Pare che sia miracoloso, ma anche abbastanza costoso (200 Euro a iniezione)...
L'argomento secondo cui i farmaci per l'obesità sono semplici farmaci per vanitosi (e quindi non meritevoli di rimborsi) è diventato sempre più difficile da sostenere, anche se alcuni compagnie assicurative americane ci hanno provato. Ora è diventato praticamente impossibile.
Nuovi dati di uno studio durato cinque anni della Novo Nordisk mostrano importanti benefici cardiovascolari dal farmaco Wegovy, e cresce la pressione sulle compagnie assicurative affinché nei loro farmaci ammessi ai rimborsi sia inclusa anche questa nuova classe di farmaci noti come GLP-1. E in Usa si potrebbe anche aprire la strada alla copertura federale, Medicare.
Ciò avrà implicazioni significative per la società americana, in cui quattro adulti su 10 sono obesi, così come per gli investitori nel duopolio emergente di questo segmento di mercato: Eli Lilly e, appunto, Novo Nordisk.
È noto che il Wegovy, con le sue iniezioni settimanali anti-obesità, aiuta i pazienti a perdere peso. Ma ora c’è una conferma che il farmaco aiuta anche a prevenire ictus e attacchi di cuore. Novo ha dichiarato martedì 8 che i pazienti in uno studio a lungo termine, il primo del suo genere, hanno avuto il 20% in meno di attacchi cardiaci, ictus e morti cardiovascolari, combinati, rispetto a coloro che hanno ricevuto un placebo. La riduzione ha superato l'obiettivo dello studio di dimostrare almeno una riduzione del 17% di quel tipo di rischi.
La notizia è stata descritta dagli analisti di Wall Street come un risultato molto rilevante e ha fatto impennare le azioni di Novo e Lilly. Evan Seigerman, analista di BMO Capital Markets, lo ha definito uno "scenario da home run".
La novità di questo studio è che ne erano esclusi i pazienti con diabete. Era già noto che i GLP-1, utilizzati principalmente nei pazienti diabetici, aiutano a ridurre le malattie cardiache. Infatti, uno studio sul farmaco gemello di Wegovy, l’ Ozempic, aveva precedentemente scoperto che il farmaco della Novo Nordisk riduceva l'incidenza di eventi cardiaci avversi di circa il 26% rispetto al placebo. Ciò che dimostra l'ultimo studio, chiamato Select, è che il beneficio è esteso anche ai pazienti obesi e in sovrappeso non diabetici.
Novo Nordisk ha detto martedì 8 che prevede di cercare le approvazioni normative statunitensi ed europee per aggiungere all'etichetta di prescrizione di Wegovy l’evidenza di un beneficio cardiaco.
L'aumento della domanda di GLP-1 ha spinto gli analisti ad aumentare le loro previsioni per il mercato globale dell'obesità, con Morgan Stanley che ha recentemente rivisto la sua stima a 77 miliardi di dollari vendite annuali entro il 2030, rispetto ai 54 miliardi precedenti.
Per ora, i medici stanno prescrivendo più Mounjaro e Wegovy di quanto le aziende possano fare, con una carenza di capacità produttiva che spesso porta all’indisponibilità del prodotto. Eli Lilly martedì 8 ha riportato 980 milioni di dollari di vendite di Mounjaro nel secondo trimestre, superando le stime degli analisti di 740 milioni di dollari (fonte FactSet). Il traino del Mounjaro ha permesso alla società di aumentare anche la sua guidance annuale.
Mounjaro è approvato per il diabete e quest'anno dovrebbe ricevere l'approvazione della Food and Drug Administration per il trattamento dell'obesità, anche se i medici lo stanno già prescrivendo off-label.
La copertura assicurativa è ancora in discussione e come il sistema sanitario statunitense affronterà l'immenso costo inerente rimane una questione aperta. Medicare (l’Ssn americano per i meno abbienti, ndr) non copre ancora i farmaci per l'obesità, e ci sono buone ragioni per essere cauti: un recente articolo del New England Journal of Medicine ha avvertito che se solo il 10% dei beneficiari obesi di Medicare dovesse assumere il Wegovy, il costo sarebbe di 27 miliardi di dollari all'anno.
Ma anche se la copertura commerciale è cresciuta rapidamente, c’è ancora un forte dubbio legato al prezzo: con farmaci così costosi ( il prezzo di listino di Wegovy è di circa 13.600 dollari all'anno) i datori di lavoro si chiedono inevitabilmente se ne valga la pena.
Le azioni di Eli Lilly e Novo sono aumentati di oltre il 10% nelle prime contrattazioni di martedì 8 e gli azionisti hanno motivo di festeggiare. Il successo nello studio Select fa molto per convincere, chi è chiamato a rimborsare questi costi (pubblico o privato che sia) che questi farmaci fanno molto di più che aiutare i pazienti a perdere qualche chilo.
La rivoluzione dei farmaci contro l'obesità è appena cominciata. Ecco perché
Un nuovo studio della Novo Nordisk indica che il Wegovy, oltre a far perdere peso, riduce il rischio di infarto e di ictus anche ai non diabetici, aprendo la strada alla possibilità di avere una maggiore copertura assicurativa. E anche Ozempic, l’altro farmaco leader, ne approfitta
L'argomento secondo cui i farmaci per l'obesità sono semplici farmaci per vanitosi (e quindi non meritevoli di rimborsi) è diventato sempre più difficile da sostenere, anche se alcuni compagnie assicurative americane ci hanno provato. Ora è diventato praticamente impossibile.
Nuovi dati di uno studio durato cinque anni della Novo Nordisk mostrano importanti benefici cardiovascolari dal farmaco Wegovy, e cresce la pressione sulle compagnie assicurative affinché nei loro farmaci ammessi ai rimborsi sia inclusa anche questa nuova classe di farmaci noti come GLP-1. E in Usa si potrebbe anche aprire la strada alla copertura federale, Medicare.
Ciò avrà implicazioni significative per la società americana, in cui quattro adulti su 10 sono obesi, così come per gli investitori nel duopolio emergente di questo segmento di mercato: Eli Lilly e, appunto, Novo Nordisk.
È noto che il Wegovy, con le sue iniezioni settimanali anti-obesità, aiuta i pazienti a perdere peso. Ma ora c’è una conferma che il farmaco aiuta anche a prevenire ictus e attacchi di cuore. Novo ha dichiarato martedì 8 che i pazienti in uno studio a lungo termine, il primo del suo genere, hanno avuto il 20% in meno di attacchi cardiaci, ictus e morti cardiovascolari, combinati, rispetto a coloro che hanno ricevuto un placebo. La riduzione ha superato l'obiettivo dello studio di dimostrare almeno una riduzione del 17% di quel tipo di rischi.
I pazienti diabetici
La notizia è stata descritta dagli analisti di Wall Street come un risultato molto rilevante e ha fatto impennare le azioni di Novo e Lilly. Evan Seigerman, analista di BMO Capital Markets, lo ha definito uno "scenario da home run".
La novità di questo studio è che ne erano esclusi i pazienti con diabete. Era già noto che i GLP-1, utilizzati principalmente nei pazienti diabetici, aiutano a ridurre le malattie cardiache. Infatti, uno studio sul farmaco gemello di Wegovy, l’ Ozempic, aveva precedentemente scoperto che il farmaco della Novo Nordisk riduceva l'incidenza di eventi cardiaci avversi di circa il 26% rispetto al placebo. Ciò che dimostra l'ultimo studio, chiamato Select, è che il beneficio è esteso anche ai pazienti obesi e in sovrappeso non diabetici.
Novo Nordisk ha detto martedì 8 che prevede di cercare le approvazioni normative statunitensi ed europee per aggiungere all'etichetta di prescrizione di Wegovy l’evidenza di un beneficio cardiaco.
L'aumento della domanda di GLP-1 ha spinto gli analisti ad aumentare le loro previsioni per il mercato globale dell'obesità, con Morgan Stanley che ha recentemente rivisto la sua stima a 77 miliardi di dollari vendite annuali entro il 2030, rispetto ai 54 miliardi precedenti.
Per ora, i medici stanno prescrivendo più Mounjaro e Wegovy di quanto le aziende possano fare, con una carenza di capacità produttiva che spesso porta all’indisponibilità del prodotto. Eli Lilly martedì 8 ha riportato 980 milioni di dollari di vendite di Mounjaro nel secondo trimestre, superando le stime degli analisti di 740 milioni di dollari (fonte FactSet). Il traino del Mounjaro ha permesso alla società di aumentare anche la sua guidance annuale.
- Leggi anche: Vaccini, la Ue ha ordinato troppe dosi Covid. Si accorda con le big pharma per ridurre le consegne pagando una penale
La copertura assicurativa
Mounjaro è approvato per il diabete e quest'anno dovrebbe ricevere l'approvazione della Food and Drug Administration per il trattamento dell'obesità, anche se i medici lo stanno già prescrivendo off-label.
La copertura assicurativa è ancora in discussione e come il sistema sanitario statunitense affronterà l'immenso costo inerente rimane una questione aperta. Medicare (l’Ssn americano per i meno abbienti, ndr) non copre ancora i farmaci per l'obesità, e ci sono buone ragioni per essere cauti: un recente articolo del New England Journal of Medicine ha avvertito che se solo il 10% dei beneficiari obesi di Medicare dovesse assumere il Wegovy, il costo sarebbe di 27 miliardi di dollari all'anno.
Ma anche se la copertura commerciale è cresciuta rapidamente, c’è ancora un forte dubbio legato al prezzo: con farmaci così costosi ( il prezzo di listino di Wegovy è di circa 13.600 dollari all'anno) i datori di lavoro si chiedono inevitabilmente se ne valga la pena.
Le azioni di Eli Lilly e Novo sono aumentati di oltre il 10% nelle prime contrattazioni di martedì 8 e gli azionisti hanno motivo di festeggiare. Il successo nello studio Select fa molto per convincere, chi è chiamato a rimborsare questi costi (pubblico o privato che sia) che questi farmaci fanno molto di più che aiutare i pazienti a perdere qualche chilo.
