Avrei alcune domande... mi hai fatto venire alcuni dubbi.
Per la questione del 41%, ci sono casi documentati? Mi sembra tanto una truffa...
Il resto dei soldi che paghi chi se li intasca?
Nel caso di orizzonte temporale lungo (es. 10 anni), dovrebbe comunque convenire un prodotto ad accumulo LU piuttosto che uno a distribuzione IE prevedendo il reinvestimento dei dividendi.
Avevo fatto i calcoli tempo fa, ora sono in giro e mi risulta difficile replicarli.
Nel primo caso è vero che alla fine paghi un salasso in tasse, ma nel secondo il rendomento complessivo dovrebbe risultare inferiore per via della tassazione dei dividendi.
Non mi sono spinto oltre ad indagare circa il motivo per cui la maggior parte degli intermediari tranne qualche mosca bianca ( che io sappia Directa applica correttamente perché conosco persone che hanno etf domiciliati NL di Vaneck e mi hanno confermato la correttezza ), applica il 41% anziché il 37,1....
Probabilmente la legge lascia spazio ad interpretazioni per cui gli intermediari che fanno ciò ne uscirebbero puliti. Oppure semplicemente loro portano avanti la cosa tanto nessuno si lamenta ed in pochi lo scoprono. Se qualcuno se ne accorge piuttosto che intentare una causa con la banca, cambia etf e fine della storia.
Chi ha tanti soldi e si serve di un consulente, questa cosa la conosce già e quindi la evita.
Per quanto riguarda il discorso della convenienza tra accumulo al lordo delle tasse e reinvestimento del distribuito al netto, non ci sono dubbi: conviene sempre ad accumulazione.
Non si può fare un confronto tra strumento a distribuzione che viene tenuto per 10 anni reinvestendo i dividendi al netto con uno ad accumulazione che reinveste il 26% in più del dividendo.
Quello a distribuzione sarà sempre perdente ovviamente.
Il paragone da fare sarebbe tra strumenti ad accumulazione LU con strumento ad accumulazione IE stesso TER, stessa dimensione ( occhio al delisting se sei in drawdown! ).
Nel caso di domicilio Lussemburgo e sottostante 100% azioni USA, arriva al fondo un dividendo di 70 da reinvestire in funzione della ritenuta alla fonte intascata dal governo USA, nel caso di domicilio Irlandese, arriva un dividendo di 85 da reinvestire.
Quindi la maggiore gravosità della ritenuta alla fonte che subisce il fondo LU è di fatto una zavorra rispetto al medesimo fondo domiciliato IE.
Questa è la situazione.
Ammetto di non essere aggiornato però, se il mese scorso o l’altro ieri il Lussemburgo ha stretto accordi bilaterali con altri stati per evitare( ridurre impatto ) doppie imposizioni questo non lo so’.