riprendiamo € 2 per andare oltre

Buongiorno AEFFE, buongiorno FORUM...

Cos'è questa indecisione ???

Allora ci decidiamo ???

Delle due... l'una... O si parte ( RIparte ) sul serio oppure si scende un altro po'...

Fai tu, cara AEFFE ... ma deciditi please ... :)

Se posso ti do una mano ( manina ) ma intanto decidiamo cosa fare da "grandi" ok???... :)

Dai su...

Daidal
 
Ultima modifica:
Più ne parlano male...prima recupererà...l'ho postato a fini scaramantici :) ... Rientrato oggi su Roma sono passato al volo davanti allo store MOSCHINO di via del Babuino... Abbastanza pienotto e con in vetrina un abitino dal modico costo di € 4.870... Non male...

2015 ... L'anno del consolidamento industriale di AEFFE... e mi auguro anche di altri tipi di consolidamento... Da brutto anatroccolo a.... :) Le basi x ripartire sono state create e Massimo Ferretti e' diventato LONG sulla sua creatura...

Buon fine settimana a tutti

Daidal
Ciao!
un abitino quasi 5K euro?:eek:
allora siamo proprio nel settore del lusso... non si scherza guagliò:yes::DOK!:cool:

ps. Daidal, se ti è possibile, la prossima volta potresti postare qualche foto?
 
Buongiorno AEFFE, buongiorno FORUM...

Cos'è questa indecisione ???

Allora ci decidiamo ???

Delle due... l'una... O si parte ( RIparte ) sul serio oppure si scende un altro po'...

Fai tu, cara AEFFE ... ma deciditi please ... :)

Se posso ti do una mano ( manina ) ma intanto decidiamo cosa fare da "grandi" ok???... :)

Dai su...

Daidal
Ciao,dopo l'effimero rialzo mattutino pare che si voglia scendere ancora.
 
volumi bassi a quanto pare

spesso capita che ci sia una fase partenza prima del rialzo, l'importante è che si mantenga stabile:o
 
Ciao!
un abitino quasi 5K euro?:eek:
allora siamo proprio nel settore del lusso... non si scherza guagliò:yes::DOK!:cool:

ps. Daidal, se ti è possibile, la prossima volta potresti postare qualche foto?

La prossima volta che incrocio MOSCHINO x strada volentieri... ero assieme ad alcuni partner x un nuovo progetto aziendale... Se mi metto a fotografare le vetrine di MOSCHINO mi prendono x matto ... :)
 
ahahahahaha... è vero, soprattutto considerata la stravaganza di Moschino:D
 
IO CI CREDO ... CREDO CHE MOSCHINO POSSA DAVVERO GUIDARE LA SVOLTA ... SE NE PARLA COME MAI NEGLI ULTIMI ANNI ... E QUESTO E' UN GRAN BENE ... FORZA JEREMY!!!


«Diverto con la moda perché sono felice». Jeremy Scott, l’ultimo bad boy

Lo stilista di Moschino e la nuova collezione maschile presentata a Londra: piumini di paillettes, montgomery fatti a frac, pellicce (finte)

12 gennaio 2015 | 11:58

© RIPRODUZIONE RISERVATA

di Paola Pollo

L’ultimo dei ragazzacci della moda. Irriverente, divertente, ironico, beffardo e allegro, spensierato e giocherellone. Jeremy Scott, classe 1975, da Kansas City, Missouri, è veramente un personaggio che non t’aspetti. Dal 1990 disegna la linea che porta il suo nome e da un anno ha preso in mano lo stile di Moschino dimostrando di aver molto cose da dire.

In neppure dodici mesi ha rilanciato la griffe italiana raccontandola attraverso la sua visione, che non è per nulla lontana da quella che era dello stilista fondatore, con una buona dose di humor e ironia là dove, in un ambiente come la moda, ce n’è sempre meno.

«La moda ti deve dare felicità, altrimenti che senso ha? Abbiamo già tutto e tanto: perché dovremmo essere attratti da qualcosa di triste e noioso? E noi stilisti, per primi, siamo fra i più fortunati al mondo».

Così ecco che domenica 11 gennaio 2015 a Londra ha di nuovo fatto sorridere chi è corso alla sua seconda sfilata uomo. Petti nudi e bicipiti scolpiti e pelle ambrata per ragazzi in pellicce che sembrano vere ma sono finte, e in montoni che sembrano finti ma sono veri.

Gioco e stupore: scende la neve in passerella e i modelli e le modelle indossano i Mon Boots di pelo, i piumini-montgomery di paillettes, le camicie a quadri con i fiori applicati alla Andy Warhol, i parka tecnici nei colori accesi e poi le maglie patchwork, le gonne scozzesi, dal cappello ai completi (giacca e pantaloni) alle bermuda di peluche maculati! Che raccontata così sembra una follia ma invece è ironia sul genere ragazzo da snow board cresciuto ascoltando le storie di David Crockett».


«Un raduno in montagna per un rave party», sorride Jeremy quando lo racconta. Pezzi classici interpretati per accattivare le nuove generazioni come il montgomery fatto a frac o la postina a forma di maxiguanto. «Seguo da sempre il mio istinto. Ho una visione funny della moda perché è la mia vita ad essere felice». Che personaggio e a parlare un po’ con chi lo conosce bene, si finisce per riempire pagine di curiosità e aneddoti e stravaganze che non sarebbero tali se non fosse che lui è uno dei designer più cool del momento. Qualche esempio? Che è salutista e vegano e sportivo. E che il massimo della trasgressione è una bottiglia di Perrier. O che lo scorso 8luglio, giorno del suo 39 esimo compleanno, ha invitato tutti gli amici a una lezione di Soul Cycle, il suo sport preferito, a Los Angeles. Sessanta e più invitati chiusi nella stanza insonorizzata a pedalare e alzarsi e sedersi per un’ora nel caldo torrido con big surprise finale di lui che prende il comando della lezione!


«Ho scelto di vivere a Los Angeles proprio perché qui prima di tutti si vive la vita», racconta a chi gli chiede perché da Parigi ha voluto trasferirsi in California, tra l’altro primo del gruppo dei «designer di L.A» (fra cui l’amico tenebroso Hedi Slimane). Nato in una fattoria del Kansas con la madre casalinga e il padre «campione» (l’hobby del posto) di barbecue, Scott ha una sorella che adora ed è il suo avvocato. Comunque a 18 anni lascia la provincia e va a New York all’istituto di designer Pratt e poi se ne va a Parigi città che sognava sin da bambino e sulla quale fantasticava leggendo le riviste di moda francesi per imparare la lingua. Per un po’ è stato anche in Giappone e naturalmente ha imparato il giapponese.

Collaborazioni a gogò perché lui ha un fiuto su quello che i ragazzi amano: Adidas, Smart, Swatch e Longchamp sono alcuni. Ama la musica e fra i suoi amici ha tantissime pop star - da Kate Perry a Madonna a Lana del Rey a Miley Cyrus - che veste ma pure frequenta, anche in vacanza, e più che lui fans di loro sono loro fans di lui. Questo per dire quanto sia trascinatore l’uomo.
 
LA STRADA E' QUELLA GIUSTA

Aeffe ritrova slancio con Moschino

Il presidente Massimo Ferretti: «A Jeremy Scott ho detto: “Convincimi che sei la persona giusta”. In pochi giorni mi ha mandato un quaderno con descritta, in tutti i dettagli, quella che sarebbe poi stata la sua prima collezione»

10 novembre 2014 | 14:25

© RIPRODUZIONE RISERVATA

di Giusi Ferré

Ha ricominciato a correre Moschino, uno dei marchi più originali e amati della grande stagione del prêt-à-porter: quegli anni Ottanta in cui la moda italiana diventò all’improvviso un fenomeno mondiale. E il suo stile beffardo, che trasformava capi classici di alta qualità in un gesto di pura ironia, era apprezzato dai più giovani che ne coglievano il senso del divertimento. Era così forte il suo stile che il marchio, affidato dopo la scomparsa prematura dello stilista all’amica-socia-braccio destro Rossella Jardini, è rimasto ben presente sul mercato, diventando uno degli esempi più riusciti della continuità di un brand oltre il creatore.

Ma a trent’anni dalla fondazione della maison e a diciannove dalla direzione stilistica della Jardini, il gruppo Aeffe, dei fratelli Massimo e Alberta Ferretti che controlla la griffe, ha chiamato Jeremy Scott a raccogliere il testimone. «È l’uomo giusto al momento giusto — commenta Massimo Ferretti, presidente di Aeffe —. E il primo a esserne convinto è proprio Jeremy Scott. L’avevo conosciuto tempo fa e, quando ho cominciato a cercare un nome per la direzione artistica di Moschino, gli ho telefonato per un consiglio. “Ma sono io quello che ti serve”, mi ha detto sicurissimo. “Convincimi”, gli ho risposto. “Prova a mandarmi un progetto”. E pochi giorni dopo, puntualissimo, mi ha inviato un quaderno in cui era descritta , in tutti i dettagli, quella che poi è stata la sua prima sfilata del febbraio scorso, per l’autunno/inverno 2014/2015».

Una collezione ispirata a McDonald’s, al MassMarket’s e al cartoon di culto SpongeBob. Accolta con entusiasmo e con qualche critica (c’è chi non sopporta questa sua idea di moda che rasenta l’antimoda, ma che era anche quella di Franco Moschino) ha confermato il successo con la collezione Barbie del settembre scorso (per la primavera/estate 2015), diventando uno degli show più diffusi sulla rete. Mentre le vetrine della Rinascente di Milano, con i suoi manichini bambole attiravano folle di ammiratori che scattavano selfie con i telefonini.


«Jeremy Scott conosce il linguaggio del social network e ha reinterpretato i codici estetici del marchio — spiega Massimo Ferretti — per trasformarli in una moda molto contemporanea e affine ai giovani». Anche per questo i capi più significativi erano già in vendita su Internet pochi minuti dopo lo show, rispondendo a quel desiderio incontrollabile di cogliere subito la novità senza quell’attesa canonica di sei mesi, che è ritenuta ormai un deterrente per l’acquisto, ma che è anche uno dei riti del prêt-à-porter. Come tutto ciò che compone il mondo di Jeremy Scott, si presta a una doppia lettura, tra significati profondi e apparenze, nel segno di una specie di intrattenimento globale. Scott, 39 anni, di Kansas City, Missouri, innamorato di Los Angeles dove vive e della cultura pop americana, è abituato a postare su Instagram accessori e capi particolari, accolti da raffiche di «like», e a vestire con humor le celebrità amiche, come Rihanna, la cui immagine paparazzata con un bomber oversize ha fatto da apripista, attirando l’attenzione di nuovi retailer di alto livello.

Sull’onda del consenso stanno partendo iniziative diverse, che mirano a riportare l’attenzione su Moschino.

A cominciare dalle boutique. Rinfrescata quella di Milano, che aveva un tono un po’ lezioso, saranno aperte quella di Los Angeles, New York e Macao.

Il 13 novembre sarà presentato il nuovo profumo, curato e prodotto da Euroitalia, e il 4 dicembre Moschino/Jeremy Scott sarà presente con un progetto ad Art Basel-Miami, appuntamento del design mondiale.

In questa messa a punto del marchio, la seconda linea Cheap and Chic, cambierà nome e un po’ anche natura, diventando Moschino Boutique. Nessun mutamento per ora è annunciato per Love Moschino, centrata sul denim. Crescono gli accessori, non intesi più soltanto come scarpe e borse, ma oggetti vari tipo l’edizione speciale di 300 Barbie nate dall’incontro con Mattel, e l’elettronica di consumo.

Secondo i documenti approvati dal consiglio di amministrazione nei primi sei mesi dell’anno il gruppo - che oltre a Moschino controlla i marchi Alberta Ferretti,Pollini, Emanuel Ungaro e Cédric Charlier - ha realizzato ricavi consolidati pari a 121,1 milioni di euro, rispetto ai 122,9 milioni del primo semestre 2013 (-1,4% a cambi costanti); al netto degli effetti relativi alle licenze già terminate e alla riorganizzazione della distribuzione in Giappone, il fatturato si sarebbe incrementato del 7,1% a tassi di cambio costanti. Il margine operativo lordo è stato di 12,5 milioni, rispetto ai precedenti 7,3 milioni, in aumento del +71%. «Il nostro gruppo sta continuando a registrare risultati positivi, sia in termini di crescita dei ricavi che di incremento della redditività, quest’ultima cresciuta più che proporzionalmente rispetto alla progressione delle vendite, a testimonianza dell’efficacia delle azioni intraprese in passato e volte alla razionalizzazione dei processi aziendali — aveva commentato Ferretti —. Nonostante le difficili condizioni macroeconomiche del mercato italiano e, più in generale, di quello europeo, siamo fiduciosi sulla restante parte dell’anno».
 
ciao daidal :) volevo salutarti, ti leggo da molto... e mi pari 1 in gamba ;)

Ti ringrazio. Deformazione professionale. Mi sono appassionato alla storia aziendale di AEFFE e da imprenditore nutro sempre grande curiosità nei confronti delle realtà aziendali "in difficoltà" ma con del potenziale non pienamente espresso. AEFFE a mio avviso ha del potenziale inespresso ... specialmente considerando le caratteristiche delle aziende competitor operanti nello stesso settore di riferimento... Volendo investire nel settore FASHION / LUXURY penso che i grandi gruppi possano sicuramente continuare a crescere ma o lo faranno a ritmi più contenuti rispetto al passato oppure dovranno farlo x crescita esterna acquisendo altre aziende...................... AEFFE secondo me , visti i trend poco positivi dei propri risultati negli ultimi anni, ha margini di crescita propria molto interessanti ... sicuramente non potrà crescere x vie esterne ( non hanno i soldi x altre acquisizioni dopo aver comprato POLLINI ... ) ma potrà farlo completando la ristrutturazione in corso .......... puntando su MOSCHINO e UNGARO .... e ricordiamoci che nel caso di AEFFE il fatto di essere una potenziale preda ne aumenta enormemente l'appeal speculativo ...

Se AEFFE trovasse chi inietta un po' di cash fresco potrebbe davvero arrivare in alto... IO CI CREDO E CREDO CHE IL TREND UP SIA INTATTO AL NETTO DELLA SCIVOLATA DI QUESTO PRIMO SCORCIO DI 2015...
 
Sono solo "canzonette" o per meglio dire "macchinette" ...

Vedo una una chiusura positiva ... :)
 
Fermi in zona € 1,83 ... a questi valori capitalizziamo 196 milioni di euro...

Il 12 FEBBRAIO ci verrà comunicato il dato sul FATTURATO CONSOLIDATO , un mese dopo, il 12 MARZO sapremo tutto sul FULL .14

Speculando mi aspetto un EBITDA attorno ai 28 MILIONI di euro

196:28= 7 .... Un multiplo 7 x ebitda ( quello di oggi supponendo che la mia stima sull'ebitda sia ragionevolmente corretta x intenderci ) mi sembra molto appetibile... MOLTO!!!

Go AEFFE Go ...

back to € 2 and more!!!

UP!!!

Daidal
 
Non dimentichiamoci che abbiamo anche un Hotel a Milano ... :)

UN TETTO SOTTO CUI RIPARARSI IN CASO DI ULTERIORI CALI ...

MI FARANNO PURE UNO SCONTO "AZIONISTA CON PARTECIPAZIONE RILEVANTE" ... :)
 

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che risultati economici con questo albergo?:confused:
 
Anche a santa margherita esiste un negozio che vende moschino e se non ricordo male avevano in vetrina un abito tendente al rosso per 4800 e rotti euro.
 
Chiusua a 1,84.Speriamo da domani di cominciar a risalire la china
 
se oggi non è seren, domani seren sarà e si rasserenerà:DBannato
 
Non ne inzecco una ... :)

Non sono + dei vostri ormai da un po' di tempo ma continuo a seguirvi con simpatia e affetto. Sono stato uno dei primi (forse il primo) in tempi non sospetti a credere nella riorganizzazione di Aeffe e di una sua conseguente rivalutazione borsistica (anche se poi sono non sono stato capace di sfruttare tutto il rialzo da Lei fatto). Comunque anche se da fuori, sono ancora convinto delle ottime potenzialità del titolo, basta guardare anche un po' i competitors (B.Cuccinelli ad esempio fattura 355M e quota 1.2M). Se tanto mi da tanto 4 euro nel giro di 14/18 mesi li potrebbe anche vedere, sopratutto se il trend dovesse confermarsi in ripresa. Quindi questo è il mio augurio a tutti. Io al momento sono andato per altri lidi, spero mi diano le stesse soddisfazioni di Aeffe, dove ho aspettato un paio di anni ma poi sono stato ben ripagato. Ora penso di rimanere su di un altro cavallo per 14/18 mesi, sperando sia quello che vinca la corsa del 2015 (o almeno spero in un bel piazzamento) In bocca al lupo a tutti!
 
grazie Maxcri:)
In bocca al lupo anche a te e alla prossima, magari tra un pò ci si incotra di nuovo sugli stessi titoli:D
 
Anche oggi sarà una LUNGA giornata ...

Un caro saluto a chi va , un buongiorno a chi c'è e resta , un benvenuto a chi vorrà unirsi ed un IN BOCCA AL LUPO a TUTTI ... AEFFE inclusa...

Sulla valutazione di BRUNELLO CUCINELLI ho la mia idea e concordo con Maxcri ( AEFFE in rapporto è sottovalutata ) ma, per completezza di informazione, va detto che è certamente vero che a questi prezzi ( € 18,40 ) CUCINELLI capitalizza 1 MILIARDO e 250 MILIONI di EURO fatturandone 355 MILIONI ( ovvero un multiplo di 3,5 sul fatturato rispetto al misero 0,80 di AEFFE supponendo ricavi annuali a 250 milioni di euro .... ) ma BRUNELLO ha un utile netto che è circa 10 volte quello di AEFFE ( parlo dei primi 9 mesi del 2014 , 25,9M contro 2,5M ) .

L'EBITDA di BRUNELLO sui primi 9 mesi invece è "solamente" il doppio di quello di AEFFE , 48,8 contro 22,6 di AEFFE...

Poi c'è il DEBITO NETTO ma anche questo per BRUNELLO è salito abbastanza ( pur essendo la metà di quello di AEFFE )

Insomma BRUNELLO è cara ed AEFFE è sottovalutata... "in medio stat virtus..."

Dicendo che BRUNELLO vale il 50% in più ed AEFFE il 50% in meno ... credo ci si sbagli di poco

AEFFE up to € 2,76 ( 1,84 + 1,84 x 50% ) .... diciamo € 2,80 :) IL MIO PREZZO OBIETTIVO DI SEMPRE

BRUNELLO che faccia quello che vuole. Non mi riguarda :) Che continui pure a salire ... Sono solo che contento x chi le ha in portafoglio

UP

DAIDAL
 
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