Questo titolo sconosciuto... - Vol. 2 (la carica dei 101€)

p.s. non sono un pompatore del titolo e non mi interessa farlo, voglio solo esprimere delle mie opinioni e capire se anche altri la pensano come me o diversamente da me.
 
Per l’esercizio in corso i vertici di IMA prevedono ricavi per circa 1,58 miliardi di euro, mentre il margine operativo lordo dovrebbe attestarsi a circa 260 milioni; l’utile netto è stimato in forte crescita. ...

Leggi tutto: IMA, i conti del 2018 e il dividendo 2019 | SoldiOnline.it

Titolo che come tanti seguo pur non avendolo in ptf. Conti buoni ma che non mi inducono all'acquisto visto il p/e che rimane sopra i 20 e uno yield del 3,40%.
Per il 2019 la Società ha previsto solo lievi miglioramenti di ricavi e utili. Per me è HOLD pur non potendosi escludere escursioni in positivo indipendenti dai suoi fondamentali.
 
Titolo che come tanti seguo pur non avendolo in ptf. Conti buoni ma che non mi inducono all'acquisto visto il p/e che rimane sopra i 20 e uno yield del 3,40%.
Per il 2019 la Società ha previsto solo lievi miglioramenti di ricavi e utili. Per me è HOLD pur non potendosi escludere escursioni in positivo indipendenti dai suoi fondamentali.

Dici solo lievi? : da 1500 a 1580 (revenues), da 253 a 260 (gross EBITDA), notevole crescita utile netto (da loro guidance e comunicato al 2019).

Stime esterne sui 3 anni (fino a 2021) : da 1500 a 1596 (2019) ed a 1717 revenues (2021).
 
Ima: Vacchi, continuiamo a comprare (Mi.Fi.)
MILANO (MF-DJ)--Industriale, manager ed esponente di spicco del mondo confindustriale: Alberto Vacchi riunisce tutte queste cariche. E riesce da oltre 20 anni a fare lievitare le dimensioni dell'azienda di famiglia, quella Ima che è leader mondiale nella progettazione e nella produzione di macchine automatiche per il confezionamento di prodotti.

Un gruppo che a Bologna sfida l'altro big, Coesia, dell'amica-rivale Isabella Seragnoli e che continua a inanellare acquisizioni e a incrementare fatturato, margini, utile, dividendo e portafoglio ordini. L'azienda emiliana ha archiviato il 2018 con ricavi consolidati per 1,5 miliardi (+13,6%), un ebitda di 253,6 milioni (+15,9%), un ebit di 210,1 milioni (+13,1%) e profitti per 104 milioni (+21,5%), con una cedola salita da 1,7 a 2 euro per azione e un portafoglio ordini balzato del 16,7% a 941,5 milioni. Il tutto a fronte di un indebitamento passato da 50,1 a 184,6 milioni per via dei 97,7 milioni messi sul piatto per le acquisizioni di Tmc, Petroncini e Ciemme.

A proposito di acquisizioni, dal 2010 a oggi Ima ne ha portato 17 target all'interno di un perimetro aziendale che annovera 39 stabilimenti tra Italia, Germania, Svizzera, Regno Unito, Usa, India, Malesia, Cina, India e Argentina. «I conti sono positivi e anche le prospettive per quest'anno sono buone nonostante il calo dell'apporto del business nel settore del tabacco che sconta fattori esogeni, a partire dallo stop agli investimenti dei produttori in attesa delle decisioni della Fda americana», dice Vacchi a MF-Milano Finanza.

«Aggiungo che abbiamo indicato obiettivi prudenziali per l'anno in corso (ricavi a 1,58 miliardi, mol di 260 milioni e utile in crescita, ndr) proprio perché stiamo monitorando la situazione del comparto del tabacco», specifica Vacchi. «Magari tra un paio di mesi, se si sblocca la situazione in America, potremmo cambiare i target». Ovviamente in meglio.

Del resto, «i mercati nei quali operiamo continuano a registrare performance buone. E se lo scorso anno siamo cresciuti tanto negli Usa, quest'anno contiamo di farlo in Europa e nel Far East». Con queste prospettive, Ima «è sempre attenta alle acquisizioni. Ce ne saranno anche quest'anno, perché il mercato è sano», specifica Vacchi.

«La partita interessante in questa fase è la crescita dell'automazione legata agli assemblaggi di prodotti propeduetici ai processi industriali di settori biomedicali. Tutto ciò che è extra-pharma sta dando molte soddisfazioni». E nonostante questo rallentamento dovuto alle decisioni dell'Fda sul business del tabacco, «siamo convinti della positività di questa attività. Crediamo che i prodotti di nuova generazione del tabacco siano il business del futuro».

Tra Ima e la controllata Gima TT la famiglia Vacchi vuole continuare a espandere l'impero. «Per patti di riservatezza in essere non posso fornire i target, ma nei settori legati all'utilizzo di nuove tecnologie per le plastiche ci sono opportunità importanti», conferma. «Entrando nel comparto del caffé (con l'acquisizione di Spreafico Automation e dell'argentina Termar, ndr) abbiamo approcciato una nicchia molto importante, dinamica e sulla quale abbiamo deciso di investire. Guardiamo sempre le opportunità anche nell'ambito del food, in primis nell'ambito dell'automazione del processo del caffè».

L'imprenditore è anche numero uno di Confindustria Emilia-Romagna («finirò il mandato e tornerò a occuparmi esclusivamente dell'azienda; non ho mire su Viale dell'Astronomia») e anche sulla sua regione ha le idee chiare. «Negli ultimi anni l'Emilia-Romagna è cresciuta molto, più del resto d'Italia, ma inevitabilmente soffrirà. Soprattutto se diminuirà la propensione all'investimento da parte degli stranieri. Sul territorio c'è disponibilità di impianti e c'è una rete diffusa di capacità manifatturiera che attrae i player esteri. Le istituzionali dovranno continuare a garantirci un supporto».

Un eventuale cambio di guida politica della Regione post-elezioni? «È importante che venga mantenuta la credibilità istituzionale, come avvenuto in questi ultimi anni, per poter mantenere alto il livello di attrattività degli investimenti. Auspico quindi che le scelte politiche seguano il solco tracciato».

red/fch

(END) Dow Jones Newswires

March 18, 2019 03:29 ET (07:29 GMT)
 
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Reazioni: b&t
In attesa di vedere quotazioni piu' consone (oltre 70 euro), probabilmente il muro dei 60 euro lo abbiamo lasciato alle spalle :sperem:

Sulla guidance 2019 mi ero fatto una idea e lo espongo solo ora : discreta considerando il rallentamento economico mondiale in atto ma probabilmente conservativa.

Il commento di A. Vacchi mi conforta in tal senso.

Dovesse sbloccarsi la situazione Tabacco (che sta' pesantemente incidendo su GIMA) anche I.M.A. dovrebbe trarne beneficio sotto forma di rialzo guidance, magari gia' con la prima trimestrale 2019 in programma a meta' Maggio.

Saluti
 
Salute a tutti! sarei tentato a entrare con circa 100pz sui 60€ (ammesso che sia ancora possibile vista la recente chiusura...) secondo voi è troppo azzardata come mossa o dalle vs. analisi potrebbe avere ancora discreti margini di movimento a salire...? :confused:
In più converrebbe tenerla anche dopo lo stacco del dvd oppure meglio scaricarla prima ed entrare eventualmente dopo...?
Grazie in anticipo a chi darà gentilmente il proprio punto di vista! :bow:
 
Salute a tutti! sarei tentato a entrare con circa 100pz sui 60€ (ammesso che sia ancora possibile vista la recente chiusura...) secondo voi è troppo azzardata come mossa o dalle vs. analisi potrebbe avere ancora discreti margini di movimento a salire...? :confused:
In più converrebbe tenerla anche dopo lo stacco del dvd oppure meglio scaricarla prima ed entrare eventualmente dopo...?
Grazie in anticipo a chi darà gentilmente il proprio punto di vista! :bow:

In questo momento non e' possibile entrare a 60 euro

Margini di miglioramento vi sono a mio avviso in virtu' del fatto che i multipli sono congrui e che la guidance e' conservativa (se rimangono problematiche nel settore tabacco i numeri dovrebbero essere quelli indicati, mentre si si dovesse avere uno sblocco la societa' sarebbe pronta a rivedere al rialzo le stime gia' con la prima trimestrale 2019 in programma a meta' Maggio).

La questione acquisto/vendita azioni in prossimita' del dividendo mi ha sempre appassionato poco; diciamo che vi sono titolo che in base al dividend-yield attuale possono avere buone performance man mano che ci si avvicina alla data di stacco.

Saluti
 
In attesa di vedere quotazioni piu' consone (oltre 70 euro), probabilmente il muro dei 60 euro lo abbiamo lasciato alle spalle :sperem:

Sulla guidance 2019 mi ero fatto una idea e lo espongo solo ora : discreta considerando il rallentamento economico mondiale in atto ma probabilmente conservativa.

Il commento di A. Vacchi mi conforta in tal senso.

Dovesse sbloccarsi la situazione Tabacco (che sta' pesantemente incidendo su GIMA) anche I.M.A. dovrebbe trarne beneficio sotto forma di rialzo guidance, magari gia' con la prima trimestrale 2019 in programma a meta' Maggio.

Saluti

Tecnicamente fuori dall'area di congestione. Sono arrivati acquisti anche per quello.
Le stime sono prudenziali.
 
In questo momento non e' possibile entrare a 60 euro

Margini di miglioramento vi sono a mio avviso in virtu' del fatto che i multipli sono congrui e che la guidance e' conservativa (se rimangono problematiche nel settore tabacco i numeri dovrebbero essere quelli indicati, mentre si si dovesse avere uno sblocco la societa' sarebbe pronta a rivedere al rialzo le stime gia' con la prima trimestrale 2019 in programma a meta' Maggio).

La questione acquisto/vendita azioni in prossimita' del dividendo mi ha sempre appassionato poco; diciamo che vi sono titolo che in base al dividend-yield attuale possono avere buone performance man mano che ci si avvicina alla data di stacco.

Saluti

Grazie della gentile e professionale risposta! :bow:
Penso che momentaneamente resterò fuori a guardare...potrei trovare più conveniente un ingresso in caso di eventuali futuri ritracciamenti... :)
 
Cos'è successo stamattina? Si sono improvvisamente accorti tutti del suo valore? 😅
 
Ima: Vacchi, continuiamo a comprare (Mi.Fi.)
MILANO (MF-DJ)--Industriale, manager ed esponente di spicco del mondo confindustriale: Alberto Vacchi riunisce tutte queste cariche. E riesce da oltre 20 anni a fare lievitare le dimensioni dell'azienda di famiglia, quella Ima che è leader mondiale nella progettazione e nella produzione di macchine automatiche per il confezionamento di prodotti.

Un gruppo che a Bologna sfida l'altro big, Coesia, dell'amica-rivale Isabella Seragnoli e che continua a inanellare acquisizioni e a incrementare fatturato, margini, utile, dividendo e portafoglio ordini. L'azienda emiliana ha archiviato il 2018 con ricavi consolidati per 1,5 miliardi (+13,6%), un ebitda di 253,6 milioni (+15,9%), un ebit di 210,1 milioni (+13,1%) e profitti per 104 milioni (+21,5%), con una cedola salita da 1,7 a 2 euro per azione e un portafoglio ordini balzato del 16,7% a 941,5 milioni. Il tutto a fronte di un indebitamento passato da 50,1 a 184,6 milioni per via dei 97,7 milioni messi sul piatto per le acquisizioni di Tmc, Petroncini e Ciemme.

A proposito di acquisizioni, dal 2010 a oggi Ima ne ha portato 17 target all'interno di un perimetro aziendale che annovera 39 stabilimenti tra Italia, Germania, Svizzera, Regno Unito, Usa, India, Malesia, Cina, India e Argentina. «I conti sono positivi e anche le prospettive per quest'anno sono buone nonostante il calo dell'apporto del business nel settore del tabacco che sconta fattori esogeni, a partire dallo stop agli investimenti dei produttori in attesa delle decisioni della Fda americana», dice Vacchi a MF-Milano Finanza.

«Aggiungo che abbiamo indicato obiettivi prudenziali per l'anno in corso (ricavi a 1,58 miliardi, mol di 260 milioni e utile in crescita, ndr) proprio perché stiamo monitorando la situazione del comparto del tabacco», specifica Vacchi. «Magari tra un paio di mesi, se si sblocca la situazione in America, potremmo cambiare i target». Ovviamente in meglio.

Del resto, «i mercati nei quali operiamo continuano a registrare performance buone. E se lo scorso anno siamo cresciuti tanto negli Usa, quest'anno contiamo di farlo in Europa e nel Far East». Con queste prospettive, Ima «è sempre attenta alle acquisizioni. Ce ne saranno anche quest'anno, perché il mercato è sano», specifica Vacchi.

«La partita interessante in questa fase è la crescita dell'automazione legata agli assemblaggi di prodotti propeduetici ai processi industriali di settori biomedicali. Tutto ciò che è extra-pharma sta dando molte soddisfazioni». E nonostante questo rallentamento dovuto alle decisioni dell'Fda sul business del tabacco, «siamo convinti della positività di questa attività. Crediamo che i prodotti di nuova generazione del tabacco siano il business del futuro».

Tra Ima e la controllata Gima TT la famiglia Vacchi vuole continuare a espandere l'impero. «Per patti di riservatezza in essere non posso fornire i target, ma nei settori legati all'utilizzo di nuove tecnologie per le plastiche ci sono opportunità importanti», conferma. «Entrando nel comparto del caffé (con l'acquisizione di Spreafico Automation e dell'argentina Termar, ndr) abbiamo approcciato una nicchia molto importante, dinamica e sulla quale abbiamo deciso di investire. Guardiamo sempre le opportunità anche nell'ambito del food, in primis nell'ambito dell'automazione del processo del caffè».

L'imprenditore è anche numero uno di Confindustria Emilia-Romagna («finirò il mandato e tornerò a occuparmi esclusivamente dell'azienda; non ho mire su Viale dell'Astronomia») e anche sulla sua regione ha le idee chiare. «Negli ultimi anni l'Emilia-Romagna è cresciuta molto, più del resto d'Italia, ma inevitabilmente soffrirà. Soprattutto se diminuirà la propensione all'investimento da parte degli stranieri. Sul territorio c'è disponibilità di impianti e c'è una rete diffusa di capacità manifatturiera che attrae i player esteri. Le istituzionali dovranno continuare a garantirci un supporto».

Un eventuale cambio di guida politica della Regione post-elezioni? «È importante che venga mantenuta la credibilità istituzionale, come avvenuto in questi ultimi anni, per poter mantenere alto il livello di attrattività degli investimenti. Auspico quindi che le scelte politiche seguano il solco tracciato».

red/fch

(END) Dow Jones Newswires

March 18, 2019 03:29 ET (07:29 GMT)

In attesa di vedere quotazioni piu' consone (oltre 70 euro), probabilmente il muro dei 60 euro lo abbiamo lasciato alle spalle :sperem:

Sulla guidance 2019 mi ero fatto una idea e lo espongo solo ora : discreta considerando il rallentamento economico mondiale in atto ma probabilmente conservativa.

Il commento di A. Vacchi mi conforta in tal senso

Dovesse sbloccarsi la situazione Tabacco (che sta' pesantemente incidendo su GIMA) anche I.M.A. dovrebbe trarne beneficio sotto forma di rialzo guidance, magari gia' con la prima trimestrale 2019 in programma a meta' Maggio.


Saluti


:yes:

:)
 
Ma come é possibile che l apertura quota a +13% e ora fa un misero +5% mentre la sorella gima apre a +3% e ora fa +30% 😂... Borsa italiana peggio della bisca
 
16/3/2019 - In attesa di vedere quotazioni piu' consone (oltre 70 euro), probabilmente il muro dei 60 euro lo abbiamo lasciato alle spalle :sperem:

Sulla guidance 2019 mi ero fatto una idea e lo espongo solo ora : discreta considerando il rallentamento economico mondiale in atto ma probabilmente conservativa.

Il commento di A. Vacchi mi conforta in tal senso.

Dovesse sbloccarsi la situazione Tabacco (che sta' pesantemente incidendo su GIMA) anche I.M.A. dovrebbe trarne beneficio sotto forma di rialzo guidance, magari gia' con la prima trimestrale 2019 in programma a meta' Maggio.

Saluti

:eekk:

Io non so come tu faccia a indovinarci sempre.
Ma lavori come analista in Mediobanca o TIP?
Sei un mostro sacro dell'analisi fondamentale. :sbav:

Va beh, ciuf, ciuf, treno ripartito road to 101. :D
 
Ma come é possibile che l apertura quota a +13% e ora fa un misero +5% mentre la sorella gima apre a +3% e ora fa +30% 😂... Borsa italiana peggio della bisca

Veramente ieri mattina GIMA TT ha aperto a +17% circa contro un +13% scarso di I.M.A.

Semmai l'anomalia stava proprio nella forbice poco aperta tra le due societa', ma che poi sin da subito ha visto premiare giustamente GIMA TT rispetto a I.M.A. per degli ovvi motivi

GIMA tt molto penalizzata da mesi e con brutta guidance 2019 dovuta a ptf ordini dimezzato rispetto all' anno precedente vedra' probabilmente una ripresa importante in fatto di ordini a partire dalla seconda meta' del 2019

I.M.A. e' l'azionista di riferimento di GIMA tt quindi avra' beneficio dalla rivalutazione delle quotazioni di GIMA tt a livello patrimoniale e un probabile aumento guidance per l'anno in corso ma parliamo di "dettagli" rispetto a GIMA anche perche' I.M.A. ha visto un ottimo 2018 e le indicazioni per il 2019 erano gia' buone di loro indipendentemente dalla vicenda FDA.

Comunque se uno vuole un esposto alla Consob lo si puo' fare, cosi' da testare il "giovanotto" presidente fresco di nomina.
Era figura imprescindibile per il duo Gianni e Pinotto :eek:, e' finito nel dimenticatoio a guidare la Consob :o.... non vorrei che possa soffrire di Malinconia :rolleyes:


:eekk:

Io non so come tu faccia a indovinarci sempre.
Ma lavori come analista in Mediobanca o TIP?
Sei un mostro sacro dell'analisi fondamentale. :sbav:

Va beh, ciuf, ciuf, treno ripartito road to 101. :D


Sempre ovviamente no, pero' l'indovinare semmai lo lascio a quelli di Mediobanca, come il T.P. su Gima di 5,5 euro........

Provo a prendere informazioni sul management, cerco di capire il business del gruppo e le prospettive future, limito il tutto a poche realta' per non disperdere informazioni e tempo (il confronto multipli tra societa' dello stesso settore operanti in piazze finanziarie diverse quasi lo trascuro al contrario di avere un orecchio aperto a informazioni ricevute da persone che lavorano nell' indotto della societa' in questione).

La semplicita' e' premiante perche' I.M.A. e' piu' facile o forse sarebbe corretto dire meno difficile da valutare di una azienda operante nelle costruzioni o Oil

A 55 euro francamente le possibilita' che il titolo fosse a sconto (a meno di una nomina di G. Vacchi al posto di A. Vacchi :D) erano tante, ma non perche' aveva toccato in passato gli 85 euro

Ciao
 
parere

Questa mattina su le font tv Andrea Cartisano dice che ima ha il portafoglio ordini dimezzato ne sapete qualcosa.
 
E' possibile che tu abbia confuso I.M.A. con Gima dato che la prima controlla la seconda, vi e' una assonanza simile e dal fatto che GIMA tt realmente ha il ptf dimezzato rispetto all' anno precedente come da comunicazioni del gruppo ?

Al contrario I.M.A. ha dato indicazioni positive per l'anno in corso come da parole di A. Vacchi

Possibile che Cartisano (che non puo' assolutamente sapere una cosa del genere su I.M.A.) si sia sbagliato; puo' capitare a chi anche in vacanza con la compagna (non la invidio), si porta dietro due pc da lavoro, parole sue

Ciao
 
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