quindi sarebbe falso che in Italia ci sono più CONTAGIATI che nel resto d'Europppa.

  • Ecco la 72° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    È stata un’ottava ricca di spunti per i mercati, dapprima con l’esito delle elezioni europee, poi con i dati americani incoraggianti sull’inflazione e la riunione della Fed. L’esito delle urne ha mostrato uno spostamento verso destra del Parlamento europeo, con l’avanzata dei partiti nazionalisti più euroscettici a scapito di liberali e verdi. In Francia, il presidente Macron ha indetto il voto anticipato dopo la vittoria di Le Pen e in Germania i socialdemocratici del cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno subito una disfatta record. L’azionario europeo ha scontato molto queste incertezze legate al rischio politico in Francia. Oltreoceano, i principali indici di Wall Street hanno raggiunto nuovi record dopo che mercoledì sera, la Fed ha mantenuto invariati i tassi nel range 5,25-5,50%. I dot plot, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, stimano ora una sola riduzione quest’anno rispetto a tre previste a marzo. Lo stesso giorno è stato diffuso il report sull’inflazione di maggio, che ha mostrato un rallentamento al 3,3% e un dato core al 3,4%, meglio delle attese.
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:(

non accenna a diminuire, il divario tra noi e il resto dei paesi europei ha del surreale, speriamo di avere quanto prima un quadro veritiero della reale situazione..:mmmm:


oggi.JPG


:eek:
 
bene, quindi possiamo assumere che noi siamo gli unici in Europa :rolleyes: che facciamo controlli virtuosi mentre tutte le altre nazioni del mondo hanno preso il COVID-19 coronavirus sottogamba e non solo fanno controlli alla caxxum ma divulgano anche dati falsi..:)
complimenti a giuseppi e speranza e anche alla luminare capppppua che ci illumina dicendo di non avere timore perchè Francia e Germania sono messe peggio di noi e sono belle tranquille e paciarotte.






:clap::clap::clap:


chi vivrà vedrà.
scusate avete visto Brand New?

Coronavirus, oltre 1,2 milioni di casi e 65mila morti nel mondo. Negli Usa oltre 321mila casi, il doppio di Spagna e Italia. Il capo del servizio sanitario: "Sara una Pearl Harbor, un 11 settembre" - Il Fatto Quotidiano

Il numero dei casi di coronavirus nel mondo ha ormai superato gli 1,2 milioni, mentre, come rileva la Johns Hopkins University, sono quasi 65mila le vittime. Negli Stati Uniti il numero di casi accertati è schizzato a 321.762, oltre il doppio di Spagna e Italia e quattro volte quelli della Cina. Nel corso di una conferenza stampa alla Casa Bianca il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha fatto sapere che le prossime settimane saranno “le più difficili” per il Paese: “Sfortunatamente ci saranno molte morti. Questo Paese non è stato progettato per essere chiuso. La cura non può essere peggiore del problema”. Parole alle quali seguono quelle del capo del Servizio sanitario pubblico degli Stati Uniti, Jerome Adams: “Ci aspetta la settimana più dura e più triste, sarà un Pearl Harbor moment o come l’11 settembre. Ci saranno molti morti nelle prossime settimane, è una situazione incredibile e mai vista finora”.

Ma la situazione si è talmente aggravata, con il numero di contagiati che ha superato 312mila unità, con un bilancio delle vittime superiore a 8.500, che anche il tycoon, da sempre allergico alle restrizioni, come dichiarato anche nel corso di quest’ultimo briefing, ha ventilato l’ipotesi di una seconda task force e ha annunciato che seguirà le celebrazioni della domenica delle palme dal suo tablet: “Com’è triste che la domenica delle palme e la domenica di Pasqua la gente debba guardare la messa sui propri laptop, sui computer di casa”.

E il ceo di United Airlines ha inviato un messaggio ai dipendenti annunciando la sospensione temporanea di quasi il 90% di tutti i voli in entrata e in uscita da Newark e La Guardia. La decisione è stata presa perché “la situazione a New York e nel New Jersey peggiora”. A New York i casi di coronavirus salgono a oltre 122 mila, mentre il bilancio delle vittime è di 4.159 morti, quasi la metà dei decessi registrati su scala nazionale. le morti nelle ultime 24 ore sono state 594, in calo rispetto agli ultimi giorni.

In Europa, sale la preoccupazione in Francia: sono 5.889 i morti negli ospedali, 357 nelle ultime 24 ore. A questi si aggiungono i 2.189 morti degli ospizi, decessi avvenuti dal 1 marzo, ma i cui dati stanno affluendo gradualmente negli ultimi giorni. I ricoverati sono 28.891, 748 più di ieri. I pazienti in rianimazione sono 6.978 (390 entrati da ieri, 250 usciti), con un saldo di 140 pazienti supplementari nelle ultime 24 ore. Una cifra, fa notare la direzione della Sanità, che resta alta ma che si riduce giorno dopo giorno. Mentre era “turbato dal confinamento” l’uomo che sabato ha accoltellato sei persone, uccidendone due, a Romans-sur-Isere. “Da alcuni giorni si lamentava del confinamento” ed era “turbato” per le misure di restrizione adottate per arginare l’epidemia di coronavirus, hanno dichiarato alcune persone sentite dalla polizia, fra le quali quella un suo amico.

Anche in Brasile i numeri continuano a crescere. Con il presidente Jair Bolsonaro sempre più in difficoltà e isolato politicamente sulla gestione dell’emergenza, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 1.222 nuovi casi, facendo così crescere il numero dei contagi oltre i 10mila, con altri 73 decessi per un totale di 432. Questo venerdì, l’Associazione brasiliana giuristi per la democrazia (Abjd) ha denunciato il presidente dinanzi al Tribunale penale internazionale dell’Aia per i crimini contro l’umanità a causa dalla sua “irresponsabile” risposta alla pandemia di coronavirus.

In Grecia un secondo campo profughi è stato messo in quarantena per 14 giorni a causa di un caso di positività al coronavirus. Si tratta del campo di Malakasa, si trova vicino alla capitale. L’annuncio è arrivato dalla commissione nazionale sul Covid-19. Nel campo vivono circa 1.800 persone e secondo le notizie a risultare positivo è stato un cittadino afghano di 53 anni. Analoghe misure erano state prese per il campo di Ritsona, nella Grecia settentrionale.

Giappone – Stabiliscono un nuovo massimo i casi di contagi di coronavirus a Tokyo, confermando una tendenza al rialzo. Le infezioni registrate domenica nella capitale giapponese si assestano a 130, un numero che supera il record di 118. Con i nuovi casi, il totale delle persone risultate positive nella capitale supera quota 1.000.

Israele – Il governo israeliano ha fatto sapere che il numero di infezioni da coronavirus nel paese ha superato gli 8mila casi e che il bilancio delle vittime è di 46.

Spagna – Prosegue per il terzo giorno consecutivo il calo dei decessi provocati dal coronavirus in Spagna, con 674 morti nelle ultime 24 ore, 135 meno di sabato e il livello più basso degli ultimi nove giorni. Nel complesso, i morti sono 12.418 su un totale di 130.759 casi, 6.023 contagi in più nelle ultime 24 ore.

Gran Bretagna – Sale di 621 il numero dei morti per coronavirus nel Regno Unito nelle ultime 24 ore censite (fino a 4.934 totali), con un incremento in lieve calo rispetto ai 708 indicati venerdì e ai 684 di sabato. I contagi registrano tuttavia un picco record, balzando dai 41.903 di ieri a 47.806, ossia 5.903 in più.

Belgio – Secondo i dati diffusi dalle autorità sanitarie, i decessi nelle ultime 24 sono stati 164, con il numero totale delle vittime che sale a 1.447. Le persone risultate positive al virus sono 19.961, 1.260 in più rispetto a sabato.

Cina – Un altro distretto di Wuhan, la città della Cina più colpita dalla malattia da nuovo coronavirus, è stato classificato come “area a basso rischio”. Lo ha dichiarato ieri il quartier generale provinciale per la prevenzione e il controllo dell’epidemia di Covid-19. È salito così a nove il numero di distretti a basso rischio presenti a Wuhan, su un totale di 13. Altri quattro sono classificati come aree a medio rischio.
 
Coronavirus, positivo il portavoce di Putin: e in ospedale. Russia 2deg al mondo per numero di contagi: sono oltre 230mila - Il Fatto Quotidiano

“Fino a 10.899 casi di coronavirus sono stati confermati in 83 regioni della Russia nelle ultime 24 ore, inclusi 4.704 casi (43,1%) scoperti in persone che non manifestano sintomi clinici”, ha riferito in una nota il quartier generale di risposta operativa al coronavirus. Nello specifico, il numero totale di casi registrati in 85 regioni è di 232.243 (+ 4,9%).
 
Coronavirus, l'''allarme della Ue':' "Fake news da Russia e Cina per minare la democrazia" - la Repubblica

Coronavirus, l'allarme della Ue: "Fake news da Russia e Cina per minare la democrazia"
La denuncia nel primo rapporto della Commissione europea sulla disinformazione relativa alla pandemia che sarà diffuso domani

dal nostro corrispondente ALBERTO D'ARGENIO09 giugno 2020
BRUXELLES - "Alcuni Paesi terzi, in particolare Russia e Cina, sono impegnati in campagne di disinformazione sul Covid 19 in Europa e a livello mondiale nel tentativo di minare il dibattito democratico, esacerbare la polarizzazione all'interno delle società e migliorare la propria immagine". La denuncia arriverà domani dalla Commissione europea, che approverà la prima Comunicazione sulla disinformazione relativa alla pandemia. Stando alla bozza del documento che sarà lanciato dal team di Ursula von der Leyen, Bruxelles lancia un vero e proprio allarme contro le fake news promosse da Paesi terzi con lo scopo di peggiorare l'impatto sanitario e sociale della crisi per minare la democrazia occidentale. Un pericolo talmente grande che l'Europa parla di "infodemia".
L'esecutivo comunitario propone una serie di contromisure per il futuro prossimo sostanzialmente basato su sistemi di "early warning" contro la propaganda malevola straniera, cooperazione tra governi Ue, a livello di G7 e con Nato e Oms. Si punta a smascherare i falsi, a rimuoverli dal Web e a costruire una "contro-narrativa" capace di contrastare le notizie inventate all'interno di strategie di destabilizzazione lanciate da attori (spesso filo governativi) stranieri. Si chiede infine a provider, piattaforme e social network di fare di più per smascherare le fake news. Contromisure quanto mai necessarie, anche perché i pericoli con l'affievolirsi della pandemia non sono ancora finiti. Ad esempio, scrive Bruxelles, "la disinformazione sui vaccini continua e probabilmente renderà più difficile la loro distribuzione quando saranno a disposizione".
La Commissione europea parla di pandemia accompagnata da una "infodemia senza precedenti". Costruita da un ridondante flusso di informazioni false che si spargono a tutta velocità sui social media in un periodo nel quale, causa lockdown, le persone sono state più presenti in Rete a caccia di notizie. "Un fenomeno mirato a creare confusione, ansia, sfiducia e a compromettere l'efficacia della risposta sanitaria pubblica". La disinformazione, aggiunge l'Eurogoverno, "può avere gravi conseguenze, può portare le persone a ignorare le indicazioni sanitarie ufficiali o a comportamenti pericolosi che hanno poi un impatto negativo sulle istituzioni democratiche, sulle società, sulle nostre economie e sulla loro tenuta finanziaria".
Secondo Bruxelles, dietro all'infodemia c'è una regia di attori stranieri, in particolare Russia e Cina, che danno vita a vere e proprie campagne "mirate a minare la democrazia" indebolendo la credibilità delle "istituzioni europee, nazionali e regionali". Si parla di "influenza malevola, manipolazione e interferenza per provocare danni".
La Commissione ha individuato centinaia di esempi (500 provenienti solo dalla Russia con intenti pro-Cremlino) e cita i casi più noti al grande pubblico. Come le campagne con informazioni sanitarie fasulle, medicine dannose alla salute, cure miracolose o indicazioni fuorvianti, come quella secondo la quale lavarsi le mani non servirebbe a nulla contro il virus o che il Covid ucciderebbe solo gli anziani. Fake news che si sono trasformate in convincimenti tanto diffusi nella popolazione da "mettere in pericolo diverse vite e compromettono gli sforzi di contenimento della pandemia". Allo stesso modo, le teorie cospirative basate sulle antenne 5G che diffondono il virus o che incolpano alcuni gruppi etnici o religiosi "portano a violenza pubblica e danneggiano la coesione delle nostre società". In molti Paesi europei, oltretutto, sono stati diffuse false informazioni con intenti antisemiti.
Per tutte queste ragioni, la Commissione propone una serie di azioni mirate a "combattere il flusso di disinformazione e le operazioni di influenza malevola esterna con pratiche proattive e comunicazione positiva coinvolgendo governi, società civile e piattaforme". Per l'Europa i media indipendenti e la stampa svolgono un ruolo centrale in questa battaglia.
Ovviamente Bruxelles sottolinea l'importanza di mantenere l'equilibrio tra la garanzia assoluta della libertà di espressione e dei diritti fondamentali con il contrasto alla propaganda condotta da attori stranieri. E si stigmatizza l'operato dei governi che con la scusa della pandemia hanno messo in campo leggi speciali che hanno compresso i diritti e l'attività dei mezzi di informazione. Un chiaro riferimento all'Ungheria di Viktor Orbàn: "Bisogna evitare - ammonisce Bruxelles - di compromettere i diritti fondamentali per scopi politici". Anche in questo caso si sottolinea che "l'attività di scrutinio dell'operato dei governi svolta dai media è fondamentale".
In definitiva, scrive l'Europa, "il Covid 19 è diventato un test per dimostrare come l'Unione e le sue società democratiche siano capaci di affrontare la sfida" della disinformazione. "Se la vinceremo - è la conclusione - ne usciremo più forti".
 
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