quindi sarebbe falso che in Italia ci sono più CONTAGIATI che nel resto d'Europppa.

"nessun paese europeo ha applicato la quarantena"

ragazzi, che dire.. speriamo che i flamer la smettano di inquinare i 3d con certe cagate, AP rimane comunque un luogo dove si tratta piacevolmente di argomenti interessanti..

rispondi a questa domanda precisa per favore:

- la Francia e UK hanno quarantenato TUTTI i passeggeri che hanno viaggiato con cinesi, condividendo a stretto contatto fisico l'abitacolo di un Airbus o di un Boeing che trasporta 400 passeggeri per una decina di ore?
- se si quando hanno iniziato a farlo?
- dove sono attualmente in quarantena questi potenziali infetti/portatori?
 
Il problema è che i numeri che ci propinano hanno poca validità in assenza di ulteriori informazioni. Come possono stabilire la causa del decesso in persone con altre patologie? I test che vengono usati nei vari Paesi sono gli stessi e hanno la stessa sensibilità? Quante persone sono venute in contatto con il virus senza conseguenze? Senza le risposte a queste ed altre domande è difficile fare statistiche attendibili e commentare i numeri.

Sono d’accordo

L’undicesima persona morta tra l’altro hanno detto chiaramente che non sanno ancora di quale patologia è morta ... e allora mi chiedo perché ***** vanno a dichiararla come morta di coronavirus? aspettate un attimo !! Ho veramente l’impressione che qua ci siano seri problemi di gestione della cosa purtroppo.

Sembra ci sia un ossessione per scovare nuovi malati e dichiarare morti ... e anche all’estero adesso i casi che trovano sono tutti da noi ... ma è incredibile.
 
è singolare come alcuni quando non vengono cagati diventano insistenti, non riescono a restare sull'argomento del 3d e starnazzano in modo convulso cercando di provocare in modo insistente :)
 
Sono d’accordo

L’undicesima persona morta tra l’altro hanno detto chiaramente che non sanno ancora di quale patologia è morta ... e allora mi chiedo perché ***** vanno a dichiararla come morta di coronavirus? aspettate un attimo !! Ho veramente l’impressione che qua ci siano seri problemi di gestione della cosa purtroppo.

Sembra ci sia un ossessione per scovare nuovi malati e dichiarare morti ... e anche all’estero adesso i casi che trovano sono tutti da noi ... ma è incredibile.

anche io ho la stessa impressione e credo che i problemi siano anche sulla gestione della comunicazione dei dati reali..:)
 
L’infettivologo Andreoni: «Più casi in Italia? Perché li cerchiamo, all’estero meno»...mandiamo dei camper in giro per l'europa e facciamo tamponi così li sputtaniamo!
 
L’infettivologo Andreoni: «Più casi in Italia? Perché li cerchiamo, all’estero meno»...mandiamo dei camper in giro per l'europa e facciamo tamponi così li sputtaniamo!

e perchè mai lasciaglielo scoprire da soli ci penseranno loro a parlarne con i loro politici...
 
è del tutto inverosimile che in altri paesi ci siano quei numeri, dai. Non ci credi nemmeno tu. Quelli che han portato il COVID in Italia, quasi sicuramente han fatto scalo in Germania, tanto per dire. Ed è pieno di tedeschi e francesi che sono stati o sono tutt'ora in Italia per lavoro o svago. e poi in Germania 20 giorni fa 1 cinesina contagia 12 persone, e poi queste non han contagiato nessuno? si si certo come no.
Noi siamo cialtroni, ma non è che all'estero son immuni. Forse son solo più furbi a comunicare / non comunicare.

ps anche in italia fino a giovedì c'erano solo 3 casi tutti importati dalla Cina, ufficialmente, ed eravamo bravissimi a contenere il contagio :o

Gli altri stati sono stati solo più furbi nel comunicare, comunque in Italia i morti sono stati pochi e tutti morte per complicazioni polmonite e altro, non esclusivamente
per il coronavirus.
Più si fanno controlli più si trova , questo è vero in Italia, Germania,Francia...ecc..soprattutto perchè molti dei contagiati sono asintomatici.
 
Gli altri stati sono stati solo più furbi nel comunicare, comunque in Italia i morti sono stati pochi e tutti morte per complicazioni polmonite e altro, non esclusivamente
per il coronavirus.
Più si fanno controlli più si trova , questo è vero in Italia, Germania,Francia...ecc..soprattutto perchè molti dei contagiati sono asintomatici.

Dimostri di non tenere in alcun conto il "piattino" che ci stanno preparando sia ora che "DOPO" i nostri amici europei e non europei. Preparati ad essere esattamente come uno stato che ha perso una guerra. E come al solito questa guerra l'abbiamo persa per colpe esclusivamente nostre. Gli altri possono solo approfittarne e vuoi che non lo facciano, pur stando magari peggio di noi?
 
Barisoni pochi minuti fa
Lombardo Veneto 6000 tamponi
Francia e Germania 400 e 600 (non ricordo chi 6 e chi 4, ma tanto...)

UK 6000 tamponi, più o meno come l'Italia e malgrado pochi casi. Quindi molto più screening in UK che in Italia.
 
se come è stato appurato il virus che sta facendo tremare mezzo mondo è partito dal territorio cinese, e quindi sono i contatti con e quel territorio ed i suoi cittadini il terreno fertile della propagazione del virus, qualcuno mi dovrebbe spiegare come mai una comunità cinese come quella di Manhattan, dove vivono solo li, ben 100.000 cinesi, non conta e ''racconta'' alcun contagio e quindi secondo il ''racconto'' mediatico ne sembra al momento immune, mentre L'Italia, ed in particolare il Milanese dove al massimo saranno 10.000 i cittadini cinesi residenti, e l'Italia in Europa non è affatto tra i paesi con maggior numero di residenti con gli occhi a mandorla, sembra essere diventato l'incubatore mondiale dopo la Cina.
Come sempre il tempo è galantuomo e speriamo restituisca dignità e saggezza ad una vicenda senz'altro seria ma su cui verità e corretta informazione sono attese come antidoto alla speculazione, alla disinformazione ed alla propaganda della paura per scopi spesso miserabili ed ignobili,e di cui in questo nostro sventurato paese abbiamo esemplari unici al mondo, quanto il vaccino è atteso per debellare questa nuova sicuramente grave forma di " influenza" virale che si è diffusa per il mondo.
e per sdrammatizzare un po, che non fa certamente male, sono sicuro che prima di quanto si pensi verrà fuori il vaccino che renderà questa influenza virale controllabile e debellabile, come altre che l'umanità ha dovuto incontrare e sopportare, la mia paura purtroppo è che non si trovi invece il vaccino giusto per fermare un virus altrettanto pericoloso e devastante, perchè punta ad un organo vitale per il genere umano, il suo cervello, e che davvero trova oggi il suo incubatore naturale proprio dalle nostre parti e qui in quarantena dovremmo mettere più che ospedali e scuole diversi talk show televisivi come quelli che stanno spargendo sale sulle ferite in questi giorni,e che come primo effetto a chi li guarda procura vomito e diarrea😨
 
Dimostri di non tenere in alcun conto il "piattino" che ci stanno preparando sia ora che "DOPO" i nostri amici europei e non europei. Preparati ad essere esattamente come uno stato che ha perso una guerra. E come al solito questa guerra l'abbiamo persa per colpe esclusivamente nostre. Gli altri possono solo approfittarne e vuoi che non lo facciano, pur stando magari peggio di noi?

e allora muoia Sansone con tutti i filistei... usciamo dall'euro, ognuno per se e dio per tutti...:o
 
Chiedo agli egregi esperti di AP, che sanno tutto lo scibile umano, da quanto tempo fanno i controlli negli altri paesi, da quanto hanno stabilito la quarantena obbligatoria per chiunque fosse stato in Cina, come sono organizzati i loro ospedali. Perchè qui vedo che ci sono tuttologi mica da ridere.

quello che sta facendo la figura da tuttologo sei tu

Quello che preoccupa della situazione italiana è che non tutti i casi registrati sembrano avere una chiara storia epidemiologica, cioè un legame con viaggi in Cina o contatti con altri casi già confermati“. A dirlo è Hans Kluge, il direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità in Europa, che in una intervista a Repubblica spiega il suo punto di vista sull’epidemia di coronavirus. “Ora – evidenzia – è molto importante capire come si sono svolti gli eventi, identificare e tracciare i contagi: occorre che le autorità sanitarie italiane si focalizzino su questo aspetto. Gli sforzi delle autorità italiane sono ammirevoli – aggiunge il numero uno dell’Oms nel continente – Noi ci siamo offerti di lavorare insieme per dare il nostro supporto, per il bene dei cittadini italiani e della comunità internazionale”.

Kluge invita poi “tutti a documentarsi sul Covid-19 su canali informativi affidabili, quelli del Ministero della Salute, dell’Istituto superiore di sanità, dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Sicuramente non ci proteggerà dal contagio la discriminazione di chi ha un’origine diversa dalla nostra – afferma -. È il tempo della solidarietà e della cooperazione”.

Parlando delle preoccupazioni del direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus (“Si sta chiudendo la finestra che avevamo per contenere i focolai”), Kluge sottolinea che “intendeva dire che il basso numero di casi al di fuori della Cina ci ha finora offerto l’opportunità di contenere la diffusione internazionale. Ora, anche se i casi in altri Paesi restano relativamente bassi, cominciamo a essere preoccupati per il numero di contagi che non hanno un chiaro legame con viaggi dalla Cina o con persone già malate, come sta succedendo appunto in Italia. Questo sta restringendo la finestra. Il contenimento però è ancora possibile”

Coronavirus, l'Oms: "In Italia i contagi sono un mistero: legami incerti con Cina o persone gia infette. La cosa ci preoccupa" - Il Fatto Quotidiano

Coronavirus, studio italiano all'Oms: epidemia da ottobre, contagi raddoppiati ogni 4 giorni - la Repubblica
Coronavirus, studio italiano all'Oms: epidemia da ottobre, contagi raddoppiati ogni 4 giorni
Il lavoro firmato da scienziati della Statale di Milano: "Verosimile che la rapidità di crescita dei casi si sia ridotta in seguito alle misure restrittive adottate in Cina". La scuola di medicina della Zhejiang University rileva il Sars-Cov-2 nelle lacrime

Repubblica.it28 febbraio 2020
Coronavirus, studio italiano all'Oms: epidemia da ottobre, contagi raddoppiati ogni 4 giorni
(afp)
ROMA - La circolazione del nuovo coronavirus in Cina è cominciata diverso tempo prima rispetto ai primi casi di "polmonite misteriosa" individuati nel Paese asiatico. A ricostruire i primi mesi di vita della Covid-19 è uno studio italiano firmato da scienziati dell'università Statale di Milano. Un'indagine epidemiologico-molecolare effettuata su 52 genomi virali completi del patogeno, dalla quale emerge una stima chiave: "L'origine dell'epidemia da Sars-CoV-2 può essere collocata tra la seconda metà di ottobre e la prima metà di novembre 2019, quindi alcune settimane prima rispetto ai primi casi di polmonite identificati".
L'origine dell'epidemia

Comparsa "tra la seconda metà di ottobre e la prima metà di novembre 2019", l'epidemia di nuovo coronavirus ha avuto a partire da dicembre una super accelerazione: da allora, ogni contagiato ha prodotto altri 2,6 casi e il tempo di raddoppio dell'epidemia è stato di quattro giorni. "La stima del numero riproduttivo (il numero di casi generati da ogni singolo caso), ovvero il parametro che misura la rapidità con cui il virus viene trasmesso, attuata utilizzando modelli matematici ed evolutivi - spiegano gli scienziati milanesi - ha consentito di evidenziare una vera accelerazione nella capacità di propagazione del virus, una spinta espansiva databile a dicembre 2019. Da un numero riproduttivo molto contenuto, inferiore a 1, a dicembre il virus è infatti passato a 2,6, osservazione che permette di ipotizzare la rapida acquisizione di una maggior efficienza di trasmissione del virus". Questa trasformazione, ipotizzano gli studiosi, "potrebbe essere dovuta a variazioni o nelle capacità del virus di trasmettersi da uomo a uomo, o nelle caratteristiche della popolazione prevalentemente infettata".
L'accelerazione a dicembre

Un altro aspetto chiave rilevato dai ricercatori, "collegato al precedente, è il tempo di raddoppiamento dell'epidemia", cioé il periodo nell'arco del quale si raddoppia il numero degli infetti. E' stato "stimato a partire da dicembre in circa quattro giorni, quindi inferiore a quello calcolato sulla base del numero dei casi notificati nello stesso periodo, che risultava pari a circa una settimana". La teoria degli scienziati è "che la trasmissione animale serbatoio-uomo e le prime trasmissioni interumane siano state limitatamente efficienti, per poi aumentare in rapidità ed efficienza durante il mese di dicembre".
Le misure adottate in Cina

"E' verosimile - commentano comunque gli autori - che tale rapidità di crescita dei casi si sia successivamente ridotta in seguito alle misure restrittive adottate in Cina. Ulteriori studi su genomi isolati in un periodo più recente potranno confermare l'utilità di queste tecniche anche nel valutare gli effetti delle misure di prevenzione adottate". "L'epidemiologia molecolare e lo studio della filogenesi virale - concludono i ricercatori - non sono influenzati da possibili fonti di incertezza, come i ritardi di notifica o le sottonotifiche di nuovi casi e rappresentano quindi un importante strumento complementare all'epidemiologia classica".
La ricerca

Il lavoro dei ricercatori italiani è stato appena accettato per la pubblicazione sul Journal of Medical Virology e i risultati sono già stati inviati dalla rivista all'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). L'équipe è di Gianguglielmo Zehender, Alessia Lai e Massimo Galli del Dipartimento di Scienze biomediche e cliniche (Dibic) Luigi Sacco dell'Università degli Studi di Milano e Crc Episomi (Epidemiologia e sorveglianza molecolare delle infezioni). La ricerca, condotta nel laboratorio della Clinica delle Malattie infettive del Dibic all'ospedale Sacco di Milano, è stata svolta "sulle variazioni del genoma virale e quindi sulla filogenesi del virus stesso - precisano gli autori - e non sul numero dei casi osservati".

Oggetto dell'indagine 52 genomi virali completi di Sars-Cov-2 depositati in banche dati al 30 gennaio 2020. "La ricerca ha consentito la datazione dell'origine e la ricostruzione della diffusione dell'infezione nei primi mesi dell'epidemia in Cina - evidenziano gli studiosi - attraverso la stima di parametri epidemiologici fondamentali come il numero riproduttivo di base (R0) e il tempo di raddoppiamento delle infezioni".
La scoperta cinese delle lacrime

Alcuni ricercatori cinesi hanno recentemente rilevato il nuovo coronavirus nelle lacrime e nelle secrezioni congiuntivali di un paziente affetto da COVID-19. Un gruppo di ricercatori del First Affiliated Hospital della Scuola di Medicina della Zhejiang University ha condotto uno studio sui campioni raccolti in ospedale da 30 diversi pazienti risultati contagiati tra il 26 gennaio e il 9 febbraio. Tra questi, due campioni di secrezioni lacrimali e congiuntivali ottenuti da un paziente affetto da congiuntivite sono risultati positivi al nuovo virus, mentre 58 campioni prelevati da altri pazienti avevano prodotto risultati negativi.
"La Repubblica si batterà sempre in difesa della libertà di informazione, per i suoi lettori e per tutti coloro che hanno a cuore i principi della democrazia e della convivenza civile"

Carlo Verdelli
 
è del tutto inverosimile che in altri paesi ci siano quei numeri, dai. Non ci credi nemmeno tu. Quelli che han portato il COVID in Italia, quasi sicuramente han fatto scalo in Germania, tanto per dire. Ed è pieno di tedeschi e francesi che sono stati o sono tutt'ora in Italia per lavoro o svago. e poi in Germania 20 giorni fa 1 cinesina contagia 12 persone, e poi queste non han contagiato nessuno? si si certo come no.
Noi siamo cialtroni, ma non è che all'estero son immuni. Forse son solo più furbi a comunicare / non comunicare.

ps anche in italia fino a giovedì c'erano solo 3 casi tutti importati dalla Cina, ufficialmente, ed eravamo bravissimi a contenere il contagio :o

Gli altri paesi europei sono stati più saggi e più furbi, qui Conte e Di Maio hanno sbagliato tutto, primo:bloccare i voli dalla Cina, col risultato che invece di arrivare qui ed essere controllati, sono arrivati lo stesso senza controllo tramite francoforte o Mosca.
due: messaggi allarmistici e contraddittori.
Ora gli italiani e i lombardi in particolare sono considerati degli appestati.
Ovviamentre i contagi ci sono anche in Germania e in Francia , ma sono riusciti ad essere sottotraccia.
Qui il focolaio iniziale appare essere Lodi e Codogno, le persone risultate positive al virus, hanno praticamente tutti avuto a che fare con un passaggio, un pranzo o altro in quelle zone.
Giusta la quarantena lì, ma fatta come si deve, troppi buchi.
 
Io mi domando....questi 10 anziani che sono morti (ovvio che mi dispiace per loro e per i loro cari) ma siamo certi che sono morti per causa diretta del corona virus? Cosa c'è scritto sulla causa di morte? Non è che per caso sono risultati positivi, l'hanno avuto, ma la causa vera della morte è stata qualcun' altra delle loro patologie? Forse cancro, problemi cardiaci etc.? Cari medici che leggete...è possibile distinguere con certezza?

I morti solo per coronavirus ( ovvero virus insediato un un soggetto clinicamente sano) sono zero, oppure presentate il caso da me non visto.
In Italia ma anche in Europa credo.
 
I morti solo per coronavirus ( ovvero virus insediato un un soggetto clinicamente sano) sono zero, oppure presentate il caso da me non visto.

Falso. Ce ne sono tanti che non avevano patologie pregresse, come ad esempio il famoso medico 65enne morto domenica, come pure per tanti che secondo i giornali avevano patologie pregresse, secondo i figli dei defunti nulla di tutto questo era vero, o per lo meno era incredibilmente esagerato: ad esempio uno che 2 anni prima aveva avuto una broncopolmonite batterica, cosa del tutto normale, eppure anche di lui hanno scritto che aveva una patologia pregressa come se una broncopolmonite curata di due anni prima potesse essere causa di morte oggi.

Inoltre i morti classificati per coronavirus sono tutti e solo quelli che sono positivi al virus, e sono deceduti per crisi respiratoria dovuta alla polmonite da covid, non è come per l'influenza classica dove contano anche le morti indirette (e anche con quelle arrivano solo all'1 per mille dei contagiati), qui stanno contando solo quelle indubbiamente dirette.

Idem all'estero, inclusa la sportiva iraniana di 23 anni, nessun fisico indebolito, nessuna patologia pregressa.
 
quindi sarebbe falso che in Italia ci sono più CONTAGIATI che nel resto d'Europppa...

eppure a mio parere al netto di certi eventi che si sarebbero dovuti evitare e che continuano a verificarsi:

Coppia di anziani "contagia" un reparto alle Molinette, in quarantena medici, infermieri e pazienti - la Repubblica

...i nostri numeri non sarebbero tanto lontani da quelli del resto di Europa.

non sarebbero infatti, ma il danno è ormai molto grande e non solo per il numero dei contagiati e dei decessi che viene riportato ogni giorno dai media internazionali ma anche per gli italiani che sono disorientati e hanno l'impressione che da noi si stia gestendo l'emergenza in un modo a dir poco approssimativo, poi possiamo urlare quanto vogliamo dando la colpa ai tedeschi ma gli italiani quando tutto srà finito sanno già con chi prendersela e non saranno certo i tedeschi.:)

dati di ieri

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tu te la devi prendere con te stesso: risolvi due problemi in un solo colpo

Coronavirus, Merkel: "Vicina agli amici italiani. Il 60-70% dei tedeschi potra essere contagiato" - La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita

Coronavirus, Merkel: il virus è fra noi, il 70% dei tedeschi rischia il contagio - Corriere.it

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Tutti allineati

Lo fa vedere in modo chiaro un grafico postato da poco su Twitter da Mark Handley, professore di sistemi di rete e robotica presso la UCL, University College London (si veda foto sopra, ndr). Il suo commento è: «Ecco i dati del coronavirus sovrapposti, compensando lo sfasamento di tempo. Un solo Paese non è allineato. Tutti gli altri saranno uguali all’Italia entro 9-14 giorni». Il grafico confronta la crescita del numero di casi in Italia con quella di Germania, Francia, Spagna, USA, Svizzera, UK e Giappone: compensando lo sfasamento di tempo le linee di accrescimento sono quasi perfettamente allineate solo che Germania e Francia sono “indietro” di 9 giorni rispetto a noi, la Spagna di 10,5, gli USA di 11,5 e così via.
Caso Giappone

Unico Paese contro-corrente rispetto al precedente grafico è il Giappone, dove attualmente (10 marzo, ndr) i casi sono fermi a 530. Si deve considerare però che molti di questi vengono al Paese dalla nave Diamond Princess, che fa storia a sé e ha contribuito all’aumento dei numeri da un lato, dall’altro ha permesso al Giappone di avere alcuni giorni di tempo per organizzarsi con le misure di contenimento prima che il contagio si diffondesse nel territorio. Come in Italia, il governo ha chiesto di privilegiare lo smart work e di chiudere le scuole. In 17 regioni c’è il consiglio di non uscire di casa.
 
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