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Rcs, Messina (Intesa) apre a un aumento di capitale - MilanoFinanza.it
Intesa Sanpaolo sarebbe pronta a chiedere un aumento di capitale per Rcs , di cui è azionista e creditore, se fosse "necessario" per tutelare il proprio credito. E' la posizione espressa oggi dall'amministratore delegato, Carlo Messina, mentre sono in corso le trattative per la rinegoziazione del debito del gruppo editoriale. Secondo l'amministratore delegato di Rcs , Laura Cioli, le banche dovrebbero eliminare le clausole che farebbero scattare la ricapitalizzazione in caso di mancato rispetto delle condizioni.
"Su Rcs ribadisco la posizione del nostro gruppo, che è quella di guardare molto di più ai crediti che noi vantiamo nei confronti della società", ha detto Messina a margine della presentazione di un accordo con il ministero delle politiche agricole. "Noi siamo il principale creditore e vogliamo tutelare i nostri interessi nella società attraverso la tutela dei crediti", ha ricordato.
Se questo dovesse richiedere un aumento di capitale, "questa sarà la posizione della nostra banca. Noi abbiamo la necessità e la volontà di tutelare al meglio i nostri crediti: guardiamo naturalmente all'interesse di una società importante per il nostro Paese, però quello che conta sono i creditori".
Una posizione condivisa da Giuseppe Guzzetti, presidente dell'Acri e della Fondazione Cariplo, azionista di Intesa Sanpaolo , e dal presidente della Compagnia di Sanpaolo , Luca Remmert. "Noi conosciamo la linea di Messina, che condividiamo integralmente", ha sottolineato Guzzetti. Secondo le indicazioni del piano industriale di Intesa Sanpaolo "dalle attività non core si deve uscire e su questo ci atteniamo al nostro ruolo di azionista", ha concluso. "E con questo", ha aggiunto Remmert, "ci atteniamo al nostro ruolo di azionisti".
Rcs ha archiviato il 2015 con una perdita netta di 175,7 milioni dai 110,8 milioni dell'anno prima; nel dato è compresa la perdita dell'area Libri (-38,8 milioni) ceduta a Mondadori . Il gruppo ha confermato gli obiettivi del nuovo piano industriale per il 2016 e sottolineato che la raccolta pubblicitaria del primo trimestre è vista in miglioramento rispetto a un anno prima sia in Italia che in Spagna. Trend positivo anche per l'ebitda, il cui miglioramento nel primo trimestre dell'anno è previsto contribuire per più del 25% all'incremento atteso dal gruppo per l'intero esercizio.
Anche le efficienze attese nel primo trimestre sono in linea con l'obiettivo totale annuo di risparmi per 40/45 milioni. Nonostante la significativa incertezza legata al mancato raggiungimento di un accordo con le banche creditrici sul debito, il cda di Rcs ha adottato il presupposto della continuità aziendale perché pensa di poter disporre di adeguate risorse finanziarie per l'operatività della società. Il board ha quindi citato al riguardo il tavolo negoziale in corso con le banche, l'arrivo entro aprile di nuova cassa dalla vendita di Rcs Libri e la delega per aumentare il capitale fino a un massimo di 200 milioni di euro. A Piazza affari il titolo Rcs ha perso da inizio anno il 22% del suo valore. Oggi segna un -0,39% a 0,4851 euro.