Autonomi negli anni 70 80 vessati dalle tasse ? Ossignur.
I dati
file:///Users/graziellaarmanetti/Downloads/32053382SettimoRapportoI.pdf
Da qui si vede chiaramente come , retributivo o no, la gran parte dei contributi arrivano dai dipendenti privati con un forte saldo positivo a differenza degli artigiani, commercianti ed altre categorie.
Estraggo
Le gestioni degli artigiani e dei commercianti nel 2018 presentano complessivamente un disavanzo
tra contributi e prestazioni di 3.047 milioni di euro
Le due gestioni hanno risentito (soprattutto la gestione Artigiani) sia degli effetti della crisi economica
e del cambiamento dei mercati sia degli effetti della L. 233/90, che equiparando le regole di calcolo
delle pensioni a quelle dei lavoratori dipendenti ha generato prestazioni molto generose e non coerenti
con i contributi realmente versati.
Ovviamente un disastro le pensioni pubbliche e quelle di alcune categorie privilegiate, senza parlare dei tanti pensionati che prendono una pensione ,magari bassa, ma senza aver versato un euro di contributo.
Questo sondaggio, come al solito , è mal posto
Si vessati dalle tasse, chi pagava ovvio, chi evadeva certo che no, be io ho sempre pagato e posso dirti che le tasse allora erano più alte di adesso i contributi invece più bassi, le pensioni di conseguenza erano misere ma visto il poco pagato non si poteva pretendere nulla di più.
La gestione degli artigiani e penso anche commercianti è deficitaria solo perché viene caricata dell'integrazione alle tante pensioni minime di categoria, nessuno prende la pensione senza avere versato nemmeno un euro a parte le pensioni sociali o di invalidità civile.
Ripeto finché non separano la previdenza dall'assistenza non si capirà mai nulla di preciso.
La differenza contributiva fra dipendenti 33% e autonomi 24% è ampiamente giustificata da maggiori provvedimenti verso i dipendenti, cassa malattia, assegni familiari, indennità di disoccupazione, case popolari.