Riscatto laurea - sconti under 40

Big il mondo è bello perchè è vario,ma non puoi farmi dire cose che non penso,io dico quel che dico,come tu dici quel che che ti pare.

Ho messo i coefficienti in bella mostra perchè ognuno possa fare i conti,inventariare e decidere che fare.

Siccome i coefficienti determinano l'importo della pensione, evidentemente tu poni l'accento sulla cifra, piuttosto che sugli anni necessari per averla. Per verificare in quanti siano sensibili a questa visione, basterebbe rispondere a una domanda del tipo: "preferiresti andare in pensione a 62 anni con 1400 euro al mese o a 67 con 1700?". Io non ho dubbi e me ne andrei a 62 anni. Penso che in molti, forse la maggioranza farebbe come me. Quindi, secondo me, anziché suggerire come fare per andare in pensione con l'importo più alto all'età più lontana, dovresti usare le tue conoscenze e la tua esperienza per indicare i modi per pensionarsi il più presto possibile con un importo accettabile
 
Ciao a tutti. Premetto che non sono ferrato in materia fiscale. Ho 39 anni e 13 di contributi. Reddito lordo 25k. Vorrei riscattare 4 anni universitari con la nuova proposta del governo. Quindi pagherei 5400 euro x 4 anni = 21600 in 60 rate. Mi spiegate praticamente i vantaggi fiscali? Che differenza c'è tra deduzione o detrazione? I soldi risparmiati fiscalmente mi vengono accreditati in busta paga? Spero qualcuno mi faccia degli esempi pratici e semplici da capire. Grazie
 
Sul sito del Sole24Ore c'è il testo del Decreto Legge (spero quello definitivo...).

L'articolo in questione dovrebbe essere l'art. 20.

Quello che mi fa specie è che non si parla esplicitamente di riscatto della laurea... perché? :mmmm:

Che altro si può riscattare?
 
Sul sito del Sole24Ore c'è il testo del Decreto Legge (spero quello definitivo...).

L'articolo in questione dovrebbe essere l'art. 20.

Quello che mi fa specie è che non si parla esplicitamente di riscatto della laurea... perché? :mmmm:

Che altro si può riscattare?

Presumo I buchi contributivi. E questo mi rode un po' perché io, che ho più di 45 anni e lavoro da prima del 95, non posso riscattare un paio di anni di buco che ho nei primi anni 2000.
Se potessi lo farei immediatamente e mi sorprende che nessuno faccia eccezione di costituzionalità su questa norma, che discrimina i lavoratori, dando ad alcuni la possibilità di riscattare, ad altri no... Per quale motivo?
 
La formulazione della disposizione è la seguente:
6. All'articolo 2 del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 184, è aggiunto, in fine, il seguente comma:
“5-quater. La facoltà di riscatto di cui al presente articolo, dei periodi da valutare con il sistema contributivo, è consentita, fino al compimento quarantacinquesimo anno di età, anche ai soli fini dell’incremento dell’anzianità contributiva. In tal caso, l’onere dei periodi di riscatto è costituito dal versamento di un contributo, per ogni anno da riscattare, pari al livello minimo imponibile annuo di cui all'articolo 1, comma 3, della legge 2 agosto 1990, n. 233, moltiplicato per l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche dell'assicurazione generale obbligatoria per i lavoratori dipendenti, vigenti alla data di presentazione della domanda.”
Quella precisazione, in tale contesto, la interpreto nel senso che non si incrementa il montante contributivo, ma solo l’anzianità.
Vedremo se chiariranno la disposizione in sede di conversione del decreto e, in caso di ulteriori dubbi, cosa dirà l’INPS...

questo "anche ai soli fini dell’incremento dell’anzianità contributiva" non riesco a capirlo: sembra implicare che esista un massimo contributivo annuo, di cui non sono a conoscenza o chissà cosa...
Nei prossimi mesi sapremo
C
 
questo "anche ai soli fini dell’incremento dell’anzianità contributiva" non riesco a capirlo: sembra implicare che esista un massimo contributivo annuo, di cui non sono a conoscenza o chissà cosa...
Nei prossimi mesi sapremo
C
Qui sono del parere che sia un "ai soli fini" escludente
Pensione, Quota 100 e le altre vie: con l'accordo aziendale possibile anticipo a 59 anni - Repubblica.it
<< Il riscatto della laurea sarà super-agevolato per gli under 45, ma attenzione: vale solo per il calcolo dell'anzianità contributiva, non ai fini della quantificazione dell'assegno previdenziale.>>

C
 
Se per te non è tutto chiaro,non per questo fumoso,il provvedimento è abbastanza chiaro e definito.

Non ci sono interpelli da fare,devi concentrarti mettere insieme le variabili,se campi facendo il programmatore dovrebbe essere facile per te.
Posto che in informatica e matematica le variabili sono chiare es x=2 Basta e quello è.
(Edit prima qualcono lo faccia notare ovvio condizioni ecc ci sono ma a me risultano molto più lineari e seguenti una legge con basi e regole inamovibili.)

Non x = 2 se hai un cavallo se però ip cavallo è nero x e33 però se é grigio scuro alloda x è 4 ma bada bene se é zoppo x è 1 se poi é nato in dicembre secondo la legge antani x è 9 ecc...

Questo è come io percepisco molte leggi e provvedimenti.

Certo colpa mia. Lo ammetto candidamente.
Ma, a modesto avviso, non solo. Dovrebbero tendere alla chiarezza e semplicità maggiormente.
Come detto pensiero personale. Se poi altri le trovano semplici come per me x=2 tanto ben per loro e, in fondo, sto qui proprio per accettar cortesi consigli da tali persone in modo da riuscire, pian piano, pure io a decifrare sto codice morse 😊

Detto ciò nella fatti specie ammetto che il provvedimento non è poi così fumoso. O meglio io ci avevo capito na mazza ma grazie ad articoli e pareri anche su questo forum ora mi è chiaro.

Ma ho sempre timore che ci siano clausole o altro dovute a chessacosa, vedi cavallo sopra. Nel mio rapporto con inps e ag entrate e altri enti non sarebbe la prima volta. Dunque attendo nero su bianco una risposta. Che carta canta.
 
Ho appena provato il servizio "Simulazione calcolo" disponibile sul sito dell'INPS ma sembra che io non possa eventualmente accedere al riscatto della laurea, in quanto ho iniziato l'università nel 1994. Il procedimento si blocca infatti al primo step riportando questo messaggio:

L’anno di iscrizione all’Università deve essere maggiore del 31/12/1995.

Leggendo i vari articoli usciti in questi giorni, mi era sembrato di capire che il riscatto scontato fosse accessibile a tutti i nati dopo il 1974 e che non ci fossero anche vincoli sull'anno di iscrizione all'università.
 
Ho appena provato il servizio "Simulazione calcolo" disponibile sul sito dell'INPS ma sembra che io non possa eventualmente accedere al riscatto della laurea, in quanto ho iniziato l'università nel 1994. Il procedimento si blocca infatti al primo step riportando questo messaggio:

L’anno di iscrizione all’Università deve essere maggiore del 31/12/1995.

Leggendo i vari articoli usciti in questi giorni, mi era sembrato di capire che il riscatto scontato fosse accessibile a tutti i nati dopo il 1974 e che non ci fossero anche vincoli sull'anno di iscrizione all'università.
c'è il vincolo che si sia iniziato a lavorare dopo il 31/12/1995; se ti riconoscono il riscatto per un periodo precedente finiresti nel Retributivo
e non "tutto" nel Contributivo

C
 
Simula l'iscrizione nel 96...
In fondo u o potrebbe riscattare solo i 2 anni successivi al 31 12 95
 
Visionando il mio estratto contributivo mi è venuto un dubbio.. Vedo chiaro i. Mesi anni lavorati e la retribuzione avuta.. Ma dove vedo quanto ho "versato" all Inps? Come calcolo il mio montante contributivo ad oggi?
 
questo "anche ai soli fini dell’incremento dell’anzianità contributiva" non riesco a capirlo: sembra implicare che esista un massimo contributivo annuo, di cui non sono a conoscenza o chissà cosa...
Nei prossimi mesi sapremo
C

Secondo me la frase sta a significare che se vuoi, oltre all'opzione già esistente di riscatto per la quale i contributi valgono anche ai fini contributivi (basata sul tuo stipendio attuale... praticamente un valore altissimo con qualsiasi stipendio normale), puoi "anche" optare affinché il riscatto valga ai soli fini dell' anzianità contributiva pagando secondo le nuove regole (5 keuro per tutti indipendente da quanto guadagni oggi).

Non è che sia scritto benissimo, però forse potrebbe essere una interpretazione possibile.
 
Insisto, con le regole attuali, basta riscattare la laurea con uno stipendio basso. Il minimo di contributi annuali richiesto dall'INPS per "fare pensione" sono 3500 euro circa, che corrispondono a uno stipendio di circa 10000 euro. In teoria, a 6 anni dalla pensione basta licenziarsi e farsi assumere come collaboratore famigliare, per es dal figlio, lavorare per 1 anno, riscattare 5 anni di laurea per 17500 euro e andare immediatamente in pensione
 
Articolo 20
(Facoltà di riscatto periodi non coperti da contribuzione)
1. In via sperimentale, per il triennio 2019-2021, gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria
per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti ed alle forme sostitutive ed
esclusive della medesima, nonché alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, e alla gestione
separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, privi di anzianità
contributiva al 31 dicembre 1995 e non già titolari di pensione hanno facoltà di riscattare, in tutto o
in parte, i periodi antecedenti alla data di entrata in vigore del presente decreto compresi tra la data
del primo e quello dell’ultimo contributo comunque accreditato nelle suddette forme assicurative,
non soggetti a obbligo contributivo e che non siano già coperti da contribuzione, comunque versata
e accreditata, presso forme di previdenza obbligatoria. Detti periodi possono essere riscattati nella
misura massima di cinque anni, anche non continuativi.
2. L’eventuale successiva acquisizione di anzianità assicurativa antecedente al 1 gennaio 1996
determina l’annullamento d’ufficio del riscatto già effettuato ai sensi del presente articolo, con
conseguente restituzione dei contributi.
3. La facoltà di cui al primo comma è esercitata a domanda dell’assicurato o dei suoi superstiti o dei
suoi parenti ed affini entro il secondo grado e l’onere è determinato in base ai criteri fissati dal
comma 5 dell’articolo 2 del decreto legislativo 30 aprile 1997 n.184. L’onere così determinato è
detraibile dall’imposta lorda nella misura del 50 per cento con una ripartizione in cinque quote
annuali costanti e di pari importo nell'anno di sostenimento e in quelli successivi.
4. Per i lavoratori del settore privato l’onere per il riscatto di cui al comma 1 può essere sostenuto
dal datore di lavoro dell’assicurato destinando, a tal fine, i premi di produzione spettanti al
lavoratore stesso. In tal caso, è deducibile dal reddito di impresa e da lavoro autonomo e, ai fini
della determinazione dei redditi da lavoro dipendente, rientra nell’ipotesi di cui all’articolo 51,
comma 2, lettera a), del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.
5. Il versamento dell’onere può essere effettuato ai regimi previdenziali di appartenenza in unica
soluzione ovvero in massimo 60 rate mensili, ciascuna di importo non inferiore a € 30,00, senza
applicazione di interessi per la rateizzazione. La rateizzazione dell’onere non può essere concessa
nei casi in cui i contributi da riscatto debbano essere utilizzati per la immediata liquidazione della
pensione diretta o indiretta o nel caso in cui gli stessi siano determinanti per l’accoglimento di una
domanda di autorizzazione ai versamenti volontari; qualora ciò avvenga nel corso della dilazione
già concessa, la somma ancora dovuta sarà versata in unica soluzione.
6. All'articolo 2 del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 184, è aggiunto, in fine, il seguente
comma:
“5-quater. La facoltà di riscatto di cui al presente articolo, dei periodi da valutare con il sistema
contributivo, è consentita, fino al compimento quarantacinquesimo anno di età, anche ai soli fini
dell’incremento dell’anzianità contributiva. In tal caso, l’onere dei periodi di riscatto è costituito
dal versamento di un contributo, per ogni anno da riscattare, pari al livello minimo imponibile
annuo di cui all'articolo 1, comma 3, della legge 2 agosto 1990, n. 233, moltiplicato per l'aliquota
di computo delle prestazioni pensionistiche dell'assicurazione generale obbligatoria per i
lavoratori dipendenti, vigenti alla data di presentazione della domanda.”
 
Ultima modifica:
5. Il versamento dell’onere può essere effettuato ai regimi previdenziali di appartenenza in unica
soluzione ovvero in massimo 60 rate mensili, ciascuna di importo non inferiore a € 30,00, senza
applicazione di interessi per la rateizzazione. La rateizzazione dell’onere non può essere concessa
nei casi in cui i contributi da riscatto debbano essere utilizzati per la immediata liquidazione della
pensione diretta o indiretta o nel caso in cui gli stessi siano determinanti per l’accoglimento di una
domanda di autorizzazione ai versamenti volontari; qualora ciò avvenga nel corso della dilazione
già concessa, la somma ancora dovuta sarà versata in unica soluzione.
6. All'articolo 2 del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 184, è aggiunto, in fine, il seguente
comma:
“5-quater. La facoltà di riscatto di cui al presente articolo, dei periodi da valutare con il sistema
contributivo, è consentita, fino al compimento quarantacinquesimo anno di età, anche ai soli fini
dell’incremento dell’anzianità contributiva. In tal caso, l’onere dei periodi di riscatto è costituito
dal versamento di un contributo, per ogni anno da riscattare, pari al livello minimo imponibile
annuo di cui all'articolo 1, comma 3, della legge 2 agosto 1990, n. 233, moltiplicato per l'aliquota
di computo delle prestazioni pensionistiche dell'assicurazione generale obbligatoria per i
lavoratori dipendenti, vigenti alla data di presentazione della domanda.”


Ecco, la modifica passa ora dal decreto modificato ....non mi sono ancora chiare le 30 euro minimo
 
Sapevamo leggere anche noi... Non c'era bisogno di copia incollare tutti
 
c'è il vincolo che si sia iniziato a lavorare dopo il 31/12/1995; se ti riconoscono il riscatto per un periodo precedente finiresti nel Retributivo
e non "tutto" nel Contributivo

C

Capito, grazie.
Quindi potrei riscattare solo gli anni successivi a tale data. Riprovo a fare la simulazione immettendo come anno di iscrizione il '96.
 
Capito, grazie.
Quindi potrei riscattare solo gli anni successivi a tale data. Riprovo a fare la simulazione immettendo come anno di iscrizione il '96.

Sembra che in questo momento non sia possibile fare la simulazione:
Simulazione nella gestione "Fondo lavoratori dipendenti" al momento non disponibile. Aliquote in corso di aggiornamento.
 
Ciao a tutti. Premetto che non sono ferrato in materia fiscale. Ho 39 anni e 13 di contributi. Reddito lordo 25k. Vorrei riscattare 4 anni universitari con la nuova proposta del governo. Quindi pagherei 5400 euro x 4 anni = 21600 in 60 rate. Mi spiegate praticamente i vantaggi fiscali? Che differenza c'è tra deduzione o detrazione? I soldi risparmiati fiscalmente mi vengono accreditati in busta paga? Spero qualcuno mi faccia degli esempi pratici e semplici da capire. Grazie
Qualcuno sa darmi qualche chiarimento? Grazie
 
Qualcuno sa darmi qualche chiarimento? Grazie

Il 50% sembrerebbe detraibile e quindi sottratto al monte imposte da pagare.
Gli oneri deducibili invece devono essere sottratti al reddito imponibile.
Nel tuo esempio hai un'imposta irpef di 3450 + (25000-15000)*0,27=6150 euro
Netto= 25k-(6150-2600) = 18850 + 2600 = 21.450
Tutto questo non considerando il bonus Renzi che ti spetta in parte o eventuali altre deduzioni/detrazioni
 
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