latino Sacer/Sakros.
Ma.....
L'etimologia della parola sacro è da ricondursi al latino sacer (forma arcaica sakros), la cui radice si ritrova all’accadico (lingua o insieme di lingue dell'area semitica, ormai estinte) saqāru (“invocare la divinità”), sakāru (“sbarrare, interdire”) e saqru (elevato). Simili radici come sac-, sak-, sag- troviamo nell'indoeuropeo col significato di aderire, attaccarsi (alla divinità). D'altro canto, nel sanscrito il verbo sac-ate significa seguire, accompagnare ed, in senso più ampio, adorare.Pertanto, il termine sacro rappresenta al contempo, da un lato, l'unione con l'ambito del divino, normalmente interdetto a quello del profano, dall'altro la separazione (appunto la "santità", in senso etimologico) del sacro dal profano.
ETIMOLOGIA: SACRO

Partendo dall'etimologia dei termini orientali, senza divinità non c'è sacralità.
Altrimenti, se fosse solo questione di seguire qualcuno e staccarsi dall'ordinario, potremmo fare una religione anche degli insegmanenti di Ghandi.
Il che non è.

Quindi resto della mia opinione, sicuramente riguardo il Confucianesimo, ma anche per quanto riguarda il Buddismo, che pero' si avvicina di piu'.

Tra l'altro, lo stesso Budda storico credeva alle divinità (Deva), quindi i suoi insegnamenti erano a latere delle stesse, non un sostituto o un'integrazione.
Altrimenti avresti il controsenso di un "capo" (o seguace, come preferisci) di una religione che crede anche a un'altra religione.
Non si fa mica. :D


Il Buddhismo non considera come realtà ultima, come totalmente Altro, una dimensione che prescinda dall'esperienza umana, essendo, nell'insegnamento di Gautama Buddha, qualsivoglia riferimento a realtà trascendenti la diretta esperienza umana, non utile al conseguimento della liberazione del dolore da parte dell'uomo.

Questo non significa che nel Buddhismo sia negata l'esistenza di realtà trascendenti il mondo naturale[1], solo che tali realtà sono ritenute non necessarie per il conseguimento degli obiettivi inerenti alla liberazione dell'uomo

wikipedia

Ricapitolando: Budda credeva a realtà trascendenti (religlione), ma queste non erano necessarie al suo obiettivo, che non era religioso, e nemmeno sacro per l'accezione orientale del termine.

Ti concedo pero' che il "conseguimento della liberazione del dolore da parte dell'uomo" rientra nell'accezione occidentale del termine "Sacro", in quanto separazione dall'ordinario.
 
Ti stai sempre riferendo a sacro partendo dall'etimologia del termine latino Sacer/Sakros.
Ma.....
L'etimologia della parola sacro è da ricondursi al latino sacer (forma arcaica sakros), la cui radice si ritrova all’accadico (lingua o insieme di lingue dell'area semitica, ormai estinte) saqāru (“invocare la divinità”), sakāru (“sbarrare, interdire”) e saqru (elevato). Simili radici come sac-, sak-, sag- troviamo nell'indoeuropeo col significato di aderire, attaccarsi (alla divinità). D'altro canto, nel sanscrito il verbo sac-ate significa seguire, accompagnare ed, in senso più ampio, adorare.Pertanto, il termine sacro rappresenta al contempo, da un lato, l'unione con l'ambito del divino, normalmente interdetto a quello del profano, dall'altro la separazione (appunto la "santità", in senso etimologico) del sacro dal profano.
ETIMOLOGIA: SACRO

Partendo dall'etimologia dei termini orientali, senza divinità non c'è sacralità.
Altrimenti, se fosse solo questione di seguire qualcuno e staccarsi dall'ordinario, potremmo fare una religione anche degli insegmanenti di Ghandi.
Il che non è.

Il che è contraddetto dal fatto che proprio tre religioni orientali, Buddismo, Taoismo Gianismo sono prive di divinità eppure hanno spazi e tempi sacri propri quindi sono religioni.

Per inciso per Gandhi no, ma per il comunismo è possibile dimostrare che , in dipendenza della definizione adottata sia classificabile come religione.

Quindi resto della mia opinione, sicuramente riguardo il Confucianesimo, ma anche per quanto riguarda il Buddismo, che pero' si avvicina di piu'.


Tra l'altro, lo stesso Budda storico credeva alle divinità (Deva), quindi i suoi insegnamenti erano a latere delle stesse, non un sostituto o un'integrazione.
Altrimenti avresti il controsenso di un "capo" (o seguace, come preferisci) di una religione che crede anche a un'altra religione.
Non si fa mica. :D


Il Buddhismo non considera come realtà ultima, come totalmente Altro, una dimensione che prescinda dall'esperienza umana, essendo, nell'insegnamento di Gautama Buddha, qualsivoglia riferimento a realtà trascendenti la diretta esperienza umana, non utile al conseguimento della liberazione del dolore da parte dell'uomo.

Questo non significa che nel Buddhismo sia negata l'esistenza di realtà trascendenti il mondo naturale[1], solo che tali realtà sono ritenute non necessarie per il conseguimento degli obiettivi inerenti alla liberazione dell'uomo

wikipedia

Ricapitolando: Budda credeva a realtà trascendenti (religlione), ma queste non erano necessarie al suo obiettivo, che non era religioso, e nemmeno sacro per l'accezione orientale del termine.

Ti concedo pero' che il "conseguimento della liberazione del dolore da parte dell'uomo" rientra nell'accezione occidentale del termine "Sacro", in quanto separazione dall'ordinario.

Gautama si rifiutò di rispondere a qualsiasi domanda metafisica durante la sua vita: mi piacerebbe capire quale sia la fonte per definirlo teista.

Ah, per inciso, il Buddismo generalmente consente l'appartenenza contemporanea anche a sistemi religiosi diversi.
 
per me le religioni (tutte), sono pericolose superstizioni.
 

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...nel elenco manca quella del portafolio....che è la mia preferita...:D:D:D:D
 
per me le religioni (tutte), sono pericolose superstizioni.

veramente la differenza, tra religione e magia (superstizione), l'ha già spiegata Frazer ne "Il Ramo d'oro" nel 1890

la superstizione presuppone che si possa agire in modo coercitivo sugli eventi futuri il che nelle religioni non è

è vero però che molte persone adottano comportamenti superstiziosi, ma non necessariamente sono religiose
 
Gautama si rifiutò di rispondere a qualsiasi domanda metafisica durante la sua vita: mi piacerebbe capire quale sia la fonte per definirlo teista.

Gautama Budda non solo rifiutava di rispondere a tutte le domande metafisiche, ma addirittura rifiutava di dire se lui ne conoscesse o meno la risposta.
Nel sutra dove c'è la famosa metafora della freccia, di cui ora non ricordo il titolo, rifiuta esplicitamente non solo di dire se esita o meno Dio o una vita oltreterrena, ma rifiuta anche di dire se lui sappia o meno la risposta.
 
:o
 

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veramente la differenza, tra religione e magia (superstizione), l'ha già spiegata Frazer ne "Il Ramo d'oro" nel 1890

la superstizione presuppone che si possa agire in modo coercitivo sugli eventi futuri il che nelle religioni non è

è vero però che molte persone adottano comportamenti superstiziosi, ma non necessariamente sono religiose

ho usato il termine "superstizione" per "gentilezza", in realtà penso che credere in Allah, Dio, Visnù ecc. è come credere nel mago Do Nascimiento :p

poi ognuno è libero di pensarla come gli pare, basta non rompa i ******** agli altri, e mi da fastidio che le mie tasse servano a pagare gli insegnanti di religione, l'8 per mille, la truffa dell'imu ecc.
 
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