Quanti mq si comprano con un budget di 200 mila € nelle grandi città?

Interessante.

Vedo anche dalle foto tanti palazzoni anni 60/70...

Quindi quanto costava ai tempi in cielo terra di 65mq tipo questo:

Vendita Casa indipendente in via Strada Nuova, -1 Cappadocia. Da ristrutturare, terrazza, 65 mq, rif. 59301942
Ma io penso più o meno una trentina di milioni di lire (fine anni 80 primissimi 90) solo che quello nella foto non era ancora da ristrutturare perchè magari era appena stato rifatto o solo da pochi anni.
Il problema è che anche questi paesini hanno conosciuto un boom: quando i miei comprarono la casetta (primi anni 80) il territorio era ancora "sconosciuto" ai romani e c'era poca gente. Tutta la mia adolescenza la passai tra le viuzze antiche del paesetto insieme ai figli e ai nipoti di quelli che erano nati lì, che si erano trasferiti a Roma e che tornavano in estate (e infatti restavamo insieme per tutti i mesi estivi... e ho pure qualche piacevole ricordo "romantico"... :D).
Dopo pochi anni iniziò una "cementificazione" massiva che triplicò le cubature un po' in tutti i paesi.
Oggi invece è in atto una nuova "desertificazione": i vecchi continuano ad andare, gli "intermedi" come me ci tornano sempre meno (l'anno scorso io sono rimasto 5 giorni) e i giovani non ci vanno proprio più (o pochissimo tipo a Ferragosto). Sono spariti i negozi, i bar e i ristoranti che sopravvivono solo nei centri più grandi (Tagliacozzo per es).
Peccato, perchè a quel paesetto sono legati alcuni dei ricordi più belli della mia adolescenza e mi dispiace che i miei figli non vogliano frequentarlo.
Purtroppo credo che siano cambiati anche "i gusti" della gente e avere una seconda casa fissa penso non sia più di moda: anche questo è un peccato perchè a me, da ragazzo, quel modo di fare vacanza mi piaceva un sacco.
 
A parte che per dove abito io una casa decente in termini di spazio posizione e contesto urbano per 150K sarebbe una manna dal cielo, mi dovresti dire a cosa ti riferisci (spese condominiali a parte) con il 40% della spesa reddituale per la casa.
Poi non vedo cosa centrino le utenze, a Palermo siete forse abituati a non pagarle o a vivere senza acqua luce e gas?:eek:

Si stava parlando di correlazione tra reddito e prezzi delle case, a mio avviso a Palermo si destina una quota di reddito troppo alta rispetto alle altre zone d Italia, un po' per retaggio culturale un po' perché i prezzi nonostante siano tra i più economici d Italia sono troppo alti rispetto al reddito. Un famiglia che vive con 1200 euro, magari spende 600 euro al mese tra affitto, luce acqua e gas, e gli rimangono 600 euro per il resto. A mio avviso una % del 50 del reddito destinato per la casa (affitto o rata mutuo) e le utenze mi sembra esagerato. Direi insostenibile.
 
Probabilmente avete più (non solo voi comunque) famiglie monoreddito e molti stipendi sono inferiori però è anche vero che il costo della vita è inferiore (ma questo non lo dici).

Comunque non puoi negare che a parità di reddito, che so un postino, visto che guadagna uguale sia la nord che al sud, coi prezzi bassi degli immobili di Palermo starebbe mille volte meglio al Sud che al Nord, nel senso che potrebbe permettersi un'abitazione molto più grande.

Io ad esempio che vivo nel profondo Nord mi sono potuto permettere solamente un appartamento in condominio ma se mi fossi trasferito a Palermo vivrei in una villetta.....

Intendo dire, quando facciamo i paragoni facciamoli bene, non facciamo solo vittimismo :(
 
Siamo messi bene!

A milano se vuoi avere 70mq quadrati devi abitare in periferia tra latinos e africa. Questo arrichimento culturale per la modica cifra di solo 200.000€! E' un vero affare il mondo di oggi!

Avete in mente con gli stipendi da fame che percepiscono i 20/30 enni quanti anni di sacrifici ci mettono ad accantonare 200K???

Non ne vale la pena.

Sono prezzi TOTALMENTE SLEGATI dal potere di acquisto dato dal lavoro.

Chi si indebita a vita con la banca a questi prezzi è un Fesso con la F maiuscola. Che non riesce a vedere la fregatura che si è preso in quel posto.

L'attuale economia non è in grado di sorregge questi prezzi. Questi prezzi sono sorretti dai risparmi di genitori e nonni e dal credito vampiresco bancario.

Prima o poi ci sarà un riallineamento, che sia lento stile giapu, o veloce stile USA, ci sarà e chi ha pagato 200.000€ (+ gli interessi) per un bilocale che ne vale 50.000€ piangerà lacrime amare.


con 200.000 a Milano ti prendi massimo un monolocale dentro la circonvallazione esterna, ossia in centro e semicentro, non oltre 50 mq, altrimenti qualcosa di fatiscente.
 
Probabilmente avete più (non solo voi comunque) famiglie monoreddito e molti stipendi sono inferiori però è anche vero che il costo della vita è inferiore (ma questo non lo dici).

Comunque non puoi negare che a parità di reddito, che so un postino, visto che guadagna uguale sia la nord che al sud, coi prezzi bassi degli immobili di Palermo starebbe mille volte meglio al Sud che al Nord, nel senso che potrebbe permettersi un'abitazione molto più grande.

Io ad esempio che vivo nel profondo Nord mi sono potuto permettere solamente un appartamento in condominio ma se mi fossi trasferito a Palermo vivrei in una villetta.....

Intendo dire, quando facciamo i paragoni facciamoli bene, non facciamo solo vittimismo :(

Si certo e in Messico ti comperavi la mega tenuta con gli stessi soldi! Sono paragoni del minga perchè se nn hai le entrate da quelle parte nn ha senso farli.

Io ho fior di amici siculi e palermitani bravi che lavorano bene a milano, che parlano di una situazione del lavoro tragica e inesistente dalle loro parti. Da quelle parti campa bene solo chi è nella PA, tra polizia, dipendenti pubblici etc. etc. o chi è ricco di famiglia. E sono moralmente migliori i siculi che hanno scelto di nn dipendere dallo stato o dalla famiglia (chi potrebbe) e sono stati costretti ad emigrare per poter mantenere un po' di dignità.

:cool:
 
Il Postino a Torino ed il Postino a Palermo, per cui stessa situazione reddituale, se si concentrasse solo sul costo degli immobili e della vita cosa sceglierebbe, Torino o Palermo?

Penso che la risposta sia semplice .....
 
E sono moralmente migliori i siculi che hanno scelto di nn dipendere dallo stato o dalla famiglia (chi potrebbe) e sono stati costretti ad emigrare per poter mantenere un po' di dignità.

Certo, infatti loro emigrano avendo necessità e la "morale", tu invece, che predichi bene ma razzoli male, NON emigri mai ed anzi vuoi stanziarti in Italia, continua pure con le tue contraddizioni ......:D
 
Il volendo non credo che sia applicabile a tutti, per cui rimango dell'avviso, ma non credo bisogna essere degli scienziati per capirlo, che a 30 anni è impossibile avere grossi capitali da parte, se poi vale quanto dici tu (ed in piccola parte è sicuramente vero) allora penso che tutti i problemi che prospetta Ualà non siano poi così evidenti.

Torno a ripetere, pretendere che a 30 anni si abbiano chissà quali capitali da parte secondo me non è molto realistico proprio per una questione prettamente temporale.

Il problema è che il ragazzo che oggi a 30 anni e come dici te giustamente non ha via grossi capitali non li avrà neanche a 40 anni, perchè non si riesce più a risparmiare come una volta.
 
Sicuramente è come dici, era solo per puntualizzare che a 30 anni, a maggior ragione in un momento di crisi, è difficile avere grossi capitali da parte a prescindere.

Intendo dire, non è che un laureato che magari ha finito gli studi pochi anni prima, possa pretendere di avere chissacchè da parte, per non parlare di quelli che nel frattempo lavorano solo da precari......:)

Parlo di laureati perché a 30 anni si presume siano da poco entrati nel mondo del lavoro, magari un diplomato, se ha fortuna, a 19-20 anni lavora già.
 
Si certo e in Messico ti comperavi la mega tenuta con gli stessi soldi! Sono paragoni del minga perchè se nn hai le entrate da quelle parte nn ha senso farli.

Io ho fior di amici siculi e palermitani bravi che lavorano bene a milano, che parlano di una situazione del lavoro tragica e inesistente dalle loro parti. Da quelle parti campa bene solo chi è nella PA, tra polizia, dipendenti pubblici etc. etc. o chi è ricco di famiglia. E sono moralmente migliori i siculi che hanno scelto di nn dipendere dallo stato o dalla famiglia (chi potrebbe) e sono stati costretti ad emigrare per poter mantenere un po' di dignità.

:cool:

Non so... io per esempio ho sempre considerato il lavoro nel "pubblico" moralmente superiore a quello nel privato: in un caso lavori a servizio della collettività e per il bene comune, nell'altro lavori per il profitto del tuo datore di lavoro. C'è una bella differenza. Il lavoro privato è una necessità che assolve il bisogno principale di guadagnare uno stipendio e di far fare profitti a chi ti paga, il lavoro nel pubblico è invece quasi una "vocazione", una "missione", un servizio sociale.
Oltretutto, lavorando nel pubblico, io mi sentirei parte di qualcosa di più grande di me, di una organizzazione legittimata dallo Stato con un valore "legale" del ruolo ricoperto... insomma, mi sentirei al servizio di un "bene supremo", dalla parte della legge, investito di un'autorità riconosciuta. Da privato non provo nulla di tutto questo!
 
Quando si parla del pubblico qui dentro sembra che si parli unicamente di ladri e di scansafatiche, forse coloro che sanno solo criticare sono stati "segati" a qualche concorso pubblico e ce l'hanno a morte con chi lavora per quel settore.

Ogni lavoro ha pro e contro, paraculi e stakanovisti, io non ci vedo nulla di male se si lavora nel pubblico.
 
:eek:
Ci mancava pure che lavorasse (anzi avesse la missione) del dipendente statale!
Avremmo avuto un mutante, un misto tra Stakanov e Rasputin, una specie di invasato sul forum....chi ci salvava più?:D
 
Ma chi, Big?
Sarebbe stato sicuramente un mutante al servizio del "bene supremo", un semi dio del lavoro, un Iperlavoratore irraggiungibile ...:censored:
 
:eek:
Ci mancava pure che lavorasse (anzi avesse la missione) del dipendente statale!
Avremmo avuto un mutante, un misto tra Stakanov e Rasputin, una specie di invasato sul forum....chi ci salvava più?:D
Ma chi, Big?
Sarebbe stato sicuramente un mutante al servizio del "bene supremo", un semi dio del lavoro, un Iperlavoratore irraggiungibile ...:censored:
Prendete pure per il chi.ulo... ma le cose stanno proprio come ho detto.
Noi abbiamo dei dipendenti pubblici perchè lo stato, cioè noi, "ha deciso" di dotarsi di una struttura organizzata per assolvere alle sue funzioni pubbliche. Siamo noi che "giustifichiamo" il lavoro dei dipendenti pubblici in quanto noi siamo lo Stato.
Il dipendente privato è utile solo a sé stesso, perchè con il suo lavoro guadagna lo stipendio e al suo datore di lavoro, che fa profitti privati.
Io percepisco una enorme differenza tra la figura di un carabiniere o di un professore, investiti nei loro ruoli dallo stato, che oltretutto assegna loro dei poteri e delle prerogative (quella per esempio di pubblici ufficiali) e li sceglie tramite concorso pubblico e la figura di un pizzaiolo o di un tecnico/commerciale che vende articoli industriali, che magari faranno il loro lavoro con passione, ma che non hanno nelle premesse il "crisma" dell'investitura dello Stato.
Pensateci... è così
Semmai sbaglia profondamente chi fa un lavoro pubblico e non si sente "speciale" o comunque gravato di responsabilità maggiori.
 
beh, no anche il lavoratore privato fornisce un servizio al pubblico, con pagamento diretto invece che attraverso le tasse.
la dignità spetta solo a chi non ruba lo stipendio e da questo punto di vista in termini statistici, il lavoratore pubblico ruba molto più del privato...
 
Ad ogni modo ogni lavoro è dignitoso, non mi pare corretto fare distinzioni tra pubblico e privato, l'importante è lavorare con onestà e dedizione.

La statistica parlerà anche a sfavore del pubblico ma qui i pubblici sembra che siano tutti dei mostri e degli scansafatiche, non esageriamo.....Mio padre era in polizia ma non ci ho mai visto nulla di anomalo, anzi andavo fiero della sua divisa...poi si faceva le notti, si faceva i week end al lavoro, si beccava il freddo in zona di confine oltre i 1000m di quota .....quando magari il dipendente privato se ne stava a casa tutte le domeniche ed al calduccio ...

Insomma, ogni lavoro ha le sue peculiarità....
 
Nella mia famiglia d'origine c'erano insegnanti e anche medici ospedalieri, che non hanno mai fatto un giorno di malattia...e poi io sono il primo a pensare che i pubblici ufficiali sono al servizio del cittadino etc.
Quello su cui scherzavo è la foga irrefrenabile di Bigmad, che già lavora come un matto nel privato, come ci ha raccontato in tanti post, figuriamoci se fosse nel pubblico!!!
 
Prendete pure per il chi.ulo... ma le cose stanno proprio come ho detto.
Noi abbiamo dei dipendenti pubblici perchè lo stato, cioè noi, "ha deciso" di dotarsi di una struttura organizzata per assolvere alle sue funzioni pubbliche. Siamo noi che "giustifichiamo" il lavoro dei dipendenti pubblici in quanto noi siamo lo Stato.
Il dipendente privato è utile solo a sé stesso, perchè con il suo lavoro guadagna lo stipendio e al suo datore di lavoro, che fa profitti privati.
Io percepisco una enorme differenza tra la figura di un carabiniere o di un professore, investiti nei loro ruoli dallo stato, che oltretutto assegna loro dei poteri e delle prerogative (quella per esempio di pubblici ufficiali) e li sceglie tramite concorso pubblico e la figura di un pizzaiolo o di un tecnico/commerciale che vende articoli industriali, che magari faranno il loro lavoro con passione, ma che non hanno nelle premesse il "crisma" dell'investitura dello Stato.
Pensateci... è così
Semmai sbaglia profondamente chi fa un lavoro pubblico e non si sente "speciale" o comunque gravato di responsabilità maggiori.

ma che discorsi sono, le imprese private producono moltissime cose necessarie perchè il pubblico possa svolgere bene il suo lavoro, sono economie complementari

i banchi di scuola, le calcolatrici, le lampadine per le luci, gli autobus con cui si va a scuola, la benzina, i materiali da costruzione di cui sono fatte le scuole, etc. etc.

per qualche motivo ultimamente con "privato" si identificano solo i produttori di iphone e di vestiti di lusso, ma c'è molto altro in giro.

certo che sentire certe cose in un forum di economia fa davvero piangere
 
Ultima modifica:
ma che discorsi sono, le imprese private producono moltissime cose necessarie perchè il pubblico possa svolgere bene il suo lavoro, sono economie complementari

i banchi di scuola, le calcolatrici, le lampadine per le luci, gli autobus con cui si va a scuola, la benzina, i materiali da costruzione di cui sono fatte le scuole, etc. etc.

per qualche motivo ultimamente con "privato" si identificano solo i produttori di iphone e di vestiti di lusso, ma c'è molto altro in giro.

certo che sentire certe cose in un forum di economia fa davvero piangere

Che vuoi farci? Io la vedo così!
E sono un lavoratore "privato", convinto che il mio lavoro sia utile anche alla società (come tutti del resto)...
Ma nonostante ciò, continuo a pensare che un ruolo "pubblico" abbia un'investitura di un ordine "superiore", semplicemente perchè il tuo datore di lavoro NON è un privato qualunque, ma lo Stato, un ente superiore, fonte del diritto, della legge, un ente sul quale si sono sprecati trattati di filosofia, per cui si sono fatte guerre e rivoluzioni e che garantisce la "civiltà" contro la "giungla".
Un impiegato al comune, quando ti rilascia un certiificato, è un pubblico ufficiale che agisce in nome del popolo italiano e della repubblica e non soltanto un cortesissimo e bravissimo commesso che ti taglia un etto di prosciutto in nome e per conto del "signor Carrefour".
Per me c'è una bella differenza... anche se siamo su un forum di economia.
 
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