Quando quelli del PCI adoravano Stalin

hihi
il 1930 :D
Mia madre non era manco nata.
Mio padre era un ragazzino.

In ogni caso, anche oggi abbiamo serissimi motivi per vergognarci di essere italiani.
Serissimi motivi provocati da un signore che parla con accento milanese alcolico, come Iannacci.

Però Iannacci ha fatto o cantato canzoni bellissime e fa anche ridere.
 
Fini è dei vostri ora.
 
Vale anche per te!

1930 ... :D:D:D:D

Non ho mai sentito un comunista italiano, un diessino un piddino ripudiare il comunismo russo, nè quello jugoslavo, nè mai li ho sentiti condannare le stragi fatte dai partigiani rossi dopo la fine della guerra.

L'unico, tardiva, ammissione di responsabilità è stata quella del presidente Napolitano:



Intervento del Presidente Napolitano al Municipio di Faedis in ricordo delle vittime delle Malghe di Porzus
Faedis, 29/05/2012


In occasione della mia visita nella Regione Friuli-Venezia Giulia, da lungo tempo programmata, ho voluto collocare - pur negli stretti limiti di tempo previsti - una tappa di omaggio, lasciando un segno presso il Municipio di Faedis, alle vittime delle Malghe di Porzus. Ed è con profonda emozione che desidero dire a voi tutti che in questo momento mi sento, con il mio pensiero ed i miei sentimenti, su tra le Malghe.

Molti decenni sono passati dall'eccidio di cui furono vittime, nel febbraio del 1945, i patrioti della leggendaria Brigata partigiana Osoppo: una strage che un recente volume, opera di illustri studiosi, definisce "il più grave scontro interno al movimento" resistenziale italiano. Quella strage resta tra le più pesanti ombre che siano gravate sulla gloriosa epopea della Resistenza. E io fin dall'inizio del mio mandato dissi di non voler ignorare "zone d'ombra, eccessi e aberrazioni", che non possono oscurare il valore storico del movimento di liberazione dell'Italia dal nazifascismo, ma che vanno ricordate, non rimosse, per rendere giustizia e rispetto a vittime innocenti. E' così che possono essere sanate le più dolorose ferite del passato ; ed è per questo, è in questo spirito che sono oggi qui con voi.

L'iniziativa unanimemente assunta nel 2009 dalla Camera dei Deputati per conferire al complesso delle Malghe di Porzus lo statuto di Monumento nazionale (attualmente - secondo le nuove norme del Codice dei Beni culturali - "sito di interesse storico-culturale") sancisce il superamento, nell'identità unitaria dell'Italia d'oggi, delle radici di quell'eccidio in cui precipitarono, in un torbido groviglio, feroci ideologismi di una parte, con calcoli e pretese di dominio di una potenza straniera a danno dell'Italia, in una zona martoriata come quella del confine orientale del nostro Paese.

Le ragioni, quelle palesi e quelle occulte, per le quali dei partigiani garibaldini, membri di una formazione legata al Partito Comunista Italiano, uccisero altri partigiani della formazione Osoppo, ci appaiono oggi incomprensibili, tanto sono lontane l'asprezza e la ferocia degli scontri di quegli anni e la durezza di visioni ideologiche totalitarie. Non fu certo questo - occorre ribadirlo con forza - il carattere fondamentale della Resistenza italiana, che seppe mantenere uno spirito unitario e condusse con comune impegno la lotta contro il nazismo e il fascismo repubblichino.

Di tale realtà, subito dopo il voto che ne fu espressione e che sancì la nascita della Repubblica, la nostra Costituzione rimane la più alta espressione, profondamente radicata nella storia della nostra Patria: guida sicura nell'operato di chi ha il compito e l'onore di esprimere l'identità della Nazione.
Possiamo anche affermare, con convinzione profonda, figlia di scelte a lungo maturate, consacrate da atti solenni dei governi, che il ricordo di quella orrenda tragedia non divide più il nostro popolo da quelli a noi vicini, oggi partecipi di quella grande costruzione istituzionale che ha dato vita a una Europa di pace, per la prima volta unita, nella sua lunga storia.

Consentitemi di invitare tutti voi a un momento di silenzio, di riflessione sul passato, e di raccoglimento : nel ricordo di coloro che persero la vita nella tragedia che in questi luoghi si compì.
 
Questi?
 

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hihi
il 1930 :D
Mia madre non era manco nata.
Mio padre era un ragazzino.

E allora perchè non rimuovete le targhe ed i busti di Togliatti?
Anzi, fateci una cortesia: cominciate a togliere la targa "Carlo Giuliani" dalla sede dell'ufficiodi di presidenza di Rifondazione Comunista al Senato.
 
E allora perchè non rimuovete le targhe ed i busti di Togliatti?
Anzi, fateci una cortesia: cominciate a togliere la targa "Carlo Giuliani" dalla sede dell'ufficiodi di presidenza di Rifondazione Comunista al Senato.


Perchè come giustamente hai fatto notare i sinistri non hanno ancora affrontato seriamente il loro passato.
Sono ex comunisti solo perchè è crollato il Muro,un evento esterno,ma loro,dentro,rimangono comunisti.
 
E allora perchè non rimuovete le targhe ed i busti di Togliatti?
Anzi, fateci una cortesia: cominciate a togliere la targa "Carlo Giuliani" dalla sede dell'ufficiodi di presidenza di Rifondazione Comunista al Senato.

ok.
Provvedo subito.

Massimo, dice Vadobene che dobbiamo togliere le targhe, e i busti.

Ci pensi tu che sei disoccupato o mando Michele delle bombole?

 
balnear romano
pensate a fiorito formigoni all'alitalia fallita al g8 di genova agli appalti dell cricca
alle prostitute minorenni
che è meglio
 

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si , lo sappiamo che ci sono ancora dei fascisti , pochini ,
quello che viene negato è che c'è un mare di comunisti
che negano di essere quello che trasudano da ogni poro
 
bella ciao sta alla sinistra, come l'elefante ai cristalli ...

Quando fate sti post, riapassatevi almeno storia.

La storia dice infatti che "bella Ciao" la cantavano i partigiani comunisti, quelli che volevano passare dalla dittatura fascista a quella comunista.
 
La storia dice infatti che "bella Ciao" la cantavano i partigiani comunisti, quelli che volevano passare dalla dittatura fascista a quella comunista.

bella ciao la cantavano le mondine delle risaie poi fu presa dai partigiani, che la tua storia non racconta che erano divisi in brigate comuniste, cattoliche, partito d'azione, liberali ecc ...

Oltre all'azione di milioni di persone che si riscattavano collaborando nelle insurrezioni con gli scioperi di Milano, Torino Genova ecc ... o le donne che mostravano le cosce dalle bici per distrarre i tedeschi ma intanto portavano addosso importanti documenti per collegare alleati ed esercito italiano ricostituito con i combattenti sui monti.

Quando la finirete di sporcare la storia del riscatto di un popolo non sarà mai tardi, con il vostro analfabetismo storico.
 
io so solo che di id..ti col braccio alzato ad urlare DUCE...DUCE ce ne sono ancora molti,.....di comunisti che acclamano STALIN non ne ho mai visti....il pericolo è il FASCISMO non il COMUNISMO come berlusconi vuol fare credere agli allocchi!!!!!!!
 
bella ciao la cantavano le mondine delle risaie poi fu presa dai partigiani, che la tua storia non racconta che erano divisi in brigate comuniste, cattoliche, partito d'azione, liberali ecc ...

Oltre all'azione di milioni di persone :eek: che si riscattavano collaborando nelle insurrezioni con gli scioperi di Milano, Torino Genova ecc ... o le donne che mostravano le cosce dalle bici per distrarre i tedeschi ma intanto portavano addosso importanti documenti per collegare alleati ed esercito italiano ricostituito con i combattenti sui monti.

Quando la finirete di sporcare la storia del riscatto di un popolo non sarà mai tardi, con il vostro analfabetismo storico.

Se non vuoi "sporcare" la storia, come dici tu, è bene raccontare la verità. Sempre.


Ma quanti erano in realtà i partigiani?

Giorgio Bocca, nel suo libro “Storia dell’Italia partigiana”, ha dato cifre precise (mai contestate) nell’arco degli anni bellici.
Il 18 settembre 1943, secondo le stime di Bocca, i partigiani in tutto sono 1.500, a novembre 3.800, il 30 aprile 1944 salgono a 12.600.

Una stima ufficiale la fece nel 1944 il loro stesso comandante Ferruccio Parri, per conto del Clnai (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia) contava al 18 settembre 1943 i partigiani in tutto sono 1.500, a novembre 3.800, il 30 aprile 1944 salgono a 12.600.

A luglio c’è la stima ufficiale che li fa arrivare a 50.000, di cui 25.000 delle Brigate Garibaldi del Pci, 15.000 per Giustizia e Libertà del Partito d’Azione, 10.000 autonomi di area di centro, 2.000 tra socialisti delle Brigate Matteotti e repubblicani delle Brigate Mazzini e Mameli.

Si arriva ad agosto 1944 a 70.000 unità, a ottobre a 80.000, poi si cala a dicembre a 50.000.

A marzo 1945 sono 80.000, il 15 aprile si arriva a 130.000 uomini e quando tutti possono dichiararsi tali, perché l’alleato è entrato nelle città, ecco l’escalation fino a 300.000 partigiani o sedicenti tali.

Riepilogando, solo 1 partigiano su 23 ha combattuto almeno un anno; 5 su 6 hanno preso le armi negli ultimi 4 mesi e quasi 4 su 5 negli ultimi 2 mesi. Addirittura 1 su 2 negli ultimi 10 giorni.

In conclusione, da una analisi di questi dati di fonte non sospetta, emerge una considerazione finale: senza i partigiani, gli Alleati ci avrebbero messo qualche mese in più a risolvere la guerra in Italia, ma senza gli Alleati, la resistenza non avrebbe neanche potuto iniziare.

Non a caso, fino a un anno prima della caduta del fascismo, le forze partigiane erano oscillate tra i 1.500 e le 12.000 unità.

Che siano pertanto state fondamentali per la vittoria degli anglo-americani è una tesi smentita dagli stessi storici della sua area.
 
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ma voi nn state bene

manco fossimo in piena guerra fredda
 
ma quanto ti pagano per ogni 3d con il titolo PCI inserito ?
 
Militani_PCI.jpg


gloria_stalin.jpg



E adesso si propongono di governare e si fanno chiamare di "centro sinistra"?
Solo gli allocchi ci possono credere.




:bye:
appero nuove foto vedo
penoso

posta le idee che avete voi pilvini che ci faranno grandi come in questi 20 anni di super governo piuttosto
 
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