riconversione in contributivo

favorevole alla conversione in contributivo

  • Voti: 10 41,7%
  • sì ma senza scendere al di sotto dei € 500

    Voti: 7 29,2%
  • no

    Voti: 7 29,2%

  • Votanti
    24
Autonomi negli anni 70 80 vessati dalle tasse ? Ossignur.
I dati
file:///Users/graziellaarmanetti/Downloads/32053382SettimoRapportoI.pdf

Da qui si vede chiaramente come , retributivo o no, la gran parte dei contributi arrivano dai dipendenti privati con un forte saldo positivo a differenza degli artigiani, commercianti ed altre categorie.

Estraggo

Le gestioni degli artigiani e dei commercianti nel 2018 presentano complessivamente un disavanzo
tra contributi e prestazioni di 3.047 milioni di euro

Le due gestioni hanno risentito (soprattutto la gestione Artigiani) sia degli effetti della crisi economica
e del cambiamento dei mercati sia degli effetti della L. 233/90, che equiparando le regole di calcolo
delle pensioni a quelle dei lavoratori dipendenti ha generato prestazioni molto generose e non coerenti
con i contributi realmente versati.


Ovviamente un disastro le pensioni pubbliche e quelle di alcune categorie privilegiate, senza parlare dei tanti pensionati che prendono una pensione ,magari bassa, ma senza aver versato un euro di contributo.

Questo sondaggio, come al solito , è mal posto




Si vessati dalle tasse, chi pagava ovvio, chi evadeva certo che no, be io ho sempre pagato e posso dirti che le tasse allora erano più alte di adesso i contributi invece più bassi, le pensioni di conseguenza erano misere ma visto il poco pagato non si poteva pretendere nulla di più.

La gestione degli artigiani e penso anche commercianti è deficitaria solo perché viene caricata dell'integrazione alle tante pensioni minime di categoria, nessuno prende la pensione senza avere versato nemmeno un euro a parte le pensioni sociali o di invalidità civile.

Ripeto finché non separano la previdenza dall'assistenza non si capirà mai nulla di preciso.

La differenza contributiva fra dipendenti 33% e autonomi 24% è ampiamente giustificata da maggiori provvedimenti verso i dipendenti, cassa malattia, assegni familiari, indennità di disoccupazione, case popolari.
 
Autonomi negli anni 70 80 vessati dalle tasse ? Ossignur.
I dati
file:///Users/graziellaarmanetti/Downloads/32053382SettimoRapportoI.pdf

Da qui si vede chiaramente come , retributivo o no, la gran parte dei contributi arrivano dai dipendenti privati con un forte saldo positivo a differenza degli artigiani, commercianti ed altre categorie.

Estraggo

Le gestioni degli artigiani e dei commercianti nel 2018 presentano complessivamente un disavanzo
tra contributi e prestazioni di 3.047 milioni di euro

Le due gestioni hanno risentito (soprattutto la gestione Artigiani) sia degli effetti della crisi economica
e del cambiamento dei mercati sia degli effetti della L. 233/90, che equiparando le regole di calcolo
delle pensioni a quelle dei lavoratori dipendenti
ha generato prestazioni molto generose e non coerenti
con i contributi realmente versati.


Ovviamente un disastro le pensioni pubbliche e quelle di alcune categorie privilegiate, senza parlare dei tanti pensionati che prendono una pensione ,magari bassa, ma senza aver versato un euro di contributo.

Questo sondaggio, come al solito , è mal posto

Guarda che non è affatto così, leggi il testo di legge ufficiale.
 
visto che i retributivi sono tra i pochi che hanno soldi e spesso mantengono figli e nipoti, se si passa a ricalcolo contributivo, il PIL anziché fare -10% quest'anno e +5% il prossimo, farà -10% quest'anno e -15% il prossimo. Contenti voi.
 
È molto più urgente che ai posti di comando venga eliminato chi si vanta di essere incompetente

Poi si potrà pensare a cose più eque

Ma prima di toccare i diritti delle persone è bene che spariscono gli incompetenti

esatto
 
Post ridicolo ,perchè fatto in un Paese che mantiene mezzo mondo perchè nel suo territorio ci stà un signore vestito di bianco che condiziona le scelte economiche dell'italia.

Il punto non è il Vaticano, quanto meno lo è in minima parte. Vero che i politici ritengono il signore vestito di bianco elettoralmente molto più influente di quanto in effetti sia, ma in Italia c'è una sorta di dogma per il quale essere di sinistra (per quello che oggi vale il termine) significa automaticamente dover essere buonisti.
C'è un problema migranti che vede il mediterraneo come una porta di libero accesso e quello di tanti lavoratori stranieri che essendosi accontentati di salari inferiori sono andati a togliere milioni di posti di lavoro agli italiani. E non vogliamo anche aggiungere che parte dei loro salari prende la via dell'estero?
Per quanto riguarda le pensioni la soluzione non è il contributivo sul retributivo. La mia dopo 44 anni di lavoro sarebbe stata praticamente coincidente perchè ormai da anni non si calcola sull'ultimo stipendio. Il deficit previdenziale viene invece causato da chi prende pensioni minime dopo aver versato solo piccole manciate di contributi e so di gente (artigiani, commercanti e liberi lavoratori) che ha evaso tutti i contributi possibili (Irpef inclusa) tenendosi un bel gruzzoletto e con l'Inps che ora un millino e passa al mese glielo da comunque.
Quindi tutto torna a far capo all'evasione fiscale.
 
Il punto non è il Vaticano, quanto meno lo è in minima parte. Vero che i politici ritengono il signore vestito di bianco elettoralmente molto più influente di quanto in effetti sia, ma in Italia c'è una sorta di dogma per il quale essere di sinistra (per quello che oggi vale il termine) significa automaticamente dover essere buonisti.
C'è un problema migranti che vede il mediterraneo come una porta di libero accesso e quello di tanti lavoratori stranieri che essendosi accontentati di salari inferiori sono andati a togliere milioni di posti di lavoro agli italiani. E non vogliamo anche aggiungere che parte dei loro salari prende la via dell'estero?
Per quanto riguarda le pensioni la soluzione non è il contributivo sul retributivo. La mia dopo 44 anni di lavoro sarebbe stata praticamente coincidente perchè ormai da anni non si calcola sull'ultimo stipendio. Il deficit previdenziale viene invece causato da chi prende pensioni minime dopo aver versato solo piccole manciate di contributi e so di gente (artigiani, commercanti e liberi lavoratori) che ha evaso tutti i contributi possibili (Irpef inclusa) tenendosi un bel gruzzoletto e con l'Inps che ora un millino e passa al mese glielo da comunque.
Quindi tutto torna a far capo all'evasione fiscale.


Se prendono un millino al mese i contributi li hanno versati, mia moglie operaia metalmeccanica dipendente, prende 930 euro nette con 39 anni di contribuzione compreso qualcosa di figurativo per le due maternità.

I millini l'INPS non li da via facile.
 
Si vessati dalle tasse, chi pagava ovvio, chi evadeva certo che no, be io ho sempre pagato e posso dirti che le tasse allora erano più alte di adesso i contributi invece più bassi, le pensioni di conseguenza erano misere ma visto il poco pagato non si poteva pretendere nulla di più.

La gestione degli artigiani e penso anche commercianti è deficitaria solo perché viene caricata dell'integrazione alle tante pensioni minime di categoria, nessuno prende la pensione senza avere versato nemmeno un euro a parte le pensioni sociali o di invalidità civile.

Ripeto finché non separano la previdenza dall'assistenza non si capirà mai nulla di preciso.

La differenza contributiva fra dipendenti 33% e autonomi 24% è ampiamente giustificata da maggiori provvedimenti verso i dipendenti, cassa malattia, assegni familiari, indennità di disoccupazione, case popolari.

Neanche di fronte all' evidenza dei dati ...
 
Tanto non faranno nulla, fintanto che non sarò io prossimo alla pensione; la mia storia ricorda che, ogni volta io abbia dovuto "accedere" a qualcosa, immediatamente prima, venivano cambiate le regole, penalizzandomi.
Per me potrebbero farlo già stasera, l'eccedenza ricevuta, per tutti, rimborsata; si parla sempre delle maxi pensioni, mai di quelli in area 1000,00 € andati in pensione negli anni '90 o prima, ancora ad attingere da decenni, 20/30/40 anni ed oltre, retribuiti ad oltre 12000,00 € annui, dopo aver versato, nella migliore delle ipotesi, qualche spicciolo in lire!
La porcata ai danni delle nuove generazioni, dai nati negli anni '70 in poi, è evidente noi, nella migliore delle ipotesi, andremo in pensione oltre i 70 anni, dopo aver versato, per oltre 40 anni, contributi in € almeno tripli delle "sanguisughe alle spalle altrui", con un'aspettativa di vita reale, se fortunati, poco più alta quindi, una decina di anni di pensionamento, se fortunati (meglio ripeterlo) i quali, non ci permetteranno, nemmeno in minima parte, di riscuotere quanto versato rispetto ai precedenti, in pensione già intorno ai 50 anni!
 
Il ricalcolo del retributivo al contributivo è una misura che appena firmiamo il MES sollecito a Rutte, Merkel etc. di attuare subito in italia
 
Se prendono un millino al mese i contributi li hanno versati, mia moglie operaia metalmeccanica dipendente, prende 930 euro nette con 39 anni di contribuzione compreso qualcosa di figurativo per le due maternità.

I millini l'INPS non li da via facile.

Ovvio che avendo lavorato il minimo e quanto non evadibile lo hanno dovuto versare. Per dire, io ho una pensione XXXX di ex lavoratore dipendente e zero tesoretto da mancati versamenti, loro hanno una pensione di 1000/1200 Euro e 250/300.00 Euro di tesoretto da contributi evasi. Se avessi potuto ci avrei messo la firma alla seconda opzione. :rolleyes:
 
sì se si taglia tutta la spesa pubblica con l'accetta. Dimezzare gli insegnanti, i bidelli, abolire il reddito di cittadinanza
 
sì se si taglia tutta la spesa pubblica con l'accetta. Dimezzare gli insegnanti, i bidelli, abolire il reddito di cittadinanza

firmiamo in fretta il ems, il recoveri fund e mettiamoci nella mani di olandesi austriaci etc per questo libro dei sogni
 
Ovvio che avendo lavorato il minimo e quanto non evadibile lo hanno dovuto versare. Per dire, io ho una pensione XXXX di ex lavoratore dipendente e zero tesoretto da mancati versamenti, loro hanno una pensione di 1000/1200 Euro e 250/300.00 Euro di tesoretto da contributi evasi. Se avessi potuto ci avrei messo la firma alla seconda opzione. :rolleyes:



E' molto più complicata la storia e non si può generalizzare, penso che ci siano autonomi con un tesoretto anche maggiore ma la stragrande quantità non è che abbia accumulato chissà che, c'è molta gente che va in rovina, che farebbe cambio volentieri con un buon posto fisso, c'è chi può evadere, chi non può, chi è costretto a pagare anticipatamente le tasse prima di prendere i soldi, a parità di reddito un artigiano paga più di un dipendente, non ha protezione sociale se perde il lavoro, se si ammala è rovinato, risponde in proprio dei suoi debiti, un artigiano come un commerciate è solo contro tutti in primis lo stato, vero nemico degli autonomi, paga tasse sui costi, paga contributi fissi anche se non guadagna, gli viene imposto a forza un reddito fittizio, da artigiano lo posso dire bene, non è tutto oro quello che luccica, dietro il lavoro in proprio spesso vi è povertà, molto spesso auto sfruttamento, nessuno regala niente, se batti la fiacca non mangi, poi si certo a qualcuno va bene ma penso siano una minoranza modesta, di solito quanto avanza dal mantenimento della famiglia finisce investito nella ditta.
 
E' molto più complicata la storia e non si può generalizzare, penso che ci siano autonomi con un tesoretto anche maggiore ma la stragrande quantità non è che abbia accumulato chissà che, c'è molta gente che va in rovina, che farebbe cambio volentieri con un buon posto fisso, c'è chi può evadere, chi non può, chi è costretto a pagare anticipatamente le tasse prima di prendere i soldi........

Hai perfettamente ragione, non è tutto oro ciò che luccica e questo, ti assicuro, avviene anche per i lavoratori dipendenti ai quali spesso non vengono riconosciuti dei giusti meriti e con ambienti di lavoro pieni di figli e figliastri.
Comunque nella mia cerchia di conoscenti la statistica depone verso la presenza di "tesoretti". Poi artigiani, commercianti e lavoratori autonomi devono anche fare i conti con un bacino di utenza, la loro professionalità e l'onestà dei loro prezzi/onorari. Voglio dire che a una certa fetta alla quale va male la colpa non è del destino avverso.
 
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