RITRACCIAMENTO "SUBORDINATO": quali le migliori su cui puntare ora?

Mi sembra di intravedere una selezione più accurata del mercato su bond subordinati in fase di ritracciamento. Quelli delle banche più solide e con scadenze corte al momento tengono bene, mentre prosegue la mattanza sulle duration elevate e gli emittenti più rischiosi.
 
Mi sembra che le MB stiano soffrendo parecchio negli ultimi giorni. Vedo diversi scarichi sul bid.

Questi gli ISIN che sto guardando:
IT0004720436 TV floor 4,5%
IT0004645542 TF 5%
IT0004917842 TF 5,75%
IT0005127508 TV floor 3%
 
Mi sembra che le MB stiano soffrendo parecchio negli ultimi giorni. Vedo diversi scarichi sul bid.

Questi gli ISIN che sto guardando:
IT0004720436 TV floor 4,5%
IT0004645542 TF 5%
IT0004917842 TF 5,75%
IT0005127508 TV floor 3%

Tornate le vendite su tutti i sub di diversi emittenti, anche scadenze corte.
 
Oggi noto che sta soffrendo parecchio la BP 4,375 IT0005120313??
Secondo voi c'è un motivo alla base, inoltre ci sono forti rumors sula, molto probabile, fusione tra BPM e BP... Non capisco :mmmm:
 
Le SUB bancarie stanno scaricando alla grande praticamente su tutti gli emittenti. Non mi preoccuperei più di tanto se avete sub di banche solide. Più che altro la seccatura di rimanere incastrati.
Io già sono in loss di -1% sulle SUB MB 2020

Nel panico si compra :yes:
 
Le SUB bancarie stanno scaricando alla grande praticamente su tutti gli emittenti. Non mi preoccuperei più di tanto se avete sub di banche solide. Più che altro la seccatura di rimanere incastrati.
Io già sono in loss di -1% sulle SUB MB 2020

Ma io difatti mi sento comunque relativamente tranquillo essendo una SUB del Banco Popolare però è fastidioso vedere che perde quasi -1,29%.

Almeno da quanto ho capito leggendo vari articoli il Banco Popolare è solido :)
 
Ma per quale motivi ci sono tutti questi scarichi sulle SUB?? :mmmm:
 
Ma per quale motivi ci sono tutti questi scarichi sulle SUB?? :mmmm:

Paura per le sofferenze bancarie e timore di bail in
"eri un portavoce della Bce, citato dalle agenzia internazionali, ha confermato che Francoforte sta interrogando diversi istituti in merito agli alti livelli di non performing loans: un questionario e' stato inviato dall'Ssme ad alcuni gruppi di credito, ha detto il portavoce, proprio sulla questione dei crediti non esigibili e, in base alle indiscrezioni, la Bce avrebbe creato una task force per lavorare al tema degli npl e per proporre misure di intervento."
Notizie Radiocor - Prima Pagina - Borsa Italiana
 
Ma per quale motivi ci sono tutti questi scarichi sulle SUB?? :mmmm:

Anche io sono sorpreso tra l'altro proprio su questo thread si diceva che a gennaio sarebbe ritornati gli istituzionali a comprare.

Secondo me sono solo scarichi del retail impanicato per la borsa che va male.
 
Si, l'idea del governo italiano è quella di creare una mega bad-bank per azzerare i crediti in sofferenza degli istituti italiani in difficoltà.
Per me c'è lo zampino dei fondi che stanno scaricando immondizia e si portano giù anche gli istituti messi meglio.
Nonappena sarà chiaro il quadro torneranno a fare man bassa ricomprando molto più sotto di quanto hanno scaricato.
 
Scaricato a dicembre 3 lotti di BP 6% 2020 oggi ritraccia e stanno sfiorando i minimi occasione per comprare o aspettare, io non mi preoccupo dell emittente perché' ora è' più' solida di 2 anni fa voi cosa consigliate? Io ho anche un lotto della 6,37 al 2021.
 
Interessanti anche i sub delBP a scadenza entro 1 anno rendono il 3 2 lordi anche a 6 mesi per parcheggiare?
 
Occhio a rientrare c'è puzza forte di bad bank.
Non penso ci saranno banche salvate, bail-in e mazzate varie.
Semplicemente c'è puzza di azzeramento delle sub brevi per gli istituti più in crisi. Sul BP nello specifico onestamente non saprei che dire perché non l'ho mai seguito. Conviene aspettare chi ne sa di più.

E' proprio perchè NON c'è puzza di bad bank che scende tutto.
 
Infatti...la bad bank (o le bad bank secondo le ultime notizie) risolverebbero il problema delle sofferenze.



Da Fineco:

Le vendite sono originate dal timore che le banche italiane non passino i nuovi stress test che la Banca Centrale Europea si prepara a compiere.

Questa nuova verifica, di cui per il momento non si hanno dettagli, avrà come oggetto particolare di indagine il livello dei crediti deteriorati, dubbi ed incagliati, tema molto delicato per le banche italiane, afflitte da livelli di sofferenze più alte rispetto alla media europea. Intanto, va per le lunghe la trattativa fra l'Italia e la Unione europea sulla cruciale questione della Bad bank, lo strumento che potrebbe alleviare il peso delle sofferenze.

Se gli istituti di credito non riescono a liberarsi delle sofferenze, sarà ben difficile assistere all'auspicata stagione di aggregazioni fra banche popolari, su cui finora il mercato ha scommesso.
 
Ancora dalle news di Fineco:

Le vendite sono originate dal timore che le banche italiane possano risultare "non promosse" al termine dei nuovi stress test che la Banca Centrale Europea si prepara a compiere.

Questa nuova verifica, di cui per il momento non si hanno dettagli, avrà come oggetto particolare di indagine il livello dei crediti deteriorati, dubbi ed incagliati, tema molto delicato per le banche italiane, afflitte da livelli di sofferenze più alte rispetto alla media europea.

In Italia, secondo quanto dichiarato dalla commissaria europea Margrethe Vestager, i crediti sofferenti sono il 16,7% del totale degli impieghi, contro il 4% della Francia ed il 7% della Spagna.

In Italia i Non Performing Loss sono pari a circa 200 miliardi di euro, il totale dei crediti deteriorati arriva a 350 miliardi.

Intanto la Bad bank sponsorizzata dalle istituzioni italiane fatica a prendere forma a causa delle resistenze di Bruxelles ad accettare che lo Stato sia così in prima linea nell'aiuto ad un settore. Nella sua ultima versione, il progetto di un'unica grande lavatrice nazionale destinata a ripulire i bilanci delle banche ha lasciato il posto ad un piano che prevede tante piccole Bad bank, strumenti meno efficaci rispetto alla struttura inizialmente pensata.

Le recenti frizioni tra governo italiano e Commissione europea sullo scostamento dai livelli minimi di deficit imposti dalle norme comunitarie non favoriscono il negoziato tra Roma e Bruxelles sulla gestione delle sofferenze.

Per alcune banche italiane, soprattutto per le più gracili, senza la Bad bank in azione, gli stress test potrebbero far emergere la necessità di nuovi aumenti di capitale.

In questo momento però, il mercato non sembra voler distinguere più di tanto tra le società che rischiano e quelle che in ogni caso sono al sicuro, come per esempio Intesa Sanpaolo (ISP.MI).

In un'intervista del fine settimana, il Ceo Carlo Messina ha affermato che gli accantonamenti a favore del salvataggio delle quattro banche italiane, poco meno di 500 milioni di euro, non avranno impatti sulle politiche dei dividendi: in ogni caso, il monte dividendo in pagamento quest'anno sarà superiore ai 2 miliardi di euro.

Se anche le banche italiane, complessivamente, fossero costrette a svalutare pesantemente i crediti in sofferenza nei loro bilanci, diciamo intorno all'80%, il Common Equity Tier 1 medio sarebbe comunque superiore o uguale al 10% richiesto dalla Bce come soglia minima. Ci sarebbero solo due eccezioni: Banca Carige e Monte Paschi, all'incirca al 9%.

Va detto che la discesa dei titoli delle banche italiane non si è accompagnata, come in passato, con l'ampliamento dello spread, rimasto stabile intorno a quota 100 punti base.
 
FLASH] La Bce ha convocato le principali banche italiane per discutere dei criteri della Supervisory Review and Evaluation Process. Entro 10 giorni partiranno le ispezioni sulla classificazione dei crediti in sofferenza e sul valore dei collaterali al prestito. Da Francoforte vogliono controllare sulla corretta classificazione dei NPL prima della loro cessione. Una questione importante sia per le banche in crisi che per tutte quelle che vedono nella cessione di NPL un modo per fare pulizia di bilancio. Questo potrebbe avere aumentato l' incertezza sul settore che oggi e' colpito da forti vendite.
 
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